domenica 31 agosto 2008

Picnic all'Italiana...


Ieri c'è stata una sorta di svolta. Per la prima volta mi sono aggregato a un gruppone di italiani grazie alle infinite conoscenze della L. Sarebbe già dovuto accadere in precedenza, ma sfiga volle che io non fossi dotato di voce, per cui rinunciai per non dare sfoggio del mio lato peggiore, l'estetica...

Ebbene incontro disorganizzatissimo in centro città con acquisto, ognuno per sè, di carne, carbonella e generi di conforto. Partenza tardissimo per gli orari svizzeri, oltre le 13! Arrivo in zona lago verso le 14. Poi danza della bruschetta nel vano tentativo di far funzionare decorosamente delle braci usa e getta. L'unico attrezzo efficiente è risultato una bracetta da campo capace di cuocere una porzione di carne per volta... Contando almeno un quarto d'ora a botta, diciamo che la società dello Slow Food sarebbe stata contenta per noi... Ma, logistica della cucina a parte e mia solita sovrabbondanza di cibo, ci siamo subito adeguati alla atmosfera da marina svizzera. Il prato a rimpiazzare la mia ben più consueta sabbia o pietra, gli alberi a fare da contorno, il limaccioso lago a riflettere un pò di luce...

Gli elvetici sono prestamente inorriditi quando sono stati investiti dal fumo rovente e salsiccioso. Diverse fughe si sono verificate in breve tempo e il dubbio che ci avessero riconosciuto come italiani si è presto tramutato in certezza...

Però la compagnia è stata piacevole, il tempo è volato, la mia fronte si è colorata di un acceso rosso fuoco e mi è sembrato di aver trascorso una giornata in campagna, molto a casa mia... Il vantaggio della lingua e della comunicazione corporea, che inevitabilmente calma e rasserena, riportandoti in direzione di casa...

giovedì 28 agosto 2008

Il voto in condotta,,,


Mi risulta del tutto oscuro il perchè il voto di condotta fosse stato eliminato dalla scuola, esattamente quanto non riesco a capire perchè sia stato introdotto tanti e tanti anni fa...

Secondo me, se facciamo mente locale alle situazioni rimaste nella nostra antica memoria, se uno andava bene a scuola, difficilmente risultava avere problemi di condotta... Magari questo assioma non è vero al 100%, ma è una indicazione abbastanza valida.

Ben diverso è il discorso che i più intelligenti fossero anche i più diligenti. Ovviamente non è vero, perchè in molti casi il genio è grande sregolatezza che porta a comportamenti fuori dalle righe e socialmente poco accettabili. Dare un giro di vite per frenare il comportamento originale in società, in alcuni casi potrebbe tarpare le ali di cervelli validi, ma anche questo sarebbe un rischio da verificare.

Quello che c'è forse di valido nel voto di condotta in astratto, è che dovrebbe essere una buona indicazione per far intendere le regole del vivere comune mediante un premio o una batosta legata al comportamento. Questo in principio, sempre che non vi sia poi una becera decadenza a valutare simpatia, antipatia e atteggiaento più o meno accettabile nella buona società...

Ma alla fine, la solita polemica e il solito polverone ad arte alzato sul voto di condotta, coprirà altre modifiche, come il ritorno all'insegnante unico, che a mio modo di vedere non è necessariamente una scelta saggia.

Speriamo che gli vada bene a questa scuola un pò scalcagnata e pressapochista, su cui le mani di troppi hanno già mescolato le cose in una miscela non così profumata!

Un pomeriggio dal parrucchiere

Questi giorni in città stanno trascorrendo un po' lentamente...tra negozi chiusi e gli amici ancora in vacanza non c'è molto da fare. Quindi ieri ho ben pensato di viziarmi un po' e di cambiare look. Sono entrata un po' perplessa dal parrucchiere, incerta sul da farsi, ma alla fine mi sono affidata e male ho fatto!!!!! Non per il taglio o per il colore (per chi mi conosce vedrà molte sfumature bionde tra la mia chioma al mio rientro). Sono soddisfatta per il mio nuovo look, ma oltre ai 96 € spesi ci ho rimesso anche la magliettina, completamente scambiata. Uffa. Ma la cosa che mi ha dato più fastidio e scoprire il misfatto solo la notte, quando, tornata dal cinema, mi sono cambiata per andare a letto. Ora mi chiedo: possibile mai che non si siano accorti del guaio combinato mentre mi asciugavano i capelli??? Vorrei correre in negozio e fare una sfuriata. Ma cosa risolvo? Nulla. Di certo non mi restituiscono la mia maglietta!!! E ovviamente inutile dire che non mi hanno neanche fatto alcuna ricevuta!!!!

mercoledì 27 agosto 2008

Ristorante con cinese...


Stasera cena al ristorante cinese. In compagnia del sempre intrepido compagno Giapponese, sono ritornato al primo luogo dove il cibo cinese non mi ha lasciato perplesso...

La scelta stasera non è stata buona quanto l'altra volta, ma in compenso abbiamo intrattenuto una interessante conversazione con una piacente cameriera originaria di Beijing... La nostra vive in Svizzera da 5 anni, e mentre si sta prendendo un MBA, fa anche a tempo perso la cameriera nel ristorante cinese, prodiga di consigli e comunicativa. Carina, sorridente e alla mano, mi ha colpito... E' stata credo la prima volta che ho avuto occasione di scambiare quattro chiacchiere con un esponente della patria del pezzotto e quello che è interessante è che, come a molti di noi, la Svizzera le sta stretta, nel pensare che a Beijing vive lo stesso numero di persone che in tutta la ridente Helvetia...

E ora è tempo di andare a dormire. Ho già tirato troppo la corda essendo il secondo giorno di seguito che mi sveglio alle 4.50, quando ancora i galli ronfano di brutto e il sole si sta amabilmente fumando una canna al di sotto dell'orizzonte... E quando è troppo è troppo!

lunedì 25 agosto 2008

Foto dal Finestrino

Giusto per ricordarlo, ho aggiunto una piccola sezione in cui mostrare le foto di questa estate digitale... Lo avevo annunciato e spero che si inizi con le foto estive e vada avanti in generale con le foto dal finestrino che vi potranno colpire... Il nome può essere già il commento e se volete posso collocare le foto sulla google maps...
Spero accorriate numerosi!

domenica 24 agosto 2008

Beccato: la vendetta della Munnezza!


Questa volta mi hanno colto sul fatto 2 volte in 2 settimane. Ok, in un anno di training delle regole ferree della spazzatura svizzera, ho avuto un calo di tensione e concentrazione e mi sono lasciato andare a 2 leggerezze, beccando l'inevitabile consiglio/richiamo dei ben più esperti autoctoni/naturalizzati che ci hanno tenuto a mettere in campo la loro competenza in materia...

Andiamo con ordine. Erano 6 mesi che avevo a casa il lampadarione Ikea a forma di mappamondo di carta velina. All'inizio ne avevo preso la versione più grande per riempire un pò il salotto che mi appariva vuoto, ma poi ho realizzato che le case svizzere sono basse, e quindi il pallone aerostatico era d'impiccio... Ne ho comprato la taglia inferiore, perchè la forma era comunque carina, ma proprio perchè perplesso sullo smaltimento del vecchio, lo ho tenuto di impiccio in casa per lungo tempo... Poi ho infine deciso: si deve buttare, anche perchè si è rotto nello smontaggio! Ebbene, sono sceso e lo ho messo nel contenitore così com'era... Dopo due giorni, ho però incontrato il mio vicino Indiano, una ottima persona di cui credo non imparerò mai il nome, che mi ha detto: attenzione! Quando hai buttato il lampadario (!), c'era la signora svizzera in giro, e già una volta, la cara vecchina, ha chiamato la compagnia della raccolta per denunciare l'uso "improprio" del contenitore... Sperabilmente questa volta me la farà passare, ma pura la babbiona spiona...


Ieri invece, ho risolto l'amletico dubbio dei bicchierini dello Yogurt. Sono o non sono da riciclare? La mia risposta era stata sempre affermativa: c'era un punto di raccolta dove c'era scritto latte, yogurt etc... Ho fatto 2+2 e ho sempre furtivamente (perchè comunque un pò preoccupato quando ho a che fare con la spazzatura) imbucato i miei 30 bicchieri mensili... Ma ieri, mentre facevo la solita operazione in modo furtivo, ecco che una cara commessa del centro commerciale, mi ha duramente redarguito: "das ist Haus Abfall!!" che significa: "è spazzatura di casa tua!". Questa stregaccia poi me lo ha anche detto con fare risentito, e a poco sono valse le mie impappinate giustificazioni... Insomma, una altra rottura di scatole...


Morale della favola: mai abbassare la guardia sulla munnezza. La sua puzza ti torna sempre addosso!

Medagliere Olimpico


E secondo voi, non è un riflesso del mondo che sta venendo? Meno male che l'Italia ancora ce la fa un pò!

sabato 23 agosto 2008

Olimpiadi Pechinesi


Volgono al termine ancora una volta le 3 settimane sportive più intense di ogni 4 anni. E' un periodo fantastico: si parla in tv con continuità di sport vero. Il calcio viene messo da parte o fa solo da contorno ad un piatto principale di mille altre discipline.

Posso capire che a molti non interessi niente dei giochi, ma io ne sono un drogato. Se sono a casa durante il periodo, non posso fare a meno di sedere davanti alla tv a vedere gare con italiani o senza, di sport di cui non conosco niente e di altri che amo molto. Mi piacciono addirittura i telecronisti italiani delle olimpiadi: Bragagna per l'atletica, Fioravanti per il nuoto, Bulbarelli per il ciclismo, Fusco per la ginnastica... Molti di loro sono al limite dei poeti del racconto, con una lirica emozionante sulle vittorie e sulle sconfitte...


E poi c'è la fatica vera e l'impresa che ha sempre dietro una storia da conoscere e le sensazioni che possono essere trasmesse anche a chi sportivo non è da quella incredibile concentrazione di abilità e potenza... E il tifo per i nostri rappresentanti. Quelli che possono far risuonare il nostro inno nazionale nel tempio di Olimpia, e che anche dai gradini più bassi possono guardare con orgoglio in alto alla bandiera che sale, sentendo nelle note di altri paesi, quelle dei "Fratelli d'Italia"!


Finiscono ancora una volta le olimpiadi. E davanti 4 anni per ricordarle di nuovo e aspettare le nuove imprese!

giovedì 21 agosto 2008

Sleepers: un film di amicizia

Ogni volta che passa in tv, sono magneticamente attratto da Sleepers. Non sono i grandi nomi di attori che recitano, non sono le loro prove e neanche molta parte della storia che va avanti anche con dei momenti un pò prolissi. Quello che mi attira è quella ipotesi di amicizia che viene proposta e descritta e che è inizio e fine del film...

Ci rivedo un pò di me e un pò delle mie speranze, a volte realizzate e volte fallite. Ci vedo quella sensazione di gruppo che cammina compatto e attraversa insieme i percorsi della vita sfidando le onde e le mareggiate. E' molto vero, al di là del romanzo cinematografico e letterario sotteso, che si suppone che niente possa intaccare certe cose e che sia possibile mantenere delle certezze molto a lungo nella propria esistenza, addirittura indefinitamente...

Se profondamente è possibile che ci siano cose che permangono e restano integre, nei fatti questo è una rarità. E' un discorso di dolorosa accettazione purtroppo connaturato e collegato a quel fenomeno gradito e odioso che si chiama età e che cammina parallelamente all'esperienza...

Del film c'è una frase che mi entra ogni volta in testa e che fatico a smettere di far girare come un CD incantato: "...era la loro serata speciale, e se la fecero durare il più a lungo possibile...". Mi viene sempre da ripensare a alcuni momenti, alcune serate, in cui anche io ho vissuto quella sensazione di appartenenza infinita e di comunicazione epidermica con alcune persone alle quali, anche per questo, rimarrò sempre legato... Mi intristisce pensare, allo stesso tempo, che i momenti speciali a volte sono irripetibile inizio di un distacco perchè acme di una scalata e di un percorso in cordata... Fortunatamente non è sempre così, ma che dolore crescere e ridiscendere alcuni pendii fino a slacciare alcuni legami...

L'eroe innamorato: ah, Parigi!


Entra in metropolitana con canottiera azzurro carta di maccheroni, bermuda beige e infradito. Lo sguardo dietro i vetri di occhiali è sicuro: si accerta che nessun pericolo si nasconda dietro l'ingresso del vagone per la sua bella che sta per fare un altezzoso ingresso...

Eccola lì, questo fiore inguantato in maglietta e pantacollant nero... Entra e si guarda intorno alla ricerca di un sediolino libero. Nessuno dei posti da 4 è vuoto nelle vicinanze, e quindi lui, l'Eroe innamorato, apre il sediolino mobile vicino alla porta di ingresso... Ci si siede subito per renderlo morbido e confortevole, e la attira a sè per farla accomodare sulle sue robuste gambe... E' uno stoico nell'accorgersi di un errore irrimediabile: non emette suono quando i MOLTO abbondanti chili della "pantegoise" lo schiacciano senza darsene pena. Il suo occhio si fa vitreo, il respiro rallenta a causa della pressione sulla cassa toracica e la testa si reclina in avanti sulla morbida e rotonda schiena che lui amabilmente cerca di contornare con le braccia con scarso successo... Lei non si rende conto del danno che potrebbe avere conseguenze anche per il talamo, e se ne resta beata e indifferentemente assisa per un bel pò di fermate... Poi anche l'amore, come probabilmente il seggiolino, scricchiola, e lei si sposta a fianco... Lui rincula come un fucile a pompa nel momento in cui il sangue torna a percorrere normalmente le arterie femorali e la pressione sanguigna si abbassa finalmente... Rimessi gli occhi fuori dalle orbite al loro posto, nasconde tutte le sue sofferenze dietro il sorriso e gli occhi a cuoricino!


E anche a Parigi, ancora una volta, l'amore ha trionfato...

mercoledì 20 agosto 2008

Guida di Parigi in poche righe...


Questa volta la mia Lonely Planet mi ha deluso un pò. Una serie di informazioni date non erano esatte, o quanto meno erano imprecise, e questo significa un pò fastidiose per il turista affannato e affamato di desiderio di vedere e assaggiare...

Prima cosa che non ho trovato corretta: dall'aeroporto CDG a Parigi ci vuole 1h... Non è vero, perchè alla fine almeno 1h e 30 ci metti non sapendo come orientarti... Niente da dire sulla metropolitana invece, che serve molto: come si possa girare una città così immensa, foss'anche solo al centro, a piedi per una giornata, è un mistero...


Informazioni mancanti sono sul fatto che i ristoranti nel periodo di ferragosto sono chiusi per ferie. Almeno l'80% di quelli consigliati dalla guida e di cui avrei voluto usufruire mi hanno gentilmente mostrato cartelli di "Torno Presto"...


Informazioni terroristiche: se andate al Louvre ci sono file chilometriche! Non è vero: basta non entrare dall'ingresso principale e poi il biglietto si fa facile e veloce e ti puoi ciaciare nell'arte per molto tempo, anche troppo...


Informazioni fasulle: la Tour Eiffel è super visitata, ma viene dopo Notre Dame... Certo, ma per Notre Dame la fila è di 5 minuti, mentre per la Tour Eiffel, senza andare al terzo piano con l'ascensore, ti snoccioli 1h45 di fila e poi se commetti l'errore di salire prima al secondo piano e poi fermarti al primo, ci metterai ore per essere di nuovo con i piedi per terra! Insomma per la Tour Eiffel, che comunque vale la pena, mettete in conto un santino di Santa Pazienza!


Dunque i miei consigli: andate a Parigi e fate le cose come se foste in Italia. I francesi sono molto più fratelli che cugini e non siate intimiditi da ipotetici problemi di lingua e dalla loro "Grandezza".
Andate alla Tour Eiffel, al Louvre, fuori al Sacro Cuore e a Notre Dame, passeggiando per il Quartiere Latino e per L'Ile da la Citè... Andate lungo la Senna a cercare il Tulipano Nero e Lady Oscar. Magari vi va bene!

Non uscite dal centro però: nell'immaginario televisivo, si è parlato molto delle Ballieu, e devo dire che finanche solo attraversando questi sobborghi con il treno dall'aeroporto siamo rimasti un pò perplessi...


Non vi aspettate poi molto dai ristoranti, a meno che non decidiate anche di investire in cibo il budget vacanza. Scelta possibile e che personalmente non mi pentirei di fare, ma non sono sicuro che poi i sapori ne valgano la pena...


Infine siate pronti alla multiculturalità: è un aspetto a mio modo di vedere bello, anche con i suoi soliti retroscena un pò amari!

Parigi è un mezzo...


Questo post nasce da un misto di sensazioni che mi va di raccontare, e è anche l'occasione per dire alcune cose che credo siano importanti e che vadano scritte... Sarà confuso, lo premetto, ma sul treno a volte si straparla, e in questo caso è anche un treno semivuoto dove non rimarrà gran traccia di questo passaggio...

Parigi è in fondo una metafora di un momento un pò particolare che attraverso e che forse è una nuova transizione verso un ignoto dove. La città è molto imponente e grandiosa: i vicoli stretti non sono proprio la caratteristica distintiva del luogo, e è anche una metropoli in continuo cambiamento, con la consapevolezza che niente resta allo stesso posto per molto... Iniziano i lavori e li finiscono, magari andando avanti con i tempi un pò oltre le previsioni... Mi viene da pensare che, anche io, ho i miei lavori in corso, con il difetto che le cose che progetto, non vanno a buon fine secondo quanto pianificato...

Pur non avendo l'ambizione di avere intorno a me tante strade quante ne ha la capitale francese, quello che mi piacerebbe rubarle è quella anche "spocchiosa" sicurezza di bellezza. Non certo la lingua nè la musica nè il cibo mi hanno colpito al cuore, quanto la dolce robustezza delle spalle architettoniche...
Il fiume che le scorre in mezzo come un evento in continua rivoluzione, dà a Parigi la luce di una sempre fresca linfa nuova, capace di rigenerarla... Io vorrei proprio oggi rigenerarmi un pò: da un mese a questa parte l'acqua sta scorrendo anche per me, ma quando la salute non è cristallina, tutto diventa scuro e poco luminoso. Altro che città Lumiere! Per me da un pò non c'è neanche l'illuminazione a lanterna...

Deve cambiare, speriamo nelle piogge autunnali!

lunedì 18 agosto 2008

Se mua!

Sono appena rientrato dalla mia esperienza parigina... Diffusi racconti di eventi attendono nel mio cervello di essere esplosi...

Per chi si sintonizzerà su queste pagine, preste novità arriveranno!

Però scusatemi, ora sono stanco, e quindi dovrete pazientare...

Buonanotte!

E oggi cucino io...per la verita', ieri!

Amici viaggiatori,
aggiungo il mio piccolo contributo al filone culinario che caratterizza il blog di questi giorni d'agosto. Ebbene si', schiattate pure d'invidia, ma ieri ho cucinato un coniglio di cui sono orgogliosa. Questa, qualora non fosse chiaro, e' una sfida alla Perfy ed ai suoi succulenti menu'...scherzo, non mi permetterei mai di sfidarla su un terreno cosi' ostico per me. Della mia insofferenza verso la cucina credo gia' sappiate, preparo pietanze varie e per la verita' dignitosamente commestibili, ma sempre perche' devo. Il mio senso del dovere mi porta anche a cercare nuove soluzioni ed a migliorare la qualita' dei manufatti, ma non riesco mai a provare quel senso di soddisfazione che traspare dalle descrizioni di voi colleghi di blog. Ieri, invece, sono stata contenta della mia creativita': ho cercato di rendere giustizia ad un coniglio paesano, dono di un cliente di mio padre, allevato nel loro giardino, con la complicita' del mio macellaio. In realta', l'idea "geniale" risale a Pasqua, quando me lo hanno regalato. Il macellaio lo ha disossato ed ha realizzato un rolle' (con un attrezzo suo che infila il rotolo di carne in una rete) con all'interno (su mio suggerimento) asparagi scottati (da me preparati, e di stagione in quel periodo). Il buon coniglio ripieno e' stato cosi' congelato e ieri l'ho cotto in un fondo di cipolle con un po' di vino bianco. Vi diro', buono, buono buono!
Chiedo a voi: alla base di cipolline bianche avrei dovuto aggioungere anche un trito di sedano e carote o non c'azzecca?...questo sempre per quel discorso di migliorarmi...
Ad ogni modo, non so se per voi e' roba vecchia, ma per me e' stata una bella e gustosa invenzione e mi auguro possa essere un suggerimento per chi, tra voi, come me, cucina SCHIATTATA IN CORPO!

Delle polpette fritte che dire? Anche io le adoro, anche se quest'anno mi sono mancate altre polpette, quelle di malanzane (conoscete?). L'anno scorso, di santa pazienza, me ne preparai una decina, quest'anno non ho avuto tempo ma credo che in questa stagione siano un cult! W le polpette, forever!

giovedì 14 agosto 2008

Partenza!!

Prima di tutto non posso che dire: viva le polpette al sugo!! Si, le polpette sono la mia passione, fritte, al sugo, con i passi e i pinoli, con il prezzemolo, con il parmigiano, con il pecorino, polpettine da brodo, polpettone al forno, mmmhhh... ma quelle prima fritte e poi passate al sugo, ohhhh, che vi devo dire, secondo me sono una delle meraviglie del creato! E quindi viva la mamma!
In secundis, ecco che finalmente parto per la dolce isoletta e inoltre posso finalmente svelare il segreto ... non sono andata perchè la mia casa si chiama "casa matta" e per chi legge il quotidiano la repubblica e presta attenzione alle ferie dei grandi, forse può scattare un piccolo pling!! Dov'è andato il Presidente della Repubblica? A Stromboli, no? E in quale casa? Casa matta, appunto! E' la mia mamma (che infatti dà degnamente nome alla casa) la vecchia amica presso cui il Presidente ha passato alcuni giorni di ferie, con tutto il circo di scorta e ambaram vari. E quindi, visto che io sono dotata di cane, che come i bravi cani ama fare la guardia alla casa e all'occorrenza immobilizzare gli estranei, se c'era il Presidente con scorta non ci poteva essere il mitico Max. Quindi cane a casa e io con lui. Però per un vecchio amico, che è pure Presidente della Repubblica si fa questo ed altro. E poi a me non dispiace stare a Napoli nei giorni intorno a Ferragosto: la città semideserta, pochi negozi, qualche amico, passeggiate, un mondo civile e vivibile attorno, il mio mitico amico salumiere nel cui negozio (provvisto di aria condizionata) chiacchierare e prendere il caffè e l'aperitivo, che mi manca?
Oltretutto non ci tenevo per niente a soggiornare con il Presidente, mia madre avrebbe approfittato delle mie prestazioni culinarie e non avrei nemmeno potuto protestare. Va là, che è stato bene così ... potevo anche essere ospitata a casa di amici, ma sinceramente mi sono fatta un po' antica e mi piacciono le mie comodità, quindi ho atteso con pazienza che il Presi facesse le sue vacanze e ora che lui parte, parto anch'io. Mia madre è contenta, penso il Presi pure, io non sono da meno e allora va tutto per il meglio. E poi è stato divertente sentire mia madre al telefono e ascoltare in diretta i programmi presidenziali, c'è stato il Bagno a Mare, la Cena fuori, altra Cena fuori, la Passeggiata nel paese, il Concerto, lo Scopone, insomma tutto a lettere maiuscole. E chi sono io per impedire tutto ciò????

lunedì 11 agosto 2008

Polpette rosse fritte alla fermata del Zug


Sono nuovamente solo per pochi giorni nella mia casa Svizzera. Lo resto per poco perchè la famiglia fortunatamente ama starmi vicino e il prode fratello è all'incirca in arrivo... Tuttavia è accaduta una cosa intensa che brevemente vale la pena di raccontare all'interno di questo viaggio un pò lento nel mese di agosto...

Mia Madre è stata qui con me nel periodo in cui non sono stato bene. Motivi, giustificazioni, sollecitazioni ed eventuali critiche mi lasciano indifferente, per cui passiamo oltre... Tra le mille cose che ha fatto per me, sabato la genitrice ha deciso di farmi un regalo cucinando delle magnifiche polpette fritte poi immerse nel sugo di pomodoro e poste al forno. Una delizia per il palato che mi ha risollevato il morale un pò a terra sia per lo stato di malattia che per la sua partenza...


E così ieri la ho accompagnata all'aeroporto, e un pò mestamente mi sono reindirizzato verso casa. Un viaggio come ne ho già fatti parecchi, immerso nel giornale e nella memoria in un torpido mattino domenicale. Ho quindi aperto e richiuso dietro di me la porta del maniero, avvertendo improvviso alle mie nasche un lieve ma deciso odore di fritto che mi ha ricordato le polpette e grazie al quale al magone si è sostituito un pronto vuoto di stomaco da colmare... E così, quelle tenere palle di carne, mi hanno riportato in me e data un pò della smarrita fiducia di poter continuare bene la mia vita e riprenderla normalmente, anche dopo un pò di malattia.

Grazie...

venerdì 8 agosto 2008

Freddo e pioggia: la mia Svizzera...


Oggi sono ritornati fresco e goccioloni... Sì, qui ad agosto c'è da aspettarsi di tutto, e onestamente io me lo aspettavo... Però non me ne lamento. Sinceramente il caldo bello c'è stato, e tutto quello che verrà è un di più. Non si può pretendere mica che una terra montanara si snaturi e il clima diventi quello del meridione d'Italia! E tutto sommato, per carità di Dio: il caldo soffocante che si patisce in città e dintorni, secondo me è una tortura clamorosa e difficilmente accettabile...

In ogni caso, guardo fuori dalla finestra le incombenti e nere nuvolone, ma riesco e non deprimermi. Sono un convalescente in ripresa che spera di essere molto presto al 100%, e per nulla quindi attirato dalle feste di piazza come lo Street Parade di Zurigo. In un altro momento avrei messo da parte le pantofole, ma oggi, invece, penso che sarebbe veramente sputare in faccia a tutti i miei sforzi per stare bene sfrenarmi domani...


Ma dalla prossima settimana invece voglio essere nel pieno possesso delle mie facoltà fisiche e mentali, non per scrivere il testamento, ma per rialzare la testa fiducioso e non stare a pensare che qualcosa possa succedere!


Per il resto, oggi ho capito di non essere un'idiota e che forse ho anche qualche capacità nascosta dentro al cilindro. E' bello ogni tanto dare una lisciatina al proprio ego, visto che gli altri non sono pagati per farci i complimenti... Secondo me ho dato una bella interpretazione a un fenomeno che ci sta mettendo in crisi al lavoro. E' una spiegazione elegante, anche se un pò evanescente: la mia specialità insomma! La probabilità di aver detto una boiata galattica ve decisamente in secondo piano se comparata con la mia capacità di descrivere lo scenario apocalittico a tinte forti: Caravaggio mi ha fatto un baffo... E così, lavorativamente, soddisfazione. Personalmente, vediamo come va da domani...


Fischio!!!!

mercoledì 6 agosto 2008

Non vedere la trave ma la pagliuzza...


Devo parlare di una esperienza personale di questi giorni con un certo disappunto e una sorda insoddisfazione. Si tratta di una mancanza di comunicazione con i medici, e credo sia importante questo post, una volta tanto un pò serioso, perchè viene a dire che, almeno sulla salute, un pò di sforzo informativo debba essere fatto, bilateralmente, dai grandi scienziati e dai poveri diavoli che gli capitano sotto...

Come alcuni di voi sapranno, non sono stato e non sto ancora bene. Il continuo martellamento cerebrale dovuto al dolore mai fortissimo, ma costante, mi ha allontanato dallo stato d'animo per godermi le vacanze e prepararmi al lavoro che riprende. Non ne sono ancora completamente fuori, anche perchè la mia testa è la cosa che peggio si presta a liberarsi da malate fantasie apocalittiche e che si autoalimenta di ansie vere e fasulle con una ipocondria da competizione.


Ai miei difetti personali però hanno significativamente contribuito i medici. Prima di tutto, a Napoli, mi sono rivolto a uno specialista che si era occupato di me in un momento di similare difficoltà. Egli prima mi ha rispedito al mittente sostenendo che stavo benissimo, per poi, dopo mia insistenza, verificare che esisteva un problema. Meglio, ne esistevano 2, di cui uno potenzialmente pericoloso e fastidioso, e un altro degno di minore considerazione. Siccome nessuna cura mi era stata prescritta per entrambe le cose, ma anzi mi era stato consigliato di ritornare alla vita normale, ho preso il mio aereo e sono venuto qui, pronto a trovare un altro medico... La paura con cui sono partito grazie all'"incoraggiamento" dello specialista, non ve la racconto... Poi qui ho facilmente trovato un nuovo riferimento (più facilmente di quanto mi aspettassi) e ho fatto una cura medica. La diagnosi è stata la stessa, ma la scelta un pò diversa. Anche qui, però, sottilmente, c'è stata una mancanza di comprensione quando mi è stata indicata ancora come la pagliuzza la cosa "pericolosa" lasciando in background la trave... Almeno questa volta ho avuto una cura anche per la seconda, sebbene io la abbia assecondata inconsapevolmente...

Pensa che ripensa, rovella che ti arrovelli, alla fine ho letto le prescrizioni e le diagnosi. E finalmente una lampadina sulla duplicità del problema si è accesa. Tutti i sintomi che io attribuivo a una sola patologia, sono andati a combaciare con maggiore probabilità con l'altra, con la consapevolezza di dover risolvere entrambi i problemi per chiudere la questione... E ecco che, prendendo più seriamente la cura specifica per problema n. 2, oggi mi sono sentito meglio...


Non sottovaluto la potenza del mio cerebro, ma allo stesso tempo sono certo che fisicamente bastasse poco per andare nella giusta direzione. Domani faccio un'analisi che dovrebbe infine sciogliere tutti i dubbi. Incrocio le dita che sia positiva. Resto comunque amaro: magari concentrando la mia attenzione in modo diverso, sarei uscito prima da un tunnel che mi ha rovinato 3 settimane di vita. Chi me le ridarà più?

Ci sono anch'io!

Arieccomi. Ho preso aria. Torno e che trovo? Blogger funziona in inglese, e chedè? Boh, vabbè, nun fa niente, tanto co' l'inglese c'ho preso la mano. Morta, però. Novità? Siete tutti al mare? Io ancora no, dopo una sana pausa mentale (scusatemi, non pausavo da voi, è che ...) ritorno all'amata casuccia virtuale.
Lavoricchio un po', preparo cenette per gli amici, leggo, vedo gente, faccio cose. Sapete che pare strano non lavorare stabilmente in un ufficio? Pare che non hai niente da raccontare e invece ne sono successe di cose. Non foss'altro che sto aiutando un'amica a scrivere qualche progettino e la cosa mi piace da morire. Ahhh, di nuovo con i neuroni attivi, volete mettere con quella roba pallosa che ho fatto per 2 anni dico 2?
Quest'anno andrò a Stromboli solo dopo il 15 agosto, però non vi posso dire qui su internet perchè, ve lo dico appunto dopo il 15. Magari lo leggerete sui giornali. Vi faccio venire la curiosità? Ghigno!! Intanto sto a casa, forse faccio un salto a Capalbio, poi vediamo.
Per chi non lo sapesse è nato un bimbo! Il figlioletto tanto atteso e desiderato di Mariella, di nome Antonio, ha finalmente fatto capolino nel mondo! Auguri alla mamma e al papà.
Per festeggiare 2 amiche ho fatto una cena buonissima: dunque, ho preparato polpettine di pescespada (altra ricetta) con bicchierini di gazpacho di pomodoro, poi involtini di pescespada, poi tartare di pescespada (è venuta anche bella la presentazione, uaho), poi calamari ripieni di scarola, poi insalata strombolana, poi semifreddo alle fragole e menta; il tutto innaffiato da vino, prosecco e vino. Mmmmhhh, buono tutto (oh, avevo un chilo e 700 grammi di pescespada, non l'ho nemmeno usato tutto!)
Gli amici mi telefonano da Stromboli in lacrime a chiedere che fine ho fatto, ma insomma, ci andrò. Intanto faccio un po' di assistenza psicologica ad un'amica in via di lasciamento o forse no, si vedrà. Voglia di finire la maledetta relazione saltami addosso. Un bacio al nostro capotreno! Mo' non ti lascio più, no preoccupe!

lunedì 4 agosto 2008

Quelli che...ad agosto in ufficio.

Viaggiatori tutti,
e' un po' che non prendo il treno ma non l'ho ho perso di vista ed ho seguito il suo (un po' piu') lento ciuff ciuff. Oggi scrivo a nome di tutti quelli che ad agosto non fanno ferie, vuoi perche' anticipate a luglio, vuoi (ed e' il mio caso) perche' non hanno in programma di farne.

Premetto che sono gia' diversi anni che ad agosto lavoro, avendo eletto luglio come mese ideale per le vacanze; i vantaggi sono diversi: maggiore disponibilita' e miglior servizio, prezzi inferiori, soprattutto non la calca sulla spiaggia, la lotta fratricida per un posto a sedere in un bar e cosi' via...e che dire di agosto in ufficio? Le strade piu' sgombre (non esattamente vuote perche' parecchia gente non va in vacanza), i colleghi automobilisti piu' rilassati, addirittura nessuno a tagliarti la strada, nessuna suonata di clacson se al semaforo scatti con un ritardo di 1 millesimo di secondo al verde! E poi il fresco brivido dell'aria condizionata in ufficio che ti fa dimenticare la nottata semi-insonne per l'afa...
Dal mio ufficio si vede il mare e sotto c'e una piccola spiaggetta. Ogni tanto fuggirei per raggiungere i bagnanti, ma poi penso che tutto sommato va bene e questa mesta aria di lavoratori indefessi che accomuna il popolo degli impiegati agostiani intenerisce. Il riposo ci vuole, "staccare la spina" non e' un modo di dire ma una reale esigenza per recuperare energie e lucidita' mentale ma, dopo tutto, si sopravvive anche senza vacanze, stanchi certo ma potremo sempre dire di non aver sofferto il caldo quest'agosto.
Epilogo: buon lavoro a chi resta, buone vacanze (sinceramente!) a chi parte ed una richiesta: riposatevi un po' anche per me!

domenica 3 agosto 2008

Tagli chirurgici


Oggi ho tagliato, dopo ben 2 anni, i peli della mia barba. Non è rimasto il pizzetto, non sono rimasti i baffi. Tutto è nello scarico del gabinetto verso una ignota destinazione...

Tutti dicono che tagliarsi i baffi, scolpire nuove pettinature, creare un nuovo look, in genere sia foriero di qualche importante cambiamento. Nel mio caso non lo so. Erano un pò di giorni che pensavo di voler rivedere quel mio muso liscio, dove in fondo i peli hanno attecchito molto dopo l'età adulta e mai con completa convinzione. Un'altra ragione è questa salute precaria che ancora mi tormenta: con la possibilità ancora viva che il mio corpo sia violato da un chirurgo e dai suoi arnesi, mi sento preoccupato, un pò depresso e significativamente contrariato...

Volevo quindi fare qualcosa che mi distraesse, forse anche un pò un sacrificio stile fioretto di Pasqua. Non so se servirà, ma adesso guardo il mio faccino da bambino che è riemerso, e credo che nessuno vorrebbe fargli del male...


Dopo tanto tempo però avviene che la barba diviene una compagna di riflessione. Non potrei neanche ipotizzare quante volte sono stato a arricciare e spezzare i peli del mento davanti al pc, a volte anche leggendo i post di questo blog e di altri... Il mento liscio e la fossetta sotto il naso sono amici da ritrovare, da lungo tempo lontani... E il volto così chiaro e bianco mi si mostra a momenti un pò incerto...

Meno male che il pizzetto posso riaverlo quando voglio... Però devo essere onesto con me stesso: in questo momento non so quando lo rivorrò, e fa un pò male ancora un cambiamento, soprattutto perchè è legato a un oggi che non riesco a dimenticare...

sabato 2 agosto 2008

Finalmente vacanza

Oggi è il mio ultimo giorno qui in città. Il caldo mi sta davvero distruggendo. Stamattina ho fatto l'ultimo giro per il vomero con l'intenzione di comprare le ultime cose prima della partenza, ma l'effetto sauna mi ha fatto resistere solo 30 min prima di tornare a casa e buttarmi sotto la doccia d'acqua fredda. Quest'ultima settimana di lavoro è stata abbastanza piena. Ho una nuova collega di "progetto" che mi è parsa molto simpatica. Ho perso ben 400 euro che avevo anticipato per delle missioni in italia e che non mi verranno rimborsati, perchè la mia stupidità non mi ha permesso all'epoca di controllare attentamente il contratto di lavoro che ho firmato.
Ma ora basta.Non voglio pensarci. Volgio solo godermi ueste tre settimana di piacevole e soprattutto meritato relax lontano dallo stress quotidino e direi anche dalla cattiveria che spesso ci circonda. Nessun viaggio esotico quest'anno caratterizzerà la mia estate, ma solo una piacevole vacanza con la mia famiglia (che vedo troppo poco spesso) sulla costiera marchigiana e qualche altro giorno in costiera sorrentina. Unica pecca è il tempo che dovrò dedicare alla stesura della tesi di dottorato che proprio non se ne scende giù.


Cmq volevo approfittare di queste ultime ore che ho da passare davanti al computer per augurare a tutti voi buone vacanze siano esse in città, al mare, in montagna...


Il treno per me farà una lunga sosta... tornerò in carrozza a settembre!!!!

venerdì 1 agosto 2008

Libertà espressiva...


E' quindi un momento strano in Italia e all'estero in Occidente. Arriva l'estate, fa caldo, a volte molto caldo, e le energie, soprattutto quelle cerebrali si esauriscono... Certo a molti ne vengono molte altre di energie: quelle per uscire la sera senza una previsione di ritorno a casa e per bere e mangiare, ma la lontananza dalla routine è un must...

E' per questo che approfitterò del fatto che io nella routine sto proprio cercando di rientrarci, per darmi a qualche licenza espressiva... Sì, un pò annascunnuto, un pò per tirarmi su nel solitario percorso in carrozze vuote, voglio provare a esercitare un pò di novità... Ovviamente, essendo un profondo creativo, non so ancora che cosa farò, ma qualche novità, sia essa contenuta in qualche post o facente parte del blog stesso, la implementerò.


E in questo contesto di cose strane, oggi sono andato in Chiesa per motivi di accompagnamento... La chiesa cattolica qui è molto presente, ma ovviamente la lingua preminente è un tedesco per cui sono pronto al 50%. Ovviamente anche qui c'è una quotidiana recita del rosario, anche se l'audience oggi era piuttosto limitata: 3 anziane signore si davano alla ripetizione delle Ave Marie in tedesco... Ovviamente, se non avessi saputo di che si trattava, non avrei potuto capire niente di niente, ma l'esperienza molto più che decennale mi è venuta in aiuto...

Alla fine però mi è rimasto un dubbio: se mi fossi accodato con una recita in italiano purissimo, le 3 vecchine sarebbero rimaste serafiche o mi avrebbero affrontato risolute? Anche il rosario poteva forse diventare una temibile arma...

Note per Viaggiatori Occasionali...

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Capotreno e Viaggiatori