domenica 13 aprile 2008

Istruzioni per tornare bambini

Oh, come vorrei tornare davvero all'infanzia, la prenderei meglio! Però è stato comunque bello essere bambina, ho tanti ricordi felici insieme a quelli brutti. E il modo migliore che conosco per tornare bambina sono gli odori e i sapori! Li inseguo, li cerco e spesso mi cucino qualcosa che mi riporta indietro nel tempo e all'improvviso non sono più io che siedo al tavolo per mangiare, ma una bimbetta bionda e magra magra, che non arriva al tavolo con il mento, con in pugno la forchetta e con gli occhi più grandi della faccia. Uno dei miei ricordi belli sono le maddalene che mi comprava mia madre da Moccia. Belle, perfette, a forma di conchiglia con una stupenda gobbetta su, profumate e compatte, ognuna racchiusa nel suo sacchettino di plastica chiuso con la spillatrice. Già solo tirare la plastica per aprirle mi dava il brivido. Erano lievemente annozzanti, nel senso che bisognava berci sempre qualcosa, ma in fondo la maddalena è un dolce da thè, quindi è giusto.
E allora, quando ho trovato la ricetta delle maddalene ho fatto un salto sulla sedia. Ecco! Le faccio!
Mi sono andata a comprare gli stampini per farle, e non ci credevo davvero che sarei riuscita a rifarle, invece oggi mi sono messa e miracolo!!! Al primo colpo, eccole lì, perfette, con la gobba e la conchiglia sotto, belle profumate, dorate al punto giusto, lievemente azzeccose, come deve essere una maddalena, ne ho presa una sul palmo della mano e l'ho portata a vedere al mio compagno. Mica ha capito davvero il perchè di tanta esultanza, ma io lo so invece. Una bimba di sei anni faceva vedere al compagno di giochi una delle meraviglie dell'universo: la maddalena!
Madeleines al Miele e fior d'arancio (tratta prima da Cuochi di carta e confermata poi da Cavoletto di Bruxelles)
Per 18-20 madeleines misura grande
Ingredienti: 2 uova grandi, 120 gr di farina, 100 gr di burro, 70 gr di miele, 30 gr di zucchero, 1 cucchiaino di lievito, 1 cucchiaio di acqua di fior d'arancio, 1 pizzico di cannella, 1 pizzico di sale
Ricetta: far fondere il burro con il miele a bagnomaria o nel forno a microonde. Rompere le uova in una ciotola (non tanto grande) e sbattere con la cannella e il sale. Versate lo zucchero, mescolate fino a che non è sciolto. Non è necessario far montare, anche perchè lo zucchero è poco.
Aggiungere la metà del composto di burro e miele, mescolare bene, quindi aggiungere la farina setacciata con il lievito. Mescolare ancora fino ad ottenere un composto omogeneo, aggiungere il restante burro e miele e l'acqua di fior d'arancio e ri-mescolare. Ora mettere il composto nel frigo e lasciarlo almeno due ore, ma io dico anche sei o tutta la notte. Trascorso questo tempo, preriscaldate il forno a 230°, prendete le formine da maddalene, ungetele bene (io uso uno staccante e sinceramente ve lo consiglio, che 'sta storia del burro è una gran rottura) e mettete un cucchiaio scarso di composto per ciascuna formina. Vi sembra poco, ma crescono un sacco. Ficcatele in forno e guardatele, non allontanatevi per nessuno motivo! Devono stare per 5 o 6 minuti a 230°, poi appena sono cresciute e i bordi cominciano a colorarsi, abbassate il forno a 180° e lasciatele cuocere ancora per 5 o 6 minuti. Eccole là, brune e con la gobba perfetta! Sfornate, sformate, mettete a raffreddare su una griglia e voilà, maddalene. Siete Moccia.
La cosa importante è proprio il fatto che la pasta fredda di frigo viene messa in forno ad alta temperatura, blam! choc termico e la gobba viene su, niente choc e niente gobba, no maddalene.
Perfette al primo colpo, non ci posso credere, pure il cavoletto non ci era riuscita. Uaho! E domattina me ne mangio una a colazione e poi tornerò a scrivere, perchè oggi ho fatto anche il budino al cioccolato con le mie proprie manine, sante sì, proprio così! Mi sa che devo decidermi a fare delle foto delle mie ricette, mi sa.

6 commenti:

Andrea B ha detto...

La madeleine grande effettivamente annozza. Ricordo che io immaginavo fossero barchette e le facevo navigare nel latte per un pò prima di mandarle a picco nel mio capace stomaco... Però la preferenza era per quelle piccole, con cui il rischio stop era meno alto...

I miei odori sono legati a Napoli: difficile portarli con me... Però ogni tanto succede che per la strada senta qualcosa, e violenti ricordi si affaccino alle sinapsi...

Trinity ha detto...

Sei quello che sei... e quando le cose riescono al primo tentativo la goduria è maggiore!

Cavoletto 0 - La Perfezione 1

Sei mitica!

La perfezione stanca ha detto...

See,see, mitica, vabbè, però dopo ho fatto gli choux al formaggio e so' venute pizzelle, morbide, saporite ma pizzelle. Lasciamo sta', va!

Grimilde ha detto...

Dato che non si finisce mai di imparare...cos'è lo staccante e dove si trova?
Grazie

Andrea B ha detto...

Sottolineo l'urgenza delle foto, per cui creerei addirittura un album condiviso sulla mia area Picasa...

Da un lato faranno venire voglia di fare, e dall'altro ti beatificheranno in eterna memoria...

Ph 3/D ha detto...

..pure io vorrei sapere cosa e' lo staccante (quanto sono ignorante..sigh)? Perfezione, illuminaci!!

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