Nasciamo come delle piccole e rosee creaturine piuttosto raggrinzite iniziando a diffondere note acustiche di dubbio valore artistico, ma di grande appeal sull'orecchio umano.
La prima cosa che impariamo a fare è guardare con occhi giganteschi le confuse ombre che ci si agitano davanti, riconoscendo molto nitidamente il rosso target da cui trarre sostentamento... Ci attacchiamo con solerte tensione per approfittare della libagione gratuita al sapore variabile in base all'alimentazione del produttore: la preferenza va a sapori neutri, ma anche qualche escursione in nouvelle cuisine non può essere disdegnata. E nel frattempo il sistema di espurgo inizia a mettersi in moto a tutto vapore. Sì, vapori e solidi si spargono a 360°, ma in fondo nessuno di noi può veramente affermare di non essere irresistibilmente attratto da qualsiasi dettaglio correlato a quel fresco esserino...
Il tutto comporta quindi una generazione fondamentale di entropia, il disordine dell'universo. Ma questi piccoli magnifici motori, fossero anche inquinanti, sono gli unici a meritare tutta l'energia che possono consumare...
Io li adoro, e dell'entropia, onestamente, me ne fotto!
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