mercoledì 31 ottobre 2007

Dolcetto e Scherzetto!


In questa giornata prodiga di post e di commenti, vi lascio con un ultimo racconto di una cosa divertente...

Ero nella baita al mio caro Pccino, e amabilmente facevo qualcosa di inutile...

E inatteso, ecco il mio campanello di casa... Chi può essere? Colto anche dal brivido di "paura da rottura di palle" mi avvio alla porta. Guardo dallo spioncino e ecco l'illuminazione: banda di guerrieri della notte di età variabile tra 6 e 10 anni ferocemente attendono dietro la sottile sfoglia lignea... Apro, capisco che bussano a dolci, e come uno dei peggiori cafoni della storia richiudo la porta mentre vado a cercare disperatamente qualcosa nella mia dispensa... Ovviamente sono consapevole che non apprezzerebbero qualche tartina al patè di olive, per cui guardo con attenzione alla bustina di cioccolattini che ho comprato tempo fa. Trattasi di buoni truffe al cioccolato fondente, contenenti una ottima crema al rhum... Ok, vada per questi: i bambini faranno bene a imparare presto le vie all'alcolismo, per cui smercio il pacchetto a quella che più adulta e sorridente mentre gli altri dotati di busta mi guardano perplessi, e richiudo la porta imbarazzatissimo... Sento delle matte risate dietro la porta e finalmente riprendo a respirare anche io: almeno non avrò uno scherzetto!

Ai successivi bussatori di Halloween non ho aperto: per loro avrei avuto pane e marmellata, ma niente più di questo. Non credo che avrebbero apprezzato e io non ero in grado di spiegare che ero a casa malato senza aver comprato niente per l'occasione e fondamentalmente indifferente alla festa della Zucca... Non avrei avuto il coraggio di guardare le loro faccine perplesse senza sentirmi un verme...

Ma l'anno prossimo me ne ricorderò, e sarò il migliore smerciatore di caramelle della storia... Intanto un leggero senso di colpa per i truffe mi perseguita: se la bustina è finita a uno solo, sarà già ubriaco... Ma in fondo è colpa loro, quindi amen...

Il punto V - Cinque amici al Bar.


E' da un pò di tempo che mi sono accorto che il blog, in particolare questo blog, è diventato un luogo fisico, con una sua dimensione spazio-temporale definita, con dei frequentatori-autori assidui e con una serie di lettori...

Ci dà piacere comunicare e farlo anche in modo pubblico. Ciò che trasferiamo è un pò o molto più di un pò di noi, del nostro vissuto, dei nostri perchè e a volte delle nostre risposte a questi perchè...

Credo che questa sia una cosa molto diffusa, eppure non a tutti può capitare di unirsi intorno a un focolare dotato di rotaie e binari, per dirsi anche cose intime e personali. Abbiamo il nostro "Punto V", punto "Viaggia in treno" e ce lo gustiamo bene e con entusiasmo. Le giornate a volte sono piene e a volte no, ma qualche minuto speso a questo rinfrescante bar è per me sempre ben investito.

Al di là di un semplice panegirico della comunicazione che abbiamo creato, mi pongo la domanda: perchè? Insomma, come al solito, qual è il segreto del successo? A parte un completo autocompiacimento e il sollazzo di scrivere cose anche inutili, spesso divertenti, in alcuni casi molto importanti, io credo che il segreto risieda nelle persone e nella loro curiosità di percorrere strade nuove e sentieri anche accidentati.

Trovarsi per la strada non è facile: lasciarsi andare e dimenticare gli altri molto di più. Ma se ci si sforza un pò, e in pubblica piazza ci si mette un pò di ognuno, la piazza resta sempre viva e piena e interessante... E nella piazza di questo paese, c'è sempre posto per chiunque voglia dire la sua, foss'anche seduto sul divanetto del treno...

Gli autori registrati sono quattro, è vero, ma dopo il post della Perfezione, mi piace pensare che, se le va, si sia anche in cinque...

Le parole per dirlo

Il nostro maestro mi ha ispirato, in fondo un blog è anche un posto per dire cose profonde e sentite, dove scrivere dà la possibilità di dire quello che a voce è difficile.
Non ho mai parlato con voi di mia sorella: più piccola di me di sette anni, fisicamente siamo state sempre piuttosto simili agli occhi altrui (noi le differenze le vedevamo), piccole, capelli chiari, occhi scuri, ma di carattere, mamma mia, di carattere siamo sempre state come il giorno e la notte, come la bonaccia e la tempesta, come il diavolo e l'acqua santa (inutile dirlo, il diavolo sono sempre stata io).
Lei ha sempre avuto la misura delle cose, la diplomazia naturale, l'essere sempre stata una "signora", io l'irruenza, l'eccesso, la mia canzone è "Non sono una signora, una con tutte stelle nella vitaaaaa".
E' sempre stata presente nella mia vita, nei miei giochi di bambina, nella mia adolescenza, in cui abbiamo anche litigato a sangue. Lei tantissimi amici fin dalla più tenera età, io pochi fino a non molti anni fa, lei una famiglia e un figlio, io amori impossibili e grandi passioni.
Lei un lavoro sicuro e prestigioso, io un sacco di contatti e un lavoro che mia madre ci ha messo un sacco a capire.
Eppure, dentro, dove conta, mi accorgo adesso che siamo sempre state molto più simili di quanto noi stesse non vedessimo. Come guardare una mano immersa in un liquido scuro da cui spuntano solo le dita, diresti che sono due invece è una cosa sola. Così noi, sicure di trovarci quando c'era bisogno, un sacco di sottintesi eppure la certezza dell'amore.
Mia sorella è morta il 1 gennaio di quest'anno, ora io sola resto a camminare per due. Eppure ancora mi consiglia, lei, la piccola, con la sua voce tranquilla e con la sicurezza di chi sa come comportarsi in ogni occasione. La porto con me dovunque io vada, come l'amputato a cui hanno tagliato una gamba e la sente ancora. Ed è una presenza felice.

Caverna attrezzata

Uhuuuuuuuuu! Ma che bello! Piace anche a me arredare le case altrui, si si. Oh, allora, giusto per sistemarsi una "cavernetta" attrezzata, con quelle due cosine per un minimo di comfort, direi che occorre (naturalmente la nostra Gatta entrerà nei particolari, lei si che è tecnica):
Camera da letto del di lui padrone - 1 letto (grande e comodo), 1 armadio con cassettiera (fallo grande e componibile che ti serve anche da ripostiglio), 1 poltroncina (per poterci scaraventare i vestiti la sera o approntare quelli per la mattina);
Salotto grande ...etc. etc. - minimo, ma proprio minimo 1 tavolo da pranzo con 4 sedie (più altre sedie o sgabelli pieghevoli per ospiti in più), 1 divano 3 posti comodo e bello a piacere, 1 ampia libreria / parete attrezzata in cui trovino posto anche i gadget elettronici tipo televisione, stereo, home teatre, etc., 1 tappeto (credimi, il tappeto serve assolutamente, e prendilo grande, arreda un casino e dà colore);
Studio del di lui / ospiti - 1 divano letto (direi una piazza e mezzo), 1 scrivania / tavolo, 1 libreria e/o mobile;
Il grande assente, il bagno - si fa blin blin dal balcone? il resto per la strada, come le caprette? ci si lava singing in the rain? naaaaa, e allora ti serve 1 lavatrice (magari è comune anche qui, non so), 1 mobile da bagno per tenerci asciugamani, saponi, cremine, phon, etc., 1 scopettino, 3 o 4 ganci, 1 specchio con mensole, 1 poggiapifferi per doccia, 1 o 2 poggiasaponi, 1 tienispazzolino e quant'altro vedi tu (senti a me, il bagno deve farti rilassare, fallo completo, non lesinare);
Le luci (datemi lumi, no?) e altre amenità - e poi, non bisogna dimenticare le luci, prendi lampade da terra o da tavolo che così non hai problemi quando ti sposti e le ricicli sempre e poi fanno atmosfera.... che non guasta, aggiungi a queste varie amenità tipo gancetti vari, tende per finestre, cuscini per divano e chi più ne ha più ne metta e vedrai che il tuo budget, pur capiente, ti sembrerà ridursi sempre più.
Alla fine avrai ottenuto al massimo una caverna attrezzata, ma colorata e comoda. Per gli ammenniccoli c'è tempo, uno dei divertimenti di mettere su casa è che non si finisce mai di giocare ai piccoli arredatori. Ahhh, ti dovesse servire http://www.ikea.com/it/it/

Richiesta di aiuto!

Grande notizia dalla Baita: sto per lasciare il casermone di cemento armato per andare in una casa vera.
Ha pressochè i requisiti di una residenza familiare essendo parecchio grande, ma questo sono certo potrà incoraggiare ospiti italiani a pervenire in terra elvetica.
Ora la richiesta di aiuto: non ho idea di quali siano i mobili e soprattutto gli accessori indispensabili per la creazione di una casa confortevole. A parte gli elementi tecnologici sui quali già sto creando nella mia mente, è sul pratico che non vorrei cascare male. Vi segnalo che il tutto lo devo reperire in Ikea con un budget discreto, ma pur sempre limitato. Insomma, mi servirebbe una mano telematica per scegliere i pezzi che sono utili e che ben si armonizzano tra loro sia in camera da letto che salotto. La cucina ce l'ho già, per cui per quella stanza credo mi servirà solo un tavolo e le sedie.
Credo possa essere utile dire che la casa si compone di: stanza da letto del padrone (io me medesimo), salotto grande comunicante con cucina, stanza da letto secondaria con uso studio... Se qualcuno (e mi affido molto alla espertissima gatta) ha delle linee di prodotto Ikea da suggerire, io sarò infinitamente riconoscente!
Attendo lumi!

martedì 30 ottobre 2007

Un ripiego e uno spiego

Il ripiego sarebbe che, visto che A.B. non ha messo nessun link promesso alla recensione, nè ha fatto altro, allora per dispetto ho inaugurato la rubrica Scuola di cucina, ma non demordo, continuerò a recensire ogni tanto, è che ho la testa ingolfata di idee, ma richiede per me uno studio maggiore, tipo riprendere il libro, riguardarlo, dire ahhh! siii! ecco! e poi partorire un commento che abbia un senso, insomma mica lo riesco a fare se non a casa, libro a fronte, il sabato o la domenica e in effetti, ecco, in quei giorni faccio anche un sacco di altre cose, tipo vedere amici, andare al cinema, gavazzare in giro, cucinare per la settimana, fare zinghi zonghi, rompermi le palle con mamme, suoceri e minchiate varie, etc. etc.
La scuola di cucina, ossia le ricette, mi escono così, di getto, posso farle, dirle e scriverle dappertutto, basta che io pensi cibo, primi piatti, tempo necessario, cosa ho in casa e mi si squaderna nella testa un archivio bello ordinato e via, ricette a volontà. Nel mio lavoro precedente i colleghi mi usavano spesso in questo senso dicendomi: stasera ho una cena, ho questo in casa, cosa faccio? oppure voglio servire pesce, mi racconti gli involtini di pesce bandiera? e io pam pam, racconto ordinata la ricetta richiesta.
Quindi ecco lo spiego del perchè ho messo su la Scuola.
Ah! a proposito, vi propongo un sondaggio: cosa diavolo succede ai maschietti? ci sono in giro ferormoni in abbondanza, li vendono per la strada, o sono io? All'improvviso tutti giù a battere i pezzi torno torno, e allora? Magari è un sintomo di vitalità, perchè lamentarsi, anzi è bello, no?
Per lo meno è una novità in giorni in cui vorrei urlare al mondo PALLE, PALLONE, PALLONISSIME!

Famolo in fretta

La la la la, e quando dovete cucinare in fretta? Quando l'ospite arriva all'intrasatta? All'uopo due ricettine due, veloci, anche con avanzi. (Meglio sarebbe saperlo un giorno prima - di quelle veloci ne so un casino - queste però per me sono un must)
Quella roba buona (mai saputo come si chiama davvero...)
Vi serve del pane stantio o pane a cassetta, del fiordilatte vecchio (o simili, o anche quella roba ripugnante a forma di salsiccione che mettono sulle pizze adesso), del burro, delle acciughe sott'olio o pasta di acciughe. In realtà serve per riciclare uno o più dei summenzionati prodotti, ma è così buona che vale anche la pena farla apposta, però vi giuro che è meglio quando il fiordilatte ha un giorno perlomeno ed è stato anche in frigo.
Allora, prendete un ruoto delle dimensioni acconce (vedete voi a seconda della quantità degli ingredienti o della grandezza delle pance), togliete le parti più dure della crosta se state usando pane un po' vecchiotto, tagliatelo a fette, e disponetelo nel ruoto, oppure se usate pane a cassetta sbattete direttamente le fette nel ruoto. Riempite bene gli spazi vuoti. Tagliate il fiordilatte o quel che è in fettine e mettetele sopra le fette di pane. Ficcate in forno a 180 gradi e guardate un po' quando si scioglie il fiordilatte. Intanto mettete in una padellina il burro (q.b. anche detto a uocchio) e qualche acciuga o un po' di pasta d'acciughe, fate sciogliere senza fare soffriggere troppo. Badate che le acciughe si siano disfatte. Tirare fuori il ruoto dal forno, spargete il burro sopra il fiordilatte e mangiate! Uaoooo!
Roastbeef (oppure rosbif - giuro)
Mbhè, qui il meglio del meglio è avere un pezzo di filetto (si si, proprio filetto) da un chilo, un chilo e mezzo. Lo legate bene bene, in modo che mantenga la forma in cottura, lo mettete in un ruoto abbastanza largo da farcelo entrare, mettete olio e burro (ho detto e, non o, badate bene), sale, pepe, girate con le manine sante in modo che si unga bene tutto e mettetelo sul fornello. Intanto avrete acceso il forno a 200 gradi. Fatelo scaldare bene. Sul fornello fate rosolare il pezzo di carne da tutte le parti, in modo che si formi una bella crosticina e i succhi poi rimangano tutti dentro. Quindi, quando è rosolato e il forno è bollente, mettete il ruoto in forno. E ce le fate stare 20 minuti per ogni chilo di carne. Non di più, deve uscire in modo che, quando lo tagliate, solo tre millimetri di carne torno torno sono cotti, andando verso il centro la carne deve essere sempre più rosa e quasi cruda al centro perfetto. Questo è il roastbeef, altrimenti se è più cotto si chiama arrosto morto ed è una vera schifezza. Augh! Ho detto! Tagliate fettine sottili sottili sottili, disponete in un piatto da portata, irrorate con il sughetto (oppure portate il sugo a parte in una salsiera) e magnateeeeee. Da servire con purè, insalata o verdurine bollite. No sapori troppo forti.

lunedì 29 ottobre 2007

Deja Vu al contrario...


La sensazione del Deja Vu non c'è bisogno che mi metta a spiegarla: sono certo che nella vita sia capitato a tutti e in giro ci sono una serie di millantatori e una letteratura immotivatamente enorme su quello strano momento in cui sembra di rivivere qualcosa. Doveva succedere anche agli inventori della metempsicosi, tanto da crearne una filosofia e una religione, per carità, degne di ogni rispetto... Non sono scettico che si possa avere più di una vita, ma siccome generalmente non mi ricordo mai se ho chiuso la porta di casa dopo 30 secondi che sono fuori, non credo che potrei veramente ricordare cose avvenute anni prima... Ma questa è un'altra storia...

Quello di cui parlo stasera è la notizia del giorno che ho vissuto in ufficio. Riunione del lunedì (si fa anche qui inesorabilmente ogni inizio settimana con una organizzazione svizzera e una flessibilità italiana). Entriamo come al solito sereni ma a ranghi ridotti: le solite incombenze dell'ultimo minuto! E invece no, anche la riunione ce la cantiamo e suoniamo in pochi, ma buoni. E la prima notizie è BOOM! Il più anziano come anni di lavoro nella nostra sede se ne va. Ha trovato un altro lavoro e quindi lascia, inevitabilmente raddoppiando il nostro lavoro e spero per lui il suo stipendio...

E subito si è innescata nella mia scatola cranica, la visione dall'esterno del momento in cui sono stato io a dire: cara Capo, me ne vado... Ricordo ancora il salto all'indietro della neo-mamma e la mia preoccupazione per il fatto che allora aveva una panza avanti e due enormi poppe a corredo. Mi sentivo responsabile di darle questa notizia in anteprima, ma la prese bene. Ciò che la fece soffrire fu il dover aspettare il lunedì mattina per dare la notizia ufficiale a viva voce nella sede di Portici. Sul treno riuscì anche a resistere, ma alla macchinetta del caffè l'ansia divulgativa ruppe l'argine e megafonicamente investì tutti gli astanti della novella... E' vero che nel frattempo avevo già dovuto superare gli enormi occhi della mia compagna di laboratorio che aveva già coniato per me il nome di Giuda I-Scarola, e l'incredulità di chi supponeva che stessi scherzando e se la rideva. Ancora ricordo la diffusa sensazione di euforia e allo stesso tempo la necessità di non mettermi a ridere per dare credibilità alla cosa. In definitiva non mi sembrò vero di aver dato le dimissioni finchè la voce non si sparse ai 4 venti. Ho guardato il fuggitivo di oggi con un misto di incredulità e stupefazione, ma anche con una certa invidia: sentire il sangue scorrere veloce in direzione di una nuova strada è una sensazione che non si può disprezzare o sottovalutare. Ho vissuto un deja-vu, ma era al contrario: cioè io vedevo quello che avevano vissuto gli altri al momento del mio annuncio. E mi sono passati davanti i volti di tutti, ho risentito le parole che ho detto n-volte sull'importanza di provarci e sui miei sogni e desideri. E ho capito che, indipendentemente da dove veniamo e dalle nostre esperienze, pezzi della nostra storia possono essere rivissuti come in una pellicola in cui si è spettatori...

Superato il momento poetico, mi viene il dubbio che mi convenga pensare a comprare un ombrello bello resistente: tra poco inizierà a piovere roba pesante di colore generalmente marrone, e non so perchè ho l'impressione che dovrò prendermi qualche secchiata. Speriamo solo di striscio...

Le mie passioni

Come forse qualcuno di voi già saprà io ho due grandi passioni, una nata quando avevo 6 mesi ed una nata quando avevo 12 anni: leggere (bhè, a 6 mesi mi leggevano) e cucinare (fino ai 12 anni non ho mangiato assolutamente niente, ma proprio niente, eh).
Entrambe appagano profonde motivazioni del mio essere: vivere molteplici vite l'una e soddisfare il mio istinto materno l'altra. Mi piace nutrire la gente, moltissimo, sfamarla, farla sognare con il cibo, farle dire alla mia tavola "basta, mi arrendo!", farle brillare gli occhi e (al bando l'inutile modestia!) mi riesce abbastanza bene.
Quindi ho pensato di condividere con voi qualche ricettina (anche per accompagnare chi ultimamente cucina "un botto"....) e inauguro quindi una nuova rubrica:
SCUOLA DI CUCINA
Pasta con broccoli e noci
Vi occorrono 100 gr. di noci (fresche o secche), 2 fette di pane nero o di segale, olio, 500 gr. di broccoli o cime di rapa, 400 gr. di pasta corta (pennette, casarecce, fusilli o altro), olio, aglio, prezzemolo, 2 limoni, sale, pepe nero appena macinato.
Sbucciate le noci (se sono fresche togliete anche la pellicina), unitele alle fette di pane nero senza la crosta, ficcatele in un mixer o usate il minipimer e frullate bene. Mettete il composto in una padella con due / tre cucchiai d'olio e fatelo andare a fuoco lento girando spesso fino a farlo dorare. Unite a metà cottura un pizzico di sale, il pepe nero, due spicchi d'aglio tritati finemente e la buccia grattuggiata dei due limoni. A parte spremete il succo dai limoni e tritate il prezzemolo grossolanamente e teneteli lì in attesa.
Intanto avrete messo l'acqua sul fuoco, avrete lavato le cime di rapa (o i broccoli) dividendoli a piccoli pezzi. Quando l'acqua bolle gettatevi la pasta (si suppone un tempo di cottura intorno ai 10/11 minuti), salate, aspettate 5 minuti e gettatevi anche le cime di rapa. Quando la pasta sarà cotta (al dente, mi raccomando!), scolate il tutto con una schiumarola (che è meglio) e versate via via nella padella con il pane etc. etc. (fuoco acceso sotto la padella). Girate, aggiungete il succo di limone e il prezzemolo, girate ancora e servite il tutto fumante!
Vi assicuro che è mondiale, il succo e la buccia di limone si sposano con i broccoli dando un gusto di fresco che è impagabile. Se volete, potete mettere a tavola del pecorino grattugiato e/o del peperoncino frantumato per il mangiatore voglioso di sapori forti e multiformi.
Tutti si leccheranno i baffi!
A domani per la prossima ricetta, quella che non vi darò mai e poi mai è quella del devil's food, ma insomma, non si può avere tutto! A proposito, vi piace la cucina indiana? Io faccio un ottimo pollo tanduri che stuzzica il velopendulo. Baci a tutti e buon appetito.

sabato 27 ottobre 2007

Pranzo domenicale alla francese...


Ok: domani sono a pranzo da un collega francese. E' stato molto cortese a invitarmi, e io, altrettanto cortesemente, ho accettato, e sono in procinto di portare un dolce comprato per l'occasione...


Sono piuttosto interdetto su questa situazione che si è venuta a creare: non so bene cosa aspettarmi, sia dal punto di vista culinario che da quello conversativo... Come sapete, e come queste pagine confermano, non ho grossi problemi di loquela, sia in italiano che nell'anglosassone idioma. Su quello transalpino, dopo aver detto "Je suis Catherine Deneuve" posso affidarmi solo a qualche mediocre parola di uso comune come Toilet... Spero però di cavarmela lo stesso, e soprattutto di riuscire a evitare qualsiasi tipo di discussione pericolosa che impatti sull'orgoglio nazionale... Forse è meglio esimermi dal tirare fuori dal cassetto la maglia dell'Italia di Cannavaro e dal portare una bottiglia di spumante... Ma non è detto: in fondo i francesi che sto conoscendo sono personaggi piuttosto strani e variegati, per cui potrebbe essere anche una pranzo inusuale, ma divertente... Spero di riuscire a relazionarvi dettagliatamente sull'avvenimento e che ci sia qualcosa che mi renda ispirato...


In ogni caso il mio appello lo lascio su queste pagine: se scompaio nel nulla, sappiate dove venire a prendermi!

venerdì 26 ottobre 2007

Oroscopi e contrappassi

Visto che siamo in treno, e che leggiamo l'oroscopo, ecco qui per i frequentatori di questo blog, alcune chicche (l'oroscopo vale dal 26/10 all'1/11:

Scorpione (aiuto! anche l'oroscopo congiura contro di noi rimasti qui!)
Non mangiare merendine che languono nel distributore automatico da sei mesi. Non chiedere consigli a chi non ha cambiato idea su nulla dal secolo scorso. Non metterti vestiti comprati prima del 2005 e non rimanere su posizioni prese più di un mese fa. Hai capito cosa voglio dire, Scorpione? Devi sfuggire a tutto quello che ti tiene legato al passato. È ora di essere pienamente disponibile agli shock del futuro. Travestimenti consigliati per Halloween: un punto esclamativo che ride, un bocciolo di rosa sul punto di schiudersi, un segno di benvenuto.

Sagittario (e me lo merito, per la legge del contrappasso, dopo il meraviglioso post!)
Se sei stato messo su un piedistallo da qualcuno che ti ammira un po' troppo, nelle prossime settimane dovrai scendere da lì. Se hai fluttuato tra le nuvole, è ora di tornare con i piedi per terra. Insomma, Sagittario, se sei stato in qualche modo troppo in alto e troppo potente, troppo fuori e troppo oltre, sarebbe saggio adottare una prospettiva più realistica. Ed è una buona notizia. Dopo lo shock iniziale, la vita diventerà più interessante e la gente più disposta ad aiutarti. Travestimenti consigliati per Halloween: un angelo che scende da una scala, un paracadutista, una celebrità alcolizzata in un centro di disintossicazione.

Leone (per Angy, che non c'era sul treno stamattina)
Nel villaggio polacco di Szymbark c'è una casa capovolta. Il filantropo Daniel Czapiewski l'ha fatta costruire al contrario in ogni minimo dettaglio. Il pavimento è in alto, con tutti i mobili appesi, e si cammina sul soffitto. T'invito a fare di questo luogo il tuo simbolo di forza, Leone. Usalo per trarre ispirazione mentre capovolgi completamente la tua casa. Abbi il coraggio di essere folle, saggio e spiritoso nel reinventare e rinnovare le tue vibrazioni domestiche. Travestimento consigliato per Halloween: una casa capovolta.

giovedì 25 ottobre 2007

La sveglia delle 5.50a.m.


Oggi è suonata alle 5.50. Però ero già sveglio: un pò di tensione per le misure da fare e aiuto da dare a un amico in partenza... Insomma trauma evitato, ma giornata lunghissima. A volte credo che sarebbe bello poter avere al lavoro anche un lettino: una mezz'ora di sonno e riposo sarebbe in grado di rimettermi a nuovo. I sapidi giapponesi lo fanno già, ma il loro difetto è come al solito di portare all'eccesso: per agevolarsi nel lavoro, a volte rimangono poi anche la notte in loco! Immaginate come sarebbe rimanersene a Portici dopo le 19? D'estate tanto quanto si può fare, ma d'inverno l'esperienza diventerebbe triste, a meno di unirsi alle attività ludiche, sussultorie e ondulatorie, che si compiono nelle auto parcheggiate...


Intanto posso dire che uscire alle 7 senza ora legale non è il massimo. Sembra sia sera ma invece la tua giornata ancora non è iniziata e quindi, stando in ufficio al chiuso, sembra che la giornata non inizi mai... Per fortuna non è tutti i giorni così!

mercoledì 24 ottobre 2007

Le certezze della vita...


Ci sono delle cose fondamentali su cui si regge anche la nostra stabilità. Piccole cose, niente che sia altisonante o importante, ma di cui noteremmo l'assenza o i cambiamenti all'improvviso con una sorta di stupore doloroso molto intenso.

Per esempio, chi di noi potrebbe rimanere indifferente alla scomparsa di un Cornetto Algida? Il "Classico" è un oggetto che da sempre ha lo stesso sapore e che da sempre lascia in bocca quel piacevole gusto di cioccolato quando si dà l'ultimo morso alla base ripiena! E dopo questa poesia, chi non rimarrebbe frustrato non trovando un Chupa Chups dal tabaccaio? Probabilmente lo compriamo di rado, ma sapere che c'è, non mette di buon umore in giornate nivure?


E per passare a qualcosa di meno sofisticato, si può pensare di non mangiare un tarallo al pepe e uno allo zucchero passeggiando a Mergellina? Quando si parlò di togliere gli chalet, una goccia di sudore cadde pesante lungo la mia fronte timorosa... E che dire del magnifico (almeno quanto sporco) mercato di Porta Nolana? Per chi non c'è mai stato, ovviamente da raccomandare attenzione al portafogli, ma anche la capacità, in una giornata di sole chiara come ce ne sono tante a Napoli, di godersi i colori incredibili di frutta e verdura e i riflessi del pesce!

Insomma, qui servirebbe una classifica: qualcuno ha delle idee che vuole comunicare? Abbasso la timidezza!

martedì 23 ottobre 2007

Lunghi viaggi: programmare e ideare...



Sto pensando a viaggiare... Ok, è vero, sono arrivato qui da poco e dovrei stare un pò tranquillo e essere in pace... Ma non ci riesco...

I viaggi, lunghi o brevi, mi sono entrati nel sangue dal primo vero bel viaggio che ho fatto in libertà... Ricordo quel brivido assurdo di emozione al decollo del megaereo intercontinentale alla volta del Sud Africa. Mi sembra adesso di vedere quella bluastra luce all'atterraggio dopo aver fatto girare sul visore infinite volte il percorso che si snodava tra i deserti e le foreste. La sensazione di stordimento totale era mitigata dalla adrenalina. L'odore della nuova terra arrivò brutale a risvegliarmi dopo le tante ore in atmosfera pressurizzata. E poi solo il bel segno del tempo in una nuova terra da scoprire.

E' stato così ancora dopo... E da allora ho iniziato a scrivere pagine e pagine di ricordi incisi solo nella mia memoria fatta di immagini, suoni, ma principalmente odori...

Il problema di oggi è capire verso quale direzione orientare il mio naso... Ovest, Est, Nord o Sud? E da quale origine guardare i punti cardinali?

Non so, ma il muso sta di nuovo sniffando, foss'anche attraverso questa fredda atmosfera autunnale... E gli odori attraenti iniziano ad arrivare...

Soccordonna!!

Trasposizione di soccorruomo!! (termine desueto indicante necessità di aiuto) E dopo tutto questo che dire? Niente potrà essere all'altezza, acciderbolina! L'unica cosa che mi resta è fare un ragù napoletanissimo e assoluto (nero nero, lucido lucido e profumato) e spedirlo in Svizzera... ehm ehm. Sono qui che mi crogiolo, che mi rimiro, che mi stupefaccio da sola. Ahhhhh, uhhhhh! E sorge spontanea la pungente domanda: sarò mai all'altezza di tali lodi? Ommioddio! Epperò siccome non stavo lì a pensarci prima, mi sforzerò di non pensarci dopo.
Nel frattempo qui si lavora, che credete, mica pettiniamo le bambole, e si corre appresso al nipotino che ha deciso che io posso fare tutti i giochi che fa lui, quindi mi sono arrampicata dentro uno scivolo a tubo in senso inverso, ho camminato su una rete sospesa sul vuoto (vabbè, non era tanto alta, ma io nemmeno, quindi ...), sono andata in altalena, ho imparato ad andare in monopattino (e non vi dico il terrore), nutrito pesci giganti a patatine fritte (e un altro po' si mangiavano pure me), insomma ho incarnato la perfetta (per non smentirmi, no?) zietta affettuosa e giocherellona (oh, le mie giunture).
Pensieri sparsi: l'altra sera camminavo sola, nel freddo, verso casa e il mondo mi è sembrato così nitido, così pulito, così a fuoco che mi è parso di essere solo ora veramente viva. Che mi starà succedendo? E anche questa sensazione me la tengo stretta, sperando che rimanga con me, insieme ad altre cose e scoperte degli ultimi tempi, altrettanto belle e importanti.
In tutto ciò mi sento un tantino isolata, qui al nuovo ufficio. Non che stia male da sola, questo no, incontro sempre un sacco di gente, ma mi mancano i nostri, Angela, Mauro, Gigi, Roberta, e altri che non incontro quasi più. Praticamente il treno è davvero diventato l'unico punto di incontro per scambiarsi parole, opinioni e così via. Indispensabile ormai prendere l'8 e 31 (ex 8,28). Oggi ho preso l'8 e 50, aiuto che desolazione. Qualche sparuto alunno (che non sa che bisogna salire nella 3a carrozza) e basta.
Ah, a proposito, come potrei mai bastonare l'autore di cotanta mirabilia? Mai più! Anzi, tappeti rossi, corone d'alloro per il vate e il premio Nobel per la letteratura.

lunedì 22 ottobre 2007

La mia Perfezione


Incontri che cambiano il percorso di una vita... Incontri sulle rotaie parallele di un treno: potrebbero non congiungersi mai, ma esiste una meravigliosa geometria basata sul fatto che anche le parallele all'infinito si incontrano...

Ed è stato così in un Perfetto momento della mia vita, mi sono imbattuto in una persona speciale, un concentrato di felice e vivida umanità piena di idee e consapevolezze, con gli occhi vispi socchiusi a rimirare cose piccole e grandi per trarne un senso e per capirle fino in fondo... Mai avvenuta una conversazione che non mi abbia lasciato la sensazione di aver capito qualcosa in più. Scintille, fulmini e saette si sono sempre abbracciati nei discorsi spumeggianti, fastosi e festosi di un anno in cui un treno ha percorso la stessa strada n-volte a velocità variabile... La maggior parte delle volte sospinto da quel sonoro vociare e da quella fantastica comunicazione che non è stata interrotta dalla distanza e dalla precisione Svizzera...

E su queste pagine ancora riesco a bearmi della Perfetta e della nostra intesa. Per me è questo ancora il treno dell'oroscopo e della caciara... Merito è tutto di quel triplo concentrato di pomodoro per ragù che tanto sapore sa dare ad ogni piatto e che mi fa sempre ricordare con grazia e spirito odore di mare, colore del sole e ritmo spedito che sono il gusto della mia città...

Alla mia Perfezione
la mia devozione,
affinchè mai sia gelosa,
e sempre resti spiritosa!

(e non mi bastonare per una poesia di così bassa lega please... almeno l'intenzione va premiata!)

domenica 21 ottobre 2007

Sogni, dreams...


Mi sveglio spesso nel mezzo dei miei sogni. A volte strane immagini restano impressionate non tanto nel cervello quanto sul nervo ottico, e sono incredibilmente persistenti. Anche i suoni hanno effetti allucinogeni mica male... La sveglia più volte mi si è introdotta tra le figure animate come colonna sonora e devo dire che è una esperienza generalmente traumatica...


Tuttavia da quando sono qui, i sogni sono dei viaggi interessanti. L'unico problema è che non li ricordo più. E' vero che neanche in Italia li ricordavo bene, però qui restano completamente avvolti nel mistero. Forse una ragione grave è che ho iniziato, mi vergogno un pò a dirlo, a avere una serie di sogni in lingua inglese. Non li ricordo, come detto, ma che siano in straniero idioma ne sono sicuro... La preoccupazione per tutto questo cresce: e se un giorno iniziassi a sognare in tedesco????? Achtung!
P.S.: L'immagine proviene da Napoli, il B&B Posillipo Dreams mi sembrava indicato...

venerdì 19 ottobre 2007

La pizza Svizzera...


Con timore mi sono accostato al nostro preferito disco di pasta in un ristorante semi-italiano in terra straniera.

Diciamo la verità: anche in Italia siamo noi napoletani i detentori dell'unica vera pizza originale. Si può girare tutta la penisola senza mai trovare una imitazione dell'originale che non sia smascherata al primo boccone. Troppo croccante, troppo morbida, troppo alta, troppo sottile...

Con quale speranza quindi ho varcato la soglia de "La Cappella" ve lo potete anche immaginare. Già preparato all'ordinazione in tedesco di piatti strettamente italiani, mi è venuto in aiuto fortunatamente il mio amico giapponese. Poi ecco arrivare l'agognato pasto su un piatto ceramico. La prima cosa che si nota è che del piatto potrebbe di sicuro fare a meno senza soffrire di indesiderate flessioni... Insomma, l'effetto biscotto si è manifestato anche qui! Tuttavia non ci si può perdere d'animo: bisogna autoipnotizzarsi per rimuovere dalle papille odore, sapore e consistenza della pizza vera e assaggiare questo oggetto misterioso. Facendo così, anche questa cosa che chiamano allo stesso modo, sembra assumere una sua dignità mangereccia.

Peccato che poi, alla fine dell'autoipnosi, si arrivi al momento del conto e devi mettere mano a 25 franchi svizzeri (circa 15 euro) che sono massimamente dovuti ai 5 franchi per l'acqua da mezzo litro... Non sono propriamente un braccino corto, ma per una pizza svizzera, si può pagare quanto per una italiana?!

Il segreto comunque è non andare mai sull'esotico: niente gusti tropicali oppure il tondissimo ananas farà una degna apparizione al centro del piatto tra gli sberluccicanti sorrisi dei camerieri convinti di offrire l'ennesima leccornia!

Io resto un fan di Michele, sia esso a Bagnoli o a via Martucci, ma autoipnoticamente cerco di dimenticarmi di loro: e se la pizza non è tanto male, per qualche minuto riesco anche a ignorarne il sapore...

Attentato! Attentato!

Aiuto! notizia terribile su Repubblica stamattina: "... il governo approva e manda all'esame del Parlamento il testo che vuole cambiare le regole del gioco del mondo editoriale, per i giornali e anche per Internet. E' un disegno di legge complesso, 20 pagine, 35 articoli, che adesso comincia a seminare il panico in Rete. Chi ha un piccolo sito, perfino chi ha un blog personale vede all'orizzonte obblighi di registrazione, burocrazia, spese impreviste. Soprattutto teme sanzioni penali più forti in caso di diffamazione."
E se approvassero questa cosa, visto che già le nostre altre redattrici latitano, non ci resta che nominare uno di noi due direttore responsabile e un'altro società editrice, così che possiamo finire uno nelle patrie galere e un'altro nelle carceri elvetiche in caso diffamassimo ..... ehm ehm.... Ma noi, citando qualcuno dappiù di noi, diciamo "Resistere! Resistere! Resistere!
In cambio, caro AB, ma che, mi scopri l'acqua calda??? Vergassola e Riondino sono una compagnia costante delle mie domeniche mattine mentre pigramente spignatto per cucinare manicaretti per l'entrante settimana. E Radiodue, che quando lavoravo in centro scandiva i miei tempi la mattina, mi manca un po'. Al lavoro non la sento, sigh!
Alcuni dei miei allievi hanno letto il blog, evviva, e hanno dolcemente tentato di attuare un progetto di compenetrazione dei corpi (fra la mia testolina e il computer). Ma abbiamo aumentato l'audience però!!
In alto i cuori e avanti così!

giovedì 18 ottobre 2007

Vasco De Gama: per viaggiare con la radio


Adoro Radio2: trattasi della mia emittente preferita, e la posso ascoltare via internet anche nella mia baita di cemento armato.


A parte i meravigliosi capisaldi come "W RADIO2" e "Caterpillar", da qualche tempo ho iniziato a appassionarmi a una piccola ma piacevole trasmissione che va in onda il sabato e la domenica mattina condotta da David Riondino e Dario Vergassola...

Premesso che nessuno mi ha pagato per la sponsorizzazione di "Vasco de Gama", non mi metterei certo in competizione con la Perfezione con una recensione. Però mi piacerebbe che qualcuno, magari da sotto le coperte della domenica mattina, quando poltrire non è una scelta, ma un obbligo, potesse anche far lavorare impianto uditivo e materiale spugnoso interposto, all'ascolto di facezie, ma anche di interessanti questioni.

La vita è meglio quando si può pensare sorridendo un pò, e a volte basta poco perchè il tempo sia lieto e non sprecato. E con questo ho utilizzato la mia dose di filosofia per almeno un mese!

mercoledì 17 ottobre 2007

Grandi assenti

Oei, ragazzi e ragazze, e io non voglio dire che non avete niente da fare e state tutto il giorno a pettinare le bambole, però, santi ciccioli, ogni tanto parlateci, chessò, un commentino, una boutade, una pernacchia, vedete voi, ma fateci sentire un po' di calore umano. Ogni tanto mi sembra che io e AB ce la cantiamo e ce la balliamo tutti da soli! Non che mi dispiaccia, per carità, con il gaffiere ballerei valzer quadriglie mazurke e perchè no anche tanghi, olè, epperò un cenno di adesione, du' commentucci striminziti e fateli santoddio!
Allora, a voi grandi assenti, dedico il mio commento a questa giornata (verso le due del pomeriggio): mammaiuto, oggi mi pare che c'è una processione incessante di alunni, che sono diventata, la madonna di pompei?? E chi mi chiede una cosa e chi un'altra e via via una processione incessante di domande, querimonie, disperazioni varie, e lo stage e il project on the work etc etc etc.... e io, ad ognuno di loro, chiedo: tu chi sei? e loro mi guardano come un caso disperato di alzheimer, signora t. io sono pinco pallo e io tizio e caio e così via.
Cari allievi del mio cuore, è vero che io voglio il meglio per voi e mi strappo i capelli per procurarvi il miglior stage possibile, però diciamoci la verità, voi siete 45 e io 1 e poi, ma chi ca..o se ne frega di ricordarsi i vostri nomi??? eh?? ma ve lo immaginate che sono 29 anni e mezzo che faccio questo ca..o di lavoro e se mi fossi ricordata i nomi di tutte le centinaia di allievi che mi sono passati sotto al naso non mi ricorderei più come cavolo mi chiamo io? ma vi sovviene che appena vi avrò sbolognato alle aziende tirerò un bel sospiro di sollievo e mi dimenticherò bellamente di voi, tranne quando a fine mese mi farò mandare i report aziendali? ehhh?? ma pensateci no? ovvia, ditemi il vostro nome senza tante storie, anche 100 volte al giorno, tipo: signora t., sono pinco pallo, mi sa dire dov'è il bagno?? ditemelo, e anzi aggiungete pure ogni volta il nome del corso, tipo sono pinco pallo F1, sono tizio e caio F2, come i carcerati con un bel numero sulla divisa che così non mi inzammo e siamo più felici tutti quanti. Ohhhhh.
E speriamo che questo fine settimana riesco a mettere giù un'altra recensione, giallistica magari, che un bel libro/passatempo aiuta, dopo il libro riflessione.
Hasta la vista!

lunedì 15 ottobre 2007

Il triste uomo del cetriolo


In giro per il supermercato se ne vedono un pò divertenti. Vista la limitatezza della vita sociale, Migros e Coop sono una delle mie destinazioni preferite. Ci passo molto tempo e faccio lunghe osservazioni di abitudini e stili di vita...


E quindi ecco la scena della tristezza. Ingrippatissimo giovine occhialuto con zaino scolastico tipo invicta multicolore si avvicina al banco della verdura e zac: con gesto rapido e repentino cinge di affetto manuale un cetriolo medio piccolo. Il solitario ortaggio spaesato finisce nella bilancia per la valutazione del prezzo senza fare obiezioni. Neanche l'impatto delle terga con il gelido metallo stile tavolo operatorio provoca reazione e rifiuto. E nessuna ribellione neanche al gesto pietoso dell'azzeccare direttamente sulla sua pelle uno scontrino sberluccicoso...


Ma la tristezza dell'uomo che, al supermercato, va e prende e porta via un solo e abbandonato cetriolo, mi lascia basito e senza speranza per il suo acquirente... Che fine avrà fatto quel cetriolo non so, ma le ipotesi le lascio alla vostra fantasia...

domenica 14 ottobre 2007

Condomeria a Basilea


Ieri gita a Basilea. Città di confine, con un aeroporto che è lo stesso per Francia e Germania: Basel Mulhouse Freiburg.


Si gira in giro e si visita un pò. Il sole aiuta e l'internazionalità della città pure. Seguire la Lonely Planet sempre una certezza: per mangiare scarse possibilità di errore con la guida. Tento un "lounge" chiamato Susu's, che alla fine mi presenta un "Pollo Laccato" che ha il colore del mogano, ma fortunatamente una consistenza diversa da quella del famose legno... L'associazione al riso fritto aiuta, per cui soddisfazione a palla. Si spende un pò, ma qui in Svizzera non puoi sbagliare: se mangi fuori, paghi caro! Poi il caffè di "Fumare/Non Fumare" dimostra che ancora c'è speranza per questa terra!


Ma dopo queste note da viaggiatore tradizionalista, ecco un appunto di colore giallo. In un vicoletto molto secondario ma molto carino, passo davanti a una vetrina luminosa dai colori variegati. Vi si trovano oggetti oblunghi che a tutta prima, i miei sensi annebbiati dal pranzo non riconoscono. Trattasi di più o meno imponenti simulacri fallici sgargiantemente rivestiti di allegri cappottini bene abbottonati di fogge e colori più o meno esilaranti. Trattasi di "Condomeria", negozio con multiple fantasiose sedi nelle città Svizzere. La varietà di oggetti è interessante e decisamente ampia. C'è da scegliere se serve. A parte i colori dell'arcobaleno, resto un pò perplesso sulle forme: c'è una speciale foggia simil bruco, con il corpo ondeggiante. Poi i "soliti" disegni e gusti, ma curati e per tutte le misure: qui la taglia si sceglie!

Contando che uno degli altri negozi più diffusi in Svizzera (lo trovo ovunque) è l'"Erotic Megastore", credo che il freddo influenzi significativamente le attività da compiere nella terra Elvetica...


Però mi sembra una prospettiva attraente, foss'anche con i mezzi tradizionali e senza gli aiuti di questi innovativi commerci...

venerdì 12 ottobre 2007

Vivement vendredi!!!!!

E voilà, finalmente venerdì! Ho una tale voglia di dormire che non ve lo dico e non ve lo conto, non ce la faccio più. Ahhhh, mamma che settimana! Ora chi osa solo svegliarmi domani e dopodomani lo spiezzo in due. Oppure gli spezzo le gambette un cincinin sotto il ginocchio che così poi non si salda più. Ecco! L'ho detto! Infatti faccio notare che come al solito non sono una signora, domani desidero solo dormire e poi dormire, poi magari svegliarmi con calma, andare a fare la spesa, ingiungere ai fornitori di lasciarmela fuori della porta che così mi scassano il meno possibile e andare a prendermi un aperitivo con Francesca, Livio e Carmelina. Ogni tanto, sapete, penso con nostalgia a quando ero single, senza impegni, senza cibo da comprare, senza verdurine da cucinare, senza tempo per tornare a casa.... mica ho capito perchè quando ci accasiamo poi ci viene fatto di diventare tutte brave donnine e bravi omini, non potremmo rimanere gli stracciatempo che eravamo da soli? Eh? Me lo sapete spiegare voi che cavolo ci piglia quando facciamo il passo di vivere in due? E che diavolo, mi voglio sforzare di provare a tornare single nell'anima se non nei fatti, così posso fare a meno di provare nostalgia per la dolce solitudine. 'Abbè, comunque domani dormo e questo è l'importante (e Luca passa l'aspirapolvere e lava per terra - acci, ecco perchè mi sono fidanzata!). Buon vendredi a tout le monde!!!

giovedì 11 ottobre 2007

Permesso?

Cosa è permesso e cosa non lo è qui in terra Helvetica? Beh, ve ne do uno spaccato sommario, cercando di essere il meno serio possibile...
Nel novero delle cose permesse c'è il togliersi le scarpe nel treno e appoggiare felicemente gli agenti chimici sul sedile di fronte. Nessuna ribellione alla cosa che in Italia verrebbe considerata con disgusto e riprovazione. E' strano però non beccare mai un calzino bucato, cosa che sarebbe alfine molto più inquietante del malevolo odore gruviera...
Non è permesso che l'autunno realmente si manifesti con i suoi tipici colori. Stamattina ho incontrato gli omini raccoglitori di foglie secche. Organizzati come pochi, avevano al seguito un camioncino e un trituratore. Le foglie, i rami secchi e quant'altro considerato inutile sui verdi prati, era sminuzzato facilmente e buttato nel camioncino...
Dovrei continuare, ma qui un'altra cosa non permessa è essere del tutto rincoglioniti il giorno dopo al lavoro. Cerco di evitare di far vedere che lo sono sempre stato prima, Ma voi ve ne eravate accorti?
P.S.: in realtà questa storia del permesso mi è venuta in mente perchè oggi ho avuto il permesso di residenza per i prossimi 5 anni in terra elvetica. Ormai sono anche io un pò più svizzero. Ma hanno capito bene chi sono secondo voi?

Valzer sulle ruote

Miei cari,
puntoprimo qua il minuetto continua ad andare bel bello, nessuno si preoccupa nè delle ruote, nè delle rotaie, nè dei nostri amati (e amabili in alcuni casi) sederi
puntosecondo attualmente anzi il minuetto è super pieno che le ferrovie dovrebbero darmi il premio produzione visto che ci sono dalle 20 alle 50 persone in più causa corsi e siamo a posti pieni e stipati come in metropolitana e a portici scende una fiumana (vabbè un ruscello) di gente
puntoterzo non vi dico gli astri che successo e addirittura abbiamo inaugurato anche la rubrica del tempo leggiamo le previsioni e ci ruzzoliamo via dalle risate visto che city tutto riporta tranne le previsioni di napoli e provincia in cambio siamo preparatissimi sul tempo del trentino alto adige e dolomiti
puntoquarto ogni tanto c'è quello che a tutti i costi vuole parlare di lavoro (indovinate chi è) e rompe rompe rompe stai a sentire ciccio il treno è stato nominato luogo di conversazione filosofica che accidenti va per la maggiore anzi è usata al posto della terapia psicanalitica e non ci rompete con questi polimeri
puntoquinto io già mi stresso a duemila tutto il giorno non mi fate domande di lavoro di nessun tipo in treno o nei tragitti che il fuori è fuori e il dentro è dentro
puntosesto se deragliamo sai che divertimento avremmo una bella scusa per arrivare in ritardo e nessuno ci può dire niente ma magari sto sclerando visto che potrei anche stirare il calzino in un deragliamento ma che dici perfezione
puntosettimo voglio vincere al superenalotto che so io cosa fare e ciò tutti i programmini già pronti
punto e basta visto che per oggi ho finito il tempo e gli argomenti e comunque al settimo si riposò

mercoledì 10 ottobre 2007

Minuetto in ritirata...

http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200710articoli/4714girata.asp


Apprendo da internet che i Minuetto battono in ritirata sul territorio Nazionale... Pare infatti che si stiano bucando le ruote, e non parlo in senso figurato: consumo anomalo del materiale rotabile. Ne segue che i comodi divanetti del caro treno verde, dove molto più che una volta ho posato le mie terga e su cui questo blog è nato, saranno indisponibili per un pò... O almeno saranno indisponibili in Piemonte, ma chissà se la manutenzione sarà efficiente anche nella meravigliosa Trenitalia Campana...


Resto basito al pensiero che potevamo correre qualche rischio mentre ci sollazzavamo della reciproca presenza. Ma probabilmente saremmo stati protetti dagli astri, perchè eravamo un bel Branko con tutte quelle stelle!


Intanto come farete senza il Minuetto? Io vi consiglio di fare attenzione alle amichevoli zecche e alle probabili e improbabili pulci da treno... Però già vi vedo non più relegati all'extracontinentale binario 25... Come dicevano gli antichi, non tutte le ruote si bucano per nuocere!

martedì 9 ottobre 2007

Nuovi Entropici Motori


Nasciamo come delle piccole e rosee creaturine piuttosto raggrinzite iniziando a diffondere note acustiche di dubbio valore artistico, ma di grande appeal sull'orecchio umano.

La prima cosa che impariamo a fare è guardare con occhi giganteschi le confuse ombre che ci si agitano davanti, riconoscendo molto nitidamente il rosso target da cui trarre sostentamento... Ci attacchiamo con solerte tensione per approfittare della libagione gratuita al sapore variabile in base all'alimentazione del produttore: la preferenza va a sapori neutri, ma anche qualche escursione in nouvelle cuisine non può essere disdegnata. E nel frattempo il sistema di espurgo inizia a mettersi in moto a tutto vapore. Sì, vapori e solidi si spargono a 360°, ma in fondo nessuno di noi può veramente affermare di non essere irresistibilmente attratto da qualsiasi dettaglio correlato a quel fresco esserino...

Il tutto comporta quindi una generazione fondamentale di entropia, il disordine dell'universo. Ma questi piccoli magnifici motori, fossero anche inquinanti, sono gli unici a meritare tutta l'energia che possono consumare...


Io li adoro, e dell'entropia, onestamente, me ne fotto!

Benvenuto a bordo!


Su suggerimento di Angy appendo il fiocco azzurro al treno
Alle 3.35 di oggi e' salito a bordo Michele! Abbiamo subito calcolato l'ascendente (Vergine) per evitargli il trauma che ha dovuto subire La Perfezione. E' scuro come il papa' ma somiglia alla mamma. Mamma Valeria sta bene anche se un po' stanca. Papa' Fulvio non capisce ancora niente. Auguri a tutti e due e buon inizio di questo nuovo viaggio.

Postare stanca???

Non ne posso più di arrivare sul blog e trovare ancora per primo il mio post di recensione, quindi scrivo, visto che il mio amichetto latita. E poi aveva promesso di mettere "frame linkati" che lui mi ha spiegato, ma la spiegazione mi è scivolata via. A me dà l'idea di ragni robot tic tic tic... frame linkati, se lo dite ticchetta. Ragazzi, non c'è respiro: io lavoro lavoro lavoro, ma mi pare che non riesco mai a spicciare sufficiente roba, appena finisco qualcosa mi se ne aggiunge altra.
Ecco, non riesco a cacciare mai la capa fuori dal sacco. Uffaaaaaaa...

venerdì 5 ottobre 2007

CAOS CALMO

Premessa alla premessa: sono morta di paura, è la mia prima recensione pubblica, scusatemi tutti se non sarà all'altezza delle vostre aspettative, ma spero che con la pratica migliorerò (se sbalierò mi corrigerete ... ehm).
Probabilmente molti conosceranno già questo libro, se ne è molto parlato, per il successo che ha avuto, per l'autore e per il particolare soggetto. Ma sentivo di dover iniziare da questo libro perchè ha fatto vibrare delle corde particolari in me, qualcosa della mia vita e della mia storia è entrata in risonanza ed è diventata musica.
"...Ora però io devo dirla io a voi, una cosa importante: ci siete ancora tutti? ... E' una cosa decisiva che ho capito in questo momento, e che riguarda anche voi. ... Forse ci riguarda davvero tutti. Ascoltatemi bene, allora: la palla che lanciammo giocando nel parco è tornata giù da un pezzo. Dobbiamo smettere di aspettarla."
Ho letto e riletto queste parole, le parole che chiudono il libro, e ogni volta che le leggo rabbrividisco e mi viene la pelle d'oca. I libri possono farlo e questo lo ha fatto. Suonano per noi e su di noi melodie.
Qui, in queste parole, ho colto il senso di tante vite: viviamo aspettando qualcosa, che succeda qualcosa, al di fuori di noi, che ci piombi addosso e ci cambi la vita, invecchiamo aspettando che qualcuno altro faccia, guardiamo in alto in attesa della palla; ma non è così, a 26 anni l'avevo avuta l'intuizione: questa non è la prova generale, signori, QUESTA E' LA RECITA. Possiamo smettere di aspettare. Le cose, se vogliamo che succedano, ce le dobbiamo far succedere da soli.
La storia, la storia del libro, è una storia in parte paradossale eppure semplice: alla morte della propria compagna, un uomo si siede in macchina davanti alla scuola della propria figlia, lasciando che il mondo vada per la sua strada. E da quel palcoscenico scopre le motivazioni e i lati oscuri di parenti, colleghi, capi, che vengono a parlare con lui, immaginando che dietro questo suo immobilismo ci siano motivi imperscrutabili e oscure macchinazioni. E in questo suo essere fermo al centro di un mondo rutilante li ispira tutti e scioglie i nodi del vivere, e in qualche modo evolve e conclude.
Un testo che fa piangere e insieme vi spinge a gettare indietro la testa e ridere, di voi stessi e del mondo: sulla copertina, al verso del libro (termine tecnico - seconda di copertina), c'è una sola frase, che mi ha fatto ridere di me stessa e che è maledettamente vera: "La gente pensa a noi infinitamente meno di quanto crediamo"
Ho in mente tre o quattro persone a cui farebbe bene sentirsi dire questa cosa, voi no?
Autore: Sandro Veronesi - Editore: Romanzo Bompiani - ISBN 88-452-3489-4 - Costo: €17.50 (magari ora è uscita l'edizione economica, ma credetemi, li è valsi tutti) - è stampato su carta riciclata senza cloro e non ha comportato il taglio di un solo albero.

giovedì 4 ottobre 2007

Annunciazione!


Avremo una rubrica, la prima vera rubrica del blog, che probabilmente porterà alcuni nuovi aficionados lettori alle nostre pagine.


Le mani capaci della Perfezione sono già velocemente all'opera, e uno spazio dedicato a lei è già pronto sulla nostra pagina preferita.


Io sono curioso e entusiasta di poter leggere recensioni e meravigliose idee. Aggiungerò le mie e magari anche a qualcun altro verrà voglia di sommare sensazioni telematiche ispirate dalla letteratura antica e contemporanea.


E la parola passi quindi alla Perfezione per i libri come per il racconto della vita Porticese, mentre il sottoscritto viaggia ancora un pò per le terre svizzere alla ricerca di storie che meritano di essere scritte in bytes...

martedì 2 ottobre 2007

Olandesi Volanti


Planano oggi sulla sede di lavoro una coppia di Olandesi direttamente provenienti dalla terra dei mulini. Tipica forma del cranio e tipico sguardo azzurro.

Interessanti i suoni gutturali provenienti dalla loro gola: sembra sempre in arrivo uno scaracchio violento, e invece parole incomprensibili vengono fuori e ci si divertono pure! Io dal mio canto cerco di stare lontano dalla linea di fuoco per evitare impreviste e indesiderate inondazioni.

Intanto si collabora e si procede: ancora un nuovo esempio del fatto che in ambiente di lavoro si può comunicare con l'universale inglese. Ma anche il tedesco sembra piuttosto diffuso: pare che anche gli olandesi se la cavino bene con il Germanico senza troppo sforzo.

Però che soddisfazione far rimpiangere a tutti il caffè italiano e manifestare ogni volta la superiorità della nostra cucina se confrontata con salsicce e crauti. Di contro, almeno gli olandesi, pare possano opporre notevoli risorse femminili. Peccato che incluso nel prezzo della consulenza non ci fosse anche qualche stagista...

lunedì 1 ottobre 2007

Lo Svizzero mancato...

Sobborgo di Baden: 5 minuti dal centro ma in luogo sperduto e già a prima vista freddo. Appuntamento 18.15. Suono al campanello alle 18.14 grazie alla mia amica Catherine, autista provetta di splendida bmw coupè... Inspiegabilmente e impercettibilemente guardo il mio orologio per capire se sono in tempo, troppo in anticipo o troppo in ritardo. E mi accorgo di essere in orario. Allora scatta veloce lo slider del cellulare e compongo il numero dubitando non tanto delle persone, quanto della tecnologia del citofono: potrebbe fallire anche qui!
Ebbene il telefono inesplicabilmente squilla e lo svizzerotto allegro risponde che, certo, non è a casa, ma in centro città a fare non si capisce bene cosa! CERTO??!?!? Certo che? Io sto qui aspettando di vedere il tuo fetido tugurio marciscente e anche la tua faccia rubizza e alcolica, e tu te ne stai a passeggiare in centro?
E quindi anche il mito dell'affidabilità svizzera viene miseramente a cadere come il sedere della settantenne Lollobrigida!
Non so se lo richiamerò: si è detto mortificato, ma la casa non mi attraeva, e forse la delusione sulla sua puntualità e precisione merita la punizione di non sentire più la mia meravigliosa e tornita loquela!

Note per Viaggiatori Occasionali...

Questo blog attualmente non contiene pubblicità esplicita e se ce ne è di occulta non lo sappiamo neanche noi che siamo gli autori... Per il copyright, esso è di chiunque lo reclami e possa dimostrare che le sue pretese hanno un minimo fondo di verità. Se inavvertitamente qualcosa coperto da proprietà intellettuali varie è stato usato, vi preghiamo di segnalarcelo, perchè provvederemo a riparare alla disattenzione che nessun vantaggio economico e morale ci porterà...

Capotreno e Viaggiatori