venerdì 23 luglio 2010

Lo stress è una malattia contagiosa


Comincia a manifestarsi in molti modi. Severi o blandi, i disturbi da stress affliggono il 100% della umanità per i motivi più disparati, e pare anche una altissima percentuale degli appartenenti al mondo animale.

Non si dorme, non si mangia oppure si mangia troppo, si hanno contrazioni muscolari incontrollate o ritmiche scariche nervose. Si fuma (per chi lo fa) un numero di cicche esagerato. Si reagisce male a tutto e qualsiasi evento diviene un insormontabile barriera. Insomma, è uno schifo che rende la vita sufficientemente invivibile e al limite piuttosto indecente.

Ma la cosa che trovo peggiore è che sia una malattia trasmissibile contro cui è difficile sviluppare anticorpi. E' un contagio istantaneo. Se vi è capitato di entrare in contatto con persone super-stressate, sono certo non siete potuti rimanere immuni a qualche fastidio di ritorno collaterale. Non è che uno ne faccia una colpa agli altri, ma non c'è neanche da essere felici di beccarsi qualcosa che non ci fa stare bene. E poi per la verità, contando che è una malattia contro cui combattiamo tutti, prendersi la dose degli altri diviene un carico non proprio dei più semplici da accettare. In un sano momento di altruismo, vorremmo aiutare, ma siccome non siamo medici dello stress, non ci è realmente possibile trovare una medicina, neanche una semplice alternativa lenitiva. Di conseguenza, l'unica possibilità residua è cercare di montare il super-condom gigante sul cervello, e provare a filtrare tutto in attesa che passi il momento contagioso e si ritorni nei limiti consentiti...

Oppure, se si è masochisti, prendere una bella dose di stress e godere, come una martellata in mezzo agli zebedei...

mercoledì 21 luglio 2010

Forno elettroventilato


Unico modo di definire Napoli oggi per me è "Forno Elettroventilato". L'atmosfera è di una uniforme coperta ti sta intorno avvolgendoti.

Devo dire che al sole è peggio, ma anche all'ombra non scherza. Però, con un pò di vento, il sudore aiuta... Farà un pò schifo, ma il corpo deve sfogarsi anche un pò. Inevitabile...

Ma la mia non è una lamentela. In fondo era quello che volevo per andare a mare e spassarmela. Purtuttavia, dopo un lunghissimo inverno, non mi aspettavo di sentirmi così: è come se il caldo mi sollevasse da terra, non mi schiacciasse, ma allo stesso tempo la sua è una carezza sudata, probabilmente non una delle migliori...

E nell'attesa che il mare mi sciacqui abbondantemente, prometto a me stesso bibite gelate e qualche cena fredda...

Delle distanze colmabili

Stasera è una di quelle in cui celebro qualcosa dentro di me. Celebro un incontro. Quell'incontro di oggi con l'amico di una vita. Con lui e le sue figlie. Perdonandoci anni di assenze e di distanze con un battito di palpebre. Dicendoci ancora una volta che siamo quelle stesse teste di anni fa, solo con qualche capello in meno e qualche chilo in più.

O forse non perdonandoci nulla, perchè non c'è niente da perdonare. Le distanze sono uno stato mentale, lo dicono tutti. Ma è vero solo con alcuni. Con la famiglia, certo. O con chi, non per sangue ma per vita vissuta ci appartiene.

Ho scritto più volte di amicizia, ma oggi lo faccio con un senso di completezza diverso. Perchè prendersi il lusso (come ebbe una volta a dire anche la Perfezione) di parlare di facezie è quello di chi non hanno argomenti impossibili da sviscerare, perchè sanno già come la pensano... E il commentare le cose della vita è dare importanza agli altri con la maturità degli anni.

E' certo che a volte la mancanza della quotidianità si sente, ma la sua palese impossibilità è lenita dal sapere di esserci ancora e sempre. Per i momenti importanti, che quando ci saranno, rimarranno condivisi con il cuore...

martedì 20 luglio 2010

Di nuovo in viaggio...

Siedo nel bus che dall'ufficio mi porterà al treno che mi porterà al bus da cui scenderò in aeroporto per poi atterrare ancora più in basso nella bollente Napoli... Ancora un viaggio. Su mete note, non c'é che dire, ma con un nuovo gusto di scoperta. Quest'anno in Italia ci sono stato poco. A parte Natale, sono state rare escursioni aeree o automobilistiche per brevi intervalli. Ora vado seriamente a succhiare dalle mie radici di mandragora quell'energia per l'inverno che verrà. Ma oggi, con questo bel sole, mi godo anche il viaggio in se stesso... Sono stanco a puntino: non riesco a esprimere la solita ansia e quindi a che scopo provare a essere il solito fibrillante superorganizzato?
Quello che mi aspetto da queste vacanze non é chissà cosa. Un paio di veloci rimpatriate con amici. Dei bei giorni in famiglia al mare. La divertente sensazione di essere di nuovo il bambino di casa. Insomma, la consuetudine del ritorno in famiglia. Poi il trasferimento x il concerto degli U2. Il primo della stagione estiva. E poi l'attesa di altri viaggi. Sì perché in fondo un ritorno é solo un intrrmezzo tra due nuove partenze.

Note per Viaggiatori Occasionali...

Questo blog attualmente non contiene pubblicità esplicita e se ce ne è di occulta non lo sappiamo neanche noi che siamo gli autori... Per il copyright, esso è di chiunque lo reclami e possa dimostrare che le sue pretese hanno un minimo fondo di verità. Se inavvertitamente qualcosa coperto da proprietà intellettuali varie è stato usato, vi preghiamo di segnalarcelo, perchè provvederemo a riparare alla disattenzione che nessun vantaggio economico e morale ci porterà...

Capotreno e Viaggiatori