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domenica 22 dicembre 2013

Nell'Italia dei Media chiacchieroni

Non credo che sia giusto quello che i media fanno in Italia. La proposta indifferenziata viene a trattare ovunque gli stessi argomenti semplicemente variando il filtro che provvede a colorare le immagini. L'approfondimento e la verifica delle notizie sono rigorosamente assenti. La sintesi brutale va sul sentito dire. Spiacevolmente non si salva nessuno. Chi si dà a interminabili premesse dense inevitabilmente di opinioni personali e che di conseguenza influenzano i riceventi, non fa un buon servizio. Ancora peggio quella tendenza al sensazionalismo e il gioco sull'orrore, basato su parole che colpiscono l'immaginazione quando non ce n'è alcun bisogno.

In una continua lamentela diretta ad indicare tutto quello che va male da un punto di vista specifico, arrivano davvero di rado le notizie di esperienze virtuose da imitare. Non si chiede al giornalismo di essere una guida per il paese, ma forse piuttosto di non seguire solo la situazione del giorno rendendola un malessere estremo.

Anche il seguire la politica in maniera ossessiva non aiuta. Ai cittadini interessa forse di più sapere in parole riassuntive cosa praticamente accade a tutti, e non chi dice come e perché. Vogliamo sapere cosa hanno partorito le menti geniali che sono in parlamento e rappresentano la nostra elite tecnico culturale. I loro litigi hanno senso solo se producono un risultato concreto. E quello che a me personalmente interesserebbe sono le conclusioni. Non partecipiamo direttamente al processo decisionale, ma prendiamo le conseguenze e a quelle dovremmo avere la possibilità di ribellarci con l'aiuto dei media.

Forse la mia è una visione limitata. Forse una semplificazione. Ma l'estenuante gioco delle chiacchiere con l'interpretazione delle intenzioni di tutti che valgono il tempo di un battito d'ali per essere smentite, è un tragico sovraccarico che mette polpa marcia a coprire la sostanza.

Se anche l'informazione dimagrisse e il bombardamento di inutilità non avvilisse in modo deprimente gli spiriti reali di chi in difficoltà lo è,  forse le istanze veramente importanti e più che altro veramente vere, guadagnerebbero spazio...

domenica 3 ottobre 2010

Cosa succede nel mondo


Mentre gli ultimi post sono stati intimi e pieni di personali riflessioni (a volte viene così), sono abbastanza cosciente che qualcosa sta succedendo nel mondo di importante. E' sempre così oggi. L'informazione è così pervasiva e così intrecciata con la vita di tutti che sembra che fatti distanti migliaia e migliaia di chilometri possano toccarci direttamente. E in effetti, giunge il momento che ci toccano, nella tasca o nella disponibilità di prodotti di cui un tempo facevamo comodamente a meno e così via...

Tuttavia mi capita sempre più spesso di rimanere al di fuori del circolo delle notizie giornalistiche. Non leggo tanto i giornali, non vedo tanto i telegiornali (specialmente quelli italiani ormai del tutto squalificati), non mi impegno in ricerche su internet che richiederebbero un approccio un pò troppo attivo...

La domanda che mi pongo è però se sia in generale questo un male così grande. Il 70% delle informazioni che riceviamo influenzeranno la nostra vita senza che noi possiamo influenzare il loro corso. E' chiaro che conoscerle aiuta a prepararci a quello che succederà, ma il momento arriva in genere troppo presto e troppo attenuato per garantire una vera ed efficace reazione. Troppe volte poi non ci sono contromisure, e allora a cosa serve guardare al futuro che per sua natura è incerto e mutevole?

So di sbagliare un pò con questo mio approccio, ma decido spesso di concentrare le mie risorse più in uno stordito ignorare di drammi, soprusi e infelicità, piuttosto che di investire le mie energie in un inseguimento a quello che succede nel mondo. E' un approccio limitato. Ma spesso penso che se è vero che tanti limiti ce li danno gli altri, qualcuno lo possiamo attivare anche noi...

venerdì 3 ottobre 2008

Un paio di cose...


Stasera con una attenzione inusuale per me, mentre masticavo allegro la mia carbonara rigenerante di fine settimana, ho seguito il TG1, e ho un paio di cose da dire...

La prima riguarda il nuovo appello all'astinenza dalla contraccezione da parte del Benedetto. Il servizio ha ricordato come la Chiesa Cattolica abbia adottato la sua posizione in materia dopo una severa riflessione sull'argomento ben 40 anni fa. Trattasi quindi di posizione che, pur in una storia millenaria, sta assumendo una certa rilevanza temporale... Non sarebbe forse il caso, oggi, di ritornarci un pò sopra? Cioè, chi vuole essere cattolico, dovrà andare a confessarsi ogni mattina dopo, anche se è sposato? E quei tremendi poi che peccano senza neanche il sacro vincolo? Cioè, si diceva che il sesso contraccettuato è da freccia a S. Sebastiano quando avviene nel matrimonio, ma di quelli che addirittura sono fuori dall'istituto familiare come riconosciuto, non si parlava... E mi è venuto il dubbio che essi, possano darsi da fare anche con coperture anti-nascite... Poi mi sono ricordato che lì, invece del Santo, si fa il tuffo a petto di palomba nell'inferno...

Altro tema, altrettanto mistico, è stata l'apparizione dell'uomo neo, il Bruno Vespa nazionale. Come sempre ha sfornato un nuovo libro che contribuirà a rimpinguare le sue già abbastanza gonfie tasche... Egli sosteneva, abbastanza imbarazzantemente, che l'Italia sta reagendo uscendo dalla sua crisi. Non sono un fine intenditore di economia, ma forse questa volta a Porta a Porta deve essere arrivato qualche spacciatore con del fumo buono... Se poi voleva dire che gli italiani hanno reagito allo stallo eleggendo l'attuale presidente del consiglio, allora penso che la Maria deve averla distribuita lui a tutti davanti alle cabine elettorali perchè vedessero, invece che il trapianto, sulla testa dell'incarnazione del biscione una aureola...

Dulcis in fundo (e scusate la lunghezza, ma un pò di attualità ogni tanto...) il convegno degli industriali a Capri. Mi ha sempre colpito l'idea che questi vadano a discutere di economia nella più esclusiva località d'Italia: perchè non sono invece ad Agrate Brianza o al Lingotto? In ogni caso, anche questi hanno elogiato la nostra salda economia. Essendo che abbiamo avuto un atteggiamento accorto sui mercati, subiamo poco le conseguenze della situazione internazionale. La butto lì, ma non si diceva prima che eravamo una nazione troppo prudente e quindi stagnante senza investimenti in ipotetiche imprese vincenti e quindi in crisi? E tutto a un tratto, ritorna in auge il risparmio nel materasso? Dopo i cento giorni da pecora, il giorno da leone degli altri, rivalutiamo anche i nostri 50 giorni da bradipo!

sabato 28 giugno 2008

Notizie e reazioni...

Dopo il post della Perfezione, devo ammetterlo, mi è venuta addosso una piccola mareggiata di ricordi e di pensieri. Ho già detto che non riesco a evitarli e quindi me li sono presi con filosofia...

Il primo è stato un bilancio. Cosa c'entri con il veleggiare della nostra verso altri successi professionali e soddisfazioni personali, credo sia possibile spiegarlo. E' quasi un anno che sono qui, il 7 agosto precisamente 12 mesi. Ho fatto il passo lungo partendo. Il lavoro era una sfida, senza dubbio, ma senza falsa modestia e con un pizzico di ambizione, mi ritenevo pronto a farcela. Mi sento soddisfatto da questo punto di vista: cresco in conoscenze, vedo apprezzamento in quelli che mi stanno intorno. Insomma 1:0 Italia Svizzera. Certo io lo ho fatto per scelta mia, ma credo che al di là delle condizioni, ormai anche per la Perf fosse tempo di riaprire le ali: lei ha eleganti piume che la porteranno lontano e era giusto lasciare il lago di petrolio prima di esserne seriamente toccata...

Il bilancio più difficile da fare è però quello personale. Di sicuro lasciare il mio caldo bozzolo di seta era la parte sostanziale della mia decisione. Non si trattava di una scommessa, perchè la sconfitta, in questo caso, sarebbe stata molto più che perdere denaro. Si trattava di perdere me. E devo dire che in certi momenti mi sono perso. Sì, inutile fare il superman. Ho avuto momenti bui, ma quando i muscoli del collo si sono rimessi in moto, ho rialzato gli occhi e ho visto... E oggi vedo che sono capace non solo organizzativamente per la gestione di una vita in solitario, ma anche di pensare, decidere, vivere un pò come un ometto. Non mi illudo siano finiti i problemi e i tunnel, ma faticosamente ho alzato il mio peso su un gradino che tutti dobbiamo salire, quello verso l'indipendenza. Sto ancora ansimando un pò per lo sforzo, ma non voglio scendere...

lunedì 9 luglio 2007

Soccorso!




Viaggio in un solito R3, supero piazza Municipio guardando il Maschio Angioino. Niente di strano: solito inferno di traffico che con il caldo diviene forno a cielo aperto... Poi il tragitto del bus, mi fa ripassare per la Piazza con le spalle al Castello e il volto al Municipio. Ed ecco in agguato la notizia!

Il palazzo a sinistra del Municipio ha le impalcature, e fin qui niente di strano e niente che colpisca la mia attenzione. Poi una domanda: perchè ci sono 2 mezzi dei Vigili del Fuoco? E cos'è quel tappetone gonfiabile stile quello dove si ruzzolano i bambini? E c'è un uomo in maglietta rossa che si sbraccia sull'impalcatura e delle persone che guardano in alto... E' un film? Non credo...

Come sia andata a finire non so... Speriamo bene!

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Capotreno e Viaggiatori