Sto incontrando una grande difficoltà: qui non capiscono l'importanza psicologica dei molluschi per l'equilibrio mentale dell'uomo...
Ok, mi spiego meglio. Il mollusco, qualunque siano le sue valve, è animale di ricco sapore marino che in linea del tutto teorica andrebbe assaporato crudo, come fresco frutto del mare... Il problema degli ultimi decenni è che nel nostro mare, queste tenere creature riescono a crescere proprio bene in prossimità di alcuni fiumi sotterranei piuttosto innaturali, ma densi di nutrimento organico... Se parlo di fogna, ci siamo capiti? Ok, è vero, non tutti i frutti di mare sono legati a questa non tanto pulita abitudine, ma alcuni dei più gustosi sì. La cozza, tipicamente apprezzata nella sua forma impepata con o senza limone, ne è il mio esempio prediletto... Potete provare in tutti i modi a convincermi del contrario, ma io sono persuaso che la cozza sia ricca e gioiosa solo dopo una bella permanenza nei caldi lidi batterici della sentina di mezzo...
Eppure, si può rinunciare, noi napoletani, al gusto pericoloso, a volte non raffinato, ma di sicuro profondamente connaturato del mitile da esportazione? Secondo me la cozza è un pò come noi: scura e grezza fuori, ma colorata e ricca di sapore dentro. Gustosa e aggressivamente saporita, per amore o per forza è costretta a nutrirsi di cose che a molti altri fanno ribrezzo, salvo poi essere apprezzata da quegli stessi schizzinosi che non possono fare a meno di mangiarla! Anche qui la cozza sembra una abitudine diffusa: come faccia a giungere in tempo per non essere già in decomposizione risulta difficile da comprendere, per cui io mi rifiuto di mangiarla.
Eppure sento la mancanza del florido afrore del Mediterraneo e dell'odore fresco e pungente della cottura in pentola a pressione... E quella punta di sale in più che tanta soddisfazione dà alla papilla, un pò mi tormenta il sonno...
P.S.: Spero di aver anche strappato qualche sorriso con questa nostalgica elegia del mollusco... Viaggiamo insieme anche per cercare di tirarci su!
Ok, mi spiego meglio. Il mollusco, qualunque siano le sue valve, è animale di ricco sapore marino che in linea del tutto teorica andrebbe assaporato crudo, come fresco frutto del mare... Il problema degli ultimi decenni è che nel nostro mare, queste tenere creature riescono a crescere proprio bene in prossimità di alcuni fiumi sotterranei piuttosto innaturali, ma densi di nutrimento organico... Se parlo di fogna, ci siamo capiti? Ok, è vero, non tutti i frutti di mare sono legati a questa non tanto pulita abitudine, ma alcuni dei più gustosi sì. La cozza, tipicamente apprezzata nella sua forma impepata con o senza limone, ne è il mio esempio prediletto... Potete provare in tutti i modi a convincermi del contrario, ma io sono persuaso che la cozza sia ricca e gioiosa solo dopo una bella permanenza nei caldi lidi batterici della sentina di mezzo...
Eppure, si può rinunciare, noi napoletani, al gusto pericoloso, a volte non raffinato, ma di sicuro profondamente connaturato del mitile da esportazione? Secondo me la cozza è un pò come noi: scura e grezza fuori, ma colorata e ricca di sapore dentro. Gustosa e aggressivamente saporita, per amore o per forza è costretta a nutrirsi di cose che a molti altri fanno ribrezzo, salvo poi essere apprezzata da quegli stessi schizzinosi che non possono fare a meno di mangiarla! Anche qui la cozza sembra una abitudine diffusa: come faccia a giungere in tempo per non essere già in decomposizione risulta difficile da comprendere, per cui io mi rifiuto di mangiarla.
Eppure sento la mancanza del florido afrore del Mediterraneo e dell'odore fresco e pungente della cottura in pentola a pressione... E quella punta di sale in più che tanta soddisfazione dà alla papilla, un pò mi tormenta il sonno...
P.S.: Spero di aver anche strappato qualche sorriso con questa nostalgica elegia del mollusco... Viaggiamo insieme anche per cercare di tirarci su!
5 commenti:
Più che un sorriso, mi hai fatto venire un gran voglia di impepata di cozze!!!!! Anche se devo confessare un piccolo mio difetto...gli spaghetti con le cozze a me proprio non piacciono!!!!
Premetto che non sono una cuoca provetta, sto imparando con tanta passione però, ma le cozze nella pentola a pressione?
Lascio la parola alla nostra Perfezione che è perfetta anche in cucina
In pentola a pressione??? ORRORE! E che stiamo a fa', l'autodistruzione della cozza??? NO NO NO e ancora NO! E che m...a!E perchè poi, mi chiedo e almanacco. La pentola a pressione serve per abbreviare i tempi di cottura, ma alla fine per farla entrare in pressione sempre 5 o 6 minuti ci vogliono, ossia il tempo totale di cottura delle cozze in normalissima pentola.
Devo dire infatti, che in genere, la pentola a pressione è stata usata senza pressione, solo come recipiente...
Chiedo venia per l'e/orrore!
Era ora bacchettato su tutti i fronti anche il nostro caro Capotreno... Beh era davvero un insulto terribile cucinare tali leccornie in una pentola a pressione, ma l'errore/orrore è stato spiegato fortunatamente!! Ma ancora non mi spiego perchè nessuna punizione per Ciabrilla che fa dichiarazioni simili sulla meraviglia del palato spaghetti con le cozze; forse dovrebbe assaggiare dei garganelli zucchine e cozze...sono una delizia, ma lascio la nostra Capochef perfezione a darci altri spunti sugli accoppiamenti più svariati delle nere bivalve.
P.S. Il sorriso me lo hai strappato :)
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