giovedì 28 febbraio 2008

Depressione da Zucchina...


Compro sempre un pò di verdura, con le migliori intenzioni di impiattarla felicemente come succulento contorno di secondi anonimi che possano essere nobilitati anche dal gusto del vegetale. In particolare mi oriento spesso sulle zucchine, facili da cucinare e meno robuste come sapere dei lontani cugini peperonici. Si sposano facilmente le zucchine con carne e pesce, e la preparazione risulta nel complesso alla portata di un cuoco fantasioso, ma poco esperto come il sottoscritto...

Il problema è che però il cilindrico ortaggio verde, dopo un contenuto tempo, inizia a cambiare il suo intenso colore in un preoccupante e preoccupato nero, generalmente associato a una sensazione di mollezza e di scarsa reattività... Si autoconsuma, assalito da un calo di autostima e da un generale senso di apatia. Diviene meno luminoso e tende a considerazioni amare e a gusto altrettanto doloroso... Non riesce più a guardare lontano speranzoso di finire nella padella o nella casseruola, ma le bianche e oscure pareti del frigorifero gli diventano insopportabile prigione... Insomma, la zucchina si deprime e anche tutti i medicinali cui è stata sottoposta, non riescono a riportarle il buon umore (nè il buon sapore). D'altronde è notizia di questi giorni che anche prozac a soci siano in realtà del tutto inutili per l'uomo...


Quindi che possibilità restano per salvare da se stessa la nostra eroica verde e oblunga specie? Non credo che un pò di sesso con la carota potrebbe risollevare la situazione: origini diverse poco compatibili, finanche nelle preparazioni e con scarso dialogo... Forse qualche lettura impegnata potrebbe distrarla dalla situazione statica e farla sognare? Non lo so, ma una terapia psicologica sono costretto a escluderla: non credo che riuscirei a tirare su il morale di una zucchina, e finirei anche io frustrato ad annerirmi e ammollarmi...

mercoledì 27 febbraio 2008

Consigli per la lettura...


La nostra società si evolve verso forme di comunicazione sempre più veloci e straordinariamente creative che danno voce a tutti e che fanno scoprire lati nascosti o lati palesi e piacevoli delle persone...

In questo senso ho inserito una rubrica che si chiama Scambi Ferroviari. Trattasi nient'altro che di una raccolta di link a blog di amici che ci hanno cross-bloggato e che scrivono cose interessanti e in genere anche divertenti.

Vale la pena secondo me, a parte il nostro, di allargare il cerchio dei passeggeri e la possibilità a volte di prendere in mano altri giornali da treno... Ovviamente mi auguro che i nostri passeggeri mantengano la loro preferenza per il nostro vagone telematico su rotaia e che non si lascino attrarre da altre sirene...


Inoltre mi aspetto che ognuno dei nostri accaniti scrittori dotati di abbonamento mi suggerisca qualche link di qualche amico, sul cui blog spero il nostro verrà linkato... Adoro l'idea che venga a chiunque la curiosità di capire cosa si comunicano questa banda di scellerati nata dalla lettura dell'oroscopo!


E allora, FISCHIO!!!!

martedì 26 febbraio 2008

Dead Men Walking


Sto leggendo un libro dal titolo "The Innocent Man". Racconta la storia giudiziaria di un periodo nero per la cronaca di una piccola città della profonda provincia americana, con una serie di condanne a morte mal consigliate...

Non è la prima volta che leggo qualcosa sull'argomento: si tratta di storie che colpiscono molto l'immaginazione americana che le produce, e vengono analizzate soprattutto dal punto di vista legale da molte angolazioni. D'altronde i migliori thriller legali sono sempre stati realizzati in America, perchè il sistema si presta bene alla suspense, e perchè cose giuste e cose orribili si delineano in modo molto dinamico nei tribunali americani...


Tuttavia quello che mi preme dire in queste righe, è che sono contrario alla pena capitale. Su questo non ho mezze misure nè dubbio alcuno: trovo inaccettabile che una nazione, qualunque essa sia, decida collettivamente di commettere un assassinio, rendendosene completamente responsabile. Nessuno può considerare le sue mani innocenti se decide di avallare che un delitto venga commesso. Le ragioni della rabbia e dello sdegno, non sono per me sufficienti a giustificare delle azioni irrimediabili, che a volte si basano anche su errori e su emozioni che offuscano il pensiero. Sia una persona colpevole o innocente di qualsivoglia reato, non è civile pensare che sia una punizione adeguata ucciderla.


Per fortuna la tradizione cristiana, in questo ha aiutato l'Italia, e la barbarie ce la siamo lasciata alle spalle molto tempo fa. Non dimentico che anche la Chiesa ne ha fatte di cotte e di crude, ma almeno il risultato per l'Italia in questo campo è arrivato abbastanza presto. Ora quello che mi resta da dire è che parlo della pena di morte con condanna di una giuria di pari, e non mi metto a confondere altri argomenti che secondo me non sono pertinenti...

A ognuno la sua coscienza!

Furto! Rapimento!

No, no, non allarmatevi, è che stamattina ho portato i muffin ai mirtilli, balsamico e pepe rosa in ufficio. Ma praticamente in ufficio non ci sono mai arrivati ....
Intanto (come ogni tanto, cioè ogni spesso) capita, la metro ha saltato 2 corse e noi stupidi pendolari abbiamo perso l'8.28. OK. Preso l'8.50 (che fa sempre schifo, lercio, puzzolente e pieno di emigranti). Per consolarci accenno ai muffin, accorruomo, assalto fu. Divorati lestamente i primi quattro, sequestrati i restanti, pare che alla fine si siano sbafati tutto in due o tre. Per il sapore chiedere a Roberta, 2° piano. Ella, autrice del lesto ratto, mugolando fuggì con il sacchettino. Ok, ho capito, devo aumentare la produzione o devo procedere per società e/o enti. Per alcuni addirittura per stanza. Sigh! E dire che volevo assolutamente darne uno ad una gentil donzella che ieri mi spedì una simpatica dispensa tutta di muffin, dolci e salati. Vabbè, la consolazione è che mi hanno proposto di aprire un punto ristoro presso i locali di un bar dismesso. Ci sto pensando, come sto pure pensando alla scuola di cucina... ho già 2 adesioni ancor prima di averla aperta!
P.S. Pare che il pepe rosa ci stesse d'incanto!

lunedì 25 febbraio 2008

Madrid: Hola!


Cari tutti, il Capotreno si prende una vacanza... Vabbè, dai, non tremate: mica scompaio dal blog repentinamente e mi dimentico di tutto e di tutti! No, è solo che a Pasqua, invece di mettermi sulle rotaie ben conosciute della rotta Basilea Napoli, mi dirigo a Ovest, nella capitale della Cattolicissima Spagna!

Decisione difficile, anche un pò sofferta quella di non venire giù a toccare un pò il sedere della sirena Partenope, anche a costo di profondi tagli tra le squame... Purtroppo la logistica è sempre un punto da tenere in considerazione e seppure fossi riuscito a scendere gli scalini della scaletta nella terra natia (senza scivolare), poi dopo avrei dovuto aspettare giorni e giorni bruciando preziose ferie...

Insomma viaggio, ma fortunatamente qualche pezzo di famiglia mi viene dietro nella persona del fratello di sangue e compagno di altre avventure... Sono contento che si riesca a passare del tempo insieme e ho fiducia che sarà un bel viaggetto di distrazione!

E il reportage sui trenini spagnoli sarà di sicuro parte del viaggio!

Quando gli uomini ti sorprendeno

E' passato un altro anno!

Non sono anacronistica e non penso di essere al 1 di Gennaio, è solo che sabato è stato il mio compleanno (per cui per me è passato un altro anno).

L'ultimo periodo è stato davvero difficile per vari motivi, personali e lavorativi, e chi mi sta vicino ha subito i miei repentini sbalzi d'umore e le mie lamentele...ma quando pensavo che ormai la sopportazione aveva raggiunto il limite estremo, ecco che il consorte mi sorprende.

Mi ha organizzato un fantastico fine settimana a Firenze, con tanto di viaggio in alta velocità (in prima classe) e albergo a 4 stelle.

Inutile parlare di Firenze, degli Uffizi, di piazza della Signoria o delle tante strade, stradine e palazzi la cui architettura va dal MedioEvo al Rinascimento, semplicemente magnifici.

Il fine settimana è stato un toccasana per il mio umore (e per il mio fegato), ma per me è stato anche una rivelazione: non sempre gli uomini sono presi dai propri impegni o dalla partita di calcetto, non ci sono solo quelli che tornano a casa e si preoccupano della TV o del PC.
Ci sono anche quelli che si preoccupano di te, di farti stare bene e di renderti "felice" solo per la gioia di vederti sorridere.
Non mi dite che con il tempo le cose cambieranno in peggio...potrà anche essere, ma per il momento voglio illudermi che durerà tanto!

domenica 24 febbraio 2008

Un saluto alla ex-Rotonda

Questo è un post semplice e senza alcun fine di lucro...

Mi è giunta notizia che da lunedì (quasi oggi, ora che scrivo), la ex-Rotonda, rientra a bazzicare le mura del Granatello e dell'Imast che lo domina...

Sono certo che riceverà ampia accoglienza allegra nella terra di Portici e che saprà portare buon umore e rumorosi interventi anche sul treno...

Datele un saluto da parte mia, perchè anche lei, in fondo, sul nostro treno ci sta bene!

Beware of Pickpockets


Cari lettori, devo avvertirvi che ultimamente il blog è bersaglio di qualche scriteriato che inserisce dei link fastidiosi che conducono poi a siti dal contenuto pericoloso.

Questa triste piaga dello spam, ci ha abbondantemente sfracassato i datteri, ma purtroppo c'è ben poco da fare. Io posso cercare di cancellare i commenti di sconosciuti che includano link ogni volta che li vedo, ma il mio richiamo è di non lanciarvi in imprese dettate dalla curiosità se vedete dei link strani e degli autori sconosciuti e evidentemente stranieri...

Mediamente, chi non commenta il post, è un automatico sistema senza cuore, per cui lasciatelo lì a crepare e al massimo segnalatemi la cosa che così io cancelli il commento!


E abbracciamoci anche questa croce: cosa non si fa per far viaggiare sicuri!

Per Ciabrilla

In treno (sempre) mi è stata chiesta questa ricetta e mi è stato esplicitamente richiesto di postarla ful pruf. E allora vado (sapevate che la brioche rustica è una ricetta tipicamente napoletana e il Talismano della Felicità non la riporta?)
Brioche rustica
Per la pasta
300 gr di farina, 150 gr di burro o sugna, 3 uova intere, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, un panetto di lievito, 1 dl di latte, 1/2 cucchiaino di sale.
Per il ripieno
100 gr di provolone semipiccante, 100 gr di prosciutto cotto, 100 gr di parmigiano grattugiato, 2 formaggini a triangolo, sale, pepe. Provolone, prosciutto e formaggini tagliati a dadini di 1/2 cm di lato.
Esecuzione
Prendete 100 gr di farina, con il lievito sciolto nel latte appena tiepido (dico tiepido, 60°) e fate una pasta molle. Se è troppo liquida aggiungete un po' di farina. Lasciate lievitare per un'ora.
Quindi disponete il resto della farina a fontana, mettete nel centro le uova, il parmigiano, il burro o la sugna a temperatura ambiente (quindi morbido), il sale, il panetto lievitato e impastate tutto, a lungo e battendo l'impasto sul piano di lavoro fino a che si staccherà in un sol pezzo. Vi avverto che è una pasta un po' molle.
Ora incorporate lavorando tutti gli ingredienti del ripieno, per ultimo il parmigiano grattugiato senza impastare troppo dopo questa ultima aggiunta. Quindi mettete il composto in uno stampo imburrato con il buco al centro di circa 25 cm. di diametro. La pasta deve arrivare alla metà di altezza dello stampo. Lasciate lievitare coperto con un panno per altre due ore in luogo tiepido, fino a che sarà raddoppiata di volume.
Infornate a calore moderato (150°) e fate cuocere per 45 minuti, fino a che sarà cotta, gonfia e dorata. Il tempo di cottura è sempre indicativo, dipende dal tipo di forno, da quanto è vicino alla temperatura indicata, se è a gas, elettrico, ecc. ecc. e perfino dall'ora in cui lo infornate, se a gas.
Togliete dal forno, lasciate riposare per 10 minuti, quindi sformate e servite. Consiglio di usare uno di quegli stampi che si aprono lateralmente. Spero che la ricetta sia stata sufficientemente ful pruf.

Ma gli uomini sono mai contenti?

Insomma, oggi verso l'una completo la mia performance culinaria della giornata (vabbè, mi restano da fare alcune verdurine, ma niente di particolarmente creativo), cioè houmous di ceci, favoloso, tagliata di filetto con zucchini trifolati e pepe verde e muffin ai mirtilli con pepe rosa e aceto balsamico e comunico al mio compagno: "guarda, ho fatto i muffin" (per tacer del resto) e lo s... mi guarda e dice: "ma non stai facendo troppi dolci?". Ora, lasciatemi dire cosa mi è passato per il cervello in un minuto secondo, dico, sto facendo un dolce a settimana, vabbè la settimana scorsa ho fatto sia i biscotti craccati al cioccolato che il plum cake noci nocciole e zenzero, ma insomma ... e poi si mangia 'ste delizie come se stesse mangiando pasta al sugo e cotolette, cioè con aria assente e senza dire manco una parola. E no!! cacchio!! mo' basta!! e vaffff... e allora ho risposto un po' freddina "non c'è problema, li porto in ufficio". Ma và a cagare, no? Che ne dite?
Da oggi sciopero della cucina, e non c'è che dire. Intanto i muffin domani li porto ai miei colleghi, che porca eva, per lo meno apprezzano.
Muffin ai mirtilli, balsamico e pepe rosa
Preparate 220 gr. di farina, 100 gr. di zucchero (io ho usato quello di canna, ma potete usare anche lo zucchero normale), 2 cucchiaini di cremor tartaro (oppure lievito industriale tipo bertolini o pane degli angeli), 1/2 cucchiaino di sale, 120 ml di latte, 120 gr. di buzzo, 1 uovo, 150 gr. di mirtilli freschi o surgelati, un cucchiaino di aceto balsamico (quello vero, se no lasciate perdere e non mettetecelo proprio), un cucchiaino di pepe rosa tritato.
Mettete in una terrina la farina, lo zucchero, il lievito e mescolate bene. Mettete i mirtilli lavati (se freschi) in una ciotola, aggiungete l'aceto balsamico e il pepe rosa e lasciate marinare. Scaldate in un pentolino il latte con il burro (poco, mi raccomando, giusto quello che basta per far sciogliere il burro e aggiungete l'uovo leggermente sbattuto, mescolando bene.
Ora aggiungete questo composto alla farina, mescolate fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo, poi aggiungete i mirtilli con l'aceto e il pepe rosa. Mescolate. Versate il composto ottenuto in pirottini da muffin fino a 3/4 di altezza e infornate per 30 minuti in forno preriscaldato a 180°.

Lotta alla stanchezza...


C'è un momento molto particolare che in genere coincide con il fine settimana, in cui faccio il conto con la stanchezza dei sette giorni appena passati.

In genere si tratta di un conto in rosso pompeiano... Sarà anche un limite originario della mia costituzione pantofolaia, però mi sento talmente in affanno, da inquadrarmi come un forzato della vita sociale quando me ne vado in giro libero... Esco in genere tutta la giornata di sabato, e molte volte dopo arriva il riposo domenicale senza che sia abbastanza...

Arrivo poi alla domenica pomeriggio con un calo di umore e con la volontà di cercare oblio in un sonno che non arriva mai quando è il momento giusto... Mantenere in un certo ordine l'appartamento porta via del tempo, anche se meno di quanto si possa ipotizzare una volta che ci si sia organizzati bene. Più che altro i vestiti che sono richiesti dalla vita di tutti i giorni, hanno una serie di passaggi (lavatura, stiratura, piegatura) che decisamente assorbe spazio... Ora sono davanti al pc, consapevole di avere una serie di cose ancora da fare in corso, e con pochissima voglia di farle. La verità è che desidererei solo mettermi davanti alla tv e stonarmi con i CSI di turno. Alla fine credo che lo farò...

Però, per iniziare la settimana, narrerò brevemente di un sabato svizzero. Sono andato a Neuchatel/Neuenburg a visitare cugine e parentado comprensivo di fantastica nipote e poi eccomi di nuovo alla stazione pronto per una avventurosa gita alla volta della capitale economica elvetica Zurigo. Incontro con qualche amico, cena rapida in quello che credo diverrà il mio locale preferito sia per ambiente che per qualità del cibo, e infine torta di mele (con troppo poco zucchero, devo ammettere). Poi passeggiata per le strade della città immersa in una irreale tiepida calura, e infine ritorno a casa... Insomma, una serata normale, come tante passate in Italia nella mia/nostra Napoli.

Ma è questo un segno importante: forse ce la sto facendo anche qui a creare... Ricordi Perfezione che cosa ti avevo detto? Creare...

E tutto questo nonostante la settimana dura! Chissà che non sia davvero su una buona strada...

giovedì 21 febbraio 2008

Concime...


Sto partecipando, mio malgrado, a quello che ritengo sia un rito Svizzero: trattasi della fertilizzazione del terreno attraverso l'uso di concime stallatico...

Sono riuscito a scoprire questa cosa in un modo piuttosto naturale: tornando a casa nel maniero e andando al lavoro nella zona della baita di cemento, ho percepito un fremito nella forza delle mie narici. I recettori sono come impazziti colpiti da un bombardamento energeticamente oltre l'immaginazione... Il cervello si è disorientato per qualche millesimo di secondo mentre andava alla ricerca della associazione più spontanea e più radicata dentro di lui... Ed ecco che l'immagine del sedere della mucca si è materializzata violentemente al posto dello stimolo visivo reale sulla retina...


Insomma stallatico a profusione in giro. Siccome però succede in un luogo pieno di verde, la cosa è un pò giustificabile. Allo stesso tempo risulta imbarazzante: ti senti in difetto pensando di aver pestato qualcosa lungo la via, salvo poi ricordare che sei in Svizzera, e sui marciapiedi non c'è niente da pestare. Ogni giorno (o quasi) infatti le strade sono pulite, e credo che i rari possessori di cani, provvedano con acconci mezzi alla eliminazione dei residui organici delle bestiole, purtroppo (o per fortuna) destinate a non entrare mai nella fase di controllo delle loro pulsioni che si chiama vergogna di farla per la via...


Chissà quanto andrà avanti questa concimazione del terreno, ma anche questa tremenda contaminazione dell'aria... Sempre meglio della spazzatura, non c'è da dubitarne, ma anche la camminata nella nube al gusto metano non è proprio il massimo!

mercoledì 20 febbraio 2008

English Readers...


For possible English (or Canadian) readers of this Blog, welcome on this train going in the wilde world of the web...

Many people everyday are commuters of these coaches...

You can try to step in to take a look...


The Conductor...

Tribuna Politica


Una delle trasmissioni che sempre in automatico ha fatto scattare il mio pollice sul pulsante successivo del telecomando è stata in passato la tribuna politica. In un primo tempo ho trovato noiose le più o meno verosimili affermazioni dei politici, così distanti dalla gente comune da pensare che le persone avessero davvero voglia di credere che avrebbero fatto il 10% di quanto affermavano...

Poi con l'età, ho iniziato a concepire la convinzione di dovermi fare almeno una opinione sommaria delle rispettive posizioni di tutte le coalizioni più o meno significative... Ho quindi assorbito come una spugna numerosi dibattiti, talvolta riscontrando come le posizioni dell'una e dell'altra parte fossero fondamentalmente una riproposizione reciproca di temi, nell'infausto tentativo di dare ad esse una propria connotazione personale e filosofica...

Oggi sono al di fuori dell'Italia, e pur avendo la TV Italiana, l'eco delle discussioni mi arriva attutito e fondamentalmente monocorde... Mi aspettavo fosse così: poco tempo per pensare a quello che succederà, e anche poca voglia di credere all'uno o all'altro... Ormai ogni giorno è la lotta alle poltrone a destare il mio sommo interesse: il toto-chi-va-con-chi e chi-accetta-chi, è un esercizio strategico sfidante quanto del tutto superfluo. Alla fine tutti andranno con tutti quelli che riterranno potranno dargli maggiore potere, soldi e controllo...

La novità che però mi sento di segnalare è che per la prima volta non si parla solo delle posizioni e delle uscite bislacche dell'Ex Presidente Berlusconi. L'apparizione di Veltroni come leader, sembra aver spostato l'occhio di bue sulle sue dichiarazioni, cui giocano di rimando tutti i soliti vecchi amici e nemici delle combriccole di gioco e di governo. L'altra sera ho visto in TV il buon fine Fini, che secondo me per la prima volta ha dovuto rispondere a domande non su cosa avesse detto il suo compagno di merende, ma sulle parole dell'avversario cinefilo...

Al di là delle mie posizioni personali, rilevo questo cambiamento. Cosa esso possa portare, non mi sembra il caso di tentare di prevedere. Ma quello che trovo finalmente interessante dopo anni di pigrizia, è che ci si prenda la briga di mettere in mostra anche delle parole che non escano dalla bocca del "Signorotto"... Forse varrebbe la pena a questo punto di guardare anche qualche tribuna politica, almeno per capire se qualcuno ha in mente di esibire qualche contenuto e non solo le solite chiacchiere vuote... Ma forse è più giusto continuare a viaggiare sul treno e recepire le notizie che filtrano con il vento dal finestrino... Abbiate pazienza, io sono in Svizzera: almeno per questo, voglio pensare che si tratti di una vacanza!

Forse qualche speranza c'è

Si avvicinano elezioni anticipate, già il clima di campagna elettorale è rovente, strilli, insulti, arresti e quant'altro. Non so voi, ma nell'ultimo anno mi è cresciuto dentro un disagio verso i partiti, pur venendo da una lunga militanza politica e sociale (anche se sono parecchi anni che non sono iscritta a nessun partito).
Una quindicina di anni fa sembrava che stessimo uscendo da un periodo crepuscolare della politica, purtroppo il seguito è stato ben peggiore della premessa. Allora ci fu un certo risveglio della cosiddetta "società civile", cioè di quelli che, pur avendo una precisa idea politica, erano solo cittadini e non militanti di partito. Poi, il buio.
Tornando ai nostri giorni ci ritroviamo adesso con una legge elettorale pessima, per cui chi vota non può nemmeno esprimere il proprio dissenso o consenso per i singoli candidati, visto che non ci sono più le preferenze. L'ultima tornata elettorale ha perciò visto una assoluta discrezionalità degli apparati e delle logiche di partito nelle scelte dei candidati da mettere in lista, per cui abbiamo veramente visto di tutto, e noi elettori siamo stati costretti a turarci il naso, ma che dico, a fare un'apnea luuuuuungaaaa per poter votare. Ma se vogliamo che qualcosa si muova, forse occorre che rinunciamo a stare alla finestra a guardare il solito teatrino. Magari qualcosa si può fare, ex ante visto che ex post è proibito. E quindi mi sento di segnalare (ovviamente per chi ha le mie stesse simpatie, magari esiste qualche iniziativa del genere anche per l'altra parte) un blog in cui c'è una petizione per "ripulire" le liste e per non presentare sempre le stesse cariatidi.
Non so se il capotreno sarà d'accordo, ma penso che qualcosa bisogna pur farla, in fondo io in questo paese ci vivo e vorrei continuare a poterlo fare, senza vergognarmi ogni volta che incontro uno straniero.

lunedì 18 febbraio 2008

Senza passato...


Grandi novità al corso di lingua Germanica: oggi ci hanno insegnato le basi per la coniugazione dei verbi al tempo passato! Finora eravamo incastrati in un improbabile e inusuale presente, nella impossibilità di fatto di narrare una qualsiasi storia che ci dicesse qualcosa di più di noi in un tempo realistico...

Infatti provate a immaginare cosa sarebbe parlare in Italiano sempre al presente: ogni cosa successa dovrebbe essere ricondotta al tempo odierno e quindi saremmo inibiti alla narrazione di fatti e avvenimenti del passato, foss'anche importanti... Oppure dovremmo parlare al presente della storia dei Romani: sono un popolo che nasce nel Lazio e che conquista tutto il mondo conosciuto. Poi hanno la dittatura e l'Impero... E così via...

Insomma, senza scomodare gli illustri progenitori (tra l'altro popolo che in origine di tanto civilizzato aveva ben poco...), ci potrebbe capitare di attualizzare anche il Ventennio, e onestamente questo sarebbe un auspicio piuttosto macabro sotto elezioni... Un pò come guardare le interiora degli animali per scoprire cosa succederà, con il difetto che non conoscendo neanche il tempo futuro, anche le ipotesi per quello che verrà sarebbero espresse con il tempo di oggi!


E invece da oggi posso cercare di raccontare le mie molte avventure vere o immaginate utilizzando le espressioni giuste anche nella lingua dei Barbari calati sull'impero d'occidente! Anche questa una storia che in fondo è da ricordare, soprattutto per me: ora infatti che sono infiltrato nelle linee d'oltralpe, potrò carpirne i segreti e ritornare a difendere l'Italia quando il Brenno di turno butterà la spada sulla bilancia!

colpa dell'età


Carissima Ciabrilla un mega sorrisone anche a te!!!!
mi perdoni se dico che la dimenticanza è colpa della mia veneranda età!!!!!
Baci!!!!

Verso Milano, la città da bere...


Ed eccomi in treno in direzione Milano. Incredibile a dirsi, la strada verso il confine mi rimarrà impressa, per la compagnia, e non per le solite strane considerazioni sul ritorno in patria e sulla lunga strada verso la lingua natia... Sarebbe meglio dire che non sono in compagnia in linea di principio. Sono isolato con il mio pccino, ma contornato da suoni e da sonorità note dell'idioma subalpino...


Sono intorno a me strani personaggi che parlano italiano, ma che mediamente sono evidentemente nati e vissuti nella elvetica regione con felicità e soddisfazione... Si recano sul loro originario suolo per vacanza, e nella loro fantastica generazione X, sprizzano testosterone e finanche allegria da tentativo di soddisfazione degli intimi desideri nascosti, ma in questo contesto manifestati...


Mi divertono molto, lo devo ammettere... Se non fossi ormai un vecchietto, credo che troverei un modo per unirmi a questo incredibile coro di volgarità. Sarebbe bello sentirmi parte in una giovanile escursione nell'ambito dei territori ormonali, ma forse non farebbe per me... Sì, decisamente se guardo indietro alla mia vita passata, questo tipo di entusiasmo non è stato mai molto nelle mie corde... Gli ormoni ancora sì, ma la parte scurrile, l'ho sempre riservata a luoghi meno pubblici di un treno... Il decoro non è una parola vuota di significato...


Molto di più mi piacerebbe poter scambiare due chiacchiere con la frontale-sinistra che legge le cronache di Dragonlance. Trattasi di una serie di romanzi legati ai giochi di ruolo, e che ho molto amato in passato. Mi piacerebbe dare un'occhiata senza alcuna pretesa al libro, ma certo sarebbe banale... Solo che, come in altra occasione ho già detto, la banalità mi attrae e mi rasserena, soprattutto perchè è molto controllabile! E infatti, alla fine, desiderio esaudito. Richiesta del libro, due chiacchiere nella residua ora di viaggio... Come amo I treni!

A+M - M+A Quando invertendo l'ordine non cambia...


Questo weekend sono stato a Milano. Son rientrato sul suolo italico con una certa soddisfazione e con la possibilità di usufruire di un buon ed economico servizio ferroviario. Partenza Venerdì, ritorno Domenica. Viaggio sereno che racconterò in un prossimo post...

Ma la mia esigenza di stasera è ringraziare A&M - M&A, una coppia di novelli sposi che mi hanno coccolato per 2 giorni facendomi sentire a casa anche fuori casa... M è la mia amica più storica: credo che ci conosciamo ormai da 17 anni e che abbiamo avuto così pochi momenti di frizione che neanche potremmo riuscire a ricordarli. Abbiamo avuto percorsi di vita diversi, eppure siamo sempre tornati a raccontarci cose di cui valeva la pena di parlare con la consapevolezza di ricevere un parere interessante e sincero su tutto... La scelta di legarsi a A per la vita (come recitano tutti i messali), mi ha portato in contatto anche con il suddetto: anche qui io credo sia nato un rapporto di amicizia e di confronto molto valido, con momenti di ilarità frequenti almeno quanto la condivisione di visioni e considerazioni da uomini del sud.

Insomma due persone importanti per me, che mi hanno fatto trascorrere un fine settimana allegro, rilassante e produttivo. La brutta Milano mi è sembrata molto meno brutta grazie a loro, e tornarci ogni tanto non mi sembrerebbe stasera una assurdità...

Una considerazione la voglio spendere però legandomi al mio post sulla famiglia. Ho parlato di compromessi e credo che un esempio concreto per capire di cosa parlo, possa essere la storia dei nomi sulle targhette del citofono: all'ingresso A precede M, alla porta di casa, M precede A. L'equilibrio mi sembra perfetto e sono sicuro nessuna discussione si potrebbe mai creare tra i miei amici su una cosa come questa. Eppure, la cosa più importante che mi viene di pensare è che, pur cambiando l'ordine dei fattori o invertendo l'ordine degli addendi, il risultato non cambia: una bella storia, è sempre una bella storia! D'altronde, devo dire, che avendo nella loro vita un amico (e cialtrone) quale il sottoscritto, le possibilità che le cose vadano storte sono potentemente ridotte...

Metto quindi in vendita la mia opera come porta-fortuna per unioni felici: provvederò presto a distribuire il mio santino per tutti quelli in difficoltà. Hai visto mai che non ci esca fuori finalmente un bel business? E se iniziassi a farmi chiamare Andrea Do Nascimientos?

domenica 17 febbraio 2008

Illuminazioni

Vi avviso, questo sarà un lungo post. Sto leggendo un libro che trovo bellissimo. Difficile, multilivello, affascinante. E' "L'eleganza del riccio" di Muriel Barbery. Un libro che racconta una storia, e si può leggere quella. Un libro che parla di teorie filosofiche e si può salire di livello. Se poi si è letto e si conoscono Kant, Marx, Tolstoj e se si ama la musica e la pittura è un tuffo nella comprensione della vita e nella bellezza. Magari non è incoraggiante questa mia premessa, ma vi assicuro che il libro è anche la storia di due vite di persone solitarie e sconfitte, che si nascondono al mondo e che ... bhè la fine non la so, non l'ho finito.
Ma in libri come questo a volte si trova un passo che vi illumina come un lampo, che vi fornisce una chiave di comprensione, una svolta mentale a 180° che vi mostra cose che non avreste mai immaginato esistessero o che vi dà parole per sensazioni che erano compresse dentro di voi.
Seconda premessa: quando afferro un argomento poi non lo lascio finchè non l'ho spolpato fino all'osso.
Adesso vi trascriverò un passo del libro:
- ... "Ma a cosa serve la grammatica?" ha chiesto Achille ... La professoressa ha fatto un lungo sospiro, tipo "sono ancora costretta a sorbirmi delle domande stupide" e ha risposto: "Serve a parlare e a scrivere bene".
E lì a momenti mi veniva un infarto. Non ho mai sentito niente di così insensato. E con questo non voglio dire che sia sbagliato, voglio dire che è davvero insensato. Sostenere, davanti a degli adolescenti che sanno già leggere e scrivere, che questa è l'utilità della grammatica è come dire a qualcuno che per fare bene la cacca e la pipì bisogna leggersi la storia del water attraverso i secoli. Non ha senso! E poi, se almeno ci avesse dimostrato con qualche esempio che dobbiamo conoscere un certo numero di cose sulla lingua per utilizzarla come si deve, beh, al limite sarebbe stato un buon inizio. Per dire, conoscere i tempi di tutte le coniugazioni permette di evitare gravi errori che ti fanno vergognare davanti a tutti durante una serata mondana ("Avrei arrivato volentieri più presto ma ho prenduto la strada sbagliata"). Oppure, conoscere la regola dell'accordo dell'aggettivo qualificativo usato come epiteto è decisamente utile se devi scrivere un invito appropriato per andare a fare quattro salti alla reggia di Versailles, onde evitare i "Cari amico, volete raggiungerci a Versailles questa sera? Ne sarei davvero lieto. La Marchesa de Grand-Fernet". Ma se la professoressa crede che la grammatica serva solo a questo ... Eravamo in grado di usare e coniugare un verbo ben prima di sapere cosa fosse. E se il sapere aiuta, non mi pare comunque che sia decisivo.
Io credo che la grammatica sia una via d'accesso alla bellezza. Quando parliamo, quando leggiamo o quando scriviamo, ci rendiamo conto se abbiamo scritto o stiamo leggendo una bella frase. Siamo capaci di riconoscere una bella espressione o uno stile elegante. Ma quando si fa grammatica, si accede a un'altra dimensione della bellezza della lingua. Fare grammatica serve a sezionarla, guardare come è fatta, vederla nuda, in un certo senso. Ed è una cosa meravigliosa, perchè pensiamo: "Ma guarda un po' che roba, guarda un po' come è fatta bene!", "Quanto è solida, ingegnosa, acuta!". Solo il fatto di sapere che esistono diversi tipi di parole e che bisogna conoscerli per definirne l'utilizzo e i possibili abbinamenti è una cosa esaltante. Penso che non ci sia niente di più bello, per esempio, del concetto base della lingua, e cioè che esistono i sostantivi e i verbi. Con questi avete in mano il cuore di qualunque enunciato. Stupendo, vero? I sostantivi, i verbi ...
Forse bisogna collocarsi in uno stato di coscienza speciale per accedere a tutta la bellezza della lingua svelata dalla grammatica. A me sembra di farlo senza alcuno sforzo. Credo di aver capito com'è fatta la lingua a due anni, in un colpo solo, sentendo parlare gli adulti. Per me le lezioni di grammatica sono sempre state sintesi a posteriori e, al limite, precisazioni terminologiche. Mi chiedo se sia possibile, attraverso la grammatica, insegnare a parlare e a scrivere bene a bambini che non hanno avuto l'illuminazione che ho avuto io. Mistero. Intanto tutte le professoresse Maigre della terra dovrebbero chiedersi quale brano di musica proporre ai loro alunni per farli entrare in trance grammaticale. ... E sulla strada di casa ho pensato: sfortunati i poveri di spirito che non conoscono né la trance né la bellezza della lingua. -
Ecco, questo è successo anche a me, nello stesso identico modo e alla stessa età. E questo spiega anche il mio orrore per l'uso delle K al posto delle C, le abbreviazioni insensate come cmq, tvb, etc. soprattutto quando non hanno alcun fine. La bellezza è anche adeguatezza. E se in un sms può essere adeguato abbreviare per risparmiare parole, non lo sono in un testo, anche solo in un post.
Ho finito, posso solo aggiungere che il libro è veramente bello e vi consiglio di leggerlo. Un saluto a tutti e in particolare ad Angy.

sabato 16 febbraio 2008

Quella strana cosa chiamata destino

Bip Bip…il telefono…è un messaggio di P.…“Sorella vedi su internet l’incidente che c’è stato a Milano. Mamma era lì davanti…ora è ancora sconvolta!”.
Corro…arrivo al primo computer libero (e vi assicuro che è un’ardua impresa trovarne uno libero dove lavoro) e mi collego al sito di repubblica. Leggo l’articolo e poi clicco sul link per vedere le immagini. Resto senza parole.
La linea 60…cavolo è proprio il pullman che prendo io per tornare a casa quando vado a trovare i miei. Corso di Porta Vittoria…il tribunale di milano…ma è dove lavora mamma! La chiamo e mi dice “Una tragedia; sono scesa 5 minuti dopo…potevo esserci io su quel pullman”. E invece no! Il destino ha deciso così fortunatamente. Ma perché??? Perché anche un semplice giro in centro in autobus può diventare drammatico? Ma soprattutto perché la stupidità di persone che per evitare il traffico o dimostrare di possedere un Porsche Cayenne provocano incidenti mortali non viene quasi mai (per non dire mai) punita?
Non conosco bene la dinamica dell’incidente e forse sbaglio a puntare già il dito, ma troppe volte ho sentito al telegiornale di persone che a causa di alcol, droga o solo per il piacere di correre hanno stroncato vite innocenti E poi? Pagano realmente per quello che hanno fatto?

Penso a te dolce F.
Una serata in allegria…una festa in maschera…e un tragico epilogo di una vita breve, troppo breve!!! Ciao.

Ricchi premi e cotillons!

Ehilààààà, ma che cosa fantastica, il nostro capotreno ha arricchito l'offerta servizi sul treno. Uaho, perfino la lettura! A quando il servizio steward?? Oggi ho riprovato ad affrontare la mia bestia nera, il pane (e il lievito di birra). Bah, sì carini questi bagels che ho fatto ma in verità il gioco non vale la candela. A domaniiiii.

venerdì 15 febbraio 2008

qualche volta ritornano



ebbene anche una delle viaggiatrici più pigre qualche volta torna!!!!!



inizio col dire che seppur pigra nel postare amo leggere il nostro blog......come dire non sono mai scesa dal treno ma vale la pena ogni tanto dare un cenno, un sorriso per dire "amici cari ci sono"....



infatti posto per dare un primo sorriso al nostro capotreno che credo sia in una fase di assestamento......



certo dopo il caos dovuto "al cambio binario" adesso forse averte la nostaglia della sua città, la necessità di organizzare la sua vita affetiva dopo aver, con coraggio, assestato quella professionale....bhè credo sia una tappa obbligata nel tragitto di un viaggio.....sai che ti dico goditi questa tappa e sicuro qualcosa di buono arriverà!!!!

il mio secondo sorriso alla nostra perfezione......perdono anch'io nella fretta di leggere mi ero preoccupata per il tuo umore....ma sopprattutto aspettavo l'assaggio di torta!!!!

un sorriso a grimilde per il suo stress e per la ricerta.........chiediamo venia per la confusione ma come dicevo già pregustavo l'assaggio ...prefezione ci vizia e delizia con i suoi dolci!!!!

un sorriso alla più Fashion delle viaggiatrici.....la bella trinity.......per tutti i sorrisi che sta donando...non smettere!!!

un sorriso a gattacicova per questi voli torinesi ;-)))!!!!!

un sorriso a tutti il resto dei viaggiatori!!!!!

LA PERFEZIONE STANCA PRECISA


Visto che tutti mi chiedono se mi sono ripresa e quando li incontro sono carini e affettuosi, preciso: NON sono stressata. Giovedì 14 ero REGOLARMENTE al lavoro. NON ho preso un giorno di ferie. Leggete SEMPRE l'autore del post. Causa clonazione di font, modalità e tematica si è creato un misandestending. LA PERFEZIONE STANCA NON HA POSTATO LA RICETTA DELLA TORTA DI AMARETTI E CIOCCOLATO CON PERE. E' ottima e sono lietissima di averla fra quelle di "quando la perfezione si ispira", magari invece si arrabbia l'autrice.
C'est la vie!
P.S. Quella delle streghe invece sono io, e ribadisco il concetto. Signore (e signori) urge essere cittadini attivi!

Non ci avete mica bruciate tutte!

Ragazze, e allora? Che facevate il 14 febbraio alle 17? Perchè non siete venute in piazza Vanvitelli, per il presidio in difesa della 194? Ma avete o non avete letto cosa è successo al II Policlinico a Napoli? Ehi, dico, bisogna conservare la capacità di indignarsi, bisogna protestare quando qualcuno vuole toglierci la libertà di scegliere. Quando avevo 20 anni ho lottato duramente per la legge sull'aborto, quando ne avevo 14 sono andata casa per casa a spiegare alla gente cosa era la legge per il divorzio. Cosa pensate, che ci siano sempre state? Che lo Spirito Santo abbia illuminato la classe politica che le ha fatte? Le abbiamo volute, abbiamo lottato per averle, le abbiamo difese con le unghie e con i denti. Per una qualità della vita migliore, per l'autodeterminazione delle donne. Ma vi siete o non vi siete accorte che il 99% di quelli che stanno disquisendo sui feti e sul diritto alla vita e su millemila minchiate sono uomini? Avete capito si o no quello che vogliono fare? Ieri la legge 40, per impedire alle persone con difficoltà di procreazione o con malattie genetiche di fare lo screening preimpianto, oggi la 194 per impedire alle donne di scegliere se abortire, e domani? Credete che si fermeranno? No, ditemi, pensate che quello che è stato fatto non si possa disfare?
Io ho 48 anni, per questioni anagrafiche potrei stracicciarmene dell'aborto e della legge, e così come me tante in piazza erano "grandi", troppo grandi. Guardate che riguarda anche voi, io lotto per una questione di libertà, voi potreste farlo per mantenere il diritto di scegliere, perchè a volte anche a noi può succedere e ci riguarda, ci riguarda tutte e tutti.
I maschietti non si sentano esclusi, anche voi giovani uomini dove eravate?
Fare politica non è gridarsi addosso come il nano maledetto ci ha fatto vedere, fare politica è difendere i propri diritti, fare politica è scegliere per la propria possibilità di scegliere. Fare politica è un diritto e un dovere i cittadini.
Svegliatevi!

giovedì 14 febbraio 2008

Stress


Ebbene sì lo ammetto: sono stressata...notevolmente stressata...e prima di farmi prendere dal panico, sbranare qualcuno o commettere errori irreversibili, ho deciso di staccare la spina e prendermi un giorno di ferie.

Che meraviglia svegliarsi senza il trillo della sveglia, e alzarsi dal letto solo quando la stanchezza fisica (purtroppo solo quella) è un ricordo.

Ho dedicato la mattinata a quelle operazioni domestiche che sono costretta a fare di corsa nel week end e per completare il relax ho deciso di fare una torta.

Torta di amaretti e cioccolato con pere.

Ingredienti 1 o 2 pere (la ricetta dice williams), 200g di amaretti secchi,200g di burro, 5 uova,150g di cioccolato fondente,150g di zucchero, 120g di farina 00,3 cucchiai di nocino,1 bustina di lievito vanigliato,succo di 1/2 limone, un pizzico di sale.

Separate i tuorli dagli albumi (che dovranno essere montati aneve), fondete il cioccolato a bagnomaria, fondeto il burro a fiamma bassissima e pestate finemente gli amaretti con un batticarne. Sbattete i tuorli con solo 120 g di zucchero, quindi aggiungete il cioccolato e poi incorporate il burro e gli amaretti. Dopo aver mescolato bene aggiungete il nocino e la farina setacciata con il lievito. Quando il composto sarà omogeneo aggiungete gli albumi montati a neve con un pizzico di sale, mescolando con movimenti delicati. Trasferite l'impasto nella tortiera imburrata ed infarinata (io uso quella apribile e la fodero con la carta forno) e livellatela. A questo punto sbucciate le pere, eliminate i torsoli e tagliatele a spicchi e irrorate con il succo di limone. Affondate le pere nell'impasto, disponendole a raggiera. Spolverizzate il tutto con lo zucchero avanzato ed infornate per 50' a 180 °C in forno già caldo.

Secondo me è davvero buona...vedremo che ne pensano gli altri!!

martedì 12 febbraio 2008

Animali Metropolitani


Nati e vissuti a Napoli, abbiamo un DNA geneticamente modificato... Per molti di noi, per quelli che la metropoli non l'hanno mai incredibilmente sofferta, pur con gli ovvi momenti di bassa sopportazione, la presenza di tante persone intorno, l'opportunità di andare a passeggiare nel bel mezzo di un caos incontrollato ed irregolare, sono delle condizioni di vita particolarmente stuzzicanti... Chi è nato in zone di provincia, infatti, mai riesce veramente ad adattarsi alla realtà e ai ritmi dell'avviluppata città... Sono molti quelli che si lamentano incessantemente dei lati negativi senza vedere lati meno neri in questa ingarbugliata matassa. E infatti molti di loro con somma gioia riescono a tornare nel vecchio mondo ovattato delle città di media grandezza sentendosi di nuovo in pace e anche un po' felici...

Ma per noi non è così. Possiamo immergerci nella meravigliosa campagna per un po', sfuggire al vortice delle problematiche odorose e non per una lunga vacanza di mare. Possiamo addirittura goderci una o più settimane bianche, ma poi ritornare alla frastagliata atmosfera colossale ci risulta indispensabile. Ci ammantiamo di nuovo completamente di quella patina di luccicante quanto fastidiosa polvere argentata che è la granulare vita del borgo smisurato e intimamente godiamo nel lamentarci dei disservizi in quanto consci che poco basterebbe a innalzare il livello del nostro vissuto a livelli superiori che ci facciano assimilare anche i difetti del luogo...

Forse tutto questo è vero solo per me. Forse idealizzo il respiro della mia Partenope. Forse...

O forse ci sono altri che la vivono come me. E anche se non fosse così, non mi sentirei poi mica tanto male in questa mia unicità...

lunedì 11 febbraio 2008

Ma che ....

Potrei uccidere, sì stasera potrei davvero uccidere qualcuno. E dire che ero stata così attenta oggi a fare esercizi zen, inspira, espira, inspira, espira, per sopportare le persone sgradevoli che incontro spesso e volentieri in giro. E che cacchio, ero tranquilla, l'esercizio zen aveva funzionato, poi torno a casa e zan!! il mio compagno decide che è il momento di rendersi il più sgradevole degli sgradevoli. E che noia! Ma dico io, maschietti, ma chi c...o vi obbliga a rimanere in luoghi che vi innervosiscono? Ma levatevi dalle scatole, che tanto nessuno sentirà la vostra mancanza, questo partendo dal presupposto che oggi come oggi, per le donne autonome e intelligenti (ed è sempre da vedere quante lo sono, ma sicuramente io si, ed è cosa provata e super provata), voi non siete un bisogno, al massimo siete un desiderio, e prima o poi i desideri o si soddisfano o passano. Peraltro una scema che vi si piglia la trovate sempre, no? E alloooooora! Aria, sciò, sloggiareeeee. E tiè!
Comunque, facciamo un bel respiro, su su, un altro esercizio zen, che per ora non lo sbatterò fuori in quanto .... vabbè, sarebbe troppo lungo da spiegare, e passiamo ad altro.
Tornando a casa (treno delle 17,36 in ritardo di 40 e dico 40 minuti, signori e signori, venghino ad ammirare lo scup), chiacchieravo con M., una giovane e simpatica collega molto incinta, e ci sono venuti in mente gli spinaci, seeee, proprio quella buona erba verde che sa di ferro, e il riso con i medesimi (buonooooo, e quanto tempo che non lo faccio!) e all'improvviso mi viene in mente una ricetta che mi faceva mia madre e che io adoravo da bambina. Una delle pochissime cose che mangiavo (essì, io che mi mangerei un bove e che cucino compulsivamente di tutto, io che devo fare attenzione per non diventare una palletta di lardo, sissì, io ero una bambina inappetente, non mangiavo niente, ma proprio niente, il pediatra diceva che avevo le phisic del bimbo del Biafra). Le palline di spinaci!! Ecco, il nome è un po' così, ma insomma che volete da una bambina di 7 anni? E allora eccole qua:
Palline di spinaci - riviste e corrette
Vi servono spinaci 1/2 Kg, ricotta 300 gr, 1 uovo, parmigiano grattugiato q.b.
Lavare gli spinaci bene ma bene ma veramente bene, lessateli senza aggiungere acqua, ossia metteteli in una padella e fateli cuocere. (consiglio della cuoca: usate quelli surgelati, così non dovete lavarli e nemmeno tagliarli) Poi strizzateli bene, quando sono freddi ovviamente e tagliateli con le forbici più e più volte (se avete usato quelli freschi). Prima in una ciotola mettete la ricotta, l'uovo e il parmigiano e mischiate bene tutto. Aggingete gli spinaci e mescolate ancora bene. La ricotta sembrerà quasi sparire.Fate delle belle palline, diametro circa 3 cm. e passatele nella farina. Mettete sul fuoco una pentola d'acqua, portatela ad ebollizione e buttateci un po' di palline alla volta. Dopo pochissimo verranno a galla (come gli gnocchi) e voi raccoglietele con una schiumarola. Disponetele in una pirofila, irroratele di burro fuso, spolverate di parmigiano grattugiato e servite. Se le avete preparate in anticipo, infornate per 5 minuti per riscaldarle o tenetele sulla pentola d'acqua calda che avete usato per bollirle. Mamma mia, sono super e tutto sommato nemmeno tanto bomba calorica.

L'importanza della famiglia...


Mi metto in vetrina. Sono uno di quei rari maschi latini che vogliono crearsi una famiglia. Sono attratto dal pensiero di avere una stabile unione con una donna e ancor di più da quella di avere dei figli dietro cui perdere la testa e le inibizioni da adulto...

Sono disposto a molti compromessi per questa cosa. Certo credo che non possa essere una unione felice quella che mette insieme persone che non hanno la capacità di sacrificarsi per l'altro... Allo stesso modo, sono certo che io sarò un uomo burattino nelle mani di una donna che mi dimostri affetto... Troppo intelligenti le nostre controparti e troppo scaltre perchè noi, poveri tapini, riusciamo seriamente a prendere qualche misera decisione dopo avergli dato il nostro cuore!

Eppure la famiglia mi sfugge... Non vedo all'orizzonte la creazione della stessa, e molti mi rimproverano di non pensare un passo per volta, ma di voler fare tutta la maratona insieme. In questo credo abbiano ragione gli Altri. Dovrei andare passo a passo: donna, rapporto, convivenza, forse matrimonio, figli... Ma io sono fatto così: programmo lontano dettagliatamente... Nel lavoro questo paga, nella vita sentimentale di sicuro no...

E sono anche convinto che, pur conoscendo il mio errore, non riuscirò a correggermi facilmente. Per cui, miei cari lettori e lettrici, non infierite troppo... :-)

venerdì 8 febbraio 2008

...ALTO TRADIMENTO...


Ebbene sì...lo confesso...non ho resistito e l'ho tradito! Ma era diventato esasperante e non avete idea di quanto mi costava!!!!

E così non c'ho pensato due volte...mi sono collegata ad internet e...ho comprato il biglietto aereo napoli milano della easyjet...46 euro andata e ritorno! Ma ve ne rendete conto? Solo 46 euro!!!!!! E mentre trenitalia decide uno giorno sì e l'altro pure di aumentare i prezzi dei biglietti ferroviari...io ho trovato la mia salvezza! Così niente più treno...niente più eurostar.


P.S. Volevo informare il capotreno che la prossima volta che scenderà nella nostra fantastica città troverà un aumento anche del biglietto UNICO...€ 1,10....vieni carico di spiccioli!!!!!

Non siamo soli

Che ho trovato, gente mia! Guardate un po' QUI.

giovedì 7 febbraio 2008

Ignoranza mollusca...


Sto incontrando una grande difficoltà: qui non capiscono l'importanza psicologica dei molluschi per l'equilibrio mentale dell'uomo...

Ok, mi spiego meglio. Il mollusco, qualunque siano le sue valve, è animale di ricco sapore marino che in linea del tutto teorica andrebbe assaporato crudo, come fresco frutto del mare... Il problema degli ultimi decenni è che nel nostro mare, queste tenere creature riescono a crescere proprio bene in prossimità di alcuni fiumi sotterranei piuttosto innaturali, ma densi di nutrimento organico... Se parlo di fogna, ci siamo capiti? Ok, è vero, non tutti i frutti di mare sono legati a questa non tanto pulita abitudine, ma alcuni dei più gustosi sì. La cozza, tipicamente apprezzata nella sua forma impepata con o senza limone, ne è il mio esempio prediletto... Potete provare in tutti i modi a convincermi del contrario, ma io sono persuaso che la cozza sia ricca e gioiosa solo dopo una bella permanenza nei caldi lidi batterici della sentina di mezzo...


Eppure, si può rinunciare, noi napoletani, al gusto pericoloso, a volte non raffinato, ma di sicuro profondamente connaturato del mitile da esportazione? Secondo me la cozza è un pò come noi: scura e grezza fuori, ma colorata e ricca di sapore dentro. Gustosa e aggressivamente saporita, per amore o per forza è costretta a nutrirsi di cose che a molti altri fanno ribrezzo, salvo poi essere apprezzata da quegli stessi schizzinosi che non possono fare a meno di mangiarla! Anche qui la cozza sembra una abitudine diffusa: come faccia a giungere in tempo per non essere già in decomposizione risulta difficile da comprendere, per cui io mi rifiuto di mangiarla.

Eppure sento la mancanza del florido afrore del Mediterraneo e dell'odore fresco e pungente della cottura in pentola a pressione... E quella punta di sale in più che tanta soddisfazione dà alla papilla, un pò mi tormenta il sonno...

P.S.: Spero di aver anche strappato qualche sorriso con questa nostalgica elegia del mollusco... Viaggiamo insieme anche per cercare di tirarci su!

Un nuovo angelo


Sono un pò triste, mi capita spesso ormai e ci sono momenti in cui niente sembra andare per il verso giusto... un giorno credi che tutto va a gonfie vele ma basta un attimo che il vento cambia direzione e le vele calano giù piombandoti inevitabilmente addosso. E' successo la sera dello scorso Santo Stefano. Ci preparavamo a scambiarci i regali tra amici e tra le persone attese mancavano mia sorella e il fidanzato e la cosa non ci sembrava poi così strana. Poi tutto è accaduto in pochi attimi. Una telefonata di cui non si capiva neanche il senso. Sono scesa immediatamente per raggiungerli. Un'altra telefonata in cui mia sorella tra i pianti e le urla mi diceva che il suo ragazzo era 'morto'. Mi sembrava tutto così assurdo così fulmineo. Improvviso. Siamo arrivati che stava ancora a terra con un lenzuolo messo sul suo corpo nudo, perchè Lelio, così si chiamava, si stava preparando per raggiungerci, si era messo sotto la doccia ma un'aneurisma cerebrale gli ha fatto visita proprio nel periodo più felice della sua vita stroncandolo in pochi secondi senza che nessuno potesse fare niente per aiutarlo. Difronte a tutto ciò mi chiedo: come si fa a progettare la propria vita e poi vedersela capovolgere così inaspettatamente? Mio nonno diceva: il problema di quando muore qualcuno è per quelli che restano, tanto il morto è morto. Mi ritornano in mente così le sue parole perchè vedo mia sorella distrutta dal dolore senza che io possa fare niente per evitarlo... non so come muovermi, come farla reagire e a volte penso che magari è solo il mio egoismo a pretendere che stia bene e che passino in fretta questi momenti, come posso fare per farle capire che il suo treno si è fermato e non partirà più, ma che esistono infiniti altri treni con infinite altre destinazioni?
Ciao Lelio ovunque tu sia...

mercoledì 6 febbraio 2008

Sondaggio

Dato che il nostro caro Capotreno ha inserito il banner della campagna "m'illumino di meno", volevo fare un sondaggio tra i nostri viaggiatori:
chi di voi parteciperà all'iniziativa di Katerpillar e in che modo ?
Io organizzerò una cenetta a lume di candela (lo so è banale ma è comunque qualcosa) così unisco l'utile al dilettevole, in attesa di farmi venire qualche altra idea a risparmio energetico!

Socialità...


Son un pò una palla, devo ammetterlo. Me lo hanno sempre rinfacciato in molti e questi molti probabilmente ne hanno donde... Sono un pantofolaro convinto e almeno un giorno a settimana mi è fisicamente necessario non impegnare nè la mente nè il corpo in attività che consumino più Kcal di quante ne ingurgiti. Il fatto che questo giorno coincida generalmente con la domenica è casuale, e non è legato a nessuna mania di grandezza...

Non posso nascondere che a volte mi sento incompreso da una lunga schiera di persone che invece trovano energie anche quando il dubbio che le pile dovrebbero essere scariche è legittimo. Però il problema di fondo è la considerazione che si ha del proprio tempo. In generale per me, la frase "facciamo qualcosa" ha poco senso. Bisogna specificare, altrimenti siamo tutti bravi e creativi! Per me fare qualcosa è anche stravaccarmi davanti alla tv e spegnere le funzioni operative del cervello per dargli agio di viaggiare in un limbo ovattato. E' molto utile anche dormire al caldo della propria coperta la domenica pomeriggio, per poi svegliarsi e mangiare qualcosa di dolce... Per non parlare della pigrissima doccia calda della domenica sera per poi indossare il pigiama delle grandi occasioni e avere qualche rapporto improprio con il divano che implichi una completa fusione con una coperta in pile...

Insomma, dite pure quello che volete, avvisatemi che la mia socialità rischia di languire, esprimete la vostra disapprovazione per la mia pigrizia, ma pensate anche che ci sono modi ben peggiori di sprecare il proprio tempo!

Problema sociale, non rompipallismo!

Ohhhh, mi sento confortata! Ho le prove, ho il sostegno scientifico di autorevoli pensatori, NON sono solo una scocciante! Signori, cito da Repubblica: "Dirimere un'ambiguità lessicale è un problema per un laureato su cinque. A dir la verità, anche solo comprendere la frase che avete appena letto è un problema per un laureato su cinque. Termini come dirimere, duttile, faceto, proroga si trovano comunemente sui giornali, ma per molti italiani con pergamena appesa al muro sono parole opache". Luca Serianni, linguista all'università di Roma 3, ne fece esperienza diretta un giorno nell'ambulatorio di un dentista cui s'era rivolto per un'urgenza. "Con le mie lastrine in mano chiamò al telefono un collega per avere un parere: "Senti caro, aiutami a diramare un dubbio..."". E il professore sudò freddo: "Un medico che non sa maneggiare le parole è un medico che non legge, quindi non si aggiorna, quindi forse non sa maneggiare neanche un trapano".
E' esattamente quello che volevo dire, saper scrivere bene e comprendere i testi NON è un optional per pochi obsoleti e polverosi studiosi di biblioteca, è una necessità che sta alla base di qualunque professione e/o mestiere, perchè il dubbio che è legittimo venga a chiunque è che se non sai nemmeno la tua lingua, potresti anche nonsaper maneggiare concetti e strumenti complessi della tua professione!!! E in realtà ricordiamo anche quello che disse Marx (Karl non Groucho): "Sapere è potere".
E per saperne appunto di più leggete QUI.
Ma dico, vi rendete conto? "21 laureati su cento non riescono ad andare oltre il livello elementare di decifrazione di una pagina scritta (il bugiardino di un medicinale, le istruzioni di un elettrodomestico). E non sanno produrre un testo minimamente complesso (una relazione, un referto medico, ma anche una banale lettera al capocondominio) che sia comprensibile e corretto."
E ancora: ""La società sprintata", come la chiama il pedagogista Franco Frabboni, preside di Scienze della formazione a Bologna, uno degli autori della riforma universitaria, è arrivata negli atenei. E gli atenei la assecondano: "La trasmissione del sapere universitario è regredita dalla scrittura all'oralità", spiega. Nelle aule della nostra istruzione superiore, il grado di padronanza della lingua italiana non è mai messo alla prova. Persino l'arte dell'argomentazione orale, ponte fra i due universi semantici, è svanita, racconta Frabboni: "Professori sempre più incerti fanno lezione con diapositive, seguendo una traccia fissa. Ai laureandi si lascia esporre la tesi con presentazioni powerpoint."
Il professor Gabriele Pallotti tiene nel cassetto una cartellina di orrori: email, biglietti affissi alle bacheche, "esito profiquo", "le chiedo una prologa", "attendo subitanea risposta". Ma correggere le asinate non è ancora abbastanza. "Saper annotare correttamente parole sulla carta non è saper scrivere" spiega. "Parlare e scrivere sono due diversi modi di pensare. Troppi ragazzi escono dall'università sapendo solo trascrivere la propria oralità, ovvero un flusso continuo di idee non ordinato e difficilmente comunicabile. Cioè restano mentalmente analfabeti. ... Non è una questione di stile: l'analfabetismo laureato può fare danni concreti. Il paziente che legge sulla sua prescrizione medica "una pillola per tre giorni", alla fine del terzo giorno avrà preso tre pillole o una sola? "
CAVOLO, mi sento felice!

lunedì 4 febbraio 2008

Votare o non votare, questo è il problema!


Bene, pare proprio che un altro Parlamento stia per essere sciolto. Si è atteso di prendere la lauta pensione per l'immane sforzo di essere stati a discutere del nulla per dei mesi con tutti i comfort e i rimborsi spese di cui si parla troppo poco, e poi tutti giù per terra!

Dovrei veramente disinteressarmene perchè sono in un altro paese e perchè l'andazzo della nostra politica è ormai arcaica vestigia di una italianità spiacevole e traffichina di basso profilo... Eppure non ci riesco: le solite facce sembrano non perdere mai credibilità, qualunque sia il loro agire. Trovano sempre delle masse di persone, di cui decisamente sono lo specchio, disposte a votarli. Per il proprio interesse si mette in mano all'inadeguato ignorante di turno, il destino di tutti. La Democrazia è solo un discorso di maggioranza, oppure dovrebbe prevedere anche una briciola di interesse per il bene di quella maggioranza di cui ci si propone di far parte? Certo i governanti sono di per loro un pessimo esempio, ma non c'è obbligo alcuno di seguirli!

In passato credo di aver saltato solo qualche elezione di minore importanza. Non ricordo quale. Ricordo addirittura la fila di 3 ore per una tornata di referendum organizzata male... Ora il problema è che mi sono messo in regola del tutto con lo stato italiano dichiarando la mia presenza in terra elvetica. Ne consegue che dovrei votare qui, e magari contribuire al quel contestatissimo pasticcio che alle ultime elezioni ha fatto vendere i giornali del Biscione per mesi e mesi con la conta e riconta delle schede. Pare però, che le elezioni si terranno ad Aprile, forse il 13, e in quel caso, io sarò in Italia... Ebbene, ecco sorgere improvviso il dubbio: dovendo votare all'estero, potrei lo stesso votare in Italia? Ma ancor più importante, voglio davvero votare un qualsiasi sciagurato che andrà prima o poi a comportarsi come gli attuali parlamentari?


In ogni caso, stando qui, spero di riuscire a superare indenne almeno la campagna elettorale, che sono certo riuscirà (seppure questo appare incredibile) a raggiungere dei livelli di bassezza mai toccati. E' ora di turarsi il naso per non sentire la puzza: tenete stretto però!

Flash mattutini

E stamattina, all'alba (per me le 7,45 SONO l'alba), percorrendo la strada che da casa porta alla metro, occhieggiavo come al solito le vetrine, con sguardi veloci e passo ancora più veloce. Quando all'improvviso SBANG! la mia mente registra il cartello che ho letto nella vetrina del salumiere già in piena attività: LASAGNE BALILLA € 1,50.
Cavolo! Mi blocco di colpo, che sarà successo, una distorsione spazio temporale?, uno scienziato pazzo e la sua macchina del tempo?, oddio sono ripiombata nel ventennio, ora incontro mia madre dodicenne, oddio oddio ... torno indietro e leggo con attenzione, sì, c'è scritto proprio BALILLA, ma poi guardo il pacco su cui è appoggiato il biglietto e mi rassicuro ....
E' solo la stupida propensione dei napoletani a scrivere parole in libertà e storpiare tutto quello che gli capita a tiro, il biglietto era simpaticamente appoggiato su una normalissima confezione di lasagne BARILLA .....

Pratiche Zen di rilassamento

Ad ognuno il suo, c'è chi per rilassarsi si chiude in casa, chi schizza a fare week end con amici, chi porta i bimbi e il cane al parco, io cucino. Perchè, direte voi, cucinare è rilassante? Per me lo è, perchè è una di quelle attività che impegnano profondamente la parte sinistra e organizzatrice del cervello e le mani, lasciando libera la parte destra che in sottofondo, zitta zitta, elabora situazioni e produce risposte creative. Appunto, una pratica Zen. Bhè, poi c'è anche il sottoprodotto di rifornire il frigo per una settimana intera, e buttalo via come sottoprodotto! Vero è che a volte esagero, perciò porto qualcosa ai miei colleghi. Oppure sono i colleghi che mi chiedono ripetutamente "dai, facci questo, dai, ti ricordi quando hai portato quest'altro,...".
Complici le due spinte, quella Zen e quella portaci qualcosa, domenica mi sono alzata presto, visto che sabato ho sparato via la giornata fra spesa, lettura in pigiama, visite a mammina et similia, e ho cominciato la produzione.
Ho preparato il composto per i Chocolate Crunkle Cookies (fateli un po' più piccoli), che il mio lui ha molto apprezzato, e l'ho ficcato in frigo. Poi ho preparato le Tortine di ricotta e limone, le ho cotte, glassate e decorate. Belle e fascionebol! Non le ho ancora assaggiate, ma stamane ne ho portate un po' qui in ufficio e dopopranzo le distribuisco.
Poi sono schizzata a pranzo dai miei suoceri (bleah! forse dopo la sessantina si ritorna a cucinare malissimo, che ne so), alle 4 mi ero già fatta due palle così, anche perchè appunto ho bisogno di rilassarmi e cinguettando "ho taaaaante cose da fare", sono schizzata a casa, mollando tutti lì.
E a casa, uaoooo!, mi sono lanciata e ho cotto i biscotti al cioccolato, ho preparato nu' mument un eppol pai (apple pie), una quiche agli spinaci, le polpette della nonna (oh, le polpette, che passione, una volta abbiamo pure fatto un torneo di polpette), i friarielli in padella, un cavolo lesso (lo so, non è poetico, però è buono e lo posso fare poi in 500 modi diversi), la zucca arrostita, i polipetti in cassuola e per finire un chilo di meraviglioso rosbif con la tecnica della cottura a 80 gradi per 3 ore (vedere coagulazione delle proteine). Azz! e quanto ti dovevi rilassare? Un sacco, ve l'ho detto, un sacco. E mentre cucinavo la parte destra del mio cervellino pensava pensava e le tessere del mio puzzle si incastravano l'una nell'altra. Poi Criminal Minds (che mi piace), poi mega doccia con massaggio di sale grosso in olii profumati, e qualche altro tocco sapiente qua e là laonde migliorare l'aspetto e il benessere fisico! Una domenica casalinga, appunto. Pratiche Zen di meditazione, fai il vuoto nella mente, le mani eseguono e .... il frigo è pieno!
A proposito, voi come le fate le polpette?? Con il prezzemolo, con l'uvetta e i pinoli, al sugo, fritte, con l'aglio, con il parmigiano? Le polpette alla fine sono come la pastiera, non ce ne sono 2 uguali ....

sabato 2 febbraio 2008

Typo


Giusto per farvelo sapere, anche qui in Svizzera si possono commettere marchiani errori di battitura: a inizio settimana e per lunghi giorni, mi hanno terrorizzato con una previsione meteo di -10 o -15°C. Già mi ero preparato a uscire di casa indossando con nonchalance il piumone del letto, doppio cappello e guanti termoriscaldati (risultando in fondo emulo dell'omino Michelin), quando ecco che scopro stamattina che per una settimana è stato commesso un errore di battitura: siamo passati da -15 a -2. E scusate se è poco!

Ma, e dico ma, meglio così, sia per il clima, sia perchè a volte la perfezione stanca...

Ma la nostra Perfezione non stanca mai!
Buonanotte!

Irascibilità...


In questo weekend attraverso dei momenti di immotivata ira nei confronti di persone che non necessariamente lo meritano... Non è da me, perchè in fondo sono una persona pacifica e anche abbastanza controllata, ma mentre mia Madre può capire che essendo un pò stressato mi gonfio come un pesce palla e poi mi sgonfio come un pallone bucato, altre persone possono avere difficoltà a comprendere la situazione...

E' per questo che in modo ingiusto, spesso me la prendo con lei, salvo poi sentirmi un verme e chiedere scusa, ma sempre troppo tardi. E' massimamente lo stress a giocarmi questi tiri. Il mio cervello è una macchinetta piuttosto semplice nel suo funzionamento, ma se qualche pistoncino si grippa la frizione è molto forte e mi sento destabilizzato. Trovare a questo una soluzione non è banale. Mi servirebbe riposo e distrazione, ma la prima cosa scompare di fronte all'insonnia (il solito cane che si morde la coda, perchè è provocata dallo stress), e la seconda non è pienamente realizzabile in soli due giorni a settimana! Meno male che poi, quando inizio a sentire di essere al mio limite, generalmente sono io stesso a crollare in un ristoratore sonno obliante che mi mette in grado di risorgere dalle mie ceneri (per chi non conosce la storia, veda Fenice)... Il punto è che nel mio incendio, devo fare in modo di non abbrustolire diversi che sono intorno. E anche questa necessità di autocontrollo mi diventa pesante alla lunga...

Che casino. Ma domani è una pigra domenica casalinga, quello che ci vuole per me. Casa, stabilità e riposo. E a chi può pensare che questo atteggiamento è da debole e vecchio, penso di non rispondere. Sarà anche vero, ma io conosco i miei limiti, le mie debolezze e ho iniziato da un pò a decidere quello che mi fa piacere fare e quello che odio. E questa la considero la mia forza...


"Resistente sono io grazie alla forza, ma non così resistente..." (Maestro Yoda)

venerdì 1 febbraio 2008

Allarmi!


Giusto per non perdere la mano ... ieri sono andata a prendere la funicolare di Montesanto e zac! sulla porta che dà accesso ai treni un bel cartello: "Non forzare, porta allarmata, attendere l'apertura automatica". Ora lo so che un po' dappertutto si trovano cartelli così, ma non c'è niente da fare, appena leggo una cosa di questo genere non posso fare a meno di figurarmi una porta terrorizzata di fronte ad una folla inferocita che vuole passare. E la porta, già spaventata in precedenza, che urla "Mi apro da sola, mi apro da sola". Che volete farci, è allarmata!

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Capotreno e Viaggiatori