domenica 30 marzo 2008

Weekend? Questo sconosciuto...


Che giorno è oggi? Non sono sicuro di poterlo dire con certezza... Mi sono svegliato stamattina con la solita "cicala" di ogni giorno settimanale, ho preso la mia borsetta, ho raccattato la busta con il pranzo, e da bravo figliolo me ne sono andato in direzione azienda...

Non mi sono neanche accorto di aver dormito un'ora meno del solito a causa del passaggio di stagione, ho solo pensato che stamattina c'erano un pò di nuvole più del solito e che il bus fosse un pò in ritardo...
Poi ho realizzato che intorno a me c'erano veramente poche persone. Il bus è di norma pieno quando lo prendo la mattina, e invece oggi addirittura mi sono seduto con calma e non ho dovuto reggermi nelle spericolate curve che tutti gli autisti qui prendono come se fossero in un GP...

Ebbene ho capito che era veramente domenica, che gli uccellini cinguettavano senza il rumore della vita umana, e che l'entrata in vigore dell'ora legale era stata un'altra goccia nel vaso che sta traboccando...

Tutto questo per dire che questo weekend ho totalizzato 20h di lavoro, invece di andare in giro a godermi il sole primaverile e a studiare, come al mio solito, un pò di trigonometria... Necessario, certo, ma adesso ho come una saracinesca sugli occhi e una totale incapacità a concentrarmi su qualsiasi cosa... Il mal di gola non mi ha abbandonato, anzi... Ora vado avanti, senza lamentarmi troppo, ma con la prospettiva di un paio di giorni di malattia questa settimana, sperando in tempi migliori...

E voi? Mi raccontate dei weekend in cui la vita non si sia fermata come una clessidra orizzontale? Certo qui il treno mi langue un pò, ma d'altronde negli ultimi due giorni, non ho neanche visto i soliti "pendolari" della mia Svizzera, e immagino anche voi tutti siate piuttosto stati in viaggio verso mete solari e divertenti...

E ripartiamo! Fischio... Forse...

giovedì 27 marzo 2008

La mancanza di "giudizio"

Che ne abbia sempre avuto poco è un dato di fatto.
Del resto le scelte che ho fatto nella mia vita lo confermano.
Se avessi ascoltato il saggio paparino, adesso avrei alle spalle una quindicina di anni di lavoro in banca (con somma gioia del mio conto corrente) e non una laurea tecnica, ottenuta con sacrifici intellettuali miei ed economici della mia famiglia, una laurea che per il lavoro che faccio adesso dire che è inutile sarebbe un complimento.
Veniamo al dunque: nel pomeriggio, dopo aver rimandato diverse volte un appuntamento, sono arrivata al punto di non ritorno. Mi sono seduta su quella poltrona, che in tanti odiano, e così un altro pezzettino del mio (già scarso) giudizio è rimasto lì...nello studio medico del mio dentista, che, alla fine, con i suoi occhioni azzurri mi ha così confortata "ha visto, abbiamo fatto in fretta".
Beh, effettivamente l'intervento è durato molto poco...ma ciò che temo è il futuro (nello specifico il risveglio dall'anestesia) e in senso metaforico le prossime decisioni che prenderò...chissà che disastro senza quel poco di giudizio che mi era rimasto!!!

Lavorare è rischioso!!

E dunque: dopo epopea treno, che caliamo un velo pietoso è meglio, tipo usuale corsa fra i due treni 8.50 e 8.58 con spareggio a chi parte prima, arriviamo stamattina nel gentile paesello (con una densità abitativa pari a quella di Bombay) che ospita i nostri uffici e laboratori e ... sorpresa!! Sotto un'acqua battente, un cielo grigiotopo per non dire grigiozoccola, l'unica via d'accesso è allagata, ma non un po' allagata, come siete abituati voi che ormai vivete lontano, no no, allagata allagata, tipo guado altezza coscia per le persone normali e altezza bacino per me che non sono un gigante. Macchina piantata al centro del lago di melma, fogna e acqua nerazza, annegata lì miseramente. Tutti noi coscienziosi lavoratori interaziendali ci guardiamo nelle palle degli occhi offuscate dalle tonnellate d'acqua che il cielo continua a menare abbasso e ci chiediamo: che fare? Negli occhi si legge da un lato la prescia di arrivare al lavoro, dall'altra la speranza che sia assolutamente impossibile. Alcuni, infaticabili e atletici, si lanciano dal muretto della stazione verso il basso, con il capostazione berciante che chiama la polizia, altri riemergono dalla vile pozzangherona e puntano dritti verso la strada alternativa (si fa per dire) al momento chiusa da un cantiere: il molo. Preghiere, scongiuri e spergiuri agli operai del cantiere, apriteci per carità e alla fine, ecco, gli operai mossi a pietà aprono il varco. Traversata fra fiumi di acqua, cascate di m....a, puzze e cumuli di non meglio identificati detriti. Si passa!!! Riemergiamo dall'altro lato del lago che giace sotto il ponte, guadiamo alla meglio le ultime propaggini del lago (gli stivali annaspano e miseramente cedono) e finalmente l'agognata riva: il lavoro!
Ma che cosa non si fa per guadagnarsi la pagnotta! Altro che Svizzera!!
Bene, qui dentro il sito in cui sono confinata, stamattina non si sente il ciangottare dei computer e lo stridore delle stampanti e delle fotocopiatrici, si sente un strano vvvvvvvvuuuuuuuuuuuu, cosa sarà mai? Sono i centinaia di phon accesi dalle centinaia di lavoratori che cercano di asciugare il disastro delle loro scarpe, dei loro pantaloni, dei loro cappelli, dei loro cappotti. Siamo arrivati al lavoro, ma oggi il nostro lavoro consiste nell'evitare l'acciacco incombente.
Mah! Meno male che ieri sera sono andata a fare un po' di acquisti per la passione dolci che mi invade: griglia per farli raffreddare, formine di mini plum cake come dico io, formine di maddalene, zucchero a velo e griglie per i muffin. Ahhhh! Mo' si, domenica ho davanti un paio di dolcetti che vorrei proprio fare, nipotino ingessato permettendo (l'ho con me per il week end e ho messo in frigo la coca cola per lui e lo spumante per me, da stappare al suo arrivo)!

mercoledì 26 marzo 2008

Eccessi alimentari: il danno della presunzione...

Ieri ho esagerato. Mi sono preparato con della pasta sfoglia e del salmone una specie di sgonfiotto ripieno. Mi sembrava buona l'idea, e altre volte non avevo avuto a soffrirne... Purtuttavia, la somma a volte fa il totale. Considerando gli eccessi alimentari del weekend di Pasqua, con un ritmo fagocitatorio esagerato, dovevo supporre che qualcosa potesse andare storto...

E infatti ecco che stanotte mi sono risvegliato con un mattone da 10Kg al posto dello stomaco e senza neanche la sensazione spiacevole ma liberatoria di sentire le zoccole dibattersi nella panza (come dice un poetico mio amico...)... Ma il sonno la ha cmq avuta vinta: mi sono riaddormentato pensando che la costruzione in atto potesse fermarsi da sola. Invece no, e il tentativo con la Citrosodina di napoletana memoria è stato infruttuoso...

Oggi ho quindi dovuto optare per una giornata di digiuno, che chi mi conosce sa quanto mi costi... La fame cmq non si è fatta sentire, e la leggera cena di stasera a base di pastina in bianco e pane, spero mi possa mettere sulla strada della guarigione (anche se al momento sento che una nuova scultura marmorea sta prendendo il posto del mio caro sacco digerente!)...

Però devo prendermela solo con me stesso, e questo è mortificante. Ho presunto che la sana cucina che porto avanti potesse non causare danni, anche in condizioni di instabilità come una Pasqua sedentaria... E invece eccomi qui, a scrivere del mio stomaco, con il suddetto in mano...

E così mi sto anche facendo vecchio!??!?!?!?

Per un mistero dipanato, altri restano...


E alla fine ecco svelato il mistero delle antenne che non sono antenne...

Dovete sapere, mie cari lettori, che in terra Svizzera esistono una serie di pali rimovibili dotati di treppiede e di una certa elasticità, piantati nei luoghi più disparati... Inizialmente avevo pensato che fossero delle antenne tipo televisivo, ma ben presto, passandoci vicino, mi ero accorto della mancanza di alcun collegamento elettrico, cosa che in ogni caso mi insospettiva...

Le mie ipotesi stavano crescendo a dismisura: avevo pensato potessero essere usate per reggere dei teloni durante feste campestri, o come elementi per reggere delle reti per evitare pallonate nelle finestre... La mia ammirazione per la super-organizzazione Svizzera, ovviamente era solo stata riconfermata da questi fantastici teoremi, ma poi ecco all'improvviso la scoperta della verità da interrogazione a persone che vivono qui da molto più tempo di me...


Udite Udite! Trattasi di simulacri per dare un'idea di forma e volume di una costruzione che si ipotizza di voler realizzare nel luogo dove i simboli antennuti vengono eretti! Gli Svizzeri in vista dello spoglio simulacro, devono fare un potente sforzo di immaginazione (e per loro questo è abbastanza duro) per pensare a quale parte del paesaggio gli verrà coperta, e nel caso ritengano non sia trascurabile il loro danno, ecco che possono opporsi alla costruzione, e il comune bloccherà i lavori non concedendo il permesso...


L'indubitabile civiltà della cosa mi lascia però qualche dubbio: se poi in realtà tu non dai fastidio a nessuno ma sei antipatico quanto un dito nell'occhio, ti possono bloccare così, senza motivo? Non lo so, ma questo è il gusto della scoperta, da mistero, nuovo mistero...

lunedì 24 marzo 2008

Sbagli e successi

Consolatevi tutti, anche la fata della cucina sbaglia. Oggi ho provato a fare un cake con gorgonzola, pere e noci, e nel momento culminante del finale travolgente mi hanno telefonato. Buona Pasqua, buona pasqua ed ecco, ho dimenticato di mettere il sale. Bleah! Ca....volo. Uffa.
Per consolarmi mi sono vista costretta a rifare i biscotti al cioccolato. Ecco. Io ho solo il vantaggio che ehm... non ho fatto il cake in pubblico. Provo sempre prima. Invece il casatiello del nostro capotreno mi è sembrato bellissimo. Un successone. Speriamo sia venuto anche buono! Qui, per non farci mancare niente, siccome eravamo un po' invidiosi del clima svizzero, abbiamo fatto venire praticamente un alluvione, con grandinate, vento a 100 all'ora e quant'altro riuscite a immaginare. La Pasqua l'ho passata con i suoceri e il ritorno verso l'agognata magione l'ho passato aggrappata alla maniglia della macchina, con i piedi puntati con forza sul pavimento e mordendomi la lingua per trattenere uno strilletto di terrore. Pioveva tanto forte che non vedevo praticamente nulla, ma siccome il guidatore aveva bevuto una tanica di vino con aggiunta di una botticella di brandy, guidato dal suo fiato alla superciuk è riuscito vittoriosamente a ricondurci a casa. Amen!

Danke Gott!


Ieri sono stato in chiesa qui in Svizzera... Beh, non era la prima volta che entravo in un Santuario, ma di sicuro la prima che trovavo gente immersa nella celebrazione... Chiesa piena, termosifoni a palla (sì, anche le chiese sono riscaldate), tanto è vero che ho avuto il consueto annebbiamento degli occhiali per il primi 3 minuti. Ovviamente, dopo il primo momento di sbigottimento, ho capito che non trattavasi di visione mistica, ma di fenomeno fisico da condensa...

Per qualche istante, visto il silenzio dovuto alla meditazione e individuando molte teste scure di chiara origine meridionale, ho sperato che la celebrazione fosse in italiano... Addirittura, per pochi momenti, ho ipotizzato che le nuove interessanti e retrograde teorie del Pontefice avessero attecchito in questa terra che del Pastore Tedesco di Roma poteva essere rapida sostenitrice, e che si fosse già tornati al Latino... E invece no, sono stato quasi subito smentito dal "Danke Gott" che si è fulmineo abbattuto sui fedeli...


Nel mio stentato tedesco, quello che facilmente ho riconosciuto, sono stati una serie molto lunga di riferimenti a numeri. Si bussava a denaro, e la cosa più sorprendente erano le cifre: vabbè che la Svizzera è notoriamente cara, ma sentire parlare nel luogo spirituale di botte di 30CHF (circa 20€), mi ha lasciato perplesso... Forse qui anche il sostegno organizzato alla tua spiritualità lo devi pagare? Diciamo che magari, in questo caso, posso fare a meno di puntualità e perfezione e pulizia maniacale... San Francesco non era poi così attento a questi dettagli, e la sua predicazione non mi sembra sia stata meno efficace... Di sicuro qui il sostegno governativo alle confessioni religiose, non è forte come in Italia, ma le tasse a favore della Chiesa, per chi si dichiara cattolico ci sono... Forse non saranno abbastanza, ma mi documenterò su questo punto...


Una nota misteriosa mi è rimasta però profondamente impressa. Non ha a che fare con la dottrina, bensì con 2 cartelli simmetricamente disposti ai lati dell'altare in posizione sopraelevata. Portavano 3 numeri a 3 cifre impressi, ma questi numeri non mi dicevano niente, assolutamente niente... Le mie ipotesi si sono sprecate: numeri delle pagine delle letture del giorno? Numero dei fedeli accorsi, divisi per vecchi, mezza età e giovani? Date delle prossime feste comandate espressi in giorni mancanti?


Non so, però questo ennesimo tocco di modernità e di sicura organizzazione, mi ha un pò scoraggiato: almeno lo spirito e la religione che a esso si accompagna, lascerei un pò di spazio senza regole...

domenica 23 marzo 2008

C'erano una volta.....

Due dolci bambine di nome M. e V. Erano molto amiche e giocavano sempre insieme in un bellissimo castello incantato abitato da fate e folletti. Un giorno però arrivò un cattivo stregone che con modi duri e scostumati costrinse la piccola V. ad allontanarsi dal castello. Le due amiche furono costrette a separarsi. I giorni passavano e le due bambine erano sempre più tristi.
Un giovane principe (S.), stanco di vedere le due giovani così giù di morale, decise allora di organizzare una grande festa al suo palazzo. Invitò tutti i suoi sudditi, i cani e le tartarughe. Per l’occasione le due amiche si incontrarono prima del pranzo e per ringraziare il giovane principe di questo magnifico regalo decisero di fare un dolce…ma non un dolce qualunque….decisero di preparare dei muffin. Avevano ascoltato attentamente i consigli della Fata della Cucina e comprato tutti gli ingredienti. Purtroppo nonostante l’impegno e l’affetto usati nella preparazione, il dolce non riuscì proprio alla perfezione. Tutti provarono il muffin, ma nessuno…ahimè…riuscì a finirne uno. Così il principe si alzò e disse sorridendo: “E’ vero che non tutte le ciambelle escono con il buco, ma questo è troppo. La prossima volta invece che un pranzo, organizzo un cinema!”. E così, tra le risate di tutti i commensali, trascorse l’intero pomeriggio in compagnia delle due dolci bambine a cui tutti volevano tanto bene!

Una Giornata all'Anno...


Sarebbe semplice scrivere su questa pagina: Buona Pasqua! Ma a noi, le cose semplici non è che piacciono poi tanto... Altrimenti perchè ogni tanto trattare argomenti plumbei come la morte, la vita, le relazioni, l'amore e quant'altro?

Ebbene non scriverò un semplice augurio. Sarebbe anche inutile per molti: in fondo, per chi non crede nel cristianesimo, dire Buona Pasqua è un pò dire Buona Domenica! Per chi crede certamente no, ha un senso molto più profondo ed è (o dovrebbe essere) il momento spirituale centrale di tutto un anno di vita, nel quale risorgere con Cristo a vita nuova...


Non essendo nè sacerdote nè teologo, mi fermo qui nella interpretazione, evitando il rischio di scrivere corbellerie che potrebbero mandare all'assalto italian-neo-teocon e ancora peggio atei e agnostici.
Quello che però mi va di dire è che, per un giorno all'anno, qualunque sia il nostro orientamento religioso, vale la pena di mettere in discussione la nostra spiritualità. Fa bene farlo: ti metti davanti a uno specchio e ti domandi se c'è qualcosa che potresti pensare di cambiare nelle tue considerazioni. Non serve sia Pasqua, e non ho ipotesi nè indirizzi su quale possa essere la destinazione di un simile percorso. Non ho alcuna risposta alle domande altrui, e onestamente a volte non ho neanche risposte precise alle mie domande. Però sono fautore del dubbio socratico e abbastanza contrario alle scelte granitiche. La decantata apertura mentale che si dovrebbe portare nella propria vita, è soprattutto ammettere che le cose possano essere anche diverse da quelle che si ritengono. Questo non significa non avere una opinione e non difenderla: penso che tutti dovremmo avere delle linee guida nella nostra esistenza, ma quello che conta è sapere che nel tempo esse possono cambiare con noi. Diffido di chi dice: io sono così, prendere o lasciare per sempre... Significa non lasciare spazio al proprio cambiamento e subire la propria coerenza, non viverla...

E in definitiva, cari viaggiatori, un uovo di cioccolato non fa Pasqua, fa solo bene all'animo...

sabato 22 marzo 2008

Casatielli di esportazione...


La mia opera... Abbiate pazienza, sempre alle prime armi sono: però profuma!

Meteo dal Maniero (2)



E oggi ecco com'è... La neve è già sparita... Ma forse tornerà...

venerdì 21 marzo 2008

Relax: quando un bradipo stressato ritorna in sè...


Oggi è data da segnare sul calendario. Non perchè sia successo niente di speciale e indimenticabile, però qualcosa da segnare con una x c'è...

Sono sempre stato un pigro bradipo: ho sempre avuto una necessità profonda di dormire e lasciare fisico e mente viaggiare nell'oblio. In questa salutare attività, sono stato sempre molto criticato e ultimamente anche frainteso. A torto secondo me, si crede che dormire sia una attività inutile, e sia un profondo spreco del nostro tempo vigile che è molto importante. Trovo questa idea piuttosto diffusa, per quanto miope. Se non si dorme il tempo necessario e si è presi da una tremenda smania di fare cose del tutto superflue, la qualità della vita drasticamente decresce. Il senso di fatica inizia a rallentare percezioni, movimenti, comprensione del pensiero altrui... E questa non è una descrizione rigorosa e medica, è la mia esperienza di insoddisfatto dormitore frustrato...

Tuttavia da un pò di tempo, i miei desideri ronfanti, sono andati miseramente distrutti da insonnia da stress e da levatacce all'alba. Il mio umore ne ha profondamente risentito, e le mie bradipiche sinapsi hanno iniziato a ribellarsi entrando in un incessante loop di tentativo infruttuoso di riposare ma di non potere e di desiderarlo ancora di più...

Oggi però svoltona: complice la neve, complice il tepore di casa, ho dormito e riposato. Ho sentito il cranio riaprirsi e rinfrancarsi e i peli da bradipo rizzarsi a festa... Insomma mi sento meglio, e ho la bocca buona per aver assaporato quella tenue sensazione di tepore e di relax che da sempre mi accompagna e mi dispone bene verso il mondo!

Buonanotte a tutti!

Giornata Mondiale della Poesia 2008

Sebbene io non sia un amante della poesia in versi, noto che a volte, anche su questo blog, ci si dirige pericolosamente verso la poesia in prosa... Questa poesia che è fatta di parole pesate e intrecciate a formare suoni e colori che la nostra mente compone e dispone senza necessariamente un senso logico, ma con un sicuro senso di cuore...

Ebbene, do spazio oggi al fatto che è la giornata della poesia.

Perchè è bello, secondo me, scoprirne un pò ogni giorno. Ci fa sentire che forse, nel profondo, non siamo solo carne, ma anche spiriti vibranti...

Oggi



Quello che oggi vedo dalle mia finestre... Neve...

giovedì 20 marzo 2008

Può bastare un sorriso?


Incontri da stazione... Incontri brevi su di una banchina e su di un treno. Uno sguardo semplice, una battuta veloce e forse felice. Un sorriso...

E un sorriso rialza la testa a una giornata che nel complesso si era mossa su uno stanco binario morto e che si era conclusa in malo modo. Un nuovo incontro che riaccende la speranza che ci sia ancora quello spazio imprevedibile che si chiama vita a danzare come una tenue fiammella oppure come una enorme vampa...


E io che ancora una volta mi scrollo di dosso il momento difficile e penso che con un pò di coraggio e con carattere e volontà, la roulette può fermarsi anche sul numero che hai scelto. Può darsi ci voglia anche fortuna, ma consentitemi di sperare che non sia solo quella, e che la sorte possa avere anche un ruolo minoritario quando ci si mette il proprio peso nel presente...

Domani primo giorno di ferie. Prevedo una di quelle pigre giornate di nullafacenza: me la merito e non ho scelta allo stesso tempo. Ma ho ancora un sorriso in mente...

Un attimo un desiderio ....

Così il piccolo principe addomesticò la volpe. E quando l'ora della partenza fu vicina: "Ah!" disse la volpe, "…Piangerò". " La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…" " E' vero", disse la volpe. " Ma piangerai!" disse il piccolo principe. " E' certo", disse la volpe. " Ma allora che ci guadagni?" " Ci guadagno", disse la volpe, " il colore del grano". ....
Ah, come vorrei anch'io provare di nuovo tutto questo ... si, innamorarsi è proprio bellissimo, non importa assolutamente se corrisposti o meno. Ovviamente corrisposti è meglio, ma ... che sensazioni, che emozioni e come scorre veloce il sangue. Sì, è tempo. Per sentirsi di nuovo Absolute Beginners.

Informazioni culinarie - la spesa

Sono stata rimproverata da Ciabrilla! Ma ha ragione, ha ragione. Me lo aveva detto, lei, di dare ricette ful pruf, sono io che non ho capito QUANTO ful pruf. Quindi mi ricopro il capo di cenere, che ci sta pure visto il periodo, passo a chiarire alcune cosucce e prometto che cercherò di essere più esaustiva per le prossime ricette, che spero a Pasqua di riuscire a postare un po' di più (visto il tempo pessimo, magari anch'io mi chiudo in casa come il capotreno):
Cremor tartaro - E' una polvere bianca. Si vende anche in bustine sigillate da 17 grammi ed è meglio comprare quelle, che hanno la data di scadenza e non vi buggerano con robaccia che stà là da chissà quanto tempo e provoca urendi disastri - io le compro da un negozietto a Via Tarsia, di fronte al teatro Bracco, 50 metri dalla Cumana, dove compro un sacco di cose strane e diverse, fornitissimo e gentilissimi i venditori, spezie le più diverse, semi di tutti i tipi, cose di altri paesi.
Pepe rosa - si intende quello in salamoia, cioè dovete comprare il vassetto di vetro con pepe fresco immerso in acqua. NO SECCO da macinare. Poi si prende la quantità necessaria, si mette in un piattino e si schiaccia bene con il cucchiaino. Ho detto bene, anche la pallina duretta centrale. Lo compro al supermercato GS.
Pepe verde - idem come per il pepe rosa.
Zenzero candito - Lo compro sfuso al negozio a Via Tarsia. Sublime.
Altri canditi - un po' dappertutto, ma è meglio nei negozi specializzati in pasticceria. Ne vendono molti e sono sempre freschi. Comprate quelli interi sfusi e poi tagliateli voi, sono più buoni.
Pistacchi, anacardi, e simili - Negozio via Tarsia, sfusi, salati e/o non salati. HMMMM!
Se avete altre domande scrivete, vi risponderò.

mercoledì 19 marzo 2008

Tempo da lupi...


Previsioni del tempo catastrofiche per questa Pasqua. Come al solito mi verrebbe da dire: non ricordo un anno che sia uno in cui la Pasqua abbia avuto, pur nella ridente Costiera Sorrentina, 3 giorni di sole felice e spensierato senza pensieri nebulosi e scrosci lacrimevoli...

Il clima di Pasqua è sempre stato studiato per presentarsi in modo sconsiderato e inatteso. Illusione che il sole permanga e poi copertura improvvisa, vento ghiacciato e pioggia... Poi di nuovo squarci di sereno nel bel mezzo della giornata, pieni di speranza, ma ricchi anche di repentina delusione. Sarà anche che Pasqua, per motivi di calcolo, capita sempre nei mesi di Marzo e Aprile che sono complicati di per sé, non posso negarlo, ma deve esserci qualcosa di più se mi sono rimaste in testa annate e annate di odore di legna bruciata a casa dei miei zii per riscaldare il camino nella sempre umida cucina...

Qui da me, sono contento di stare nel maniero, perchè il sistema meteorologico nazionale, che onestamente è veramente preciso, mi ha pronosticato fantastici sotto 0, specialmente per sabato e domenica, cose severi strascichi per Pasquetta! In fondo la cosa non mi dispiace tantissimo: qui riesco a spostarmi con i treni in qualsiasi condizione climatica e se non mi sposto ho sempre i 3 supermercati sotto casa per comprare qualche genere di stretta sopravvivenza del tipo torta sacher confezionata o patate fritte in busta!


Se vi capita, in ogni caso, vi posso dare un consiglio: andate a vedere la processione che si tiene annualmente per le strade di Sorrento e comuni limitrofi il venerdì santo. Ci sono una serie di incappucciati stile setta massonica che si aggirano tuti insieme per le vie della piccola città, portando seco lanterne, simboli sacri, ma anche altri considerati un pò profani. E poi all'improvviso si viene investiti dall'onda sonora anomala dei cantori che, nel silenzio assoluto, ripetono strane litanie... Fortunatamente non si sono dati alla cipolla in genere, perchè altrimenti il grande tifone del Grande Mazinga sarebbe una leggera brezza al confronto...


E con il clima che verrà, sempre una buona Pasqua il vostro Capotreno a tutti augurerà...

lunedì 17 marzo 2008

Nasci a Napoli e...


Non la dimentichi mai...

Stasera, Raiuno, polpettone di livello medio basso... Eppure mi incanto davanti allo schermo solo perchè scorrono le immagini di casa...

E il massimo è vedere una moto correre su via Caracciolo angolo piazza della Repubblica e passare l'incrocio con il rosso...


Ah, aria di casa...

Briciole

1) A proposito dei mezzi di locomozione, mi hanno proposto di partecipare quest'estate al cammino di Santiago di Compostela; e non per fede religiosa, poichè quelle che me l'hanno chiesto sono note e conosciute miscredenti, bensì per l'esperienza mistica, nel senso del camminare per ore e per giorni soli con i propri pensieri, senza possibilità di sfuggirli, visto che camminare e solo camminare ti tocca e mentre lo fai non puoi far altro; non leggere, non chiacchierare, non altro, solo i tuoi pensieri a farti compagnia, il ritmo di ciascuno diverso dagli altri e la sera per incontrarsi. Che dirvi, mi tenta, mi tenta molto. Camminare a passo lento e regolare nelle campagne della Galizia deve essere bellissimo. Mi hanno proposto la metà del cammino, circa 380 chilometri a piedi in tre settimane. E' una cosa che saprei far bene, camminare e pensare; ci penserò....
2) Paella, eh? In Svizzera.... mmmmhhhh, ci penserò anche a questo. Intanto oggi noi, nel nostro piccolo, abbiamo assaggiato una produzione di sfogliate di Angy. Ahhhhh, me-ra-vi-glio-se! Leggere, profumate, sfogliate alla perfezione. Anzi, alla Perfezione! Urge ricetta, mi senti Angy?
Posta, dacci il tuo verbo, che noi proveremo a fare 'sta meraviglia del creato!
3) Briciole di vita, trasciniamo un giorno via l'altro, in attesa che succeda qualcosa. Il mio oroscopo di questa settimana è buono, sì. Vedremo se dice la verità.

domenica 16 marzo 2008

Paella e Parillada a Zurigo...

Nuova esplorazione di Zurigo by Night ieri sera. Meta finale un ristorante spagnolo nel centro città dove mangiare una paella dignitosa (unico appunto alle cozze non troppo entusiasmanti), e una Parillada non disprezzabile...

Non vi parlerò del conto questa volta: la serata in generale è stata "sopra standard", ma nel complesso non mi sto a contare i soldi quando le cose vanno bene...

Alla fine sono stato contento di una nuova esperienza un pò dissimile dalle permanenti salsicce che per più di una volta hanno messo profonde radici nelle profondità della mia cavità addominale... I simpatici camerieri spagnoli parlavano il solito italiano di facile comunicazione e il tentativo di aggiungere una gustosa -s alla fine di ogni parola ha creato quella facile ilarità da sangria che ha riparato ai danni da tapas!

Ora che il weekend volge al termine, mi lascio scivolare indolente verso le calde coltri, constatando che da quando sono qui ho anche iniziato a bere alcol con una certa regolarità... E forse non c'è da preoccuparsene tanto...

Buona settimana!

Mezzi di Locomozione: la Bicicletta!


Vorrei iniziare una serie di post sui mezzi di locomozione nella loro accezione poetica... Vorrei farlo perchè il nostro blog è di per sé un blog itinerante, che al viaggio ha votato il suo nome e il suo percorso... La mia paura è di non essere in grado di dire cose nuove (e fin qui mi sembra scontato), ma soprattutto di non saperle dire bene. Però ci voglio provare lo stesso, perchè la vita se ne va via veloce, e mi sembra ieri che avevo pochi anni e montavo sul mio primo triciclo cadendo e rompendomi il mento, e invece ieri "reale" ho comprato una bicicletta vera, grande e leggera, veloce sotto i miei piedi, e vissuta, perchè usata...

La bicicletta è libertà assoluta. E' un mezzo di trasporto semplice e che non richiede niente altro che buona volontà: avete mai pensato infatti che, a parte camminare, i mezzi di locomozione usano una fonte energetica esterna che permette la locomozione stessa? Credo ci abbiate pensato, ma ricordarlo ci stava bene... Insomma, libertà: sì, perchè appoggi il sedere al sellino, dai la prima pedalata, e il mondo inizia a scorrere a una diversa velocità, soprattutto se sei in discesa... Aria intorno, nessuna protezione particolare, lo sforzo sì, ma non esagerato... Si ha un luogo di partenza, ma i percorsi con la bicicletta non sono obbligati: si vede qualcosa di interessante, e si può svoltare senza necessariamente preoccuparsi del senso di marcia o del semaforo, almeno in Italia... Poi si va finchè non ci si sente stanchi. Può avvenire di patire un pò i pendii, ma che soddisfazione scollinare! E poi, metaforicamente, è proprio bella l'immagine di scalare una montagna per poi godersi una discesa a rotta di collo, dove il vento ti sbatte fresco in viso e la strada si brucia sotto i copertoni...

Il ciclismo è poi romantico sport di fatica. Quello sfrenato correre e fuggire per essere ripresi e riprovare ancora, ha il gusto antico della gara e della vittoria e della possibile sconfitta. Nulla è come uno sprint violento o una scalata a strappo: vedere persone minute ma profondamente risolute andarsene via è emozione e adrenalina, è la speranza di riuscire a essere così nella vita, velocisti o scalatori non importa, ma vincenti a costo di sacrificio...

Non so se la bicicletta sia poi tanto popolare. Non è sempre comoda e richiede un impegno in prima persona, cose rare. Io la amo però, perchè in bici ho sempre stretto i denti, e non dimenticherò mai i miei piccoli gran premi della montagna...

giovedì 13 marzo 2008

Controlli, controllori e controllati...


Dal punto di vista lavorativo, ci sono delle cose innegabilmente favorevoli nel lavorare qui in Svizzera. Non ricordo se ne ho già parlato, ma mi riferisco all'orario di lavoro. La flessibilità è totale, nel senso che non c'è alcuna forma di regola ufficiale sull'ingresso-uscita dalla sede di lavoro. Non è come diceva Corrado Guzzanti "La casa delle Libertà", dove ognuno fa un pò come ca**o gli pare, ma di sicuro il fiato sul collo dell'azienda non si sente proprio...

E' d'altronde vero che solo gli stupidi possono fermarsi alla facile superficie. Il fatto che non vi sia una forma di severa azione di verifica sul minuto da parte di sistemi automatici tipo badge, non significa che non si applichi nessuna regola e nessuno abbia responsabilità di controllo. Il principio basilare è che si ha fiducia che le persone siano mature e responsabili abbastanza da non volere creare un danno alla collettività con comportamento illecito. Poi però c'è qualcuno che è incaricato di evitare che le mele marce inizino a puzzare e possano intaccarne altre. Così, le ore di lavoro vengono vagliate dal responsabile più vicino. E' una cosa che prende poco tempo, perchè lavorare è più importante, ma macroscopiche furberie escono fuori ad occhio esperto. Un occhio può essere chiuso, ma raramente due occhi aperti per la sorpresa non hanno conseguenze...

I controllati, dal canto loro, hanno mediamente un comportamento molto corretto, e non sono (in genere) tanto stupidi da lanciarsi in comportamenti piuttosto truffaldini. Ho usato mediamente e in genere, perchè ovviamente lo scemo del villaggio che pensa di essere più furbo del sistema e di infilarsi facilmente nelle sue pieghe senza che il mondo se ne accorga, esiste sempre. E chi può essere se non il Cretino? Ebbene, il nostro tipo smart, bene ha pensato di poter raggirare il sistema incautamente fregandosene del fatto che il suo controllore, siede a 1m da lui. Insomma, ultimamente, pare che più e più volte sia uscito in anticipo entrando in ritardo e abbia inserito nel sistema le ore di lavoro necessarie a arrivare a fine settimana... La magagna di bassa lega organizzata male. Siamo nel genere rapina a mano armata con parcheggio di TIR in zona vietata di fronte alla banca...

Non so se questa flessibilità potrebbe funzionare in Italia. Penso di sì: l'effetto benefico è di sentirsi liberi e allo stesso tempo, per esempio nel mio caso, di lavorare molto di più senza rendersene conto. Io credo che anche in Italia, a dispetto dei soliti luoghi comuni, gli effetti sarebbero positivi... Il punto difficile sarebbe però filtrare i furbi: nel nostro paese, a parte la quantità, la cosa sconvolgente è la qualità...

E ora siamo al completo...

Non so voi ma io mi diverto, spesso, a guardare la mappa, che il caro Capotreno ci ha fornito, per visualizzare da dove arrivano i visitatori del treno. Mi ricordano quei personaggi che si vedono nelle stazioni, seduti sulle panchine ad aspettare non si sa bene cosa non si s bene chi e che magari se incontrano il tuo sguardo,timidamente, ti chiedono un'informazione.
Comunque...non divaghiamo...oggi per la prima volta è giunta la visita di un visitatore/visitatrice Neozelandese, per cui con questo dovremmo aver completato i 5 contineneti!

Nobile gara!

Rialzo un attimo la testa da 2500 file di varia e ostica natura e da 7324 controlli di è arrivata questa carta e non trovo più quest'altra... per dire che si è scatenata una nobile e proficua (per chi proverà) gara per produrre il muffin più vicino possibile all'ideale filosofico. Stiamo puntando verso il super super muffin. Se ci si incontra in ascensore o girando un angolo o davanti alla macchinetta del caffè in genere ci si lancia domande tipo "e che dici se invece di farli neri con le gocce di cioccolato, li faccio bianchi con le gocce di cioccolato?" o "e che dici se invece li faccio al cioccolato con arancia candita?" o ancora "nooooo, io voglio di nuovo quelli alle fragole", "e io voglio farli alle castagne - so' na mappazza - noooo, so' buoni!".
Insomma, ci si informa e si discute di cene, cenette, cenettine e dolci, dolcetti e dolcettini. Bello, no?

lunedì 10 marzo 2008

A gran richiesta

Mhhh, effettivamente sono d'accordo, i muffin al cioccolato erano buoni, ma quelli alle fragole (vere e fresche) erano veramente meravigliosi.
Nell'ordine:
  1. la ricetta per i muffin alle fragole è assolutamente la stessa di quelli ai mirtilli, stesso peso, tagliate a cubetti ( in effetti la ricetta originale voleva le fragole, sono io che ho sostituito con i mirtilli);
  2. quando dico lievito per dolci si può benissimo usare il lievito pane degli angeli o bertolini o vahinè, ma io uso il cremor tartaro; i primi sono lievito chimico, il secondo è un sottoprodotto della fermentazione del vino, più naturale; sempre i primi provocano una crescita maggiore del prodotto, il secondo una più moderata crescita, ma la morbidezza è maggiore e il sapore decisamente migliore;
  3. gli occorrenti vari, forme, griglie da muffin, staccante per dolci, forme in silicone, cioccolato, canditi, farine varie e quant'altro si acquistano a prezzo veramente economico al vomero, da un negozio per forniture dolciarie che si trova all'incrocio fra via Paisiello e via Annella di Massimo, nei pressi del cinema Arcobaleno (alla fine della strada dove sta il cinema), oppure a prezzo decisamente maggiore, ma in locazione più comoda, alla Pignasecca (vado lì per piccole quantità);
  4. se faccio errori scusate, ma ho un attacco di artrite gigante e le mani mi fanno un male assurdo, però la ricetta dei muffin cioccolattosi ve la posto lo stesso.
Chocolate chip muffin (n° 12 muffin)
Ingredienti secchi: 250 gr di farina 00, 2 cucchiai di cacao amaro in polvere (no perugina vi prego!), 175 gr di zucchero semolato, 1 bustina di lievito per dolci (11 gr) o una bustina di cremor tartaro (17 gr), 1/2 cucchiaino di sale.
Ingredienti liquidi: 250 gr. di latte, 80 ml di olio e.v.o. (dicasi extra vergine oliva, uso solo quello) o di olio di cereali (niente olio di semi, è cacca), 1 uovo
Altro: 175 gr di gocce di cioccolato fondente + un altro po' da mettere sopra.
Raccogliete in una ciotola tutti gli ingredienti secchi, setacciati, e mischiateli bene. In un altro contenitore unite tutti gli ingredienti liquidi e mischiateli bene. Adesso uniti gli ingredienti liquidi a quelli asciutti e mischiate velocemente (a mano, plis, che se no il muffin non cresce bene, no fruste elettriche né planetarie). Unite le gocce di cioccolato, date un'altra bella mescolata e mettete il composto negli appositi pirottini di carta, riempiendoli per 3/4. Buttateci su un qualche altra goccia di cioccolata e mettete in forno a 180 gradi per 25/30 minuti. Mangiateli tutti!
Io ho usato una griglia da muffin, si comprano già predisposte, se no potete anche usate gli stampi da muffin. Se usate i pirottini da soli, senza inserirli in niente che li tenga in forma, si "sguallareano", insomma cedono e diventano pizzette.

Tagliarsi un pò...


Stasera parlavo a telefono, ho tagliato una fetta di pane, e con essa una bella fettina del mio dito indice della mano sinistra... Niente di grave, un pò di scuro sangue venoso in libera uscita, il lavandino del bagno con qualche rosea macchia di coagulo, poi disinfettante, cerotto e via...

Se non fossi il solito speculativo, non ci sarebbe niente da dire... Invece ho due riflessioni che sono nate facili facili da questa insulsa storia...

La prima ha un carattere strettamente personale. Mi sono tagliato, non mi sono lamentato perchè non avevo nessuno che andasse in grave preoccupazione e che mi potesse compatire un pò, e dopo un quarto d'ora stavo lavando i piatti senza troppo stare a pensarci... Un anno fa, nella ridente Portici, avrei potuto stare a fare il piccio con simulazione di svenimento, e il mio ex-capo mi avrebbe rimproverato di essere il solito maschio fracito, quelli a cui basta una spina nel piede per iniziare a piangere pronti a svenire... Il rimprovero era sempre meritato, quanto devo dire gradito: in fondo a me è sempre piaciuto avere modo di lamentarmi un pò per i fastidi minimi della pericolosa vita di figlio di famiglia... Bene, in Sviuzzera sono diventato un ometto mica male, se non mi sono messo a frignare con il dito per aria... Ho paura di stare iniziando una lenta involuzione verso la specie umana-adulta... Peccato non essere più bambino come un tempo!

La seconda riflessione riguarda il sangue stesso. Ne ho guardato il colore rosso scuro brillante, ho osservato il suo disciogliersi nell'acqua, il formarsi dei bordi ruvidi in una goccia su superficie bianca... E ho notato che il nostro sangue è in tutto e per tutto simile a quello dei filetti di manzo alla piastra... E quindi mi domando perchè il manzo da cui il filetto è disceso, non sia riuscito a evolversi come specie al punto da avere internet, il cellulare, il passeggino bugaboo... Ebbene ho trovato la risposta banale. Il manzo non mangia carne, mentre noi sì... E quindi, cari i lettori vegetariani, propongo la bislacca teoria secondo cui, se gli uomini fossero stati erbivori, nessuno sviluppo si sarebbe raggiunto rispetto alla solita evoluzione del suono di comunicazione basilare... Certo, troppo tempo a dover masticare e digerire nel rumine le erbe delle più strane nature per potersi poi dedicare alla scienza e alla tecnica... Troppi chili di verzura da dover assumere per un pasto completo che non ti lasci al posto dello stomaco infine un profondo baratro nero e nessuna voglia di filosofeggiare... Insomma, io sono e resto un mangiatore di carne convinto. Spiacente per i manzi se entrano nella nostra catena alimentare, ma rimorso mitigato dalla prossima fettina saporita alla piastra...

Ehm, che dire ...

E dopo 'sto po' po' di post del capotreno che diavolo ci si può mettere? Niente sarebbe all'altezza e così mi getto dietro le spalle lo stupore, richiudo con la mano la mascella che mi è caduta sul petto e passo ad alcune banalità.
Ormai una domenica non mi pare domenica se non cucino un dolce, quindi ... ho fatto i muffin con il pepe rosa, che hanno riscosso un certo qual successo, poi ho fatto anche dei muffin al cioccolato, che mi sembrano pregevoli. In effetti non so come sono in realtà, perchè vi debbo confessare una cosa: io i dolci li faccio, ma raramente li mangio. Ecco, l'ho detto! E poi a me piacciono molto i dolci con lo zenzero e quelli non li porto, perchè non so mai se possono piacere o no.
Per esempio quei dolcetti con il pompelmo, che ho fatto due volte, bhè, ne ho mangiato solo uno la prima volta giusto per assaggiare, ma poi basta.
E dei biscotti morbidi al cioccolato, che ne ho fatto una quantità industriale per tre volte, ne avrò mangiati si e no tre in tutto. Li faccio, poi li ficco nel barattolo dei dolci, quello che conserva bene, e poi spariscono, mah! Il mio uomo sostiene di non mangiare dolci (dice lui). Ora, o abbiamo il monaciello in casa o se li mangia quando non lo vedo. Se gli dico ti ho fatto il tal dolce, mi risponde un po' sgarbato ma lo sai che non li mangio! E allora io mi limito a farli e a metterli nel barattolo. Poi ci pensa il monaciello. Questa volta però di 24 muffin ne ho messi nel barattolo solo 6, gli altri ho fatto i sacchettini e li porto agli amici. Mi diverto di più. Comunque questo week end è stato un tantino convulso: sabato mattina nipotino e nonna, che insieme mi tirano scema; sabato pomeriggio IKEA, che erano due anni che facevo la corte a certi stipetti con la lavagna come sportello, uffa, e li comprati. Poi la domenica passata a riorganizzare i mobili, cioè io volevo riorganizzare solo le spezie, visto che le sto usando un sacco, e gli ingredienti per i dolci. Ma se cominci da un parte poi non finisci più e così ho riorganizzato mezza cucina. Domenica mattina passata a montare e smontare le cosettucce IKEA, il pomeriggio in cucinelli vari (vedi sopra), la sera a cena da amici. Insomma non sono riuscita a prestare attenzione ai miei pensieri. Ora è l'una di notte e mi sono fermata un momento qui. Un bacio a tutti.

domenica 9 marzo 2008

Dedicato a...


Scrivo questo post pensando a una persona che considero molto e che molto merita... Ne conosco diverse di persone speciali, alcune salgono a volte su questo treno... La persona di cui parlerò, invece, credo che su questo treno, finora, non abbia messo piede, e chissà se mai lo farà...

Amica di amica, ci siamo conosciuti ormai qualche anno fa. Non ricordo neanche le circostanze, ma probabilmente qualcuna di quelle uscite così, che nascono in una serata napoletana dove tutto può succedere, ma anche no... Sono un tipo socievole quando mi si presenta una persona. Tendo a fare domande non imbarazzanti e a coinvolgere in una conversazione un pò tutti (sì tra le mie doti c'è anche la modestia, ma lo sapete già)... Lei è una persona che non necessariamente si apre con tutti. Bisogna darle spazio piano piano, ascoltare e non solo parlare a fiume. E' una persona che è interessata agli altri, che è capace di soffrire per gli altri istantaneamente perchè solo intravede nei loro occhi un minimo disagio. E' una persona di una dolcezza traboccante con le persone cui si affeziona, e cui non puoi non cercare di dare qualcosa di te... Se un pò capisci cosa puoi ricevere, sei in coscienza felice di cedere qualche pezzetto, di voler sentire che per lei ci potresti essere se dovesse servire... Non è solo il poter scherzare, è il poter parlare su quel piano elevato che è l'empatia che la distingue... E' una bella responsabilità conoscerla e entrare nella sua considerazione: un errore potrebbe ferirla, e il suo dolore, sarebbe una inaccettabile sofferenza anche per chi lo ha causato... Sì, perchè la consapevolezza che lei non sarebbe in grado di far male, la rende meritevole di tutte le attenzioni possibili...

E' bella, certo. Questo è un valore aggiunto. Ma l'esterno è solo il giusto complemento di quello che le pervade il cuore e che diffonde intorno: calore e umanità, comprensione e gentilezza, delicatezza e dolcezza...


Si merita tanto, e io spero davvero che lo abbia. Da parte mia, nel mio piccolo, cerco di esserci per darle quello che ho...


Per V.

Lungo il fiume... Il battello va


Oggi ho camminato con A+M e M+A lungo il fiume della mia nuova casa. E' stata una esperienza bellissima: immersi nella natura e in una silenziosa vita di relax, abbiamo percorso uno scenario che, per noi che consideriamo il mare la fonte di acqua e di vita più importante, è inusuale e per certi versi elettrizzante. Luci e colori profondamente diversi da quelli cui siamo abituati, eppure la certezza che la bellezza può essere ovunque intorno a noi se la si scopre e la si sa riconoscere.

Oggi mi sono sentito in quello stato d'animo di pace per cui, anche qualche istante, si sfiora la felicità di poterci essere e godere... E ci voleva, dopo una settimana difficile, per riappacificarsi con la Svizzera e con il mondo.


Adesso che scrivo, mi sento sereno e di nuovo padrone di quel senso di leggerezza e di potenzialità che apre la finestra e prende un pò di vento fresco. C'è possibilità di fare, di essere, di crescere, cambiare, migliorare o peggiorare. Ma è la possibilità che ancora una volta conta...


Lo so, forse sono uno che ha per certi versi grosse pretese, e per altri che sa accontentarsi. Non so se questo sia un male. Riuscire a far svoltare la mia giornata d'improvviso perchè delle cose semplici mi fanno stare bene, lo ritengo una forza. Allo stesso tempo, posso essere colpito da cose che mi pungono sui punti vivi della mia bianca pelle ricoperta di peli. E lì, in tutta onestà, il mio cedimento è profondo e pieno di punti esclamativi...


Ma oggi, che ritorno un pò in pista, sento di far passare un pò d'aria e di rinfrescare il mio cuore...

giovedì 6 marzo 2008

Controllo biglietti

Ciao a tutti...

Dopo una giornata di 16h di lavoro, ho scoperto sul blog che c'è un modo di ridurre lo spam nei commenti. Ho quindi inserito la parola di sicurezza da scrivere quando si lasciano commenti...

Mi spiace darvi questo onere e spero non scoraggino 5-6 lettere dal lasciare un commento. Il punto è che si tratta di un mezzo efficace per evitare i portoghesi che senza biglietto si intrufolano e che molte volte lasciano brutte sorprese come link indesiderati a siti pericolosi...

Se poi trovaste la cosa paranoica e fondamentalmente inutile, sono disposto a eliminarla, ma non sottovaluterei l'importanza di mantenere la nostra carrozza "scrocconi free"...

E buonanotte al secchio!

Ci sono ancora

Scusate se non posto da qualche giorno, causa selezioni (e non per miss italia - anche se una candidata plausibile c'era!) e super lavoro sono un po' assente. Mi rifarò nel week end!

mercoledì 5 marzo 2008

Adios Madrid...


Ok. Questa non è la mia settimana. Non lo è da domenica. Lo sapete tutti vero che la domenica è il primo giorno della settimana, vero? Ebbene, come già detto lavoro e poi delle conversazioni non proprio esaltanti...

Poi provo a tirarmi su il lunedì, che già è dura perchè è lunedì, e ecco che la sera mi arriva una di quelle telefonate da accelerazione cardiaca. Il mio agente di viaggio mi avverte che la prenotazione che ha fatto per me, è per il 20-24 Aprile, mentre a me interessava Pasqua.


Tralascio il prosieguo di questa storia perchè i dettagli non sono granchè. Ma la conclusione è che per ora la Svizzera mi sta risucchiando in una pazza pazza Pasqua del Signore...
Per chi volesse fare un viaggio in Europa, B&B disponibile...

E poi ditemi se a volte un corno non ci vuole! Ma quando imparerò a non dire le cose che faccio sarà sempre troppo tardi! (l'animo del napoletano superstizioso ha parlato...)

martedì 4 marzo 2008

Cinzia e Sebastian: ad imperitura memoria...


Capitò una di quelle serate napoletane in cui sembra che non ci sia niente da fare e si possa solo sperare che qualcuno illumini il buio siderale con una idea originale... Il più delle volte la luce non si palesa, e neanche quella sera... La tensione del "che fare" cresceva penosa e frustrante. Alla fine, l'immancabile pizza divenne sempre più reale e accettabile. Non ricordo chi fossimo, ma di sicuro c'era il vecchio D. (vecchio non solo di nome...) che una parte poi assunse in questa storia...

Dove andare? Ok, la pantofola umana che è in me, visto che l'andazzo non era esaltante, la fece sporca, e mi sobillò a suggerire la pizzeria Sebastian, dove la pizza era buona, sì, ma soprattutto che distava circa 50 metri da casa, assicurando quindi una immediata via di fuga quando la serata stesse languendo... Consapevoli del giusto (cioè della prima parte...) gli altri accettarono fiduciosi. Io ero ben contento di essere stato opportunamente manipolativo...


Ed ecco la serata accendersi inaspettatamente al suono della voce di Cinzia. Trattavasi di giovane cantante da piano bar, ingaggiata dalla pizzeria che, pur avendo le dote fondamentale di poter consegnare la pizza calda a casa da me, stava cercando di risollevare una non esaltante condizione economica... A conferma di questo, effettivamente, c'è da dire che a parte la nostra tavolata, nel locale gli avventori ricordo fossero ridotti a una smilza pattuglia. A parte la voce, Cinzia era dotata di denti piuttosto lunghi e aguzzi, ma nel complesso risultava piacevole alla vista e magari, dal mio punto di vista, poteva esserlo anche al tatto... Tuttavia, quello che mi conquistò di lei, fu la possibilità di poter duettare in un karaoke improvvisato con "Acqua e sale". Nella parte di Celentano, chi mi conosce come cantante, difficilmente potrebbe vedermi: l'essere stonato è una dote che difficilmente potrò nascondere con umiltà...


Da allora, io e D., iniziammo a essere i migliori (e forse gli unici ) sostenitori dell'economia di Sebastian, presentandoci lì ogni volta che Cinzia si esibiva, da soli o in compagnia. Le mie corde vibrarono in lunghi e fascinosi duetti dove forse un pò di alcol sarebbe stato di aiuto, almeno per chi ascoltava!


Poi una sera la tragedia: il fidanzato di Cinzia si presentò a fare da guardiano alle sue grazie (canore). Il mio sogno sanremese si infranse così contro lo sguardo arcigno del legittimo proprietario delle note della cantante... Probabilmente aveva egli saputo che due loschi individui si presentavano di frequente nella pizzeria e che si esibivano monopolisti del secondo microfono...


E così Sebastian chiuse, e la carriera di Cinzia come pianista-barrista entrò nella ignoranza dei suoi più grandi ammiratori... Resta però nella mia memoria, e quella è abbastanza a lungo termine...

lunedì 3 marzo 2008

Giornate


Era già iniziata con la serata di ieri... Anzi no, era iniziata con la domenica a telefono per lavoro... Oppure, a pensarci bene, aveva schiarato storto da sabato mattina con delle pessime notizie dall'Italia... Ma no! Da venerdì il quadro già si era definito abbastanza greve...

Insomma ho infilato una serie di giornate con forti bassi. Potrei lasciarmi andare alla situazione e disperare di rialzarmi in piedi in tempo per il prossimo weekend, ma invece no! Da domani deve andare meglio, perchè il fondo non lo voglio toccare, almeno per ora... E se lo dovessi toccare voglio solo spingermi su, e non scavare ancora perchè mi si rovinano le mani da tastierista...

Cari Viaggiatori e Viaggiatrici, il Capotreno non è molto frizzante: dal livello Perrier sono sceso alla Coca cola di 5 giorni. Poche bollicine e sfiato improvviso all'apertura...

Abbiate pazienza, e fischiate un pò voi...

Dell'amicizia e dell'amore

Il post del capotreno mi ha indotto svariate riflessioni. Tema difficile e spinoso è questo, soprattutto perchè ognuno interpreta l'amicizia a modo suo ed effettivamente comunque i sentimenti che ci legano a quelli che consideriamo amici sono diversi e hanno mille sfumature.
Vorrei dire però che, al contrario del capotreno, io penso che i sentimenti dell'amicizia e dell'amore si assomiglino parecchio, cambia forse solo la sensazione egoistica di possesso che sviluppiamo verso la persona amata. Se fossimo capaci di essere liberi nella certezza dell'amore come lo siamo nell'amicizia il mondo sarebbe un posto migliore. Mi metto nel numero, io stessa non sono capace di tanto.
Anche fra gli stessi amici ci sono sfumature diverse, quelli che metteresti la tua vita nelle loro mani, quelli che ti vedi per una birra, quelli a cui ti senti di dire tutto con abbandono, di cui accetti le critiche, quelli che se ti danno un consiglio li vorresti uccidere, quelli a cui chiedi di tutto e se ti dicono "no" non ti offendi, quelli che ti fai il conto del dare e dell'avere, Pippo, Pluto e Paperino.
Penso che chiedere sia una cosa giusta fra amici, e non si dovrebbe aver paura, nell'amicizia ci sta bene anche la possibilità di dirsi "è troppo".
Alla fine, se volessi compendiare il mio pensiero direi che in amicizia e in amore si dovrebbe fare come fanno i ricci (porcospini) quando fanno l'amore, piano piano per non farsi male ......

Iamm, uaglio'!

Ecco qui, ora spero di aver smorzato le querimonie e le rivendicazioni. Stamattina ho portato nell'ameno luogo ove svolgo la mia opera lavorativa n° 4 confezioni separate contenenti ciascuna n° 5 tortine al pompelmo, n° 2 confezioni contenenti ciascuna 4 fette di pulm cake allo yoghurt (ok sulla confezione ho scritto yogurt per fare prima).
Cioè il plum cake dovrebbe essere leggero, ma insomma, lo yoghurt che ci ho messo è intero e di bufala (premiata ditta Vannulo, internazionalmente famosa).
Ho distribuito le confezioni come segue: 2 assortite agli amici di gattacicova, 2 consegnate a sunlight per sè stessa e per angy, 1 all'amica R.M., 1 per i colleghi del 3° piano. E mo' iamm guaglio', vediamo se avete il coraggio di lamentarvi ancora.
In ogni caso ho deciso che, visto che ho preso a fare spesso dolci & co. farò un piccolo investimento in forme, formine e quant'altro.

domenica 2 marzo 2008

Vorrei parlare di amicizia...

Questo potrebbe diventare un post un pò amaro, uno di quelli che non sono da me. Non sono da me perchè, l'ho detto tante volte, cerco di trasfondere in tutte le cose della mia vita una certa positività. Quella positività che pervade l'aria e vuole dare la fiducia a te e agli altri, che anche se le cose non sono rosee, se ne può ridere un pò...

Però a volte c'è amarezza, anche in questa vita allegra. C'è l'amarezza di aver commesso degli errori di valutazione, aver fatto delle scelte sbagliate, e di non autoassolversi con la buona fede perchè l'attenuante non è cancellazione di una colpa, ma solo diminuzione di pena... Se pure c'è attenuante, c'è anche aggravante: l'aver sbagliato con un amico, rende la cosa anche peggiore... Però non è da oggi che ho accettato di poter commettere errori e che questo abbia delle conseguenze. Non sono più un bambino, quantunque a volte possa sembrare un fatuo ricercatore di una esistenza serena.

Non parlerò di cosa e come sia successo perchè non sarebbe corretto e perchè non è l'opinione altrui che cerco. Ciò su cui voglio soffermarmi è però sul concetto di amicizia. Si tratta di un argomento controverso a mio modo di vedere e che non è un bene comune, quanto un modo di sentire personale un rapporto che si stabilisce con le altre persone. Non solo: con ogni persona la relazione assume contorni e confini diversi, barriere valicabili e invalicabili. comunicazioni su piani più o meno elevati. Non per il modo con cui si stabilisce, nè per i modi che si instaurano, si può nè si deve fare una classifica: risulta meschino e anche abbastanza inutile. Quello che sarebbe importante, è riuscire a capirsi, a comprendersi e a accettarsi un pò. Voglio dire che non lo stesso metro di giudizio si può estendere a tutti perchè è una nostra pretesa: se sei mio amico ti devi prendere questo, questo e quest'altro e io ti do di conseguenza Pippo, Pluto e Paperino...

Per me amicizia è conoscersi, esserci, comunicare, condividere, ma anche capire che non ci siamo solo noi. Per certi versi l'amicizia dovrebbe essere molto poco egoistica e in questo senso più nobile dell'amore, che per sua natura in fondo è poco gentile...

Con gli amici bisognerebbe tendere a farsi il minor male possibile, e sbagliare in questo è grave. Io ho fatto qualche passo di troppo in questa direzione. Non ne sono stato contento e ne ho poi sofferto. In passato ho anche superato i limiti nel chiedere. Anche questo è un errore, secondo me. Volere dagli altri, perchè ci sono amici, che ci diano più di quello che possono darci, o quanto meno non porsi la domanda se non si stia chiedendo troppo, è una caduta da cavallo con il cavallo (l'amico) un pò imbizzarrito da un colpo di sperone di troppo, quando si è già al galoppo...

E ritorno quindi un attimo indietro perchè io sono un fiducioso. Ho detto che sbagliare con gli amici è peggio che con altri che solo conosciamo. E' vero, però è anche molto più frequente perchè ci si espone di più e si possono commettere più sciocchezze. D'altronde il perdonarsi reciproco dovrebbe essere anche una cosa possibile: si tratta di accettare chi è l'altro e forse definire meglio certi limiti, che a volte hanno solo una dimensione temporale o di situazione. Se poi l'altro non è abbastanza oppure non aderisce al nostro concetto ideale di amicizia, si danno le giuste proporzioni alla cosa, con il dolore che questo comporta... E il dolore è di tutti per carità, ma soprattutto è la sofferenza di dover accettare che un altro la pensi diversamente da noi...

Lavorare di sabato e domenica?


Come se questa settimana non fosse stata per sua natura già abbastanza pesante, il weekend ha avuto un inizio nervoso e sconcertante. Telefonata sul cellulare dal lontano Medio Oriente. Avrei preferito fosse qualche illustre responsabile di AlKaida o un istruttore di danza del ventre in cerca di adepti per una scuola, e invece no! Erano i colleghi che sono ad arrostirsi a 35°, in cerca di aiuto per una serie di problemi e di difficoltà spinose...

Ovviamente la mia capacità di risoluzione è abbastanza ridotta normalmente, ma nel weekend diminuisce ancora causa stanchezza settimanale. E' vero che i ragazzi si sono snocciolati 3 settimane a ritmi vertiginosi, ma io per certi versi non sono stato da meno! Tuttavia si è aperto l'orrendo baratro di dovermi recare in sede oggi. Lasciando da parte il fatto che l'area della fabbrica è già normalmente desolata, e che di domenica neanche gli abitanti delle baite di cemento armato si arrischiano in esterno, c'era anche l'ignobile infrangere la regola aurea: 1 giorno a settimana almeno non si lavora. Lo disse un mio severo professore all'università. Uno di quelli a cui non avresti assegnato una anima, e che invece disse: per riuscire a finire questa facoltà, non serve studiare sempre, ma serve un giorno di riposo a settimana... Ho fatto come diceva e l'ho finita. Da allora ho preservato il dogma, eleggendo la domenica a festa del faccio "solo quello che mi va". Il solo pensiero di essere costretto a attività importanti mi ha sempre guastato la giornata e di conseguenza un pò la settimana.

Fortunatamente alla fine della fiera ho potuto fare decisamente meno di quanto pensassi e comunque una andata in ufficio non avrebbe di molto migliorato la situazione. Per cui dopo pranzo, collasso psico-motorio e sonno profondo denso di sogni spiacevoli popolati dai colleghi lontani e da corse immotivate... Ma sonno, oblio e riposo...
E ora buon inizio di settimana!

sabato 1 marzo 2008

Sabato di marzo

Sono a casetta…il mio ragazzo ha deciso anche oggi di essere latitante e ha preferito una partita di pallone piuttosto che dare una mano a me a mettere in ordine quello che “dovrebbe” essere il nostro nido d’amore…e come dargli torto. Ho appena infornato la pasta al forno, che sono sicura mangerò da sola visto che difficilmente il mio pancino riuscirà ad aspettare la fine della partita.
Ho mille cose da fare…prima tra tutte il rinnovo della patente. Cavolo sono già passati 10 anni!!!! E vorrei dire che nel mio curriculum guidae non è presente neanche un incidente…quindi basta col detto “donna al volante pericolo costante”!!!! Risolto il problema della patente, resta il bollino blu e il napolipark!!!!! Il napolipark???? Ma mi spiegate perché il comune mi costringe a pagare dei soldi per poter parcheggiare in una zona minuscola rispetto al numero residenti cui è concessa la mia stessa autorizzazione, costringendomi a rimanere ore in macchina in attesa che si liberi un posto o a mettere la macchina in divieto di sosta??? Bah!!!
Beh…ora il pranzo è pronto…io vado…chissà un giorno si potrebbe organizzare un incontro nel vagone ristorante!!!!
Buon appetito a tutti i viaggiatori!!

Note per Viaggiatori Occasionali...

Questo blog attualmente non contiene pubblicità esplicita e se ce ne è di occulta non lo sappiamo neanche noi che siamo gli autori... Per il copyright, esso è di chiunque lo reclami e possa dimostrare che le sue pretese hanno un minimo fondo di verità. Se inavvertitamente qualcosa coperto da proprietà intellettuali varie è stato usato, vi preghiamo di segnalarcelo, perchè provvederemo a riparare alla disattenzione che nessun vantaggio economico e morale ci porterà...

Capotreno e Viaggiatori