giovedì 23 luglio 2009

Perchè di un fallimento...

Devo ammettere oggi un fallimento. Lo faccio su Viaggia in Treno perchè per tutto c'è una spiegazione e una speranza di assoluzione. Avevo promesso di farmi vivo con le mie care e amatissime ex-compagne di giochi aziendali per vederci e fare due chiacchiere rilassate... Avevo detto che sarei stato a Napoli e avrei organizzato... Lo avevo detto con convinzione e fiducia... Ma non è andata così... Volgono al termine le mie ferie. Domenica mi aspetta un aereo da Capodichino con destinazione Svizzera... A Napoli tornerò solo sabato pomeriggio, corredato di valigione da ampio tonnellaggio e dalla piccola malinconia della fine di una vacanza...
L'intenzione di fare una serata partenopea l'avevo dentro. Poi però si sono accumulati giorni e giorni di attività intensa, culminati con la mia escursione palermitana che mi ha messo ko dal punto di vista stanchezza. Anche ora che scrivo gli occhi mi fanno pupi pupi (che Camilleri mi perdoni...) e il mare mi ha risucchiato in giornate di nuoto e sole e bikini e dolci forme da cui staccarmi sarà doloroso e al momento mi risulta del tutto impossibile...

E' per questo che sono fondamentalmente scomparso da tutti i miei tradizionali canali comunicativi, cucendo un bozzolo morbido nel quale recuperare energie prima di ricominciare la routine un po' dolorosa del mio lavoro in terra elvetica... Non si è trattato di una scelta quanto di una insopprimibile necessità. Se mi guardo allo specchio, il mio volto sta finalmente raggiungendo una distensione che avevo dimenticato. E' una fatica anche riposarsi, ma una fatica piacevolmente impegnativa.

Spero in un perdono possibile. In fondo la mia ingombrante e logorroica espressività resta viva e vitale tramite blog, fb e tutti quegli altri adorabili mezzi che mi fanno cannoneggiare a destra e manca... L'affetto è immutato, il desiderio di esserci ancora è anch'esso presente. Sarà per la prossima volta...

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