Questo post nasce da un misto di sensazioni che mi va di raccontare, e è anche l'occasione per dire alcune cose che credo siano importanti e che vadano scritte... Sarà confuso, lo premetto, ma sul treno a volte si straparla, e in questo caso è anche un treno semivuoto dove non rimarrà gran traccia di questo passaggio...
Parigi è in fondo una metafora di un momento un pò particolare che attraverso e che forse è una nuova transizione verso un ignoto dove. La città è molto imponente e grandiosa: i vicoli stretti non sono proprio la caratteristica distintiva del luogo, e è anche una metropoli in continuo cambiamento, con la consapevolezza che niente resta allo stesso posto per molto... Iniziano i lavori e li finiscono, magari andando avanti con i tempi un pò oltre le previsioni... Mi viene da pensare che, anche io, ho i miei lavori in corso, con il difetto che le cose che progetto, non vanno a buon fine secondo quanto pianificato...
Pur non avendo l'ambizione di avere intorno a me tante strade quante ne ha la capitale francese, quello che mi piacerebbe rubarle è quella anche "spocchiosa" sicurezza di bellezza. Non certo la lingua nè la musica nè il cibo mi hanno colpito al cuore, quanto la dolce robustezza delle spalle architettoniche... Il fiume che le scorre in mezzo come un evento in continua rivoluzione, dà a Parigi la luce di una sempre fresca linfa nuova, capace di rigenerarla... Io vorrei proprio oggi rigenerarmi un pò: da un mese a questa parte l'acqua sta scorrendo anche per me, ma quando la salute non è cristallina, tutto diventa scuro e poco luminoso. Altro che città Lumiere! Per me da un pò non c'è neanche l'illuminazione a lanterna...
Deve cambiare, speriamo nelle piogge autunnali!
Parigi è in fondo una metafora di un momento un pò particolare che attraverso e che forse è una nuova transizione verso un ignoto dove. La città è molto imponente e grandiosa: i vicoli stretti non sono proprio la caratteristica distintiva del luogo, e è anche una metropoli in continuo cambiamento, con la consapevolezza che niente resta allo stesso posto per molto... Iniziano i lavori e li finiscono, magari andando avanti con i tempi un pò oltre le previsioni... Mi viene da pensare che, anche io, ho i miei lavori in corso, con il difetto che le cose che progetto, non vanno a buon fine secondo quanto pianificato...
Pur non avendo l'ambizione di avere intorno a me tante strade quante ne ha la capitale francese, quello che mi piacerebbe rubarle è quella anche "spocchiosa" sicurezza di bellezza. Non certo la lingua nè la musica nè il cibo mi hanno colpito al cuore, quanto la dolce robustezza delle spalle architettoniche... Il fiume che le scorre in mezzo come un evento in continua rivoluzione, dà a Parigi la luce di una sempre fresca linfa nuova, capace di rigenerarla... Io vorrei proprio oggi rigenerarmi un pò: da un mese a questa parte l'acqua sta scorrendo anche per me, ma quando la salute non è cristallina, tutto diventa scuro e poco luminoso. Altro che città Lumiere! Per me da un pò non c'è neanche l'illuminazione a lanterna...
Deve cambiare, speriamo nelle piogge autunnali!
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