Sono nuovamente solo per pochi giorni nella mia casa Svizzera. Lo resto per poco perchè la famiglia fortunatamente ama starmi vicino e il prode fratello è all'incirca in arrivo... Tuttavia è accaduta una cosa intensa che brevemente vale la pena di raccontare all'interno di questo viaggio un pò lento nel mese di agosto...
Mia Madre è stata qui con me nel periodo in cui non sono stato bene. Motivi, giustificazioni, sollecitazioni ed eventuali critiche mi lasciano indifferente, per cui passiamo oltre... Tra le mille cose che ha fatto per me, sabato la genitrice ha deciso di farmi un regalo cucinando delle magnifiche polpette fritte poi immerse nel sugo di pomodoro e poste al forno. Una delizia per il palato che mi ha risollevato il morale un pò a terra sia per lo stato di malattia che per la sua partenza...
E così ieri la ho accompagnata all'aeroporto, e un pò mestamente mi sono reindirizzato verso casa. Un viaggio come ne ho già fatti parecchi, immerso nel giornale e nella memoria in un torpido mattino domenicale. Ho quindi aperto e richiuso dietro di me la porta del maniero, avvertendo improvviso alle mie nasche un lieve ma deciso odore di fritto che mi ha ricordato le polpette e grazie al quale al magone si è sostituito un pronto vuoto di stomaco da colmare... E così, quelle tenere palle di carne, mi hanno riportato in me e data un pò della smarrita fiducia di poter continuare bene la mia vita e riprenderla normalmente, anche dopo un pò di malattia.
Grazie...
Mia Madre è stata qui con me nel periodo in cui non sono stato bene. Motivi, giustificazioni, sollecitazioni ed eventuali critiche mi lasciano indifferente, per cui passiamo oltre... Tra le mille cose che ha fatto per me, sabato la genitrice ha deciso di farmi un regalo cucinando delle magnifiche polpette fritte poi immerse nel sugo di pomodoro e poste al forno. Una delizia per il palato che mi ha risollevato il morale un pò a terra sia per lo stato di malattia che per la sua partenza...
E così ieri la ho accompagnata all'aeroporto, e un pò mestamente mi sono reindirizzato verso casa. Un viaggio come ne ho già fatti parecchi, immerso nel giornale e nella memoria in un torpido mattino domenicale. Ho quindi aperto e richiuso dietro di me la porta del maniero, avvertendo improvviso alle mie nasche un lieve ma deciso odore di fritto che mi ha ricordato le polpette e grazie al quale al magone si è sostituito un pronto vuoto di stomaco da colmare... E così, quelle tenere palle di carne, mi hanno riportato in me e data un pò della smarrita fiducia di poter continuare bene la mia vita e riprenderla normalmente, anche dopo un pò di malattia.
Grazie...
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