lunedì 20 luglio 2009

Ritorno in nave – Palermo-Napoli


Astinenza da sonno. E' una ottima compagna quando si deve affrontare il mare e una nave. Particolarmente di notte, si è pronti a assopirsi ovunque, senza grosse pretese... L'avevo accumulata con gusto nei giorni precedenti e ero fiducioso di poter affrontare la traversata... Non avevo fatto i conti con l'imprevedibilità dei flutti e le esalazioni umane...

Sono arrivato in orario alla nave con ampio corredo di cena a base di arancine e un meno clamoroso panino al formaggio e prosciutto, nonché una preziosissima scatola di cartone contenente 6 cannoli di fresca fattura... Nel porto somma tranquillità, ma anche la consapevolezza che la notte l'avrei trascorsa questa volta in compagnia in cabina e quindi un po' di curiosità mista a una punta di preoccupazione... Serata fotocopia della precedente fino alla permanenza in branda a vedere un film... Alle 23 circa fallisco il tentativo di vederne un secondo scapuzziando a destra e manca...

Alle 23.37, mentre ronfo, la porta si apre e la lama di luce viene rapidamente coperta da una ampia figura in camicia hawaiana nera e bianca, occhi chiari e rumore limitato... Entra in scena e le sue parole sono: “...io Russo...”. Il mio cervello, reattivo come un uovo sodo, mi permette di proferire impastato: “Io Italiano, Tedesco e Inglese...”. Lui mi osserva perplesso, e io cerco di mettere meglio a fuoco la situazione. Potrebbe anche aver detto “...io russo...”, e allora ho già azzeccato la prima... Gli chiedo di chiudere a chiave la porta e lo fa... Poi lo vedo dirigersi verso il letto superiore che gli è stato destinato...

E ecco andare in scena la tragedia... Rapidamente si toglie scarpe e calzini lasciandole dietro la scaletta ai piedi del mio letto e come un gatto sale su... Per dieci secondi mi sembra che tutto vada bene, ma poi vengo investito da un'onda gassosa solida di puzza diserbante... Il suo passaggio al piano di sopra aggiunge un aroma meno intenso, ma anch'esso non trascurabile... Mi sento subissato e incredibilmente mi risveglio completamente, orripilato e paralizzato... Credo che l'ipotesi sul suo essere straniero sia corretta, per cui sono intimorito all'idea di provare una comunicazione non verbale... Tra l'altro non inizia a emettere ruggiti, per cui lo ritengo addormentato ma senza disturbo sonoro... Non me la sento di prendere le scarpe e incenerirle causa recenti incendi su traghetto. L'unica è cercare rifugio nell'impotente filtro del lenzuolo e nella boccetta di profumo Davidoff che mi spruzzo con furia perfino sotto al naso, anche per provare a rinvenire dopo l'effetto a tradimento del primo colpo... Ben presto è solo la capacità dei sensi di filtrare ciò che si ripete che mi consente di respirare quasi liberamente... Dormire è ormai un ricordo, nonostante la stanchezza del giusto... C'è da mirare alla sopravvivenza!

Quando alle 5.40 avvertono che è il caso di lasciare la cabina, il mio compagno di viaggio che dalla Russia con Afrore mi ha portato il puzzo della Siberia, scatta via dal letto e se ne va... Appena comprendo che ci stiamo separando per sempre, spalanco la porta e faccio piene inspirazioni profumate al cherosene... Sono vivo, e tornato alla luce, e meno male che siamo anche non lontani dal porto... Dopo un po' sono sul ponte con altri... Da facce provate mi viene il sospetto di non essere il solo ad aver vissuto esperienze traumatiche... Non voglio conoscere le loro, e preferirei dimenticare la mia... Con il dubbio che resta: Russo o russo? Oppure Puzzo? La terza è l'unica certezza...

3 commenti:

AlessandroT ha detto...

ho frequentato per anni questi traghetti, dove in effetti mi è sempre sembrato che il problema da te descritto sia presente in percentuale maggiore rispetto alla terraferma. Non so se è un effetto del contatto piede lamiera o il continuo ciondolare che la nave consente. Sta di fatto che non appena ispiravo lo smog di Piazza Municipio mi sentivo risollevato...

Angelo ha detto...

Ce n'è un'altra di certezza...la prossima Wolta Chabina synghola!

Andrea B ha detto...

Sì', la prossima volta cabina singola e smog di Piazza Municipio come aria condizionata!

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