Dopo il post della Perfezione, devo ammetterlo, mi è venuta addosso una piccola mareggiata di ricordi e di pensieri. Ho già detto che non riesco a evitarli e quindi me li sono presi con filosofia...
Il primo è stato un bilancio. Cosa c'entri con il veleggiare della nostra verso altri successi professionali e soddisfazioni personali, credo sia possibile spiegarlo. E' quasi un anno che sono qui, il 7 agosto precisamente 12 mesi. Ho fatto il passo lungo partendo. Il lavoro era una sfida, senza dubbio, ma senza falsa modestia e con un pizzico di ambizione, mi ritenevo pronto a farcela. Mi sento soddisfatto da questo punto di vista: cresco in conoscenze, vedo apprezzamento in quelli che mi stanno intorno. Insomma 1:0 Italia Svizzera. Certo io lo ho fatto per scelta mia, ma credo che al di là delle condizioni, ormai anche per la Perf fosse tempo di riaprire le ali: lei ha eleganti piume che la porteranno lontano e era giusto lasciare il lago di petrolio prima di esserne seriamente toccata...
Il bilancio più difficile da fare è però quello personale. Di sicuro lasciare il mio caldo bozzolo di seta era la parte sostanziale della mia decisione. Non si trattava di una scommessa, perchè la sconfitta, in questo caso, sarebbe stata molto più che perdere denaro. Si trattava di perdere me. E devo dire che in certi momenti mi sono perso. Sì, inutile fare il superman. Ho avuto momenti bui, ma quando i muscoli del collo si sono rimessi in moto, ho rialzato gli occhi e ho visto... E oggi vedo che sono capace non solo organizzativamente per la gestione di una vita in solitario, ma anche di pensare, decidere, vivere un pò come un ometto. Non mi illudo siano finiti i problemi e i tunnel, ma faticosamente ho alzato il mio peso su un gradino che tutti dobbiamo salire, quello verso l'indipendenza. Sto ancora ansimando un pò per lo sforzo, ma non voglio scendere...
Il primo è stato un bilancio. Cosa c'entri con il veleggiare della nostra verso altri successi professionali e soddisfazioni personali, credo sia possibile spiegarlo. E' quasi un anno che sono qui, il 7 agosto precisamente 12 mesi. Ho fatto il passo lungo partendo. Il lavoro era una sfida, senza dubbio, ma senza falsa modestia e con un pizzico di ambizione, mi ritenevo pronto a farcela. Mi sento soddisfatto da questo punto di vista: cresco in conoscenze, vedo apprezzamento in quelli che mi stanno intorno. Insomma 1:0 Italia Svizzera. Certo io lo ho fatto per scelta mia, ma credo che al di là delle condizioni, ormai anche per la Perf fosse tempo di riaprire le ali: lei ha eleganti piume che la porteranno lontano e era giusto lasciare il lago di petrolio prima di esserne seriamente toccata...
Il bilancio più difficile da fare è però quello personale. Di sicuro lasciare il mio caldo bozzolo di seta era la parte sostanziale della mia decisione. Non si trattava di una scommessa, perchè la sconfitta, in questo caso, sarebbe stata molto più che perdere denaro. Si trattava di perdere me. E devo dire che in certi momenti mi sono perso. Sì, inutile fare il superman. Ho avuto momenti bui, ma quando i muscoli del collo si sono rimessi in moto, ho rialzato gli occhi e ho visto... E oggi vedo che sono capace non solo organizzativamente per la gestione di una vita in solitario, ma anche di pensare, decidere, vivere un pò come un ometto. Non mi illudo siano finiti i problemi e i tunnel, ma faticosamente ho alzato il mio peso su un gradino che tutti dobbiamo salire, quello verso l'indipendenza. Sto ancora ansimando un pò per lo sforzo, ma non voglio scendere...
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