venerdì 10 luglio 2009

I Grandi ... della Terra


C'è questa espressione che sta dilagando in questi giorni a proposito del meeting dell'Aquila degli 8 paesi a dir loro più industrializzati del Pianeta: I Grandi della Terra... L'espressione dovrebbe riferirsi solo al fatto che siano rappresentate nazioni di una certa rilevanza internazionale e quindi in qualche modo, anche non geograficamente, Grandi...

Purtroppo però l'impressione è che si tenda a identificare i politici che si trovano al meeting con dei personaggi di spessore, che i Grandi siano loro... Passi per alcuni che effettivamente stanno promettendo bene, pur se all'inizio del loro percorso (leggi il mondo è innamorato di Obama), ma vogliamo dire che tutti sono straordinari individui che meritano l'acclamazione delle folle? Senza sparare sul Nostro Presidente perchè sarebbe veramente troppo facile, cosa rende i suoi compagni di brunch e merendine di alta qualità a base di prodotti italiani, così speciali? In fondo non sembra che tutte le figure coinvolte siano imponenti nè moralmente nè nelle scelte politiche... Quanti di loro stanno proponendo delle politiche innovative o delle soluzioni straordinarie che li abbia messi positivamente alla ribalta su scala mondiale? Certo, non leggo tutti i giornali, ma non mi sembra che il G8 produca mai uno scambio di vedute del tipo: abbiamo lo stesso problema, noi lo abbiamo risolto così e ha funzionato, beh allora vi copiamo! Sarebbe ben produttivo, ma in genere si decide molto di più sull'accaparramento delle risorse, su come distruggere meno l'ambiente (ma senza mai perdere l'occasione di distruggere ancora...), di come far fare ad alcuni popoli quello che piace agli 8... Insomma, cose pratiche, ma tutto sommato devastanti, in quel linguaggio che rende la casta politica quasi sacerdotale e che le fa godere i suoi dorati privilegi...

Non dubito di sbagliarmi, ma io resto molto freddo di fronte a questi Grandi. Mi sembrano nella maggior parte dei casi ometti piuttosto piccoli, con una parziale visione delle cose, e quindi di fatto normali... Se non si dessero tante arie cospirative e tante pacche sulle spalle di tipo cameratesco e magari non ci facessero capire che al tavolo parlano per la maggior parte del tempo della qualità del pranzo, avrei anche un pò più di fiducia che qualcosa di buono ne esca fuori... E invece il risultato sono chiacchiere e foto di rito, magari con il simbolo delle corna fatto da qualche buontempone che crede di essere sempre il massimo dello spirito...

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