
Sono piuttosto latitante, e quindi cedo per un momento alla stretta regola che mi sono dato di non scrivere dall'ufficio... Avevo ceduto, ma poi invece mi sono fermato subissato dalle cose da fare e infastidito dai cento occhi indiscreti che, anche nella rispettosa svizzera, si volgono famelici dei fattacci tuoi a guardare lo schermo che si riempie di lettere... Dunque silenzio, o almeno corrente alternata. Meno male che ci sono anche gli altri Viaggiatori e lettori vari a mettere mano, perchè la carrozza vaghi anche se il Capotreno è in malattia e/o nessuno fa le pulizie...
L'estiva animazione sospesa sta ora lasciando il posto al tramtram quotidiano del lavoro, che sta crescendo a dismisura lasciando poco spazio finanche per la respirazione. Mi piace avere responsabilità e cose da fare, ma certo le energie residue non incoraggiano il sano fluire dei pensieri e il veloce scorrere delle parole. Sono in animazione sospesa 2 giorni su 5 della settimana lavorativa: divento una immota palla di carne accoccolata davanti alla tv, e mi ritrovo improvvisamente a dormire finanche quando importanti scene di Grey's Anatomy si succedono. Non era così quando ero piccolo, e dopo pranzo ritenevo assurdo che mia Madre dormisse sul divano davanti alla TV. Ma le cose cambiano, e non si può far altro che adeguarsi a se stessi...
Una esperienza di adeguamento, è stata la battaglia con i semafori francesi in Parigi. All'inizio io e mio fratello, da tipici buoni viaggiatori italiani che si vogliono mettere in luce per la loro correttezza, rispettavamo religiosamente il segnale pedonale e speravamo che il rosso francese si manifestasse in una epifania di colore. Il tempo passava immoto nella attesa, e anche guardare i contorni delle persone in giro e gli sfondi dei palazzi, diventava un esercizio poco gradevole. Eravamo tesi pronti per la partenza, ci siamo messi in moto, e ecco che l'omino verde che sgambetta è ritornato a essere uno squallido indiano D'America rigido. Con le grandi strade di Parigi, ci siamo ritrovati in mezzo alla carreggiata con il senso del pericolo innescato... E questa cosa, nonostante un esercizio atletico spinto al parossistico e i tentativi di sincronia con lo sparo tipici dei centometristi, è andata avanti per un bel pò. Poi abbiamo capito che bisognava sfruttare ogni momento di strada libera dimenticando gli scherzi semaforici se si voleva giungere a qualche destinazione indenni...
Ma insomma, nella regolata Francia, senza fare rivoluzioni finanche contro il rosso giallo e verde, non si può ottenere nulla!
L'estiva animazione sospesa sta ora lasciando il posto al tramtram quotidiano del lavoro, che sta crescendo a dismisura lasciando poco spazio finanche per la respirazione. Mi piace avere responsabilità e cose da fare, ma certo le energie residue non incoraggiano il sano fluire dei pensieri e il veloce scorrere delle parole. Sono in animazione sospesa 2 giorni su 5 della settimana lavorativa: divento una immota palla di carne accoccolata davanti alla tv, e mi ritrovo improvvisamente a dormire finanche quando importanti scene di Grey's Anatomy si succedono. Non era così quando ero piccolo, e dopo pranzo ritenevo assurdo che mia Madre dormisse sul divano davanti alla TV. Ma le cose cambiano, e non si può far altro che adeguarsi a se stessi...
Una esperienza di adeguamento, è stata la battaglia con i semafori francesi in Parigi. All'inizio io e mio fratello, da tipici buoni viaggiatori italiani che si vogliono mettere in luce per la loro correttezza, rispettavamo religiosamente il segnale pedonale e speravamo che il rosso francese si manifestasse in una epifania di colore. Il tempo passava immoto nella attesa, e anche guardare i contorni delle persone in giro e gli sfondi dei palazzi, diventava un esercizio poco gradevole. Eravamo tesi pronti per la partenza, ci siamo messi in moto, e ecco che l'omino verde che sgambetta è ritornato a essere uno squallido indiano D'America rigido. Con le grandi strade di Parigi, ci siamo ritrovati in mezzo alla carreggiata con il senso del pericolo innescato... E questa cosa, nonostante un esercizio atletico spinto al parossistico e i tentativi di sincronia con lo sparo tipici dei centometristi, è andata avanti per un bel pò. Poi abbiamo capito che bisognava sfruttare ogni momento di strada libera dimenticando gli scherzi semaforici se si voleva giungere a qualche destinazione indenni...
Ma insomma, nella regolata Francia, senza fare rivoluzioni finanche contro il rosso giallo e verde, non si può ottenere nulla!