martedì 6 novembre 2007

Un giorno fantastico!

Oggi sono assolutamente da sola in ufficio (vabbè, tranne qualche desperados che ha deciso di farmi visita) e lavoro molto in beata tranquillità. Così si, che meraviglia! E pensare che a me non piaceva tanto lavorare da sola, dò il meglio di me in gruppo, sono un mediatore per vocazione. Ma devo rendere grazie a chi mi ha fatto apprezzare le meraviglie della solitudine, il valore del silenzio, la soddisfazione della produttività solipsistica, il ronzio delle meningi e lo sferragliare del mio computer. Mhhhhh! Approfitto della beata solitudo per postare apposita ricettina pescivendola:
Polpettine di pescespada
Vi serve: 1 bel pezzo di pescespada (peso a piacere - diciamo 500 gr.), pane a cassetta pari peso (più o meno), 1 uovo, vino bianco non cattivo e nemmeno eccelso (che se no vi piange il cuore), pecorino grattuggiato, un ciuffetto di prezzemolo tritato finissimo, 1 spicchio d'aglio piccolo piccolo (potete omettere se non vi va) tritato finissimo (quasi tipo purea). Poi ancora serve 1/2 Kg. di pomodorini, 1 spicchio d'aglio, olio per friggere (io lo faccio con l'extravergine per avere un'alta temperatura di crack dell'olio, voi fate come vi pare).
Ora possiamo partire. Bollite il pescespada, scolatelo e pulitelo della pelle, della lisca e di qualsivoglia parte non mangereccia, e sbriciolatelo bene bene, sempre con le manine sante ben lavate (naturalmente potete fare il piatto con qualunque pesce, bien sure), bagnate velocemente il pane a cassetta nel vino bianco, strizzatelo e unitelo al pesce. Unite quindi l'uovo, il pecorino, un pizzico di sale, un po' di pepe macinato fresco, il prezzemolo e l'aglio. Mischiate tutto e impastate bene. Ricavate ora delle polpettine grandi come una noce (vi conviene e poi sono più carine), friggetele in olio ben caldo finchè saranno dorate e mettetele ad asciugare su della carta.
A parte in una padella preparate una salsetta veloce con i pomodorini e lo spicchio d'aglio, fatela cuocere pochissimo, solo il tempo per il pomodoro di sfarsi e poi mettetevi le polpettine, dategli una girata ed ecco fatto! Delizia per grandi e piccini!
Vi gusta il linguaggio desueto da Talismano della Felicità (quello che qualunque donna degna di questo nome deve avere in casa)? Una ricetta non è una ricetta se non si usano le paroline chiave "mondare", "ponete", "a neve ben ferma", etc. etc. e a me piace moltissimo, mi si arrotano le parole in bocca anche solo a scriverle. Oh, a proposito, potete avere un voto alle vostre esecuzioni, ma solo se me le portate da saggiare. Capito??? Ci vuole l'apposito obolo, ho detto!

2 commenti:

Andrea B ha detto...

Qui comincio a preoccuparmi! Io ai fenomeni paranormali non ci ho mai creduto, ma ora...
Insomma ieri, prima di questo post, ho cucinato delle polpette al merluzzo! Niente di raffinato come le tue, ma... Chi crede alle coincidenze????

La perfezione stanca ha detto...

Affinità elettive ....!

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