giovedì 7 febbraio 2008

Ignoranza mollusca...


Sto incontrando una grande difficoltà: qui non capiscono l'importanza psicologica dei molluschi per l'equilibrio mentale dell'uomo...

Ok, mi spiego meglio. Il mollusco, qualunque siano le sue valve, è animale di ricco sapore marino che in linea del tutto teorica andrebbe assaporato crudo, come fresco frutto del mare... Il problema degli ultimi decenni è che nel nostro mare, queste tenere creature riescono a crescere proprio bene in prossimità di alcuni fiumi sotterranei piuttosto innaturali, ma densi di nutrimento organico... Se parlo di fogna, ci siamo capiti? Ok, è vero, non tutti i frutti di mare sono legati a questa non tanto pulita abitudine, ma alcuni dei più gustosi sì. La cozza, tipicamente apprezzata nella sua forma impepata con o senza limone, ne è il mio esempio prediletto... Potete provare in tutti i modi a convincermi del contrario, ma io sono persuaso che la cozza sia ricca e gioiosa solo dopo una bella permanenza nei caldi lidi batterici della sentina di mezzo...


Eppure, si può rinunciare, noi napoletani, al gusto pericoloso, a volte non raffinato, ma di sicuro profondamente connaturato del mitile da esportazione? Secondo me la cozza è un pò come noi: scura e grezza fuori, ma colorata e ricca di sapore dentro. Gustosa e aggressivamente saporita, per amore o per forza è costretta a nutrirsi di cose che a molti altri fanno ribrezzo, salvo poi essere apprezzata da quegli stessi schizzinosi che non possono fare a meno di mangiarla! Anche qui la cozza sembra una abitudine diffusa: come faccia a giungere in tempo per non essere già in decomposizione risulta difficile da comprendere, per cui io mi rifiuto di mangiarla.

Eppure sento la mancanza del florido afrore del Mediterraneo e dell'odore fresco e pungente della cottura in pentola a pressione... E quella punta di sale in più che tanta soddisfazione dà alla papilla, un pò mi tormenta il sonno...

P.S.: Spero di aver anche strappato qualche sorriso con questa nostalgica elegia del mollusco... Viaggiamo insieme anche per cercare di tirarci su!

5 commenti:

ciabrilla ha detto...

Più che un sorriso, mi hai fatto venire un gran voglia di impepata di cozze!!!!! Anche se devo confessare un piccolo mio difetto...gli spaghetti con le cozze a me proprio non piacciono!!!!

Grimilde ha detto...

Premetto che non sono una cuoca provetta, sto imparando con tanta passione però, ma le cozze nella pentola a pressione?
Lascio la parola alla nostra Perfezione che è perfetta anche in cucina

La perfezione stanca ha detto...

In pentola a pressione??? ORRORE! E che stiamo a fa', l'autodistruzione della cozza??? NO NO NO e ancora NO! E che m...a!E perchè poi, mi chiedo e almanacco. La pentola a pressione serve per abbreviare i tempi di cottura, ma alla fine per farla entrare in pressione sempre 5 o 6 minuti ci vogliono, ossia il tempo totale di cottura delle cozze in normalissima pentola.

Andrea B ha detto...

Devo dire infatti, che in genere, la pentola a pressione è stata usata senza pressione, solo come recipiente...

Chiedo venia per l'e/orrore!

Trinity ha detto...

Era ora bacchettato su tutti i fronti anche il nostro caro Capotreno... Beh era davvero un insulto terribile cucinare tali leccornie in una pentola a pressione, ma l'errore/orrore è stato spiegato fortunatamente!! Ma ancora non mi spiego perchè nessuna punizione per Ciabrilla che fa dichiarazioni simili sulla meraviglia del palato spaghetti con le cozze; forse dovrebbe assaggiare dei garganelli zucchine e cozze...sono una delizia, ma lascio la nostra Capochef perfezione a darci altri spunti sugli accoppiamenti più svariati delle nere bivalve.
P.S. Il sorriso me lo hai strappato :)

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