mercoledì 27 marzo 2013

Se un'era si chiude

Un'era è un tempo di dimensione soggettiva. Tutto sommato, per un bambino di 5 anni un'era può essere quella della libertà di pipì a letto. I dinosauri hanno anche avuto un'era, lunghetta rispetto alla pipì, non c'è che dire, ma rispetto alla vita dell'universo?

Beh ieri è finita la mia era come ingegnere molto tecnico ed è iniziata quella verso una strada diversa, un passo indietro rispetto al mettere le mani sul tavolo di misura, e un passo in più verso la sedia dell'ufficio. Il cambiamento segna la fine di un decennio di lavoro fruttuoso, faticoso, orgoglioso e a volte un po' doloroso... Ma nel complesso oso dire meraviglioso...

Nella festa di addio al mio ambiente attuale, ho sentito improvvisamente allontanarsi una serie di esperienze e di persone che tanto hanno fatto per me e che non posso smettere di ringraziare silenziosamente. A voce sarebbe difficile perché in fondo ho scoperto che il mio lato tenerone tende orribilmente a manifestarsi nei discorsi pubblici e aprire le fontane di fronte a un pubblico di soli uomini può essere imbarazzante...

La goduria dell'organizzazione cui spero di andare incontro mi attrae. Ovviamente non mi attendo rose e fiori, e forse riesco a non sentirmi tremante di paura grazie agli anni trascorsi. Però ritorna un po' la sensazione del primo giorno di scuola: la differenza sarà forse che la tremarella durerà meno a lungo. O almeno lo spero.

Ma nel complesso mi piace pensare alla mia era e a quelle impronte che ho lasciato sulla terra bagnata. Del tutto immodestamente spero che qualcuno le possa trovare un giorno scavando. E nella curiosità di sapere chi ci sia stato dietro un nome, ritrovi me... Nell'ego presuntuoso che deborda, però c'è orgoglio e vanto. Non li voglio vivere per una volta come difetti...

Nuova era, nuovi obiettivi e nuovi personaggi. Ma anche una bella chiocciola sulle spalle...

domenica 24 marzo 2013

Grillo che non fa dormire

Non amo prendere delle posizioni approssimative. Intendo dire che non mi piace dire senza essere andato a fondo delle situazioni. E' per questo che mi astengo dal parlare dei dettagli delle azioni del nuovo Eroe nazionale Beppe Grillo. Guida i suoi sostenitori come meglio crede. Ha il diritto/dovere di indirizzarli essendo il referente principale del movimento nonchè suo portavoce famoso e ascoltato.

Purtuttavia mi sento di dire qualcosa su quello che le elezioni hanno portato con l'avvento del movimento Cinque Stelle. Prima di tutto un terremoto e l'incertezza. Non necessariamente un male in un sistema in involuzione da troppi anni. Un gruppo dirigente assolutamente degradato e incapace di seguire i trend sovranazionali come di produrre cambiamenti e innovazione legislativa adatta a mantenere un decente livello di sviluppo... Va fortemente rinnovato, non necessariamente tutti al rogo, ma facciamo un braciere largo, perchè di massa ce ne è e molta.

Pero' cosa ci aspettiamo dalle elezioni? Credo come prima cosa che qualcuno si prenda la responsabilità di fare qualcosa. Azione che vada a produrre un clima positivo e a cercare di aiutare chi sia in difficoltà.  Azione comunque, non inazione e staticità assoluta. Grippare i cilindri del motore senza un meccanico vicino? Secondo me ferma la macchina nel mezzo del nulla, soprattutto se non si propone il proprio numero della tessera dell'ACI per farsi venire a recuperare. Mi si puo' dire che l'idea è proprio di rompere il motore per metterne su uno nuovo: mi piace! Io per natura amo le innovazioni. Pero' per non rimanere nel pantano a vita, c'è qualcuno che se ne intende di combustione, trasmissione, iniezione e tutto quello che serve per fare di un blocco di metallo un propulsore? 

Ecco, è qui che Grillo non mi fa riposare serenamente: fa cri cri giorno e notte in rete, ma non mi sembra che dica qualcosa di nuovo e non scontato se non che tutto fa schifo. Bene, ma dov'è la proposta? Sento che ci si concentra tanto su un governo che "non s'ha da fare", sul finanziamento ai partiti da distruggere, sui rappresentanti eletti etc etc. Ma dell'economia disastrata, del lavoro che va a puttane (o meglio quello che sembra l'unico lavoro garantito rimasto...), della povertà che cresce e di un paese indebolito e intristito, chi si deve preoccupare? Ci si illude forse che tutti gli italiani entreranno in politica attivamente? Non avviene da nessuna parte del mondo, figuriamoci in un paese sostanzialmente devoto all'individualismo come il nostro...

E dulcis in fundo, analogie tremende con recenti signori cui ci si professa avversi: la tecnica dell'agnello sacrificale (che sotto Pasqua ci sta anche bene...) che dice che ci sono attacchi giornalieri di gente che pagata sta sul sito a scrivere cattiverie... Saranno anche loro magistrati di Sinistra o comunisti? Tutti alfabetizzati informatici che sanno come manipolare? E chi manipola il manipolatore? Insomma è iniziato un martirio via internet? E supponiamo sia vero e non si tratti di persone che effettivamente non sono d'accordo, l'unica risposta è l'impegno concreto. Non le parole blablabla, ma il dire cosa si vuole fare e farlo.

Oppure è un muoia Sansone con tutti i Filistei... E per inciso i Filistei sono gli Italiani...

giovedì 21 marzo 2013

Edonismo ed Amaro Montenegro

Forse alcuni piu' giovani di me non ricordano la pubblicità dell'Amaro Montenegro... Non quella di oggi, ma quella di alcuni anni fa, mostrava un tipo che andava in giro con il sidecar e la giubba da esploratore. Correva verso una destinazione che ben presto si rivelava una stalla e faceva nascere un puledrino... Insomma un veterinario che poi per festeggiare si ingollava un bel bicchierino di Amaro per far andare giu' probabilmente qualche pesante cena campagnola. Come poi ritornasse indietro e se la polizia lo mettesse dietro le sbarre per guida in stato di ebbrezza nessuno puo' dirlo. Ma la funzione sociale e il messaggio positivo giungevano memorabili: fai una cosa buona e poi hai diritto all'Amaro che ti addolcisce la serata. E in effetti, agire da veterinario per curare delle creature di Dio era atto rispettabile.

Oggi le cose sono cambiate e il protagonista, ancora con una giubba, si impegna a far arrivare a destinazione un gruppo musicale per una festa. Grande festa e via di amaro al suono dell'orchestra. Tutti felici e sorridenti a godersi la serata compreso il nostro eroe. Pur rispettando il valore assoluto della musica, mi sembra pero' che il messaggio si sia un po' trasformato: dal sociale all'edonista in un bicchiere di digestivo? Forse specchio dei nostri tempi, il veterinario si è riciclato in una ditta di salvataggio delle sagre di paese. O forse meglio dire che fa una migliore impressione un vincente che riesce a mantenere vivo il divertimento piuttosto che uno che si sacrifica e si sporca le mani per un cavallino... L'amaro lo si gusta piu' volentieri quando vicino non c'è la puzza di sterco di quadrupede e intorno invece gli altri sono brilli abbastanza da sorridere immotivatamente ebeti.

E' un'estremizzazione, senza alcun dubbio. Ma questa riflessione su un mondo dove non si progredisce nella direzione di fare cose importanti per mantenere vivo il nostro pianeta, ma piuttosto ci si stordisce di inutilità, un po' mi fa effetto. Quale progresso ci hanno portato iPhone, iPad, Tablet e reti telematiche? Ci hanno avvicinato virtualmente per renderci forse piu' lontani fisicamente. Ma sono anche in molti casi aggeggi di puro entertainment, belli da vedere e toccare, ma utili a cosa altro che a generare un numero inimmaginabile di bit?

Detto da me, ardente sostenitore dell'Hi-Tech in tutte le sue propaggini cicciotte, puo' sembrare un'accusa ipocrita. Ma ogni giorno mi sembra che stiamo usando le nostre risorse non per dare una vita calma, serena, sicura e dignitosa a tutti con un benessere diffuso, quanto per produrre costantemente grosse sciocchezze di cui non sappiamo piu' cosa fare dopo poco. Sprechi che si sommano a sprechi e che non ci fanno migliorare le condizioni del mondo. Bene internet, bene l'aspetto ludico, ma dove sono e dove vanno a finire i progressi tecnico scientifici volti non a generare profitto quanto semplicemente a migliorare la nostra vita e a renderla lunga e serena? L'edonismo del complesso musicale "salvato" dal dolce omino dell'Amaro, dicono che generiamo tonnellate di cose che servono a divertirci, dimenticando forse che esse non sono una priorità...

Sarà pure un approccio bacchettone e minimalista, ma stasera mi prende un po' la voglia di ritornare ad una vita di base, dove salvare il cavallino ancora vince sullo spettacolo della Sagra...

lunedì 4 marzo 2013

Risvegliarsi con il mal di testa da potere

E alla fine le elezioni italiane sono andate peggio delle mie peggiori aspettative. Un paese che non potrà essere governato da  nessuno. Una nazione cui non sembra vero poter di nuovo litigare in maniera del tutto inconcludente.

Il PD ha perso e lo ha meritato. Assenti dal gioco nella parte decisiva, non hanno convinto nessuno. Non si è capito dove volessero andare a parare e infatti hanno preso 3 pappine su calci piazzati.

Il PDL che con il solo uomo capace di smuovere le masse e di incantarle nonostante le sue menzogne siano stata già molte volte svelate, ha fatto un gioco a distruggere che non aveva speranza, ma porta ancora danno.

E poi i Grilli parlanti e le loro istanze valide, ma così piccole piccole da lasciare un vuoto spinto.

Di tutte queste "debolezze politiche", il M5S è quella che più mi intristisce. Finalmente accortisi che adesso dovrebbero fare qualcosa per e non semplicemente contro, i due maestri di festa si mettono in uno sterile traverso per esercitare un potere vuoto di contenuti. Sacrosante alcune delle loro istanze, non si capisce come le vogliano portare avanti. Era bello e facile stare contro tutto e poter sparare a zero sui bravi ragazzi della politica. Dirne male e peggio scontato, perchè profondamente valido. Ma adesso? Poche idee, raccogliticce. Poco spazio alla voce di altri che non siano attori professionisti. Decisamente un atteggiamento verbalmente violento che tanto bene ha saputo parlare ai cuori degli italiani e guidare la loro mano al momento di fare la croce.

La politica dello scacchiere non mi interessa per niente. Constato con orrore che il mondo è preoccupato per l'Italia. Non ci ridono dietro, pur meravigliandosi che tanto in alto si sia spinto di nuovo il cavaliere. Stanno già cercando un modo per liberarci del peso di un'Italia ormai povera e inaffidabile, dove la politica vive sui ricatti di uno sgangherato arrabbiato attore (comico) e nell'inutilità di tutti gli altri.

Cosa potrà succedere da ora in poi? Non ho la sfera di cristallo per saperlo. So però che non era un buon momento per proporre una "non proposta". Era tempo che pur nella possibilità di mille errori si giungesse a una guida che mettesse su un piano per far respirare la gente. Strillare e sputare insulti non serve più a niente. Continuare lo spettacolo deprimente del taglio della torta è altrettanto triste che essersi delegittimati da soli a suon di scelte sbagliae, imbrogli e coerenze slegate dalla realtà...

Io penso che una nuova legge elettorale giusta e non guidata da interessi particolari, per quanto auspicabile, non abbia speranze di essere varata e superare le acque del mar di Montecitorio... Eppure è quella l'unica cosa veramente indispensabile perché si vada di nuovo alle urne e una scelta la si faccia senza spazio a discussioni. E poi lì qualcuno la responsabilità la dovrà prendere. E chiunque sia, sarà meglio del nessuno odierno...

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