lunedì 30 giugno 2008

Aria immobile


Fa caldo. Molto caldo. Siamo ogni giorno a 30° e il vento stenta. Non tutta la settimana si può andare in piscina. Capita solo il weekend di rinfrescarsi in stile marino, ma poi bisogna sopportare e sopravvivere... Probabilmente il mio problema è di essere stato colto alla sprovvista: qui ho pochi pantaloni leggeri, essendo arrivato in stile Totò e Peppino a Milano, con la sola defezione del colbacco e della pelliccia, ma con pienezza di preconcetti sulla nebbia che c'è ma non si vede e sul freddo lacerante da cui difendersi tutto l'anno.

E invece no, bisognava essere pronti anche a questo altro estremo della scala termica: sudore in stille, pelle lucida, sete atavica e lingua bollente... Insomma, situazione che tante e tante volte ho provato nel nostro meridionale meridione e che tutto sommato forse speravo di evitare in questi termini. Fortunatamente la notte si riesce a dormire soddisfacentemente, e al mattino addirittura vale la pena di coprirsi un pò... E' questo un aspetto che mi piace, come mi entusiasma il fatto che il maniero sia abbastanza fresco, quasi quanto caldo d'estate... Insomma una casa molto confortevole...


So che il mercurio a Napoli si sta ancora una volta divertendo a fare quattro salti, e che la conseguente situazione per chi lavora è tremenda. Ebbene, in questa aria immobile di fine giungo provo a consolare i vostri pori che senza posa lasciano andare i vostri liquidi: in Svizzera non c'è solo la neve!

domenica 29 giugno 2008

Piscina in quota: Tutto il mondo è paese!


Ieri (e forse anche oggi) vita di piscina in quota. In quota perchè di certo la Svizzera non è a livello mare, anche se poi quale sia la differenza tra lo stare in piscina in montagna o al mare è poco chiara...

Ancora meno chiaro è dove vada a finire la famosa differenza tra i caldi meridionali e i freddi elvetici. E' facile accorgersi che in prossimità di una pozza d'acqua usi e costumi si avvicinano molto rapidamente. Prima di tutto c'è la passione smodata per il salto dal trampolino. Certo qui c'è la piscina dedicata ai tuffi con la piattaforma da brividi a 10 metri e l'organizzazione è forte e precisa per evitare qualsiasi problema, ma l'entusiasmo di grandi e piccini con urla e emozionanti espressioni di paura, non è diversa...

E poi c'è la piscina per nuotare: certo i soliti salutisti si mettono a percorrerla per un'ora buona senza fermarsi, ma la maggior parte ama solo sguazzare e spruzzare per farsi notare. I soliti giochi d'amore tra ragazzi e ragazze sono anche qui rumorosi e pacchiani. I risultati come al solito più o meno positivi. Le effusioni più o meno contenute...


Insomma sfato il mito dei distaccati elvetici: almeno in piscina c'è tutta la solita fauna di zanfari, distaccati, distinti, esibizionisti e pudici che affolla le nostre spiagge... Il fatto che parlino un'altra lingua non li rende migliori o peggiori di tutti i cugini europei. E quindi mi sono sentito un pò a Sorrento, con la sola mancanza della frittata di maccheroni!

sabato 28 giugno 2008

Notizie e reazioni...

Dopo il post della Perfezione, devo ammetterlo, mi è venuta addosso una piccola mareggiata di ricordi e di pensieri. Ho già detto che non riesco a evitarli e quindi me li sono presi con filosofia...

Il primo è stato un bilancio. Cosa c'entri con il veleggiare della nostra verso altri successi professionali e soddisfazioni personali, credo sia possibile spiegarlo. E' quasi un anno che sono qui, il 7 agosto precisamente 12 mesi. Ho fatto il passo lungo partendo. Il lavoro era una sfida, senza dubbio, ma senza falsa modestia e con un pizzico di ambizione, mi ritenevo pronto a farcela. Mi sento soddisfatto da questo punto di vista: cresco in conoscenze, vedo apprezzamento in quelli che mi stanno intorno. Insomma 1:0 Italia Svizzera. Certo io lo ho fatto per scelta mia, ma credo che al di là delle condizioni, ormai anche per la Perf fosse tempo di riaprire le ali: lei ha eleganti piume che la porteranno lontano e era giusto lasciare il lago di petrolio prima di esserne seriamente toccata...

Il bilancio più difficile da fare è però quello personale. Di sicuro lasciare il mio caldo bozzolo di seta era la parte sostanziale della mia decisione. Non si trattava di una scommessa, perchè la sconfitta, in questo caso, sarebbe stata molto più che perdere denaro. Si trattava di perdere me. E devo dire che in certi momenti mi sono perso. Sì, inutile fare il superman. Ho avuto momenti bui, ma quando i muscoli del collo si sono rimessi in moto, ho rialzato gli occhi e ho visto... E oggi vedo che sono capace non solo organizzativamente per la gestione di una vita in solitario, ma anche di pensare, decidere, vivere un pò come un ometto. Non mi illudo siano finiti i problemi e i tunnel, ma faticosamente ho alzato il mio peso su un gradino che tutti dobbiamo salire, quello verso l'indipendenza. Sto ancora ansimando un pò per lo sforzo, ma non voglio scendere...

venerdì 27 giugno 2008

Libertà!!!

Evvabbè, visto che oramai lo sanno quasi tutti, lo annuncio urbi et orbi: lunedì 30 giugno è il mio ultimo giorno che lavoro dove sapete.
Da sola non avrei avuto il coraggio di mollare, se non proprio tirata per i capelli, anche se ci ho pensato 100 volte, ma visto che, come avevo capito già da un po', non hanno avuto intenzione di rinnovarmi il contratto, non posso che esultare!
Mi sento un'altra, ahhhh! Mi sento tornata la vecchia me, piena di entusiasmo, di aspettative, di capacità di fare, che qua, anche se sei esperto di una cosa, c'è sempre l'idraulico che passa a cui chiedere come si fa uno spin coat. Ecchec...!
E soprattutto grazie per le colpe non mie che mi avete dato, si sa che i regali fanno sempre piacere. E ancora grazie per aver pensato che, visto che non sputo in faccia a nessuno e cerco di mantenere buoni rapporti con tutti quelli con cui lavoro, esterni ed interni, io stia complottando per chissà quali secondi fini.
Ovvia! Sono sicura sicurissima che dovunque andrò sarà meglio, perchè è vero che al peggio non c'è mai fine, ma insomma qua abbiamo toccato il NUCLEO ESTERNO: ferro-nichel, probabilmente allo stato fuso. Pressione alla superficie del nucleo: 1,5 milioni di atmosfere.
E adesso mi prendo un paio di mesi sabbatici, in cui portare a termine un paio di cosucce che ho in sospeso, sgombrare il cervello dalle ragnatele, pensare a quello che voglio fare da grande (e un paio di ideuzze ce l'ho), dedicare qualche giorno in più al nipote. E poi vedremo ...

Per una sola cosa di dispiace: per tutte le persone belle, intelligenti, simpatiche, allegre, tristi, arrabbiate, creative, dolci, decise, testarde, coerenti, pazze, fantastiche, fantasiose, munifiche, divertenti, serie, amichevoli, semplici, complesse che ho conosciuto, con cui ho lavorato o con cui ho anche solo chiacchierato, e che non incontrerò più. Qualcuna la porto con me e farà sempre parte della mia vita, con qualcun altro continuerò a viaggiare insieme anche solo virtualmente, di qualcuno faccio decisamente a meno, con qualcuno mi sentirò tramite messenger come anche adesso faccio e per gli altri, tutti gli altri, un grande in bocca al lupo!

E anche a me!!!

mercoledì 25 giugno 2008

Sommersi...


Le cicche di sigaretta finiranno per sommergerci diventando una miniera d'oro per l'estrazione di catrame.

Ne sono convinto da quando ho notato che anche qui in Svizzera vale la pessima tradizione di gettare il mozzicone a terra e spegnerlo con il piede o non spegnerlo affatto! La fatica necessaria a pulire e comunque il cumulo di residui che ne viene fuori deve essere globalmente impressionante. Per non parlare della puzza e di petrolio e tabacco che ne risulta... Il business del riciclaggio potrebbe diventare interessante se si capisse cosa recuperare dai milioni di filtrini con o senza rossetto sparsi ai quattro angoli del globo...

Tutto ciò però mi ha fatto tornare in mente un episodio dei primi anni del liceo. Eravamo una classe come tante, una delle solite che durante il cambio di professore si scalmanava a destra e a manca. Abbastanza poco fantasiosi, si iniziava la battaglia con i gessetti. Il consumo di bastoncini raggiungeva picchi di scatole alla settimana, e vane erano le dure repressioni. Però, quando iniziarono a razionare il gesso perchè inutilmente sprecato non certo per trasferire conoscenza, bisognò ricorrere a alternative. In un'epoca ancora poco salutista, accettavamo che la prof di italiano fumasse in aula. Il secondo fine divenne evidente ai "non sostenitori" del fumo, quando al posto dei fastidiosi, ma ancora ancora sani gessetti, iniziarono a volare i mozziconi sfumazzati... Che schifezza toccarli, e che schifezza beccarsene uno!


E quindi, ritornando al principio: speriamo che inventino presto il mozzicone autodistruttivo. Non se ne può più!

martedì 24 giugno 2008

Motivazione

In ufficio qui si parla spesso di motivazione. Se ne parla perchè a volte, soprattutto quando fuori c'è il sole e quasi 30 gradi, e dentro si sente caldo perchè l'aria condizionata latita, la spinta operativa se ne va in vacanza... Mi è successo nei primi due giorni di questa settimana, credo per la prima volta da quando sono qui, di ammacchiarmi un bel pò e di fare lo stretto indispensabile...

Complice la stanchezza di una domenica da leoni, mi sono sentito un pò distante dalla responsabilità che è da sempre la mia linea guida, e mi sono immerso navigando a periscopio per farmi notare il meno possibile...


In generale però la motivazione è un concetto positivo. L'importante sarebbe che la trovassimo dentro di noi piuttosto che aspettare che qualcuno ce la serva su un piatto in silver... Io sono abbastanza automotivante e innovativo, trovando sempre stimoli e cose da poter fare, foss'anche solo perchè c'è qualcuno che mi paga per fare anche questo... Però se la motivazione se ne va per un pò e resta sul bordo della piscina in quota di domenica scorsa, bisogna forse essere un pò indulgenti e pensare che tutto sommato c'è di peggio che starsene un pò in disparte e guardare...

Ora motivazione a dormire: domani sveglia alle 5......

lunedì 23 giugno 2008

Rape o rapine??

Olè! E alla fine anche il picaro, anche il bruto, il picchiatore, lo sfasciateste, il fracassabraccia, il rompinasiatestate è stato rapinato. Sarebbe a dire il mio compagno. Ohh, il danno è relativamente poco grave, euri 30 e rotti e purtroppo le chiavi di casa. Si sono fatti cadere di mano cellulare e chiavi della macchina. Il portafoglio e i documenti e il portatile sono salvi, i ladrucci erano assai nervosi. Ma comunque ci tocca cambiare la serratura di casa a tutta corsa. Che palle!!! Un danno economico e un danno di tempo. Ma soprattutto, quando mi ha telefonato da sotto il portone con voce mesta per dirmi che lo avevano rapinato sono rimasta stupefatta: in genere li pesta a morte i ladri, a volte a schiaffoni (un paio di anni fa al vomero), a volte a colpi di cric (qualche anno in più fa), a volte a capate in faccia (più d'una nel corso degli anni), con notevole danno di nasi, denti e zigomi altrui, a volte a colpi di sportello (a fuorigrotta). Oh, meraviglia, e che sarà mai! Ho pensato che l'età avesse inferto il primo colpo alla forza e alla rabbia del giovanotto ('na vota!). E invece no, solo un po' di saggezza gli è scesa nel cerebro, mi ha raccontato che erano in quattro, nervosetti, armati di coltello e anche a lui gli è parso inutile difendere beni materiali a prezzo di rimetterci le budella. E quindi rapina, rottura di palle e (probabilmente inutile) cambio di serratura. Uff!

Miniature: Esplosiva

Minuta, colorata e poliforme. Rumorosa, calda, ruvida ma anche morbida... Appare in un turbine di fuochi artificiali che volano alto, sempre di più, incantando e illuminando anche chi fa solo da spettatore. E' un'esplosione che deflette anche una bussola, diventando unico nord ispiratore e guida... Difficilmente sbaglia, io non ho mai assistito, eppure sa bene che farlo è necessario e umano... Ha un animo pieno, ricco e un cosmo in continua espansione e ogni sua manifestazione diviene un evento... Abbiamo affittato due posti vicini sul treno, e ci godiamo insieme lo zucchero e il caffè della vita...

Una nota veloce...


Rientro adesso dalla visione pubblica sul lago di Zurigo dell'ultimo atto della messinscena Europea della nostra nazionale. Una rappresentazione non proprio egregia dal principio, con una serie di attori fuori parte.

Ma a che servirebbe adesso scagliarsi contro giocatori e tecnico per il risultato deludente? E' poi questo risultato davvero deludente? Insomma, me ne sbatto e sono da un lato contento di non avere più alcun obbligo morale di andare a seguire i nostri sul maxi-schermo: era diventato stancante sia psicologicamente che fisicamente. Non come me faranno giornali e giornalisti, che dovranno riempirsi la bocca e le pagine di migliaia di inutili parole per addossare a qualcuno questa croce...

E invece io dico no: la festa è stata un pò fiacca, gli amici convenuti un intrattenimento non entusiasmante, e quindi, come diceva Peppino di Capri:

Champagne (Dedicata alla coppa del campionato europeo...)

Champagne per brindare a un incontro
con te che già eri di un altro
ricordi c'era stato un invito
stasera si va tutti a casa mia.

Così cominciava la festa
e già ti girava la testa
per me non contavano gli altri
seguivo con lo sguardo solo te.

Se vuoi ti accompagno se vuoi
la scusa più banale per rimanere soli io e te
e poi gettare via i perché amarti come sei
la prima volta l'ultima.

Champagne per un dolce segreto
per noi un amore proibito
ormai resta solo un bicchiere
ed un ricordo da gettare via.

Lo so mi guardate lo so
mi sembra una pazzia
brindare solo senza compagnia
ma io, io devo festeggiare
la fine di un amore
cameriere champagne....

Cantata da Donadoni & Soci

sabato 21 giugno 2008

Una domanda facile facile,,,


In 10 mesi sono cambiate le cose intorno a me. Sono cambiate le cose di ogni giorno. Sono cambiate le persone di ogni giorno. Sono rimaste in un'orbita un pò più distante molte delle altre che prima erano vicini astri dello stesso sistema planetario.

Sono cambiato anche io. Me ne accorgo poco perchè sono uno spettatore particolare delle mie gesta, partecipandovi direttamente e quindi senza la possibilità di guardarle dall'esterno. Dire come io sia cambiato ne risulta impossibile, quanto meno perchè non c'è una ragione che sia una per analizzare questo cambiamento, ammesso anche che esso mi fosse visibile.


E poi ci sono le esperienze. Ci sono tentativi andati male, soluzioni trovate, incontri riusciti, altri falliti. Cosa ne resta è anch'esso difficile dire. E soprattutto, a cosa serve analizzare i perchè e i percome di tutte queste lontane stelle che punteggiano la mia storia recente?


Ebbene ecco la mia domanda facile facile: perchè continuo a pensare e ripensare alle cose che mi vengono dette, a quelle che mi vengono fatte, a sguardi, toni, modi, interazioni? Perchè non riesco semplicemente mai a lasciare scorrere il fiume sotto il mio ponte e lasciare andare via nel flusso quello che succede, ma focalizzo attenzione e cerco di capire il significato di ogni gorgo? E' un bene? Un male? Attribuisco importanza a cose e persone che nella mia vita non ne hanno realmente?

Ma soprattutto, questo modus, vale solo per me?


P.S.: Scusatemi per la ricaduta pseudo-filosofica. Prometto di cercare di astenermi quanto più possibile!

giovedì 19 giugno 2008

Aro' stà Chest'????


Ormai più di 4 anni fa, iniziai a lavorare con le persone che mi sono rimaste compagne di "giochi". Non era tanto che stazionavo in azienda, che incominciai a dialogare su argomenti tecnici di massima importanza con una collega. Ogni tanto, quindi, lasciavo il mio box di lavoro per raggiungere quello della suddetta. Raramente avevo fretta: era l'inizio e quindi non avevo ancora una attività a regime (e pure quando l'ho avuta non ho mai dovuto correre!). Ma credo che per qualche motivo recondito quella fosse una volta che mi serviva qualcosa di relativamente importante e quindi avevo prescia... Grande disillusione arrivare al box e trovare la sedia vuota. Fu allora, soprapensiero, dalla mia bocca scaturirono le immortali parole: "e mò aro' stà Chest'????".

Testimone dell'avvenimento fu la vulcanica Pappice, che ancora ricordo ridere fino alle lacrime per l'uscita bislacca... Da allora, per me, anche quando abbiamo lavorato insieme gomito e gomito, R. è rimasta Chest'.


Ho raccontato l'aneddoto perchè devo fare uso privatistico del treno pubblico. Ho miserevolmente e senza scusanti mancato gli auguri di compleanno a Chest'. Questo si va a sommare a una scivolata tremenda nella mia ultima discesa napoletana nella quale non mi sono fatto vivo. Insomma, Chest' ce l'ha con me. Mi ha scritto che mi odia, che sono un traditore Giuda Iscariota e che mi vorrebbe tagliare i peli del naso con un'accetta! Non solo: mi vorrebbe passare impanato e fritto in olio caldo dopo congrua depilazione! Ha già pensato a torture inenarrabili e se mi acchiappa per la strada devo solo cercare di fuggire.

Pappice intervieni! Intercedi per perdono e clemenza!


Chest' perdonami! Tanti auguri in ritardo per il compleanno: lo sai che ti voglio bene! Non mi secciare pure che se no mi sposo a 70 anni!

ARO' STA' CHEST'?????

martedì 17 giugno 2008

Il post che non posterò...

Ieri ho avuto una giornata negativa. Capitano alti e bassi in questo periodo, e i bassi sono piuttosto amplificati, devo ammetterlo... Il punto è che mi aveva preso l'insana idea di scrivere un post privato. Avrei parlato fondamentalmente di una cosa molto particolare che è il mio rapporto con le donne, mettendo sul treno, una serie di cose che tutto sommato sul treno non ci vanno. Perchè sono mie prima di tutto, e poi perchè i sentimenti e le esperienze, a volte, possono metterti in ridicolo perchè ingenui e delicati... Essendo un punto sensibile, avrei sofferto di qualsiasi commento, foss'anche benevolo, foss'anche di persone che so mi vogliono bene...

Lo so che questa ultima cosa è strana, che non sono per niente l'uomo più discreto e pudico della storia, ma che posso farci se mi sentirei ferito e ridicolizzato da me stesso parlando di amori e di scelte e di ricordi e passato e presente e futuro?

Ebbene il post è stato abortito, e forse è meglio così, perchè l'aggravante del cattivo umore mi avrebbe messo in condizioni disperate nel non accettare neanche uno smiley...

lunedì 16 giugno 2008

Vacanze (in tutti i sensi)

Nel senso che sono proprio in vacanza, alla faccia di tutti quelli che mi vogliono male, e nel senso di mancanze, e qui ci sarebbe da aprire un capitolo.
Ieri notte spiegavo a E.M, un amico, del nostro blog, e gli facevo vedere le mirabili cose che scriviamo, quando ecco che arriva un messaggio sul telefonino. Il capotreno avverte che il suo treno arriva il 9 luglio. Oh, che bello, e oggi faticosamente vengo sul blog e, ciccioli, al capotreno è venuta una crisi di egocentrite: sul calendar una sequenza interminabile di "Ci sono". E' impazzito. Vabbè, ci saremo anche noi.
Intanto mi giungono notizie che il tempo a Napoli, Roma e Milano è uggioso, grigio e triste. Qui no, qui splende il sole, ma mai un giugno è stato freddo come questo. Il bimbo è in acqua, obviously, ma io ahhhh, io no, l'acqua è ghiaccio liquido. Ma il sole, quello c'è, è caldo, fantastico e io sono in vacanza. Tiè! Ci rivediamo lunedì .....

domenica 15 giugno 2008

Ce l'ho fatta...

Giusto per aggiornarvi sulla mia capacità di dormire. Ne ho parlato qualche tempo fa, e siccome sono certo che siate sulle spine, vi voglio dire che oggi pomeriggio, anche grazie a una settimana che è stata un macigno, sono crollato. Ho dormito 3 ore dalle 3 alle 6, raggiungendo anche una magnifica temperatura di ristoro sotto il mio piumino che mi ha restituito almeno 6 mesi di vita.

Per il sottoscritto, noto riposatore professionale, una soddisfazione da non trascurare. E ora, ricominciamo bene con il solito robusto lunedì...

Buona settimana e buone dormite, specialmente per chi ci riesce in ufficio: il mio massimo rispetto...

Diffidate gente, diffidate...


Ieri sera ristorante a Zurigo. L'esperienza a volte tarda a insegnare le cose importanti, e devo dire che io sono lento a imparare soprattutto quando di mezzo c'è il cibo. Sono attratto inesorabilmente dai menù altisonanti, il mio occhio va sul prezzo raramente accettando di esserne condizionato, e in agguato ecco che c'è la sola...

E sola è stata ieri nel ristorante "Il Pulcino". In un tripudio di nomi di cucina italiana, gli amici si sono concentrati su ravioli e mozzarelle, perchè si attendevano di colmare il lacunoso stomaco con delle porzioni ragionevoli. Io, invece, colto da uno strano sentore, mi davo ad un interessante "Pollo al Timo". Il cameriere più antipatico della storia, di malagrazia ci portava apparecchiamenti e varie e eventuali. Al mio ordine mi diceva: ma guarda che qui fuori fa freddo, e per il pollo ci vogliono 25 minuti. Al mio insistere, sono certo che avrà provveduto a condire meglio il mio volatile...


Insomma, cibo in tavola. Ravioli 3 (dico 3), mozzarella 3 fette (dico 3 sfoglie), quindi amici a bocca semi-asciutta. Pollo intero con dentro timo e aglio, dimensioni ridotte, ma porcoso come poche cose e quindi saporito... Eppure, il mio stomaco ancora un bel pò aperto, probabilmente perchè il pollo era poco dopato... Ma il risultato è stato che per queste 3 facezie e una bottiglia di vino, senza contestare la qualità, ma solo la quantità, ci hanno scucito un sapido 35€... Mancia 0 al re degli scostumati, ma dal pulcino ce ne siamo usciti con un bel bagno... Forse era meglio il solito bratwurst!

Morale: diffidate dal menù. Guardate nei piatti degli altri!

sabato 14 giugno 2008

Miniature: La graffiante Super-Fashion

L'arrivo sul treno è sempre seguito dagli sguardi invidiosi delle donne e da quelli piuttosto acquosi degli uomini. Il gusto fashion si diffonde a 360° perchè una simile scelta di colori, accessori e dettagli, non può essere studiata, ma solo naturale. E il breve tragitto tra porta e divanetto è una sfilata sufficiente a emozionare molti. Dietro l'apparenza, ecco anche gli artigli affilati di una gatta consapevole che pensa, che sa cosa dire e che sa come dirlo... Ha viaggiato e visto, e ora è anche una pendolare dell'aria... Con gli auguri di un Capotreno, che i viaggi futuri siano pieni di nuove emozioni...

P.S.: Oggi pubblicato, perchè oggi genetliaco festeggiato... :-)

E diciamolo: simpatico ma RATTUSO!


Ieri sera, dopo la partita e una bella passeggiata per le strade di Zurigo ricolme di persone ubriache a cui ho pensato di uniformarmi, sono ritornato in direzione Maniero. Ero colto da un pò di delusione per il risultato calcistico, ma tutto sommato soprattutto stanco. Settimana dura, come al solito, e il venerdì da questo punto di vista è una giornata peggiore di altre!

Sulla via in "carrozza a motore con nocchiero" (bus con autista) verso la mia residenza, mi chiamano sul cellulare. Questo in sé è già un evento, perchè il mio telefono svizzero stenta a squillare se non per motivi di lavoro... Ma poi alle 23, chi può essere? Un collega, un bravo ragazzo svizzero, mi chiama per dire: gira la capa al cavallo e raggiungici. Siamo in un bar a bere ed è gratis... Questa seconda condizione, onestamente, non è quella decisiva. Pare però che invece per gli Svizzeri sia una condizione determinante, probabilmente anche perchè bevono come spugne!


Tra gli avventori (che parola fantastica!), presente anche il non più giovane Gigi. Trattasi di italiano emigrato chissà quanti anni fa, devoto bestemmiatore, simpatico frequentatore di sensi unici (battute a sfondo sessuale senza doppia interpretazione)... E' divertente vedere la sua interazione con il capo meccanico: quest'ultimo è uomo di 150kg al netto dell'alcol, con panza e barba. Tipico Obelix d'oltralpe, ma rusticamente simpatico e multilingue... Si sfottono in continuazione e sono reciprocamente centro di attenzione.


Però il buon Gigi, tanto buono poi ai miei occhi non appare. Egli infatti, dalla parola, facilmente passa a opera di fatto, distribuendo allegro le sue mani ove è possibile agguantare rotondità vive... Insomma fa il rattuso maniando con destra e mancina anche fidanzate germaniche in carne... E il fatto è che nell'ebbrezza etilica, gli Svizzeri si limitano a ridere, forse anche consci della sua età, ma di certo poco permalosi...
Ecco poi perchè noi italiani all'estero abbiamo fama di popolo caliente, ma in fondo anche un pò fissato: questo atteggiamento con le straniere lo ho visto già molte altre volte. Non faccio il moralista, ma molto più terra terra, penso di esserne danneggiato irrimediabilmente, non avendo in me la stessa nonchalance nelle mie manifestazioni pubbliche, e un certo rispetto per i legami altrui... Ma visto che sono bollato, varrebbe la pena cambiare atteggiamento? Ardua sentenza...

venerdì 13 giugno 2008

Pepe di Sichuan

Che te possino! Mi riferisco a coloro che mi sfottono con il pepe ... mi mandano a comprare il pepe ... mi dicono che ho il pepe al ...
Cito da Wikipedia:
Il pepe di Sichuan è una piccola bacca ottenuta dalle piante del genere Zanthoxylum fortemente utilizzata in Asia come spezia. Il nome pepe è dovuto al fatto che la bacca può ricordare una bacca di pepe nero, ma tra le due spezie non c'è correlazione.
Il pepe di Sichuan ha un sapore particolare: non è pungente come il pepe nero o il peperoncino, ma, dopo il piccante, presenta un leggero aroma di limone e lascia in bocca un leggero intorpidimento (causato dal 3% di hydroxy-alpha-sanshool in esso contenuto). A differenza del vero pepe i semi interni vengono scartati e si usano solo i gusci che li contengono; i quali di solito vengono tostati e macinati appena prima del loro utilizzo in qualche ricetta e generalmente vengono aggiunti all'ultimo momento, a fuochi ormai spenti. Nella cucina cinese si accompagna spesso allo zenzero e all'anice stellato. Viene utilizzato solitamente per piatti a base di pesce, anatra, pollo e con le melanzane fritte. Si può trovare spesso sotto forma di olio di pepe di Sichuan che è utilizzato, assieme a zenzero, zucchero di canna e aceto di riso, nella preparazione dei tagliolini fritti. Il pepe di Sichuan è uno dei più importanti ingredienti delle cucina tibetana e bhutanese; viene utilizzato assieme ad aglio, zenzero e cipolla per aromatizzare piatti di carne, soprattutto carni suine. In Giappone è utilizzato in tagliolini, zuppe e piatti di pollo. Usano anche le foglie intere della pianta (kinome) per aromatizzare pietanze vegetali, soprattutto la radice di bamboo, e decorare zuppe.
Ohhhh, e quando userò il basilico limoncello che farai? Ehh? E il basilico nero? Allora? Ho le piantine sul balcone, e l'anice stellato nella dispensa e insomma, sono "speziale", 'mbè?
In realtà io amo il Pappice, secondo me ha aggiunto un pizzico di pepe (di Sichuan) al blog!

To the wide world!

Uagliuni, stamattina vorrei rendere un saluto a tutti i viaggiatori stranieri che incrociano i nostri binari. A me questa cosa che ci leggano in tutto il mondo affascina tanto!!
Let's start!...senno' dicono che siamo sempre i soliti provinciali...

This is a message for all the foreign visitors of this blog. Thanks for your attention, we are so pride that someone from a big or little town in the Botswana or in Virginia spent his time to travel for few minutes on the trains with us wheter by chance or intentionally! I think you are Italians living in a strange country but it could be that you wish to improve your italian...
Don't esitate to send your messages (in italian, of course) with your special experience with the transports in your countries!
The first foreign writer remains our Capotreno from the Switzerland, it's clear!
Ciaooooooo,

mercoledì 11 giugno 2008

Titola: latito!

Ella titola: latito, lo so, ma ... sono un tantino nervosa, per varie ed eventuali, quindi scusatemi se attualmente non sono molto costante, tornerò, prometto, ad allietare le vostre sponde.
Intanto vi posto una ricettina, che vi assicuro super buona e fresca, estiva. Volevo anche dirvi che la base per il semifreddo va bene poi con qualunque cosa: fragole (che ho fatto con aggiunta di menta), pasta gianduia, nocciole tritate, quello che volete. Ah, se dovete servirlo ad una cena e lo fate con i pistacchi o le nocciole o con frutta secca purchessia, fatelo con una settimana di anticipo. La frutta secca cede con il tempo il suo sapore e lo rende più aromatico e saporito. Non vi dico com'è buono quello al pistacchio 20 giorni dopo (tanto è nel frezeer).
Patate al limone
Acchiappate delle patate, facciamo un chilo, mettetele a bollire. Tiratele fuori a cottura, sbucciatele e schiacciatele (con lo schiacciapatate, con la forchetta, con il passatutto, con i piedi, quello che avete a quel momento). Prendete uno o due limoni. Grattuggiate la buccia di uno e aggiungetela alle patate, quindi spremetelo e aggiungete alle patete succo e sale. Mischiate bene, saggiate, se non vi sembra abbastanza limonoso aggiungete ancora succo. Prendete una forma da budino o qualunque altro contenitore con una forma che vi piaccia, rivestitelo di pellicola per alimenti, ficcateci dentro il composto, pressate bene e mettete in frigo per 3 ore. Tirare fuori, sformate su un piatto, decorate con capperi lavati e sgocciolati e servite. E' super. Ovviamente togliete la pellicola prima di decorare (hi hi - le volete fool proof, no?).

martedì 10 giugno 2008

Scuorno


Vi devo dire la verità. La partita di ieri, quella del campionato europeo di calcio che si gioca (per chi non lo sapesse) qui in Svizzera, è stata una vera schifezza e una debacle. Questo almeno per i tifosi italiani, che a memoria, di eventi simili ne avevano visti pochi. Abituati al catenaccio, una gragnuola di 3 goal non la si beccava da parecchio.

Alla fine non me la sento di biasimare troppo quei miliardari dei giocatori e quel multimilionario dell'allenatore. La giornata storta può capitare e capita. Almeno a loro, che non sono presidenti di industria, una giornata negativa porta come conseguenza solo fischi e sputazzate, non mettendo in mezzo alla strada persone causa arrischiate valutazioni borsistiche... Quindi, tutto sommato, chi se ne frega? Ha un bel chiedere scusa Santo Buffon, che di miracoli ne ha dovuti fare anche troppi ieri: in fondo lo sappiamo tutti che si tratta di un gioco...


Il problema è che per gli italiani all'estero, siccome in terra straniera ci sono gli stranieri, inizia il calvario dello scuorno. Incredibilmente questi grigi individui tirano fuori delle battute salaci e iniziano e perseguitare con sfottò multipli! C'è chi è meglio e chi è peggio, ma nel mio caso non mi posso lamentare. Alla vista del dolore e della maschera di sofferenza, molti diventano comprensivi, forse anche perchè come è capitato a noi può succedere a loro. Essere consolati è però quasi più irritante dello scherno insistito. E quando un biondo tedesco, ti regala una pasta con ripieno di crema per consolarti, capisci che è evidente sulla tua faccia lo scuorno, e che con quei miliardari di cui sopra, potresti anche avercela un pò!

FABBIO dove sei?!?!?!?

Miniature: The Boss

Entra, misurata e controllata. Scruta intorno stringendo gli occhi quasi fosse miope. In realtà mette a fuoco per capire chi, come e cosa può succedere. E' un Boss: sa quando parlare, sa come zittire. Quando inizia a usarla, la sua voce risulta potente, al limite assordante... Sceglie sempre un posto in centro, ma non troppo, perchè la Boss sa che i riflettori a volte sono scomodi. E quando arriva Grande Capo Indiano, è suo malgrado costretta a intervenire con le maniere forti, per salvare tutti... Però, quando capisci un pò, sai che è un buon Boss, e che alcune magliette scollate possono mettere fuori un cuore...

domenica 8 giugno 2008

Ma come si può?


Cavolo delle volte mi odio proprio! Sì, con tanta meraviglia e straordinarietà di quello che sono, anche io delle volte non mi sopporto per niente. Mi infastidisco fino al punto da non volermi vedere allo specchio e se c'è una cosa tremenda è essere arrabbiati con se stessi, perchè urlare e strepitare non è che serva a molto. Potrei scagliarmi con forza contro le mie pareti a buccia d'arancia e assorbito il rinculo farlo ancora e ancora, magari strusciandomici un pò a effetto scartavetramento. Potrei accendere tutte e 4 le piastre elettriche del fornello e ballarci sopra a piedi nudi come si faceva con quel vecchio gioco con la macchie colorate a terra su cui si saltava. Oppure potrei eseguire un harakiri sugli zebedei stile quella scena memorabile almeno quanto orribile di "Tutti pazzi per Mary" quando Ben Stiller si chiude la lampo dei pantaloni in modo non ortodosso... Al solo pensiero ancora rabbrividisco!

L'effetto però sarebbe soltanto di fare male sia a quello con cui ce l'ho a morte che con quello che ce l'ha a morte con lui! Insomma, un gatto o un cane o un topo che si morde la coda e che poi non può nemmeno riderne perchè deve andare in ospedale...


E' per questo che scarico a 8000 giri su questo blog il mio autoinsultante "Sei un caxxone". Sì lo sei perchè fai cose sull'onda di momenti incerti, perchè poi però sei pentito e devi avere i rimorsi (sempre meglio dei rimpianti, sono il primo a dirlo!) e perchè odi doverti giustificare e dover guastare momenti nei quali tutto sommato sei stato contento... Insomma, lo so che è un casino, ma se riuscissi a snodare il magone nello stomaco, se riuscissi anche a prevenire invece che curare la mia gastrite, ce l'avrei di meno a morte con questa faccia, queste mani, questo grosso cranio semiliquido, e tutte quelle altre masse intorno!

Miniature: Viaggiatori da lontano, il sonno non è uguale per tutti...

Sono sempre arrivato dopo di lei... Gli splendidi cappelli colorati di lana coprivano gli occhi semi-chiusi. Era chiaro che il sonno non era in agguato, aveva già fatto l'imboscata e vinto... L'energia del mattino non è la stessa per tutti, e quando viaggi da lontano affrontando le tempeste di autobus e treni, cedere è un dovere, non una scelta... Ma basta poco perchè un sorriso compaia e pur con una fatica enorme si riemerga dalle nebbie sparse da Morfeo. E da lì, parole in allegria e una luce solare negli occhi...

sabato 7 giugno 2008

Notti silenziose


Qui in Svizzera, vicino casa, i rumori sono ben pochi. Specialmente la sera, cala un silenzio molto intenso, che coincide con i colori della notte spandendo un'aria di serena calma rassegnata.

Non è che io ci sia proprio abituato. Negli ultimi anni, per lungo tempo, ho dormito in camera con mio fratello, con quanto meno il suono vivo del suo respiro, mentre oggi a volte sento un pò la solitudine della mia camera. Gradirei forse qualche rumore molesto in più, se non fosse che generalmente mi fanno saltare già quelli comuni dei vicini perchè non me li aspetto non vedendo nessuno in giro... Mi piacerebbe trovare un pò di bilanciamento tra notti silenziose e sonno ristoratore, ma devo ammettere che raramente riesco a riposare profondamente, forse anche con il retaggio di quando ero a Napoli, e in casa da solo non è che stessi poi tanto bene. Ero pervaso da un senso di inquietudine per quello che poteva succedere, del quale pensavo potermi liberare essendo in un paese virtualmente a criminalità 0. E per provarci ancora una volta, me ne vado a dormire sperando di fare bei sogni e passare il tempo di riposo con un animo sereno e obliante di tutto e tutti...

Miniature: Trafelata

Arriva la mattina con uno sprint da centometrista di scarso successo con passione per palla e cesto. Entra di inerzia se la porta è ancora aperta, altrimenti rischia la tranvata frontale... E poi un fiorire di puffpuff pant pant... Ma siccome è loquace, usa gli ultimi affannosi respiri prima del collasso per raccontare del solito tremendo viaggio in metropolitana... E mentre il petto si gonfia e sgonfia come un mantice faticoso, lancia la richiesta oroscopo dalla seconda fila, perchè sul divanetto non c'è poi mica tanto posto all'ultimo minuto... Gli altri passeggeri sono investiti dalla tempesta di decibel impazziti che alla ripresa di una normale respirazione si spandono nella carrozza, portento di allegria, e campanello di sveglia... E intanto il capotreno fischia già...

venerdì 6 giugno 2008

La fine di un mito!!!

Dolore, dolore, dolore!!! Ommioddio!!! Accordonna!!! Accorruomo!!! Aita, aita, salvatemi la vita!!!

No, dico, ma avete visto il nuovo orario delle FFSS (che mi hai portato a fare ngoppa a Pusillico si nun me vuo' chiu' bene?) fra Napoli e il buco? Aaarggggghhhhhhhh!!! Non c'è più l'8,28!!! Non c'è piùùùùùùùù!


Non ci sono più quei treni, i NOSTRI treni, niente, nisba, kaput, scomparsi. Cioè, ci sono, per esserci, ma non passano più da PPPP..... In cambio ci sono uno sdilluvio, che dico, una caterba, che dico, una profusione di metropolitane lunghe! Tante, tante, tante a partire dalle 6:00 del mattino a finire alle 22:00. E al ritorno, al ritorno pioggia di metropolitane, a tutte le ore, a distanza di pochi minuti l'una dall'altra, alle 17:06, alle 17:30, alle 17:42, e alle 16:00 e ... tante tante tante, che non ho parole. Finalmente la promessa fatta dalle FFSS al nostro capotreno è stata mantenuta, le linee litoranea e afragolese sono state sdoppiate, i treni lunga percorrenza passano da una parte (che non è più la nostra) e le metropolitane, arricchite, aumentate, a torrente, dall'altra.
E noi potremo comodamente andare avanti e indietro senza cambiare alla stazione, senza correre, senza sudare, ma ....


Il mio Minuetto non c'è più e non staremo più seduti tutti insieme sui divanetti a chiacchierare, a ridere, a scherzare, a leggere l'oroscopo, non potremo più scacciare gli intrusi, vederci al treno, bere il caffè alla stazione, comprare un superenalotto sperando nel colpo gobbo, comprare stecche di sigarette, trovare un libro quando il treno viene ... soppresso e scusateci il disagio.
Ora dovremo ingegnarci per incontrarci sulla stessa metropolitana, sarà un fiorire di messaggi, un pullulare di telefonate, ma ... ma i sedili della metro sono solo a 4 e inevitabilmente non è la stessa cosa. E lo sa chi torna insieme e alla fine si fanno i gruppetti, non c'è niente da fare.Mah! Che dire, io chissà per quanto usufruirò di tutto questo ben di dio e oltretutto non so nemmeno se davvero mi piace. Vedremo, ma intanto ...


E' FINITO UN MITO

Adrenalina a 1000...

Oggi giornata di lavoro pesante dopo un'altra incredibilmente pesante che seguiva una inchiummusa... Che vi devo dire? Qui capitano delle settimane tremende, ma è forse anche il bello di questo nuovo lavoro che di esperienza me ne sta facendo fare proprio tanta. E' duro, ma me lo aspettavo. Rifiaterò durante le vacanze!

Però non mi sto a lamentare: sono qui a raccontarvi battendo a 300 all'ora sulla tastiera come l'adrenalina ci cambi i connotati. Finanche io, noto per le mie maniacalità soporifere, in circa un'ora, nel momento di massimo stress, sono riuscito a cavare fuori dagli ultimi scampoli di tempo, una misura che onestamente mi sembrava impossibile. Il risultato chissà, ma vi devo dire che quando l'adrenalina è andata a mille, il mio inglese ha avuto un'impennata comunicativa insieme addirittura al tedesco, ho sfoderato competenza e ho capito cosa fare e quando farlo. Spero che non mi abbia anche indotto in errore clamoroso, ma mi sono sentito lucido e intelligente, padrone del mio tempo e delle mie scelte e alla fine soddisfatto, finanche di averci provato...

Ora ancora mi gira l'adrenalina ed è bene perchè devo uscire e altrimenti mi addormenterei. Ma che sensazione di espansione cosmica e di potere... Peccato che non sia sempre così. Però, onestamente, quello che maggiormente mi è piaciuto, è stato non andare in panico. Forse sto diventando grande, o vecchio!

mercoledì 4 giugno 2008

L'importanza di chiamarsi Fritto


Stasera uso le ultime energie residue per celebrare una delle mie indiscutibili passioni. Si tratta del fritto, inteso come tutti i cibi che hanno parte o tutta la cottura all'interno di una padella piena di olio luccicante a temperatura adatta...

Già l'odore del solo olio caldo, genera in me uno stato sognante di catalessi con il cervello che va a ipotizzare cosa verrà immerso di lì a poco. Poi, appena in punta di piedi qualcosa tocca la superficie per vedere che sia abbastanza calda, l'atmosfera si attizza. Si sprigiona una anteprima di odori che già da soli potrebbero mandarmi in crisi di astinenza. Dopo questo, ecco il momento del tuffo a cufaniello cui segue quello sfrigolio musicale irraggiungibile. A quel punto l'avvicinamento ai fornelli diviene un fenomeno inconscio, già pronto a raccogliere il frutto fragrante dell'incontro fra solido e liquido. Poco importa che nei primi 3 minuti tutto sia a 10000 gradi e quindi immangiabile: si prova uguale, maturando una serie di masochistiche ustioni sulla lingua, totalmente ripagate dal sapore e dalla soddisfazione...


Pesce, pollo, dolci, arancini e arancine, crocchè, paste cresciute... Ah!!! E tutto questo perchè stasera in ufficio abbiamo avuto per cena delle fantastiche ali di pollo con pelle, fritte, impepate e salate e ancora calde spolpate...
Ma dopo tanto lavorare, che soddisfazione!

A proposito dello sciocchezzaio umano


Non so se avete notato su vari blog una orribile pratica: quella dei meme. Sarebbero delle orrende, mostruose, ripugnanti e chi più ne ha più ne metta catene di S.Antonio sugli argomenti più disparati. Tipo dici 6 cose che non hai mai fatto, 6 libri che vuoi leggere, 6 peli che ti sei strappato nell'ultimo mese, 10 minchiate che hai detto, ed altre e varie amenità. Poi nomina altri 10 poveri blogger, gli mandi 'sta orrenda schifezza e te ne vai tronfio e soddisfatto.

Ora, a parte che a me le catene di S.Antonio mi fanno veramente orrore, a parte che l'umana idiozia non ha mai fine, a parte che ....., ma a noi che ce ne frega se Pinco Pallino non ha mai fatto il carpiato con avvitamento e 12 giravolte, a noi che ce ne impipa se ti strappi o non ti strappi peli, capelli e braccia intere.

Ah, santa pace, ma che state a pettinarvi i peli delle ascelle a treccine, tanto non avete niente da fare, che vi dovete inventare consimili esorbitanti idiozie?

Insomma, come vedete da soli, a me queste cose mi fanno perdere il lume degli occhi. E oltretutto manco a dire che servono a conoscersi meglio, sono così noiosi, così stupidi, così fuori dagli argomenti dei singoli blog, che non significano assolutamente nulla.

E anche le orribili catene per e-mail le odio, posso scatenare le più orrende e nefande maledizioni su chi mi manda roba simile. Ormai rispondo urbanamente all'untore, con preghiera di non inviarmi più caxxte parimenti, ma qualche tempo fa potevo fare in modo che la mail urlasse appena aperta.

E santi ciccioli, ma lavorate no????

martedì 3 giugno 2008

Miniature: Grande Capo Indiano Augh!

Arriva, si siede sul divanetto. Non proferisce parola e sciorina "La Repubblica". Pagina politica. Se c'è qualcosa di interessante scatto rabbioso contro le incolpevoli righe e valanga di parolacce prima di un'esplosione non richiesta di spiegazioni di fatti di cui interessa poco a tutti alle 8.28. Condizione per superare il momento, il silenzio e un calumè pacificatore impersonato da un oroscopo. Alternativa una discussione nella quale viene dimostrata inequivocabilmente l'unica verità e l'unico pensiero valido. Bisogna piegarsi al fine e dire: Grande Capo Indiano con Grande Testa ha parlato. Augh!


P.S.: Inauguro una piccola serie di piccoli post dove mettere ricordi di personaggi che hanno costellato il treno verso il lavoro. Sono memorie di viaggio, miniature di immagini. Spero non disturbi nessuno il loro tono leggero... Verranno anche quelle nuove dei miei viaggi di oggi, ma per ora... Magari lo riconoscete...

Italia malata? Saranno gli acciacchi dell'età....


Non so se vi capita di sentire e percepire le lamentele che da ogni parte provengono sulla situazione delle famiglie italiane, sul decrescere del benessere nel patrio stivale. Sono cose vere, non c'è neanche da discuterne. E' vero secondo me che il benessere non è cresciuto come molti si aspettavano e non uniformemente. Nord sempre più su, Sud sempre più vicino all'Africa sub sahariana. Certo oggi anche questo sbilanciamento sembra ridimensionarsi pian piano, ma resta un bel divario netto...

Sento parlare a volte di Italia Terminale, paese che ha bisogno di riscuotersi, società malata. Nessuno che riesca però a fare una diagnosi, figurarsi quindi una cura. Siamo tornati ai tempi dell'alchimia, dove si impiastricciavano chissà quali rimedi, molte volte peggiori del male. Ma a guardarsi intorno, per chi in Italia ci sta, sta il paese attraversando una irreversibile regressione? Cioè mi domando: il benessere piuttosto diffuso, specialmente nelle classi sociali intermedie del Nord, ma anche in molte zone del Sud che pure stentano a riconoscerlo, non basta più? Voglio dire che ogni tanto a qualcuno conviene dire che la situazione è tragica perchè così si può dare un pò di colpa in giro per tutto quello che non va bene. Poi però quelli che si lamentano sono imprenditori ricchissimi, commercianti che non devono sfangarla ogni fine mese perchè hanno delle risorse stratosferiche e famiglie agiate di politici e calciatori... Intendiamoci: non dico che la situazione sia rosea, ma mediamente gli italiani non se la passano male. Basterebbe vedere quanto siamo disposti a spendere in cellulari e TV HD per rendersi conto che la media sta abbastanza bene da non dover tirare la cinghia troppo stretta. Si può stare meglio, è chiaro, ma...


Ammetto che la mia possa essere una visione molto parziale, da fuoriuscito dalla patria. Eppure mi resta il dubbio che dire che tutti stanno male sia un modo per giustificare provvedimenti per migliorare le condizioni di vita anche di chi sta bene, con la scusante che si prova a dare a tutti e di certo di più ai "poveri" che come massa e classe sociale, nessuno è però in grado di identificare e di aiutare realmente...

E meno male che è ritornato Tremonti, che con il suo decreto Robin Hood, riuscirà ancora una volta a superare Walt Disney in creatività. Peccato che questa volta abbia scelto un nome non tanto azzeccato: la cara volpe, per quanto nobile, sempre ladra era...

Week end lungo, sfiga lunga

Uhè, guaglio', uso 10 secondi 10 per ritornare un momentino sul nostro blog. Era da agosto scorso che non tornavo al Villaggio Valtur sull'isoletta amata. Che ve lo dico affà?
Tempo: 'na schifezza, sono stata al mare solo un'oretta in 3 giorni e l'acqua era "molto molto tonica" (troppo, ho un principio di congelamento alle dita del piede destro). Il resto è stato un'unica orrenda nuvola.
Rilassamento: nullo, mia madre ha deciso di fare 2 cene in 2 giorni e mezzo. Ho cucinato veramente di tutto e mi sono fatte 2 palle così. Il mio fidanzato ha completato il quadretto rendendo memorabile il lunedì con una serie di scostumatezze inaudite, lo voglio defunto.
Ritorno: un'odissea. La nave avrebbe dovuto partire dall'isoletta alle ore 21,20. E' arrivata a tirarci su alle 00,15. Ora che abbiamo preso le chiavi della cabina e siamo riusciti a ficcarci nelle cuccette era la 1 del mattino. E' arrivata a Napoli alle 9,25 (2 ore e mezza di ritardo), sono schizzata su un tram e sulla vesuviana e mi sono anche fatta 20 minuti a piedi con lo zaino sulle spalle. Che ve lo dico affà, in quei 20 minuti il sole spaccava le pietre, sono morta dal caldo.
Lavoro: che noia, che palle, che noia, che palle.
L'unica nota positiva è che sono riuscita a comprare la pasta di pistacchi, una confezione anche per un'amica qui del blog.
Ok, alla prossima partenza speriamo in una sorte migliore.

lunedì 2 giugno 2008

Ecco perchè! Il 2 Giugno...


Oggi guardavo il blog e mi domandavo come mai l'affluenza fosse tutto sommato bassa... Poi ho ricevuto dalla Perfezione un sms che mi diceva che ci si poteva sentire nei prossimi giorni... Poi ho chiesto a mio fratello se oggi fosse uscito o no, con risposta negativa...

Prova che ci riprova, alla fine ce l'ho fatta a capire perchè oggi nessuno sembrava avere o stare facendo niente in Italia: è festa nazionale!!!! Manco a dirlo, qui in Svizzera oggi è un giorno lavorativo come tutti gli altri, e non è stato neanche uno dei miei giorni più fantasiosi... Un anonimo lunedì che potrò certamente dimenticare visto che ho risolto un solo piccolo problema senza neanche un grosso successo!

Non credo sia facile spiegare come sia per me italiano all'estero sapere che in Penisola oggi la gente se la godeva, mentre io ero chiuso in fabbrica a ottenere poco e trascorrere ore e ore. Lo strano sentimentalismo da emigrante, mi porta a valutare una festa di cui onestamente non ho mai apprezzato poi il profondo significato. E' proprio vero che quando una cosa non ce l'hai più ne senti la mancanza! D'altronde, a acuire il dolore, c'è il ricordo di 3 anni fa (o forse di più), quando trascorsi un memorabile weekend del 2 giugno in Sicilia, ospite di A che allora era ancora non sposato con M di A+M. Il mio palato ancora sfrigola di piacere al ripensare alle leccornie del tempo. Cassatelle di Castellammare su tutto, ma come dimenticare poi i cannoli e la pasta al nero di siccia e la fetta di tonno alla brace di Erice? Ah, che sofferenza!

Meno male che domani tutti sono al lavoro: lo so, è un pò egoistico, ma il blog patisce, io ho crisi da astinenza da fritto e troppi giorni di ferie fanno male perchè non si lavorerebbe più!

domenica 1 giugno 2008

Team, Leaders and Crew


Oggi vedevo un pò di televisione prima della indispensabile pennica. Mi sono imbattuto nella "pre-cronaca" del giro d'Italia, e ho visto una macchina formata di persone che lavorano insieme e fanno un servizio forte, bene organizzato e sapido per dare l'informazione sulla corsa e su quello che vi accade intorno...

Al di là dell'evento, quello che mi ha colpito è stata la capacità di dare una sensazione di coesione e di spirito comune, di comprensione reciproca, anche di scherzare e di tenersi su, che non sempre si trova in giro. Ancora, la volontà di ringraziare tutti, anche quelli che stanno dietro e al successo contribuiscono senza che il loro nome sia nell'occhio di bue...


Una volta tanto un esempio di Team che ha un senso. Importante è il leader, come sempre. E qui devo dire che c'era uno dei miei miti da lunghi anni. Si tratta di quel Marino Bartoletti che inventò con Fabio Fazio e Paolo Beldì la prima edizione di "Quelli che il Calcio", e che la abbandonò prima che la deriva verso l'evento prendesse il sopravvento e soprattutto che l'avvento della Ventura la rendesse un contenitore non tanto diverso da altri...


Ebbene, mi piacciono i team così, in cui il lavoro di tutti viene fuori e viene riconosciuto, e dove il leader sa ringraziare e mettere la luce su quelli che a volte copre, neanche per sua volontà esplicita, quanto per la necessità di un'unica interfaccia. Potrei trovare mille definizioni per questa speciale coesione, ma le lascio a quei valenti teorici che sanno dire molto più di me sul tema. E quello che mi piacerebbe, a volte, è pensare che l'Italia possa diventare una nazione di squadra. Non faccio l'esempio della Svizzera perchè neanche qui hanno questo grande spirito comunitario. Però quando penso che il reciproco sostegno nella nostra nazione è un optional mentre la capacità di spingere solo la propria carretta un must, e quando guardo al nostro "leader" nazionale, resto perplesso...

Note per Viaggiatori Occasionali...

Questo blog attualmente non contiene pubblicità esplicita e se ce ne è di occulta non lo sappiamo neanche noi che siamo gli autori... Per il copyright, esso è di chiunque lo reclami e possa dimostrare che le sue pretese hanno un minimo fondo di verità. Se inavvertitamente qualcosa coperto da proprietà intellettuali varie è stato usato, vi preghiamo di segnalarcelo, perchè provvederemo a riparare alla disattenzione che nessun vantaggio economico e morale ci porterà...

Capotreno e Viaggiatori