giovedì 31 gennaio 2008

L'Impresa

2008 anno di cambiamenti.
Questo è quello che mi sono detta il 1 gennaio e questo è quello che dovrà essere.
Qualcuno potrebbe dirmi che ci sono anche cambiamenti negativi (e poi quest'anno è bisestile...anno bisesto anno funesto) ma invece io sono ottimista (e non sono superstiziosa) e sono convinta che le svolte servono a dare quel pizzico di brio alla vita!
Quando abitavo da sola non passava anno che non modificassi l'arredamento della casa; anche lo spostamento di un quadro mi dava la sensazione di una nuova abitazione.
Quest'anno voglio puntare in alto e allora ecco la mia impresa : l'acquisto di una casa!!!
Sarà dura, perchè in un mercato immobiliare impazzito come il nostro, in una grande città, la prima difficoltà è quella eonomica...e quì ognuno quì fa i conti con il proprio portafogli.
La seconda è la scelta del tipo di casa: nuova o da ristrutturare ?
La terza è il quartiere: più periferico e tranquillo o più centrale e caotico?
Insomma ci sarà da girare, guardare, valutare e poi tornare a guardare, girare, valutare.
Direi che per quest'anno il tempo non dovrà essere sprecato...spero solo che ne valga la pena!
Riusciranno i nostri eroi a raggiungere l'agognata dimara?
Lo scopriremo solo seguendo le prossime puntate...e che la caccia abbia inizio!!!

E teniamoci il cretino!


Il governo Svizzero, che pure mi ha accolto senza problemi, delle volte sgarra. Questa volta è un errore pesante che in un paese come la Svizzera non mi sarei aspettato...

Mi hanno illuso per una settimana che mi avrebbero liberato dal mio collega indesiderato perchè si era macchiato di inadempienza burocratica, e invece ecco che è bastata una telefonata del responsabile risorse umane per rimettere tutto a posto. Anche qui la potenza delle grandi organizzazioni sembra non conoscere confini. E in questo caso mi rema contro, lasciando che il pargolo resti a calcare il suolo Helvetico e a triturarmi gli esausti attributi, che ormai non ne possono più di questo ignorante minipimer di zebedei...


La cosa peggiore è quando prova a pronunciare qualche parola in italiano, non facendo altro che storpiarla e macchiettizzarla! Mi irrita e vorrei rintuzzarlo per bene, ma mi trattengo, perchè se aprissi la valvola lo investirei con una tale nuvola di vapore bollente di cattive parole, da riuscire a bruciargli anche i peli del naso!


Intanto primo giorno senza l'espertone che se ne è andato a lavorare altrove. Strano vedere da fuori che la vita possa andare avanti per noialtri come se poco fosse cambiato... Mi fa pensare che debba essere stato così anche nella mia patria natia, almeno all'inizio... Poi per alcuni sarà subentrato un pò di malinconico ricordo, e per altri un lento e inesorabile oblio... Così va la vita!

Il capotreno ha sempre ragione

Si, è proprio così. Infatti è vero, questa settimana non ho voglia di scrivere, non ho voglia di raccontare, sono moscia e demotivata. Per la verità non ho voglia di niente in questa settimana, anche la mia verve censoria se ne va a ramengo. Bah! Che p...e! Si può dire su un blog? Anzi, si può dire sul nostro blog? Comunque effettivamente chissà perchè vengono settimane così, anzi periodi così, in cui si vorrebbe solo cacciarsi sotto le coperte e dormire, dormire, dormire... Sarà il tempo, consoliamoci così. Comunque oggi giornata spettrale, tutto il complesso in cui mi trovo è vuoto, causa festa Santo patrono, io no, io sono qui presente come la piccola lavoratrice stakanovista causa il fatto che seguo un'altra festività. Bello, no? Così provo l'ebbrezza di provare a stare sola in un grande, e quando dico grande intendo proprio grande, complesso industriale. Del resto normalmente sono sola lo stesso. Praticamente parlo circa un'ora e mezza al giorno e pure scarsa. Non è da me! Magari è questo che mi sta ammosciando, bah!

mercoledì 30 gennaio 2008

Nota di viaggio...

Ci sono settimane piene di viaggiatori e settimane in cui finanche i pendolari sono impegnati...

Ma anche in queste settimane, resto in servizio di capotreno per rendere il vostro viaggio una esperienza unica e piacevole, nella speranza che vogliate tornare a viaggiare con noi e a usufruire del nostro servizio!

A presto!

14h


Ieri ho lavorato 14h. Entrata in ufficio alle 6.30 del mattino, uscita alle 21.00. Orario continuato, nessuna pausa... Giusto un panino al volo e per il resto meetings, lavoro pratico, misure... Una giornata piena, ma non me ne starò a lamentare... Piuttosto voglio descrivere lo stato della mia mente alle diverse ore del giorno: credo infatti che possa essere piuttosto divertente immaginare come i miei neuroni abbiano incominciato ad un certo punto a collidere tra di loro facendo scintille!

4.50: Suona la sveglia. Sognavo. Mi vedevo a Napoli, sulla preferenziale di Via Marina con a fianco il Maschio Angioino. Correvo in canottiera e pantalone del pigiama in mezzo alla strada... Poi improvvisamente mi chiedevo perchè correre e atteversavo la strada prendendo un passo regolare. Superato un giornalaio, incrociavo un nano. Questo malefico tappo, mi colpiva alle spalle con un calcio (come avesse fatto a arrivare al mio sedere con un piede... vabbè, sogno) e io mi giravo e lo scagliavo lontano con un calcio... Tututututu la sveglia...

5.51: Bus per la stazione.


6.04: Treno per il lavoro. Incontro i soliti commuters dell'orario (ogni orario ha i suoi!). Faccie assonnate, ma la mia deve essere proprio uno spettacolo rivoltante se molti passano senza sedersi vicino...


6.30: Operativi al lavoro. Notte fonda. Inizio a pensare che forse potrei schiacciare un pisolino con la testa sulla tastiera, ma invece dobbiamo preparare il run di misura, per cui in piedi e scattare!


10.00: Meeting per il progetto high risk in cui sono coinvolto. 2h per rassicurare le persone che andranno a fare un viaggio non certo di piacere in Oman. Le mie palpebre raggiungono le due tonnellate dopo i primi 45 minuti, e questo però aiuta nel mantenere calma e gesso... Mi vorrei sfogare sull'odioso e inutile praticante, ma non avrei la forza di alzarmi dalla sedia!


12.00: S'hann fatt a pizz... Come dire, anche qui in Svizzera ci sono i ladroni! Qui quando non possiamo lasicare il posto perchè siamo presi, l'azienda ci compra la pizza. Ebbene, ho bellamente ordinato la mia Schinken (che significa prosciutto) e ecco che qualcuno, approfittando biecamente del mio ritardo da meeting, se l'è ingollata. Ci sono persone che sanno bene come cambia il mio umore quando non mangio... Ebbene, picco negativo... Sono ricorso a sandwich confezionati... Che schifezza, ma soprattutto, nel pomeriggio, che fame!

14.00: Meeting 2. Due ore molto attese per parlare di attività che mi interessano molto... E nonostante l'interesse, tremendo calo di palpebra e la necessità di tanto in tanto di togliere gli occhiali in quel gesto di malcelato disagio da sonno REM...


21.00: Salto le ore precedenti perchè ulteriori dettagli risulterebbero tediosi... Concludo il racconto con il viaggio di ritorno in taxi (pagato dall'azienda di un collega giapponese)... Me lo ricordo meno chiaramente del nano napoletano calciante... So solo che poi sono arrivato a casa, e mi sembrava che fosse passata una settimana. Mi sono sfogato mangiando un panino con la cioccolata fondente e scaraventandomi repentinamente tra le coltri...


Però che esperienza!

domenica 27 gennaio 2008

Indignato...

Raramente parlo di politica. Della politica italiana sono anni che sono nauseato e non ripongo in essa nessuna fiducia. Gli ideali, che pure dovrebbero essere l'essenza basilare che si cala nella pratica, sono ormai un vago ricordo di cui nessuno sa cosa fare e che sembra desueto perfino citare e impossibile applicare. Che gli uomini siano imperfetti è comprensibile, ma che esibiscano felici ignoranza, menefreghismo, superficialità e arrivismo ai danni di tutti, lo trovo inaccettabile.

Sono contento di non essere in questi giorni in Italia. Vedo il solito (purtroppo è veramente solito ormai) degrado. E le scene in Senato: ancora qui in Svizzera ridono alle nostre spalle. E far sghignazzare mezzo mondo non dovrebbe essere l'obiettivo della nostra classe dirigente.

A tutto ciò, si aggiungono le parole scriteriate di uno che ha fatto il primo ministro per 5 anni. Si permette, costui, di evocare "milioni di persone che si riverserebbero su Roma senza le elezioni anticipate...". E' questa solo l'ennesima prova che a scuola sarebbe stato meglio se il Signore in questione avesse studiato un pò di storia, oppure (ed è sperabile di no) una consapevole rievocazione di eventi nefasti, che pure i compari dell'altro ieri hanno rinnegato?

In tanti hanno rilevato una serie di somiglianze con un personaggio che sfortunatamente è rimasto nella nostra storia. Non lo nomino perchè spero che tutti quelli che leggono sappiano di cosa parlo: se non lo sapessero mi auguro sia questa la molla per andare a studiare la storia della II Guerra Mondiale.

E alla fine cosa resta? La delusione e il timore: delusione perchè l'Italia potrebbe seriamente farsi di nuovo guidare da questo individuo. Timore poi, perchè l'ignoranza storica dilagante elimina la possibilità che si impari dal passato. Che si impari tutti!

P.S.: Scusate la prolificità di post odierna. Avevo cose da dire però, e anche voglia di stare un pò sul treno con voi...

Essere adulti e cucinare

Adulti? Ha davvero un senso tracciare una linea e dire: da qui in poi sono un adulto? E come misurarlo? Quando fai da solo/a? Quando guadagni il tuo pane? Quando ti governi, quando ti pulisci casa? Quando qualcuno per la prima volta ti dice "Mi scusi, signora"? Non credo che la linea ci sia. Credo però che la risposta in fondo sia facile, non si è mai adulti, non in quel senso, nel modo in cui tutti da bambini vediamo i grandi, quanto piuttosto nel senso che si è adulti quando c'è qualcosa che si deve risolvere e per la prima volta diciamo "lo faccio io". Quando risolviamo le cose, quando qualcuno si può appoggiare a noi, quando non è più sentirsi, quando è essere. Quando non è più un problema. Quando non te lo chiedi più. Per il resto, per tutto il resto, continuiamo a giocare. A recitare. Ed è giusto così. (Ah, essere adulti è anche quando mettiamo condizionali e congiuntivi ai posti giusti .... no magari no, però è meglio lo stesso!)
Nel frattempo, in attesa di crescere, un bacio e un abbraccio fortissimo al mio capotreno, perchè penso che sia una persona speciale.
E una ricetta per le sue prossime cene, ripresa da "Cavoletto di bruxelles" e un po' rimaneggiata, causa residenze diverse.
Agnello in crosta con pesto (come l'ho fatto io)
Procuratevi una bella coscia d'agnello, della pasta sfoglia (surgelata), del pesto in barattolo (io ho usato quello della Biffi, che sembra fatto in casa, ma va bene qualunque), sale, pepe, olio.
Ho dissossato la coscia (è semplice e comunque non importa come vengono i pezzetti di carne), l'ho ripulita dalla pelle, ho tagliato la carne a pezzettoni, grandi circa come una polpetta, poi l'ho condita con sale e pepe e l'ho rosolata in padella con olio d'oliva. Mentre la carne si raffreddava ho preso la sfoglia scongelata e l'ho tagliata in quattro pezzi, ho schiaffato al centro di ogni pezzo un po' di pesto, poi ho preso la carne d'agnello, ho fatto 4 parti uguali e l'ho messa su ogni pezzo di sfoglia. Perciò ho detto che non importa come vengono i pezzetti di carne, tanto li infiliamo nella sfoglia. Ho chiuso bene la sfoglia facendo 4 pacchettini, li ho messi su una bella teglia con carta da forno e l'ho infilata nel forno già caldo a 180°. Una mezz'oretta e i pacchettini sono cotti. Veramente ho anche spennellato i pacchettini di sfoglia con uovo sbattuto, ma non è indispensabile, io ce l'avevo già perchè avevo cucinato anche gli scones (sempre da cavoletto). La carne all'interno viene più cotta in questo modo rispetto a quella della ricetta originale, ma non è un male. D'altro canto sinceramente non credo che a Napoli si riescano a trovare il filetto di agnello (i macellai vi guarderanno come se foste improvvisamente impazziti) e la pasta brick (mai coverta in vita mia). Comunque sono venuti buonissimi, croccanti e sono davvero super facili. Un pacchettino a testa. Il contorno ideale sono le patate, a purèe, al forno, cotte nel latte, vedete voi.
Veramente questo sabato, visto che avevo avuto una settimana di nervosismo totale, mi sono rilassata cucinando anche i chocolate crinkle cookies (buoni, ma devo farli cuocere meno), gli scones all'uvetta, la lemon curl, una lingua in salsa verde e un po' di verdurine assortite. Vabbè, avevo bisogno di rilassarmi molto e io se cucino mi rilasso.

Treni da non dimenticare...


Perchè penso che in un blog come il nostro, a volte, si può anche lasciare da parte il sorriso per ricordare...

Sì, ricordare i treni che non avrebbero dovuto viaggiare, quelli senza biglietto di ritorno... Quelli pieni di persone che non volevano fare quella strada...


I treni per i quali nessun Capotreno avrebbe dovuto fischiare...

Cena Inaugurale...

Ed è avvenuto anche questo: ho aperto la carrozza ristorante di casa e mi sono dato alla cucina italiana, seppur non raffinata come quella della Perfezione e dei nostri cuochi di fiducia in giro per la rete (vedi anche rubrica Vagone Ristorante)...

Ho deciso che dopo il montaggio della libreria era tempo di provare cosa succede se inviti nel tuo appartamento delle persone a cena e devi organizzare quindi il loro cibo come anche la pulizia e la logistica... Un'impresa eroica, ma non al di sopra delle mie risorse in linea di principio. Non nego di essere stato aiutato per quanto riguarda il dolce, ma nel complesso ho fatto molto da solo...

Per cavarmela senza troppi problemi mi sono dato a un menù semplice ma gustoso: penne al salmone, penne all'arrabbiata e polpettone. Contorno di insalata... Non me ne vogliate se non mi sono lanciato in ricette più elaborate, ma al primo tentativo mi sentivo di essere un minimo più conservativo e di muovermi su un terreno abbastanza saldo senza grossi scossoni!

Un tempo si diceva frizzi, lazzi e cotillon, ma non ho mai capito cosa significasse questo accrocchio di parole, e quindi dico che è stata una serata molto internazionale (Italia, Germania, Giappone) piacevole e senza incidenti diplomatici. Buona conversazione, vino all'altezza (oppure alla mia bassezza)...

Poi però lavare i piatti è stato un lavoro di impegno notevole che mi è costato fatica, ma quella sana fatica di chi è consapevole di aver fatto una cosa buona e giusta e di stare seminando bene in terra straniera...

sabato 26 gennaio 2008

popolose mappe (2)


Caro Capotreno, spesso mi diverto a guardare le "stazioni" da cui partono i visitatori del Blog.

A parte notare gli accessi dall'Europa o dai paesi che si trovano dall'altro capo del mondo (peccato che ancora non siano giunti visitatori dalla Nuova Zelanda o dall'Australia) 2 cose mi hanno incuriosito.

1) Alcune città italiane ci seguono assiduamente, non so se sono sempre gli stessi viaggiatori o meno, ma ad esempio da Nichelino (TO) o da Bergamo ogni giorno un salto sul treno lo fanno

2) C'è un posto che non riesco ad identificare. La bandiera è quella della comunità Europea e la descrizione della città è: "Europa".
Oso troppo se penso che anche il presidente del Parlamento Europeo viaggia con noi ?

L'ometto (2) e la Principessa...


Ok, lo ammetto dal principio e quindi chiedo scusa, io sono un romantico sognatore per quanto riguarda le storie d'amore... Poi non lo dimostro tanto e faccio la bestiola in generale, ma che vogliamo farci? Devo convivere con queste due mie anime e sopportare che l'una guardi l'altra con un certo fastidio! Ebbene, ho rivisto Huck e sempre con quel suo magnifico eroico piglio è montato sul treno.

Non vi dico neanche con quale decisione ha poi spinto il pulsante di apertura della porta incurante dei vicini che lo sballottavano. Insomma è il mio eroe! Poi la sera, sul Bus che mi porta a casa, ecco l'incontro con la predestinata a innamorarsi dell'Ometto: la Principessina bionda. E' salita da sola con decisione sul bus, ha fatto il biglietto salvo poi chiedere al conducente se effettivamente quel bus la avrebbe portata a casa... Giubbottino rosa su vestitino blu, cerchietto per i capelli, occhi chiari e violino nella custodia in spalla, aveva lo stesso sguardo sicuro e riflessivo di Huck...

Ho immaginato subito il loro incontro: scintille da principio, ma poi uno sguardo furtivo di interesse e il fingere di ignorarsi solo per ribadire la propria indipendenza... Poi un passo dopo l'altro, scontri e fiamme, fino all'inevitabile happy end...


Lo so che è un film americano da 4 soldi e che io sono un pessimo regista, ma in fondo la banalità delle cose, non sempre è banale... A me piace l'idea che il quotidiano sia anche una scoperta di cose che dovrebbero essere lampanti. Se divengono infatti una sorpresa, perchè mai dovremmo rinunciare alla piccola felicità che siano almeno nuove per noi?


Ebbene, sono già pronto per il giorno in cui Ometto e Principessa se ne staranno lì a guardarsi da uomo e donna, accettando e sostenendo il reciproco sguardo e con la voglia che quello sguardo sia eterno...

Quando si diventa grandi ?

Da piccola ero convinta che sarei diventata grande a 18 anni, tanto che dicevo che mi sarei sposata a 22 anni.
A 18 anni mi sentivo ( e lo ero ) ancora piccola, per cui mi sono convinta che l'età adulta sarebbe arrivata nel momento in cui avrei raggiunto i traguardi che mi ero prefissa, e con quelli l'indipendenza economica.
Quando quei traguardi li ho raggiunti, un tipico "terremoto della vita" mi ha strappato dalla vicininza dei miei affetti e mi ha spedito lontano da loro...a quel punto mi sono detta : "ora sì che sono grande, vivo da sola, non dipendo da nessuno, che voglio di più ?"

Ma anche questo non è bastato a farmi sentire "grande" quando tornavo a casa (emblematico che io chiamassi ancora "casa" la casa dei miei genitori e non la mia) tornavo bambina, coccolata da mille attenzioni.

Ora però mi DEVO sentire grande, e non perchè ho una casa mia e una mia famiglia, ma perchè un altro dei miei "terremoti" sta invertendo i ruoli...io divento genitrice e i miei genitori figli...ora non ho più scuse: sono cresciuta e non è così bello come mi aspettavo!

martedì 22 gennaio 2008

L'ometto


Questo post lo scrivo dopo una giornata lavorativa di 11h. Però è nato stamattina, prima di questa tranvata, alla stazione del treno di Baden, e è nato così in profondità, che non potevo pensare di andare a letto e lasciarlo lì...

Eccolo lì, il mio emulo di Huckleberry Finn. In piedi statico e teso alla banchina del treno fa l'ometto. Zaino militare, vestiti d'ordinanza, stivale anti pioggia, concede alla sua gioventù solo quella masticata strafottente di qualche enorme gomma ai frutti di bosco...
E' deciso e senza paura, ma con ingenuità cerca di darsi un tono... I fantastici 8-10 anni, quando andare a scuola da soli era un gran conquista...

L'ho invidiato, l'ometto, per la vibrante emozione che le prime libertà sanno dare. Ma è stato anche malinconicamente meraviglioso rivedere me in lui... Gli anni sono passati (e 20+ sono tanti), ma sono ancora lì a cercare di darmi un tono...

lunedì 21 gennaio 2008

Avendo fretta ....

E' un po' che non vi posto una ricettina, perchè mi sono dedicata a provare a farne un po' tratte da cavoletto di bruxelles e cuochi di carta, ma ora ve ne metto una delle mie. Una veloce e buona. Supponiamo che all'improvviso inaspettatamente arrivino a casa vostra un gruppo di amici, aita! cosa fare? come sfamarli? E sufficiente avere qualche piccolo ingrediente per fare un'ottimo primo, il suo unico peccato è di essere un tantino veneto, ma d'altra parte io sono napoletana e anche veneta e mi piace mischiare i sapori e le tradizioni. Perciò ...
Sugo di funghi
Vi occorrono un po' di funghi porcini secchi (sapete quelle belle bustine di funghi secchi? bhè, quelle, meglio un paio, 30/40 gr.), una manciatina di pinoli, uno spicchio d'aglio, un po' di rosmarino, una punta di concentrato di pomodoro (io ho sempre un tubetto in frigo, serve sempre), olio q.b. In realtà tutte le dosi sono ad occhio.
Appena gli amici varcano la porta, voi come un fulmine acchiappate i funghi secchi e metteteli a bagno in una bella tazza di acqua tiepida per 10 minuti. In una padellina mettete olio e pinoli tritati finissimi (frullateli che fate prima). Fate scaldare, mettetevi i funghi strizzati e tagliati. Aggiungete l'acqua dei funghi filtrata, una punta di concentrato di pomodoro. Girate e fate asciugare. Aggiungete aglio e rosmarino tritati finissimi. Fate andare ancora 2 minuti e la salsa è pronta. Condite la pasta, cospargete di parmigiano e mangiate. Voilà, tempo totale quello di far bollire l'acqua della pasta.

domenica 20 gennaio 2008

Sempre FS e follie

Riprendo il post del nostro capotreno sulle nostre FS. Martedì 15 gennaio Repubblica ha pubblicato un bell'articolo sui prezzi dei nostri treni. Praticamente le FS ci fanno pagare un sacco di soldi in più se viaggiamo scomodi e con molti cambi su treni lenti e puzzolenti, e invece si paga meno se viaggi su un bel treno comodo e senza doverti spupazzare i bagagli in mille cambi. Poi sul sito vengono offerte solo le combinazioni più costose e non tutti i treni possibili. Il sito delle FS tedesche ne sa molto di più dei nostri treni e orari del nostro stesso sito. Bello, no? Per non parlare del servizio di informazione via SMS. Offerto gratuitamente dalle FS con gran battage sulla propria generosità e precisione. Ora invece sono a pagamento, 50 centesimi a SMS, cioè noi dobbiamo pagare per sapere quanto è scadente il servizio che stai già pagando per intero. Per non parlare dei ritardi: Trenitalia possiede orologi curiosi, considerano in orario qualsiasi corsa arrivi in ritardo di 25 o 30 minuti. Oltre offre un rimborso max del 50%. In Spagna un ritardo di 5 minuti dà diritto al rimborso integrale del biglietto in denaro e non in buoni. E se il treno che ho preso con il buono è anche lui in ritardo? Bhè, mi frego, Trenitalia rimborsa una volta sola, come Paganini, anche se il disagio io l'ho subito due volte. D'altronde se sono recidivo .... Ma se sbaglio io, tipo salgo sul treno sbagliato, non prenoto il posto in un treno dove è obbligatorio, pago, perchè Trenitalia pratica generosi sconti sui propri errori, li trasforma anzi in fonti di guadagno, ma non perdona gli errori dei propri clienti. Il mancato rispetto del contratto di viaggio, a quanto pare, prevede sanzioni solo per uno dei contraenti.

Laicità... (il mio post più lungo)


L'attualità a volte può coinvolgerci e sollecitarci a riflettere su questioni molto delicate che hanno a che vedere forse non tanto con la vita di tutti i giorni quanto con il modo di vivere il nostro tempo.

Ebbene, un pò sollecitato dalla Perfezione, un pò preso da momento politico Italiano pieno di confusione e alimentato dalle solite furiose polemiche a sproposito, mi lancio in un paio di riflessioni senza paracadute che spero non saranno troppo banali. Di certo, potranno essere sgradite a qualcuno, ma nella vita non ci amano mica tutti...

Si è innescata l'n-ma polemica sulla laicità. In passato non ho mai capito bene di cosa si parlasse e devo dire che anche oggi ci sono degli elementi che mi restano oscuri. Il Papa doveva andare a parlare all'università di Roma, una serie di personaggi che non sono meglio definiti, hanno protestato vibratamente e quindi il benedetto Benedetto non è andato più. Da questo un putiferio di reazioni politiche. Tutti, in qualche modo, dicono che il Papa doveva essere lasciato libero di parlare e gli manifestano solidarietà. Sembrano affermare, tutti, che quelli che hanno impedito la "lezione" del Pontefice, vadano etichettati come laici. Semplificazione banale o cattiva informazione? Solo io ho percepito il messaggio così? Non lo so, però se il discorso viene portato su questo piano ritengo ci sia un errore di fondo: ancora una volta in Italia vogliamo fare due fazioni quando non ci sono?


Da quello che sono riuscito a capire, leggendo qua e là, non c'è nessuna contrapposizione di fondo tra laici e cattolici. I due insiemi di persone non sono affato disgiunti, ma hanno una bella e allegra fetta di sovrapposizione. Laicità significa solo (e forse non è poco, per quanto abbastanza logico) non considerare lo Stato una succursale della Chiesa Cattolica, ma una entità indipendente che non deve e non può avere preferenze per una religione piuttosto che per un'altra. Significa quindi che le leggi che si fanno e che devono governare il vivere civile, pur se influenzate dalla filosofia corrente in modo evidente, non possono essere dettate dai dogmi cattolici. E cosa c'entra questo con l'esistenza di chi non rispetta il diritto a tutti di parlare?

Io sono un cattolico, lo dico senza alcuna vergogna e senza alcuna remora. La Chiesa è importante per me in quanto messaggera della parola di un Dio nel quale credo e che mi aiuta a sperare tutti i giorni e ad avere alcuni concetti di vita comune cui si può d'altronde arrivare benissimo senza l'ausilio dei dogmi. I 10 comandamenti sono principlamente una serie di regole di vita che trovo abbastanza ragionevoli: non ammazzare, non rubare, non cornificare sono cose abbastanza accettabili se le si semplifica a quello che sono e non li si stiracchia troppo a coprire aspetti che non hanno a che fare con questo. A volte sono critico con la Chiesa. Non nego di non essere d'accordo su tutte le posizioni, ma spero sempre che ci sia posto anche per le mie opinioni in un organismo vivo dove, pur commettendo peccato, si deve poter dissentire. La Chiesa è infatti fatta di uomini, fallibili esattamente quanto me, e alla fine della fiera sono convinto che i conti li farò con il Padreterno, qualunque siano questi conti...


Nonostante sia un cattolico, sono laico. Io credo che le regole del vivere comune non possano essere scritte con l'ottica esclusivamente religiosa. Si deve essere liberi di scegliere a maggioranza, e se la maggioranza poi dice una cosa che è in linea con l'insegnamento cattolico va anche bene, ma non è questa una condizione necessaria e neanche sufficiente. Il tentativo di quella che oggi Eugenio Scalfari definisce su Repubblica Gerarchia Ecclesiale, è stato troppe volte di interferire in Italia con lo svolgimento del normale dibattito politico. Non si deve nè si può ignorare che la nazione è a maggioranza cattolica, ma questa maggioranza ha sempre dato prova di essere anch'essa alquanto laica. Oggi poi, che della politica importa molto poco a troppi, la Chiesa ha gioco facile a riempire il vuoto. Dovrebbe a volte astenersi dall'usare mezzi mediatici, e cercare di essere molto di più luce e guida di coscienze. Ma di sicuro per una istituzione religiosa, confrontarsi con sani dubbi è un esercizio molto difficile...


E ora veniamo al banner. Ho deciso di non metterlo. Secondo me non abbiamo da rivendicare la nostra laicità, soprattutto in questo momento. I media montano clamori su discussioni importanti senza avere mai approfondito i problemi e colpendo la somma ignoranza. Mi metto in prima fila tra gli ignoranti, ma mi riservo di non essere strumentalizzato come elemento che considera le attività della Chiesa in contrasto con le scelte laiche della società civile. Entrambe le parti in gioco devono recitare i loro ruoli e seguire le loro inclinazioni. Possono farlo più o meno bene e più o meno onestamente da un punto di vista intellettuale. Io spero sempre che sia la buona fede a guidare le persone. Essa ha molti punti in comune con la Carità cristiana. E mi piace ricordare che San Filippo Neri diceva: siate buoni se potete! Non ha mai detto lui, voi laici siate buoni: lui parlava di tutti...

Fare soldi con Scioperi e con i regali...


Leggo oggi su Repubblica lo sfogo di un amareggiato cliente di Trenitalia che ha malauguratamente vinto un biglietto premio con i punti Cartaviaggio... Malauguratamente perchè per riscuotere il premio, ha dovuto contattare il numero a pagamento con una modica spesa da cellulare di 22€...

Ancora, la compagnia ferroviaria italiana, si diverte a fare soldi anche quando c'è sciopero: mi colpì infatti molto, in occasione dell'ultima astensione dei lavoratori, che venisse suggerito dal TG1 come mezzo informativo circa l'andamento del traffico, lo stesso numero del call center di cui sopra...

Ovviamente il discorso è incredibilmente buffo quanto irritante: è possibile che una compagnia seria ti obblighi a spendere per ritirare un premio e approfitti degli scioperi per svuotare le tasche dei viaggiatori che vogliano avere informazioni? La scusa di scoraggiare i perditempo utenti di un eventuale numero verde (magari 800...) non può reggere: se un cliente paga per un servizio e paga caro (perchè cmq dare i soldi a Trenitalia è un capestro senza scelta molto costoso...), ha diritto di non pagare per sapere se il servizio funzionerà! E la storia dei premi poi: è vero che si può fare anche via internet, ma la libertà di scelta di come fruirne neanche la si può avere? E anche qui, mi date il premio ma lo deprezzate per ogni minuto di conversazione?

E come al solito, tutto questo, sparisce come "lacrime nella pioggia..." (e non ci metto neanche da dove proviene la citazione perchè non voglio offendere la vostra cultura cinematografica...)

sabato 19 gennaio 2008

Quello che non deve mancare...


Beh, giovinotti, ecco uno di quei momenti seri, quelli in cui del capotreno resta poco perchè l'onda del pensiero lo copre fino a fargli perdere il cappello che continua a navigare solitario, mentre boccheggiando l'omino che c'era sotto tenta di respirare e risalire...

Oggi gita a Basel-Basilea con il mio amico Giapponese. Si ride, si scherza molto e il tempo passa veloce, quasi senza che ci si accorga di questo. Tra noi uomini si è molto pudichi nell'esprimere riflessioni che vadano oltre il modo in cui vorresti proporre di giacere con te alla sventolona di turno, ma a volte si riesce a superare il lato "metafisico" della conversazione e a parlare d'altro: in fondo anche se il testosterone è un ormone di cui ringrazio Dio, non sempre dovrebbe guidare ogni riflessione!

E infatti ecco che confrontandosi si scopre che una delle ragioni per cui un pò tutti desideriamo avere intorno delle persone che ci amino senza se e ma, è che la prospettiva più orribile cui possiamo pensare è di lasciare questa terra da soli... Per evitare questo a volte scendiamo anche a compromessi che tutto sommato possono sembrare poco dignitosi, ma credo sarebbe disonesto se qualcuno affermasse che l'amore sia solo un darsi agli altri. No, invece l'amore è soprattutto prendere dagli altri la speranza che anche nei giorni bui e in particolare quel giorno, ci sarà qualcuno che ci starà a guardare e ci costringerà forse a essere forti un pò anche per lui...

Nonostante a volte il tempo passi e sembri che tutto ciò possa essere rimandato all'infinito, l'accostarsi a qualcuno con la speranza che ci vorrà tenere la mano diviene importante e io non credo a chi dice che gli sta bene essere solo... Ma quello che non deve mancare, anche nel tempo difficile in cui il sentimento per una persona latita, è l'animo aperto a prendere e almeno a ringraziare, da personcine bene educate, per quello che si riceve...

M'illumino di meno

Non è che io sia proprio un ecologista a tutto tondo. Non riesco a esserlo per pigrizia e sono colto ogni tanto da sensi di colpa tremendi. Purtroppo li supero agevolemente e ritorno nella mia agnostica accettazione della situazione mondiale...

Però esiste qualcosa che ogni anno mi rende partecipe. E' la campagna in oggetto, lanciata sulle implacabili frequenze di Radio 2 da quei fini intenditori di progenie umana che conducono Caterpillar. Cirri e Solibello sono la punta di un Iceberg mediatico che dà voce ironica alla triste condizione di noi ecologisti del giorno dopo che vorremo un giorno improvvisamente rimettere indietro le lancette della terra per evitare il disastro. Purtroppo lo vorremo fare quando sarà troppo tardi, mentre basta poco per conservarla anche un pò meglio questa Gaia che ci è stata data!

Quindi, dal potente altoparlante interno al treno, ecco giungere il richiamo affinchè ognuno di noi pensi per il 15 di Febbraio a un modo per risparmiare un pò di energia... Con la speranza che sia l'inizio di una serie di giorni in cui saremo in grado di dire che ce ne importa un pò di non sprecare le nostre risorse!

La scienza in cucina

Ohhh, grande capot, hai messo il link al blog di Bressanini, è fantastico leggere praticamente tutti i suoi articoli. I mille perchè delle cose che soddisfano la mia infinita curiosità. Uno dei libri più belli che ho letto è stato Pentole e provette, in cui ho scoperto che potevo fare la besciamella praticamente partendo da qualunque sapore base. Mirabile. E sapere perchè il nostro burro fa schifo mentre quello svizzero è fantastico mi ha chiarito le idee, e sapere come chiarificare il burro mi ha aperto nuove frontiere. Naturalmente mica i miei entusiasmi sono tutti condivisibili, però però mi fa piacere lo stesso. Mentre sto postando intravedo capot che fa capolino. Ciao A.B. mentre dal tuo maniero ci guardi. Buon pomeriggio di sabato a tutti!

venerdì 18 gennaio 2008

Odio o amore


Allievi: odio o amore?

Ahhhh, alcuni li amo, sì, effettivamente mi piacciono, pensano prima di dar fiato alle trombe, sono normali, intelligenti, magari anche carucci (che non guasta), simpatici, allegri, preoccupati, sensibili, non gridano al complotto ad agni spirar di vento, insomma sono persone con cui sinceramente è gradevole parlare e stare (mi riferisco sia ad uomini che a donne, eh!)

Altri li odio, ma tanto, proprio tanto, sono seccanti, monomaniaci, pensano che il mondo complotti contro di loro, sono antipatici, scorbutici, scostumati, insomma sono persone che meglio perderle che trovarle. Uffa!

Ripensandoci: il fatto che siano allievi o no non c'entra un bel niente, è proprio il mondo che è fatto così. Acci... ho detto una cosa stupida, ma siccome non si può, anzi NON SI DEVE essere sempre e comunque intelligenti, evviva un po' di sana stupidità. E poi lo sappiamo che la perfezione è stancante, no?

Intervento virtuale, dibattito reale

Giusto
Io telefono ad una persona = io gli telefono / io le telefono
Io telefono a molte persone = io telefono loro (m. / f.)

Sbagliato
Io lo telefono (orroooore!!)
Io li telefono (brrrrrrrrr!)

Q.E.D.

giovedì 17 gennaio 2008

Socializziamo?

Innanzitutto, cari lettori/trici, qua l'influenza impazza anche se sono regolarmente al lavoro. Non vi starò a fare orrende descrizioni ma vi comunico che i sintomi li ho TUTTI e dico proprio tutti. Vabbè, tiremm innanz. L'influenza incattivisce, vi chiederete? No, sono cattiva di natura, ecco. Ora, caro capotreno, ho cominciato il sondaggio che mi hai proposto in separata sede. Pare che la discussione interessi, quantomeno quella, quindi ...
Vi aggiorno: in separata sede il B. ed io stiamo discettando se è o meno il caso di aggiungere qualche bannerino al nostro (suo) blog che esprima un'opinione sulla laicità. Nel senso che io penso che l'Italia stia diventando un tantino la dépendance estiva del Vaticano, mentre il nostro nicchia e preferisce lasciare un tono leggero al tutto. Stiamo nel frattempo opinando via mail.
Ah! Capotreno! Qualcuno ci invita a postare come parliamo, nel senso di usare un linguaggio più friendly, più semplice, più colloquiale. Ehm! Il problema è che noi (il capot e io) parliamo proprio così. Siamo desueti, lo so lo so. Sono una rompina. So anche questo. Ma insomma, questo passa il convento, eh. Accontentatevi.
Nel frattempo ai sintomi usuali dell'influenza se ne stanno aggiungendo altri che riguardano la capacità propriocettiva. Aiutt! Speriamo di arrivare a casa stasera. Mi sento tutta strana. Me l'aveva detto il mio personal trainer: stattene a casa e fregatene. Io invece tosta, diritta diritta al lavoro.
Ma perchè sono così scema?
P.S. I contatti dall'estero aumentano, così non si può più dire che è un caso, tiè. Però capperini dal Vietnam .....

Il tuffo nel passato

Due giorni fa, la vita mi ha portato indietro nel tempo e sono tornata
nella mia vecchia facoltà.

Inutile dire che sono riaffiorati tantissimi ricordi, da quelli belli a quelli meno belli (ho ancora gli incubi quando penso ad un certo eame).

Girando per i corridoi guardavo i banchi, le lavagne (su una il disegno di un circuito elettrico) ma soprattutto le facce di tutti i ragazzi che hanno preso il posto mio e di tanti amici.

Molte cose sono cambiate, persino la dislocazione delle macchinette del caffè, ma una purtroppo è rimasta invariata: la "supponenza" di alcuni professori.

Io mi domando perchè tanti ritengono che l'età (o una cattedra da ordinario) consenta loro di sentirsi superiori al resto della popolazione e ,a maggior ragione, degli "studentucoli" che devono giudicare.
Non contesto la necessità di fare domande, per approfondire meglio il grado di padronanza dell'argomento o per capire di più l'importanza dell'argomento trattato...io contesto le critiche fatte in modo distruttivo solo per affermare un proprio status.

Mi domando: era necessario che quel professore correggesse al povero esaminando il latino della citazione di Orazio (anche l'esaminando ha le sue colpe: mettere una citazione di Orazio in una presentazione in inglese e per di più con una licenza poetica!!!)
Era necessario sminuire il lavoro di colleghi solo perchè non sono del suo stesso ateneo?
Non meravigliamoci allora della fuga dei cervelli dall'Italia, almeno in altri stati i lavori vengono valutati per quello che sono e anche alle persone vengono resi i giusti meriti.
Soprattutto altrove c'è rispetto,anzi IL rispetto che ogni essere umano merita (al di là dei titoli che possiede)

Mi sembra giusto allora che un ragazzo, ad una richiesta di chiarimenti, abbia risposto: "se prendete il grafico vi spiego...così capite"...peccato che non lo ha fatto apposta!!!

mercoledì 16 gennaio 2008

misteri dei BLOG

Uffa!!!
Il mio primo pst e il blog me lo archivia al 10 gennaio...così che nessuno lo può leggere (sarà mica un messaggio subliminare?)
Cmq era il post "il tuffo nel passato"...per chi volesse leggerlo...

La riunione in piedi...

Colto dal pensiero di domani, quasi dimenticavo di dire che oggi, per la prima volta, mi sono fatto un meeting in piedi...

La saletta era infatti concepita senza sedie, con una specie di tavolo bar al centro stile rullo per sushi e il proiettore in alto... 8 persone intorno all'isola della conoscenza che ben presto ha raggiunto la modica temperatura di 30°.

Risultato della disagiata logistica, una riunione perfettamente nei tempi previsti con la voglia di lasciare al più presto il budello di fuoco. Ma veramente qualcuno pensa che un meeting così possa essere produttivo?!

Beh, di certo non ci si è persi in convenevoli, e nessuno ha pensato di dire mettiamoci comodi...

Sveglia alle 5...


Effetti deleteri della mia Svizzerizzazione sono le nuove incredibili sveglie per andare al lavoro. Udite udite, domani beepbeepbeep mi busserà all'orecchio un pò prima delle 5, nella piena notte del Maniero... Abbiamo un test da fare domani e c'è una Turbina a Gas da far girare vorticosamente!

Il contraccolpo lo percepisco molto violentemente tra la doccia e il treno. Il mio corpo pensa di stare per tornare a letto e invece eccoci poi attraversare completamente separati in mente e fisico il freddo pungente (ma pienamente sopportabile) delle località Svizzere... Poi i venti minuti di appapagnamento nel treno a 20 gradi, mi fanno ritornare nel mondo dei sogni e riprendere da dove avevo interrotto... Insomma è una sofferenza stile delirio febbrile, specialmente quando il sonno è veramente prepotente e ti affloscia il collo come un gancio al terzo round! Che cosa orribile quando ti scopri sonnecchiare perchè la testa cade giù all'improvviso e hai un risveglio traumatico! Neanche a dirlo poi, come al solito nelle mie pose fanciullesche, mi trovo anche un rivoletto di bava in uscita libera sulla guancia.

Poi come un fantasma rimetto in comunicazione mente e corpo con uno sforzo disumano. Supero l'intorpidimento generale stiracchiandomi alla meglio, e la vera giornata ha inizio. E dire che, pochi minuti prima, c'era un elefante che suonava la proboscide come una tromba...

Ogni 10/20 anni

Prendo l'influenza molto raramente, tanto da ricordarmelo come data storica. Dunque, ho preso una bella influenza con febbrone a 19 anni, poi ne ho presa un'altra bella forte a 37 circa (cioè 18 anni dopo) e ora l'ho ripresa. E sono passati circa 11 anni dall'ultima. Bhè, una bella media. Però mi scoccio terribilmente ogni volta che succede. Odio farmi l'aerosol, prendere l'antibiotico, ingoiare medicine varie che fanno scendere la febbre. Comunque lunedì sera mi è esplosa, ieri sono stata a letto tutto il giorno dormicchiando rimminchionita, ma già stamane, pur ancora scamazzata, sono in piedi, ancora a casa ma già tampinata da molteplici telefonate. Quindi visto come stanno le cose, se oggi non ho febbre, domani torno al lavoro, tanto non è che a casa stia in pace.
Ora che ci siamo messi in pari con l'influenza, passiamo ad altro. Ho provato qualche ricetta del cavoletto di bruxelles, mmmmmhhhh!!, che ve lo dico a fare, me-ra-vi-glio-se, sublimi, i cake al gouda, le tortine morbide al pompelmo, quella sì che cucina come dio comanda. Dopodichè ti dice che quelle che pubblica sono solo le ricettine che fa in famiglia. Mi immagino il marito come deve essere, 'na polpettona, perchè a lei, il cavoletto, non le fa effetto viste le foto. Una bonona pazzesca oltre che una cuoca provetta. Un po' demoralizzata me ne torno alla mia cuccia.

martedì 15 gennaio 2008

Popolose mappe...


Non so se ve ne siete accorti, ma tra le varie e eventuali, ho aggiunto una piccola mappa dove viene rilevata l'origine della connessione in corso al Blog... Meraviglia delle meraviglie, la cosa funziona senza intoppi e ha rilevato ovviamente per prima la mia connessione dalla ridente Baden... Si sono susseguiti i numerosi contatti da Portici, e ovviamente l'Italia, essendo il bog in Italiano ha visto parecchi contatti! Però sono rimasto stupefatto di trovare connessioni dal Vietnam, dagli USA e dal Brasile. Se becco l'Oceania, i 5 continenti sono completi e l'internazionalizzazione di Viaggia in Treno completissima... Qualcuno potrebbe obiettare che saranno state connessioni sbagliate in quel mare magnum della ricerca incontrollata tramite Google e affini. Non posso dissentire: è proprio così e ne sono pienamente consapevole. Ma in un blog in cui i viaggi la fanno da padrone, mi sembra già di essere al finestrino della carrozza telematica a guardare le pianure del centro America, sulla spiaggia a inseguire le rotondità Carioca e in Vietnam a mangiare cavallette e a cercare John Rambo!

Sono certo che ci sarà chi soffrirà della raccolta di informazioni sul sito. Violazione della privacy e quant'altro ci fanno più paura di una pistola ormai... Però garantisco che mi atterrò alla legge e che nessuna informazione verrà usata per scopi qualsiasi (specialmente non per scopi legali!)...

Attendo i vostri commenti e le vostre idee su quanto c'è sul blog e anche su quello che vorreste invece vederci. Nello sperito di comitiva, di sicuro qualcosa di simpatico verrà messo in opera, per cui spazio alla fantasia e potere al pendolare!

lunedì 14 gennaio 2008

Anticipo di consegna...

Ho segnalato che la spazzatura campana è in arrivo in terra elvetica: i locali cittadini non lo sapevano e non se ne curavano... Ho omesso di dire che li paghiamo per prendersi qualcosa di cui hanno bisogno loro almeno quanto noi: sarebbe stata una ulteriore umiliazione!

Ma infine ho considerato a alta voce che il loro anticipo di munnezza lo avevano già avuto con il sottoscritto sacchetto a lunga conservazione e tempo di deperimento non prevedibile... Non hanno capito subito, ma dopo poco hanno pensato di incenerirmi per un mezzo watt di energia pulita... E meno male che non ero vestito nero scuro e sono riuscito a dimostrare di non essere io l'ecoballa odierna! Altrimenti già me la starei vedendo con una fiammella colorata, pronta a nutrirsi dello sventurato sacchetto di turno...

Ma che cosa pazzesca poter pensare di essere l'anticipo di consegna di un simile materiale... E' proprio vero che dalla munnezza si può tirare fuori oro!

;-)

Piccolo canillo!!!!

Mai come oggi ero stata puntualissima...ogni cosa sembrava filare per il verso giusto e dopo aver messo la pentola sul fuoco per preparare la pasta (e non mangiare così la solita pizza a lavoro) già gioivo per non dover andare a prendere la funicolare di corsa! E invece no! Il mio cane ha deciso di farmi prendere un bello spavento questa mattina. Non bastava stargli accanto mentre vomitava succhi gastrici...ha deciso anche di farsi venire un blocco muscolare! E così più io lo mettevo seduto e più lui cadeva come un sacco di patate. Preso in braccio l'ho subito portato dal veterinario...o almeno era quello che avrei voluto fare...visto che il veterinario si sarebbe presentato in ambulatorio verso le 5 del pomeriggio. Ma fortunatamente sono bastate poche ore con la nonna per rimettere in sesto il mio canillo!!!! Ora è ai piedi del mio letto. Stiamo guardando insieme i fantastici 4, ancora ignari di quello che sia realmente successo. Ma te lo prometto tesoro...al più presto faremo un check up completo!!!! Per ora godiamoci questa serata insieme...vicini vicini.


P.S. Ovviamente la pasta è rimasta a scolare tutto il giorno!!!!!

domenica 13 gennaio 2008

La domenica del Villaggio...


In genere le pigre domeniche trascorse quin in Svizzera mi hanno visto strettamente casalingo. Cucinare molto, mangiare non di meno, riposare se ci si riesce, studiare tedesco... Purtroppo infatti mediamente qui, la domenica, è chiuso più del normale. Sembra che anche le menti non possano uscire di casa... La vita della Baita di Cemento armato di certo non aiutava: il solo pensiero di uscire nel mezzo del nulla, mi deprimeva molto di più di Domenica In, e direi che il paragone è tutto un programma...

Oggi però, complice la presenza dei miei allegri genitori con valigia, ho deciso di vedere cosa può offrire una città Svizzera, o meglio dire un Villaggio dei mille Elvetici, in una domenica uggiosa con il sole direttamente infilato in un caldo fodero. Ebbene, sorpresa delle sorprese, anche altri hanno pensato che forse non è necessario stare sempre rintanati nel proprio maniero... Ecco qui camminare in giro per il centro giovani e anziani entranti e uscenti da qualche sparuto bar aperto... Nessuna emozione particolare, però la sensazione che la vita, lontano dal Ghetto di cemento armato, possa ancora riservare delle sorprese, finanche nel piccolo Villaggio Svizzero!

venerdì 11 gennaio 2008

Scavando nella munnezza...


A essere onesto non sono un gran fan delle dietrologie. In Italia siamo maestri nel cercare soluzioni irrealistiche per situazioni poco chiare e che hanno spiegazioni semplici e immediate, per quanto scomode.

Dipende probabilmente dalla nostra vena fantasiosa: le cose chiare e "cristalline" non ci convincono mai del tutto, e un "E SE INVECE" compare sempre all'improvviso a distogliere l'attenzione dai punti importanti e salienti. Avere dei dubbi non è mai un male, ma non mettere in dubbio il proprio dubbio, è invece un peccato di presunzione...

Eppure questa volta la voglio sparare io la dietrologia. Mi domando e dico: cosa sta succedendo in Italia di importante in questi giorni che possa giovare a qualcuno nascondere? L'emergenza rifiuti di Napoli e provincia, non era mica migliorata tanto da quest'estate. Se si riguardano i tg regionali, se ne parlava una volta a settimana almeno... E poi tutto d'un colpo ecco che diventa la prima pagina di tutta l'informazione nazionale e internazionale sull'Italia. Saremo anche arrivati al punto di rottura, non è da mettere in dubbio, ma andiamo a rivedere se episodi di tale entità non si sono già verificati con molto minor clamore...


Non so cosa sarebbe stato coperto con la montagna di munnezza napoletana. Non credo che vorrei saperlo realmente: sarebbe qualcosa che puzza di marcio proprio come le famose ecoballe e più venefico della diossina che i roghi generano. Se qualcuno lo sapesse o avesse capito cosa sia successo, secondo me potrebbe essere due cose: o un netturbino/studioso dal fiuto fino che ha scavato in qualche cumulo per caso, o chi i cumuli di spazzatura ha contribuito a crearli... In fondo sarebbe quanto meno parodistico pensare che gli americani, maestri delle più o meno ipotetiche cospirazioni, hanno avuto il caso JFK, e a noialtri è rimasto il caso CDR...

E che dolore è essere presi in giro per la spazzatura della tua città, e tentare invano di spiegare che Napoli è ancora una perla del Mediterraneo e del mondo....

...Sta arrivando...


Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno passato le vacanze di natale a letto e che al rientro a lavoro hanno detto: "E' impossibile che tu non abbia avuto niente...la prenderai anche tu l'influenza!!!!"...Beh, eccola!!! Sta arrivando....Mal di testa, tosse e brividi di freddo....tutti sintomi no? Ora dico io...non potevate concentrarvi su qualcun altro???? Perchè io??? E perchè adesso???? Ma voglio fare la forte...voglio resistere...devo resistere...altrimenti come faccio a partire la settimana prossima???

Le deformazioni ingegneristiche


Vengo irriso e deriso nell'ultimo tempo per la mia conduzione di casa... Ammetto la mia maniacalità, mica la posso nascondere: sono un massaio uomo. Lavo, stiro, cucino, lavo i piatti, passo l'aspirapolvere... E lo faccio anche abbastanza regolarmente... La sera dopo cena non mi piace lasciare le stoviglie dove sono e quindi prima della imperante tv, rassetto... Ho le mie debolezze perchè non rifaccio mai il letto, lascio tutte le mie cose in giro (ma d'altronde è casa mia), ma nel complesso si direbbe di me che sono veramente bravo a fare tutto!

Come sia nata questa insana attrazione per i lavori domestici e se ci sia realmente cotale predisposizione mi sembra abbastanza difficile da spiegare. Ma ho elaborato una teoria che si rifà al tempo ormai lontano della mia frequentazione delle aule di Ingegneria che tanti e tali esseri hanno forgiato, ma anche del tutto fuorviato...

Insomma dentro di me c'è una piccola tendenza alla organizzazione. Forse qualcuno la ha vagamente riconosciuta in certi atteggiamenti al limite dell'autismo in cui mi sono sempre trovato tanto bene: ripetitività e comodità operativa sono due fari nella notte per me! Mi è naturale, d'accordo, ma è anche dovuta a quell'insana miscela di ordine e follia che la buona vecchia Facoltà ha dato ai suoi miserrimi discepoli... Questa malattia si acutizza nel tempo, e credo sia questo il motivo per cui, con l'età gli Ingegneri vengono pagati molto di più: dev'esserci un fondo comune occulto delle famiglie che sovvenziona perchè noi malefici veniamo tenuti il più lontano possibile dal tetto comune affinchè mai bocca mettiamo nel menage de casa nostra!


Ebbene, credo di essere irrimediabilmente deformato e corrotto: non riuscirò a levarmi di dosso il senso di colpa per non aver passato l'aspirapolvere o per non aver pulito il tavolo dopo mangiato. Per non parlare di quello per non aver lavato per una settimana i panni!

Ma vi prego, perdonatemi anche questo! :-D

Depressioni e Perversioni

Sono molto, molto, molto incazzata. Molto, molto, molto. Mi è andata male una cosa che mi avrebbe permesso di recuperare un sacco di eurini che mi devono da un anno e mezzo. Uffa!!!!
Quindi ho l'angoscia che sale. Brrrrr. Magari se posto mi passano un po' le paturnie. Intanto praticamente ho azzannato chiunque ho incontrato, tipo squalo.
So' depressaaaaaaaa. E visto che ieri sera per la rabbia avrei strappato via gli attributi anche a un drago, per calmarmi mi sono messa a cucinare. Ho provato a fare i Cake al Gouda e il Pain d'épices. I Cake mi sono venuti fantastici, belli gonfietti, li ho fatti piccoli, dorati e delicati. Ve li posterò. Oggi li ho pure portati in ufficio per sentire qualche parere. Dai mugolii penso fossero buoni.
Il Pain deve maturare un giorno, quindi lo saggio stasera, ma il profumo, la gonfiezza e il colore erano perfetti. Vedremo. Poi, sempre per superare l'arrabbiatura, ho messo a marinare un bel tocco di muscolo (di bovino) in un ottimo primitivo dolce con scorze d'arancia, cannella e chiodi di garofano per farmi stasera un bello stracotto. Vabbè, a poi le ricettine complete.
Intanto parliamo di perversioni: io leggo HARRY POTTER. Si si, avete letto bene. Che volete, alla mia verde età, mi piace.
E' una serie scemotta, giusto, ma vedete, io ho sempre sognato di poter cambiare le cose con un bel colpo di bacchetta magica, quindi ....
E poi è divertente, è scritto bene, ha un bel livello di suspence, una storia avvincente, perchè diavolo non dovrebbe piacere anche a me? Inoltre ho superato da un pezzo la fase in cui ti offendi se ti dicono che hai moti adolescenziali, ormai mi sembrerebbe un complimento! (Vabbè, non esageriamo, mica ho 108 anni). E se è per questo, sempre nell'ambito delle perversioni leggo anche Chiara Palazzolo (vampiri), Laurell K. Hamilton (sempre vampiri, ma anche lupi mannari, elfi et similia). Diciamo che per fortuna è un'area marginale delle mie letture, però ....
Insomma, l'ultimo Harry Potter, I doni della morte, circa 400 pagine, me lo sono ingoiato nei ritagli di tempo in un giorno e mezzo. Glub! E' bello serrato, non ti puoi staccare (se vi piace il genere) e la fine arriva a tempo di record, in sospeso fino all'ultima pagina. L'unico appunto è che ci ha messo 7 anni per descrivere 7 anni di vita del protagonista, poi si ciccia via in due paginette per farsene altri 18. Vabbè, meglio così, ormai ci aveva anche un po' stancato. Lo so, come recensione non è granchè, ma insomma la storia non ve la posso raccontare, quindi ...
Speriamo che lunedì il mio umore sia migliore, è un po' fastidioso girare con le zanne snudate.
Buon week end!

giovedì 10 gennaio 2008

Abbonamenti speciali...

Cari lettori che volete trasformarvi occasionalmente o assiduamente in scrivani, rigorosamente con pseudonimi di vostro gradimento, vi suggerisco di palesarvi all'indirizzo e-mail da cui gestisco il blog, che potete facilmente trovare sul mio profilo... Mandatemi un indirizzo a cui possa spedirvi la mail di invito dandomi anche un'idea di chi voi siate se ci conosciamo...

In questo modo, se vorrete, potrete tranquillamente iniziare voi stessi dei post...

Su questo treno, mai sono state poste limitazioni agli argomenti e non vedo ragione per cambiare... Non esiste politica editoriale se non i pochi consigli del "Manifesto".

Noi preferiamo il treno perchè, anche se non vola in alto come un aereo, ha dalla sua molte fermate. E alle fermate tutti sanno che gente sale e gente scende: e a noi interessa la gente, perchè anche un panorama superbo, se sempre vuoto e non percorso da essere vivente, può stancare...

Vi aspettiamo!

ViaggiaInTreno Crew...

mercoledì 9 gennaio 2008

...Pausa caffè...


Ok...sono pronta...diamo il via al mio primo post su un blog!!!! Sono sdraiata nel mio lettino, con la tv che parla di napoli e il cane che ha deciso di giocare (tesoro non ce la facco più a lanciarti la palla!). E in questi ultimi minuti, prima di addormentarmi, decido di fare il resoconto della giornata. La sveglia suona alle 6:30...metto il primo piede fuori dal letto alle 7:15...faccio colazione, doccia, preparo la borsa, porto il cane giù e corro a prendere la funicolare. Eccola...no! non chiudete le porte...uffa...persa...aspetto l'altra. Arrivo in metropolitana...ho perso la coincidenza...l'unico treno in grado di portarmi a destinazione in tempi decenti è già passato. Comincia bene la giornata!!!!!!
Nonostante le disavventure e il mio ritardo cronico, riesco lo stesso ad arrivare a lavoro. Penso tutto a posto e poi...poi c'è la pausa caffè! Mi siedo a sorseggiare quella strana bevanda di colore marrone che dovrebbe essere al gusto di caffè (rigorosamente macchiato) sopra il divanetto rosso e comincio ad osservare le altre 5, 10, 15 persone che sono in fila alla macchinetta. Ridono, scherzano...eppure io respiro aria di falsità. Ma sono l'unica ad accorgersene???? Bah. Tutti si vogliono bene, tutti gentili e poi basta voltare le spalle per...tack...essere pugnalati. Ma la cosa che mi lascia più perplessa è che a volte non sembra di avere davanti persone mature. Sembra quasi di assistere a scenette comiche (perchè solo così posso definirle) dei tempi delle elementari. E allora chiedo a voi: è possibile che persone ormai più che maggiorenni si comportino ancora come bambini di 9 anni???? Non si rendono conto che i tempi dei balocchi sono ormai finiti????

Scrivani, non scrittori...


Malato a letto, ho appena finito una bella conversazione con la Perfezione...

Ebbene la mia conclusione la scrivo in queste righe che tanta importanza hanno nella mia economia temporale... Trattasi di un incoraggiamento a chiunque legge, di trovare ogni tanto anche la voglia e il tempo di scrivere.

Nella vita, quando abbiamo voglia di mettere su carta (o su Internet) le nostre esperienze, siamo scrivani di qualcosa che dobbiamo solo decidere di cogliere. Lo scrivano, vecchio mestiere De Amicisiano, era quello sfortunato ragazzetto fiorentino che per aiutare la famiglia, copiava la notte... Poi mi viene in mente una magnifica scena di Miseria e Nobiltà, con un Totò impegnato a scrivere una bella lettera per un fantastico attore pugliese che termina così: "... Caro fratello, ti prego di mandarmi soldi, perchè non mi restano neanche per pagare lo scrivano che ho davanti...".

Ebbene prendendo spunto da fatti e sensazioni, la vita ci detta delle righe, senza poi grande fantasia o innovazione. Capita che ci si ripeta, che si scrivano cose leggere o sensazioni intime, ma tutto è più facile se solo non si sta a pensare cosa e chi... Non è necessario essere degli scrittori, quelli inventivi, per dire qualcosa in pubblica piazza. Basta avere un'idea o qualcosa che si ha voglia di comunicare o di urlare. Dissentire è fantastico, essere d'accordo possibile ma non indispensabile...

E quindi il treno continua a marciare spinto da tutti noi, a braccia, gambe, motore e elettricità... E speriamo che il pantografo non si stacchi mai!

Similitudini e conferme

Ahhhh!!! Capotreno, mi emoziono!!!! Anch'io uso l'agenda Moleskine, mi piace moltissimo e ormai sono 4 anni che uso sempre quella. E soprattutto anch'io faccio come deve aver fatto A.B.: quando cambio, sfoglio tutta l'agenda vecchia pagina per pagina. La scusa prosaica è vedere se mi sono dimenticata di segnare qulache numero di telefono, oppure qualche altra informazione importante, la verità è che così ripercorro l'anno appena trascorso, ricordi, sensazioni, emozioni, etc.
In quanto alla monnezza, effetivamente l'immagine che hanno all'estero non ha niente di eccessivo. Le montagne ci sono, i fuochi pure, la guerriglia non scherza. Il mio salumiere praticamente si è messo una brandina in negozio e ci dorme pure. Hai visto mai? In aggiunta, visto che il sindaco del paesello in cui trascorriamo le nostre ore lavorative è sempre proteso a proteggere la cittadinanza, come tutti sanno e come sa anche il nostro capotreno, da tempo ha individuato come sito di stoccaggio temporaneo della suddetta un piazzale di fronte alle aziende in cui soggiorniamo, al di là dei binari del treno.
Solo che ora, nella presente emergenza, la monnezza tracima, inonda, proterva e imperiosa, e i cassoni di camion carichi della medesima, solo pietosamente e pudicamente ricoperti da teli plastificati di vario colore (dal verde cacca all'arancione vomito), sono giunti ad invadere il piazzale appena prima degli ingressi di questi superbi esempi dell'eccellenza della ricerca scientifica in Italia che sono le nostre aziende. Che dire ... cioè che odorare!!! Puzze e cuscus invadono le nostre anime e i nostri nasi, e ci chiediamo: a quando saranno invasi anche i piazzali in cui parcheggiamo le auto? E se i camion che prima o poi saranno chiamati a trasportare il frutto delle nostre diuturne fatiche, ci scambiassero per monnezza e rimuovessero anche noi??
Insomma, capotré, qua stiamo a soccombere, ad annegare nella montagna di sacchetti, altro che arte, altro che cultura, altro che montagna di sale con cavalli di palladiniana memoria, altro che capozzelle di morto illuminate nella splendida cornice di Piazza Plebiscito, ormai le strade sono lastricate di neri sacchetti lucenti, che affiorano dal selciato, navigano sui rivoli provocati dalla pioggia, come nella canzone, e lentamente ci sommergono. I bambini sono già stati inghiottiti dalla marea montante, in quanto più corti, e fra poco toccherà agli adulti. Nel frattempo si dà fuoco alle polveri e ai sacchetti, si combatte, si tirano pietre e bottiglie molotov.
Altro? Il nostro capo adesso protesterà con il sindaco che come al solito gli farà una pernacchia e dirà: la ricerca????? Ma annate a cercà de nun rompe il c...o. A me mi frega solo de li voti e voi nun votate mica qui. Me servite solo quanno me fate fà bella figura, ma se mi scassate li c....i ve tronco.
Quindi bando alla malinconoia e pensa che mentre tu ti godi il divano, noi siamo alle solite.

martedì 8 gennaio 2008

Godersi il sofà: si può...


Finalmente la mia nuova casa è pienamente operativa e mi permette di godere a pieno del mio divano. Davanti alla tv, con il pc appoggiato sulle gambe mentre scrivo sul blog, mi sento come un papa...

Mi godo il sofà, mi godo l'opportunità di godermelo e mi diverto a fare il signore del maniero... Non uscirò molto, ma le mie soddisfazioni sono anche legate a situazioni come queste, in cui la mia vita scorre placida e cmq piena di spunti e di idee... Molte le trasfondo in queste righe...

Novità interessante è che domenica ho cambiato l'agenda del 2007. Essendo ancora una volta lo stesso librettino nero di Hemingwaiana memoria, è stata una replica abbastanza fedele delle informazioni accumulate nel sismico 2007. Ho però ripercorso una serie di eventi e ripensato a tante cose che sono successe e che non mi aspettavo. Ho rivisto il mio disegno del "Bacio" di Hayez che si trova alla Pinacoteca di Brera e che insieme alla faccia del Manzoni delle 5000 Lire mi ha ispirato in una vena creativa... Lasciamo perdere il povero risultato, ma che sensazione! Ho riletto del mio inizio qui, e del mio primo tempo da solo nella Baita di cemento armato... Ma soprattutto mi sono passati davanti volti, colori e odori in un modo diverso: sarà che dal Nord la prospettiva è diversa, ma ogni cosa del Sud ti resta sempre dentro...

Peccato che qui si sappia solo che a Napoli si affoga nella spazzatura e che in città arriveranno gli alpini a scalare le montagne di Eco-Balle! (M. Crozza a Ballarò)

domenica 6 gennaio 2008

A casa?


Oggi ho preso il mio aereo e me ne sono tornato in Svizzera. Venerdì ho avuto una giornata pessima al pensiero di salire la scaletta, ma tutti mi dicono sia naturale... Naturale può essere, penoso invece è certo che lo sia: possibile che contrariamente a tutti i miei buoni propositi non riesca a godermi mai una vacanza fino in fondo? Dovunque io sia andato, qualunque fossero i miei tempi e l'organizzazione del viaggio di ritorno, ho sempre buttato al vento diverse ore a causa della "malattia di fine vacanza". E' una sensazione mista di malinconia e sfottimiento, condita con la tensione del viaggio che arriva. Mi rende scorbutico e alieno da tutto. Sono incapace di fare altro che di camminare a vuoto e passivizzarmi davanti alla tv in attesa dell'ora x, che per me arriva sempre almeno 4h prima che sia veramente l'ora x. Quello che è stato bello viene improvvisamente dimenticato, salvo poi ritornare ad allietarmi nelle serate malinconiche... Questa volta è andata meglio solo perchè ci hanno messo una pezza mio fratello e i miei amici storici portandomi a teatro. Poi il sabato è volato con il matrimonio, al termine del quale tuttavia mi sentivo lo stomaco ingolfato, gli occhi come palloni a causa delle lenti a contatto mal tollerate, e del magone della partenza. Bellissimo l'evento e un clima rilassato. Poi però una stanchezza abnorme che mi ha condotto verso una notte di riposo traumatico che mi ha permesso di dimenticare la partenza... Un doppio augurio e un grazie anche di questo agli sposi! E ora si ricomincia. Tutti ricominciano. E quindi che il treno si rimetta in moto e tutti facciano il biglietto, perchè a ripartire da portoghesi non c'è guadagno!

giovedì 3 gennaio 2008

Punto. Capo A...


Le due ultime giornate sono volate nell'intraprendere milioni di perigliose attività che hanno di certo remunerato la mia anima quanto impoverito il mio portafoglio... Insomma i saldi e alcune altre spese, previste, ma incontrollate, mi hanno messo al tappeto.

Sono però felice della mia super organizzazione: se tutto va bene, per domani sera mi sarò anche preparato la nuova valigiona da emigrante e quindi sabato mi godrò il matrimonio di due cari amici senza patemi. Credo che per uno come me, stare senza ansia il giorno prima di una partenza sia una delle cose più difficili della storia, per cui tenterò di minimizzare lo stress e essere ancora per un giorno pienamente felice e godereccio.

Ed ecco a voi un paio di considerazioni su cose che mi hanno colpito in questi giorni napoletani.

1) Gucci e Luis Vuitton

Via Calabritto. Gucci e Luis Vuitton devono essere impazziti visto che regalano la merce prima di Natale e continuano anche oggi... Come altro giustificare le code chilometriche con ogni temperatura davanti ai due negozi affiancati? Tutti gli altri piangono in un vuoto desolato e loro se la scialano di brutto? Beh, al mistero di queste due firme non ho saputo trovare risposta... Finchè un'amica mi ha illuminato la mente: guarda anche chi è che ci va, mi ha detto. E io ho guardato, e ho capito... E non mi sono messo in fila per il regalo...

2) Feltrinelli

Il libro è diventato il regalo dell'ultimo minuto. Forse lo è sempre stato, ma quest'anno riprova mostruosa nella fila alle casse di Feltrinelli a Piazza Dei Martiri. Addirittura organizzazione di un tentativo di coda ordinata (vano ovviamente nella confusione napoletana) che ha generato anche malumore nel pubblico pagante... Ma se questa volta non la smettono di dire che Feltrinelli è prossimo alla chiusura, credo sia giusto che li si rimproveri un pò!

3) Guidare

Dopo 4 mesi di astinenza, ho guidato. E' stato bellissimo. Prima, seconda, terza... Poi il traffico di Napoli, quindi seconda prima. Posto auto zac! Parcheggio! Unico inconveniente la diversa concezione di "auto funzionante" con il genitore pilota. Per me l'auto funziona quando non ha problemi. Per lui, quando non ha "quasi" problemi. A domanda specifica: la macchina funziona bene, la risposta è stata un imperativo affermativo. Ebbene, il faro di sx dietro non funzionava, i tergicristalli erano alle Haway in vacanza e le ruote davanti avevano problemi a riconoscere di essere appoggiate su qualcosa... Ma essere di nuovo nel traffico napoletano, seppure per poco, mi ha ricordato i vecchi tempi... E anche perchè dopo un poco si possa pensare di iniziare a portare in giro una fionda...

mercoledì 2 gennaio 2008

Curiosando nei blog

Dovete sapere che io sono una curiosona e ci sono alcuni blog a cui sono molto affezionata e che leggo stabilmente, tra cui "Se fossi un camaleonte" e il post di oggi, a parte una spanciata di risate, mi ha fatto venire in mente una ricetta che è troppo buona, e ve la posto, in modo che Gattacicova possa provarla subito, e dico subito eh!
Risotto al mandarino
Vi servono (se volete far mangiare circa 4 persone) 400 gr. di riso, 4 mandarini non trattati (siatene sicure, mi raccomando), 1 bicchierino di brandy, 1/2 bicchiere di panna (meglio fresca) da cucina, 60 gr di burro, brodo di verdura delicato, parmigiano grattuggiato quanto ve ne piace (ma non esagerate, che mi rovinate il risotto).
Allora, sbucciate i mandarini, raschiate via bene la parte bianca dall'interno delle bucce e tagliatele a listarelle sottilissime. Premete i mandarini e conservate il succo.
Ora sciogliete il burro in una casseruola, aggiungetevi le scorzette, fate rosolare qualche minuto, quindi aggiungete il riso e fatelo tostare bene. Sfumate con il brandy (hi hi e so io perchè rido), quindi cuocete aggiungendo brodo di tanto in tanto. A cottura quasi ultimata aggiungete il succo di mandarino e salate. A cottura ultimata mantecate con la panna e il parmigiano.
Provate e ditemi, non è una cosa meravigliosa?

martedì 1 gennaio 2008

Oscurità e luce...

Nuovo Anno.

Il primo post della Perfezione è stato la summa del suo anno, ma anche il racconto di un percorso che ci ha coinvolti tutti... Bene, come ad ogni inizio, si suppone che l'anno porterà qualcosa, anche qualche cambiamento, ma in verità, secondo me, quello che in genere porta di sicuro è altro tempo per fare scelte e per mettere un piede vicino all'altro... In bocca al lupo a tutti per questo...

Nel frattempo, mi tramuto in reporter per raccontarvi cosa ho vissuto nelle prime ore del 2008 e poi nella prima giornata dell'anno.

Ore 23.21, finisce L'impero Colpisce Ancora e io resto sempre profondamente devoto al Maestro Yoda che non smette mai di insegnare....

Ore 0.00, si stappa la bottiglia di spumante di rito e si beve un pò insieme al più porcoso pandoro al cioccolato degli ultimi anni.

Ore 0.05, iniziano a sentirsi i tuoni dei fuochi artificiali. Tric Trac con la botta, caricatori di miccette lunghi 30 metri, razziere da 50 colpi esplodono luce e rumore nel mio vicolo. Alla fine di tutto, scena inverosimile finanche a pensarla a Napoli, gli stessi sparatori si armano di scopa e paletta e spazzano il vicolo! Effetto civiltà del 2008? No, solo la necessità di mettere l'auto al posto che fa virtù!

Ore 1.10, passeggiata in direzione del Castel Dell'Ovo dove alle 2 ci sarebbero da vedere i Fuochi Pirotecnici e l'Incendio del Castello... Ebbene, dopo aver trangugiato quasi mezza bottiglia di Cinzano dolce, sono piuttosto allegro, ma anche con l'immaginazione, dei fuochi niente traccia... C'è un floscio accenno di fiamma sulla terrazza che dura circa 3 minuti, ma poi niente. Le 4000 persone restano fiduciose che qualcosa accada ancora. Nessuno smentisce. Alle 3 la bottiglia di spumante è finita e la speranza che qualcuno accenda una miccia pure. Flop. Oscurità a inizio anno e una cattiva informazione sullo spettacolo che non c'è stato. Spero proprio che questo non sia un presagio per la città: tutti quelli che ci sono si meritano molto di più. E abbiate pazienza, ma basta Rosette e Antonii...

Ore 16.30, si materializza alla fermata un C4 notoriamente fantasma. Qui sarebbe veramente il caso di sparare un botto! E sulle luci di un rosso tramonto in questo splendido golfo dove il mare riflette l'animo di 1000000 di persone, ecco un bel percorso per arrivare al teatro S. Carlo.

Ore 17.45, inizia il concerto di Capodanno per i mortali (quelli che non sono le "Autorità" della Provincia) e la musica è gioiosa. La luce è sul palco del S. Carlo e si vola sulle note dei Walzer. Ancora da limare solo la tempistica sulla marcia di Radetzky

E ora, mentre la mente viaggia lontano da Napoli, pur non volendo dire niente al cuore, inizia un anno nuovo. Speriamo sia luminoso, e che le oscurità della vita e dell'animo, le possiamo rischiarare un pò!

E bilanci(ni) siano!

Punto 1°: caro capotreno, anche se non abbiamo messo nessun commento ai tuoi post, non è perchè non ti leggiamo, è solo che erano così esaustivi, così ortus conclusus nel loro genere, che come commentarli?
Punto 2°: per chi non avesse visto il capotreno in questa fine/inizio anno, ve lo dico io, è diventato BELLISSIMO! Non ha più la pancia, manco il doppiomento (che un accenno c'era), è sottile senza essere emaciato, insomma è FIGO! Viene quasi voglia di urlargli nudo nudo! (quasi, ho detto).
Punto 3°: accidenti che sondaggio difficile ha messo stavolta. E non lo so, non lo so proprio, perchè da un lato è stato proprio il peggiore anno della mia vita, ma dall'altro ho conosciuto talmente tante persone che mi piacciono, ho scoperto di avere tanti affetti, ho trovato la forza di perseguire i miei progetti riposti, che insomma, non lo so e perciò mi astengo.
Punto 4°: proposito di anno nuovo: voglio diventare imprenditrice, e ci riuscirò, ca...o, cioè ci riuscirò perdindirindina! E se ci riesco, questo blog sarà ancora più un blog viaggiatreno, ecco.
Punto 5°: questo è stato il primo Natale che si è festeggiato (per modo di dire) a casa mia. Ecco, direi che è stato il segno della adultità che avanza, insomma sono diventata GRANDE. E non lo posso più nascondere, quindi mi metterò la minigonna, mi truccherò e girerò con aria sbarazzina per compensare.
Punto 6°: bacchettate a Angy, Emma e company (e pure a me). Non è che siccome ci sono i giorni di festa e voi non avete tempo di cazzeggiare come fate al lavoro non si scrive e non si legge più. Dove siete finite? Battete un colpo. Anche se un uccellino mi dice che a qualcuno sono arrivate visite .....
Punto 7°: nun ce lo so. Insomma ho finito i punti, vi dovrei raccontare fatti intimi, e allora ve li racconto. Ho desiderato e voluto passare la mezzanotte a casa mia, aspettando il treno che mi avrebbe buttato sotto, invece di scappare (come hanno fatto la metà dei miei, che così il treno li ha buttati sotto lo stesso, solo che avevano le spalle voltate e correvano, io lo guardavo in faccia e stavo ferma). Bhè, mezzo mondo mi ha invitato a feste, cenette e simili. No, guardate, quest'anno no. Dall'anno prossimo vedrò, ma quest'anno non ve ne abbiate a male, voglio stare sola, non accorgermi nemmeno che la mezzanotte è arrivata e lasciare che il fiume della vita scorra sopra di me. Io sono stesa li sotto e guardo i gorghi. Ma non vi preoccupate, è solo un tempo di ricarica e poi torno. Peggio di prima.
Punto 8°: mi hanno mandato un sacco di SMS con auguri pieni di aggettivi mirabolanti. Mah, sarà perchè nessuno si aspetta granchè e allora ci facciamo degli auguri scoppiettanti. Io invece vi voglio solo augurare BUON ANNO. A tutti e al capotreno un bacio in fronte (solo perchè temo di farlo scappare a gambe leste se scendo anche di un centimetro!)

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