martedì 3 giugno 2008

Italia malata? Saranno gli acciacchi dell'età....


Non so se vi capita di sentire e percepire le lamentele che da ogni parte provengono sulla situazione delle famiglie italiane, sul decrescere del benessere nel patrio stivale. Sono cose vere, non c'è neanche da discuterne. E' vero secondo me che il benessere non è cresciuto come molti si aspettavano e non uniformemente. Nord sempre più su, Sud sempre più vicino all'Africa sub sahariana. Certo oggi anche questo sbilanciamento sembra ridimensionarsi pian piano, ma resta un bel divario netto...

Sento parlare a volte di Italia Terminale, paese che ha bisogno di riscuotersi, società malata. Nessuno che riesca però a fare una diagnosi, figurarsi quindi una cura. Siamo tornati ai tempi dell'alchimia, dove si impiastricciavano chissà quali rimedi, molte volte peggiori del male. Ma a guardarsi intorno, per chi in Italia ci sta, sta il paese attraversando una irreversibile regressione? Cioè mi domando: il benessere piuttosto diffuso, specialmente nelle classi sociali intermedie del Nord, ma anche in molte zone del Sud che pure stentano a riconoscerlo, non basta più? Voglio dire che ogni tanto a qualcuno conviene dire che la situazione è tragica perchè così si può dare un pò di colpa in giro per tutto quello che non va bene. Poi però quelli che si lamentano sono imprenditori ricchissimi, commercianti che non devono sfangarla ogni fine mese perchè hanno delle risorse stratosferiche e famiglie agiate di politici e calciatori... Intendiamoci: non dico che la situazione sia rosea, ma mediamente gli italiani non se la passano male. Basterebbe vedere quanto siamo disposti a spendere in cellulari e TV HD per rendersi conto che la media sta abbastanza bene da non dover tirare la cinghia troppo stretta. Si può stare meglio, è chiaro, ma...


Ammetto che la mia possa essere una visione molto parziale, da fuoriuscito dalla patria. Eppure mi resta il dubbio che dire che tutti stanno male sia un modo per giustificare provvedimenti per migliorare le condizioni di vita anche di chi sta bene, con la scusante che si prova a dare a tutti e di certo di più ai "poveri" che come massa e classe sociale, nessuno è però in grado di identificare e di aiutare realmente...

E meno male che è ritornato Tremonti, che con il suo decreto Robin Hood, riuscirà ancora una volta a superare Walt Disney in creatività. Peccato che questa volta abbia scelto un nome non tanto azzeccato: la cara volpe, per quanto nobile, sempre ladra era...

1 commento:

Grimilde ha detto...

Caro Capotreno, la tua analisi è corretta aggiungo però un dettaglio, una tempo (neanche troppo lontano) quando in una casa entravano due stipendi medi, la cui somma si avvicinava ai 5milioni, la famiglia si riteneva benestante. Ora come ora 3mila euro al mese non ti fanno tirare la cinghia,è vero, ma quella famiglia è in una situazione tale da doversi fare i conti intasca ogni mese...e stiamo già parlando di situazioni fortunate!!

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