venerdì 18 aprile 2008

Il menù del vagone ristorante

Una bellissima serata! Cominciamo da qui. Il tempo è volato, le chiacchiere sugli argomenti più disparati pure, abbiamo spaziato dalle bubbs alla filosofia, dal significato dell'amicizia alla funzione e fruizione dei blog come elemento di aggregazione, dal vino ai film, dai libri alla pulizia personale come elemento di distinzione dei popoli, insomma se semo divertiti, proprio una bellissima serata. Ma bisogna dire che abbiamo anche mangiato benissimissimo e perciò, per condividere questa cena, vi illustrerò il menu, che proverò anche a rifare in alcune sue parti e se mi riescono vi pubblico le ricette. Insomma facciamo come dice uno che conosco: "I share" cioè noi magnamo e voi leggete.
Entreè - 6 dico 6 stuzzicanti delizie artisticamente disposte su di un piatto stretto e lungo; nell'ordine, zuppetta di patate e porcini, vellutata di finocchi con bottarga, tempura di gambero (1), trancetto di tonno al curry, fiore di zucca al vapore ripieno di crema di ricotta, fettine sottilissime di rosbif su lettino di scarola riccia. (buono buono buono tutto, ma come avranno mai cotto quel tonno, asciutto asciutto con una crosticina di curry delicato delicato, accidenti!)
Primi - 3 diversi 3 per assaggiare dai piatti degli altri: ravioli al coccio (rossi, in fila diagonale a tagliare il piatto, un'ombra di vellutata sotto); mezzemaniche con piselli, pecorino e cardo (sarebbe a dire una coppetta di sottili fette di pane tostato con dentro le mezzemaniche condite con piselli, pancetta e cardo, fumanti; sopra una fettina sottilissima di lardo profumato, sotto una crema di pecorino da sogno); zuppetta di rana pescatrice (una deliziosa zuppa di fave piccole piccole, piselli, sedano e julienne minima di carote con pezzetti di pescatrice, 'na roba!).
Secondi - 3 diversi 3 sempre per ficcare la propria forchetta nel piatto altrui: filetto di manzo al sangue alto 5 dita con contorno di patate al forno tagliate sottili; crudo di pesce composto di carpaccio di pescespada, tartare di tonno e due scampi in cui la parte edibile era già sbucciata pur conservando intatta tutta la bestia; fritturina e qui l'apoteosi (piatto a forma di tavolozza da pittore con al posto del buco una gentile concavità in cui albergava una deliziosa salsetta, anellini sottili sottili di calamaro, alici, filetto di trota, zucchini, gamberi, tutto fritto delicatissimamente e disposto artisticamente come mucchietti di pittura, bello da vedere, ottimo da mangiare).
Dolci - e qua ne abbiamo presi solo 2 tipi: medaglione di cioccolato amaro con mousse di ricotta (sublimissimo) e flan ricotta e cioccolato (cioè una mini crostata di una deliziosa pasta non propriamente frolla con mousse di ricotta al forno e sopra / dentro una crema fluida di cioccolato fondente (madre mia che delizia!)
Vino - abbiamo preso un traminer (bianco) dell'alto adige delicatamente fruttato, freddo alpunto giusto, n° 2 bottiglie scolate in 3, per niente ciucchi, buono anche lui.
Pagato poco per tutto quello che ci siamo fidati di infilarci in gola, felici e soddisfatti ci siamo diretti verso casa per la guida della fantastica gattacicova. Da rifare, ve lo voglio dire, avevano ragione le recensioni, praticamente un'emozione culinaria!
Che bello soprattutto avere la conferma che aver creato questo blog e averci scritto e essersi raccontati momenti belli e brutti ha mantenuto e approfondito delle amicizie che rendono più bella la vita!!
Grazie capotreno, auguri per la partenza e torna presto. Soprattutto buone bubbs e auguri di prossimi incontri di altri sorrisi!

2 commenti:

Andrea B ha detto...

Commento poetico...

Quel sano momento di follia che riesce a unire cibo e comunicazione, ci ha toccato come una dolce brezza marina in una serata di luglio, in un battito di ciglia che dura ore... Il palato deliziato dal sapore, ha lasciato volare tante parole dense di significato e illuminate di verità e intelligente condivisione di opinioni su nefandezze come su meraviglie...

E ora che tutto ciò sembra acquisito in un sogno mistico e vivido, corpo e animo sono consolati, almeno per un pò, di quello che potrà non andare secondo le più rosee aspettative...

Quando cuore e mente riescono a mettere le ali e volare, anche attraverso quella nobile meraviglia di sensi che è il cibo, non resta che appoggiare la schiena, guardare nel vuoto e pensare che sì, istanti così si meritano e si ricordano...

Grazie mie care, e al prossimo volo...

La perfezione stanca ha detto...

Mi sbellico dalle risate!!! Hai mantenuto la parola, commentare poeticamente, brutto pazzo!! Così spaventi tutti e nessuno scrive più!
E in tutto questo io mi sento una mongolfiera, non per planare in alto sulle nuvole, ma per la mole simpaticamente ondeggiante sui piedini!

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