giovedì 13 marzo 2008

Controlli, controllori e controllati...


Dal punto di vista lavorativo, ci sono delle cose innegabilmente favorevoli nel lavorare qui in Svizzera. Non ricordo se ne ho già parlato, ma mi riferisco all'orario di lavoro. La flessibilità è totale, nel senso che non c'è alcuna forma di regola ufficiale sull'ingresso-uscita dalla sede di lavoro. Non è come diceva Corrado Guzzanti "La casa delle Libertà", dove ognuno fa un pò come ca**o gli pare, ma di sicuro il fiato sul collo dell'azienda non si sente proprio...

E' d'altronde vero che solo gli stupidi possono fermarsi alla facile superficie. Il fatto che non vi sia una forma di severa azione di verifica sul minuto da parte di sistemi automatici tipo badge, non significa che non si applichi nessuna regola e nessuno abbia responsabilità di controllo. Il principio basilare è che si ha fiducia che le persone siano mature e responsabili abbastanza da non volere creare un danno alla collettività con comportamento illecito. Poi però c'è qualcuno che è incaricato di evitare che le mele marce inizino a puzzare e possano intaccarne altre. Così, le ore di lavoro vengono vagliate dal responsabile più vicino. E' una cosa che prende poco tempo, perchè lavorare è più importante, ma macroscopiche furberie escono fuori ad occhio esperto. Un occhio può essere chiuso, ma raramente due occhi aperti per la sorpresa non hanno conseguenze...

I controllati, dal canto loro, hanno mediamente un comportamento molto corretto, e non sono (in genere) tanto stupidi da lanciarsi in comportamenti piuttosto truffaldini. Ho usato mediamente e in genere, perchè ovviamente lo scemo del villaggio che pensa di essere più furbo del sistema e di infilarsi facilmente nelle sue pieghe senza che il mondo se ne accorga, esiste sempre. E chi può essere se non il Cretino? Ebbene, il nostro tipo smart, bene ha pensato di poter raggirare il sistema incautamente fregandosene del fatto che il suo controllore, siede a 1m da lui. Insomma, ultimamente, pare che più e più volte sia uscito in anticipo entrando in ritardo e abbia inserito nel sistema le ore di lavoro necessarie a arrivare a fine settimana... La magagna di bassa lega organizzata male. Siamo nel genere rapina a mano armata con parcheggio di TIR in zona vietata di fronte alla banca...

Non so se questa flessibilità potrebbe funzionare in Italia. Penso di sì: l'effetto benefico è di sentirsi liberi e allo stesso tempo, per esempio nel mio caso, di lavorare molto di più senza rendersene conto. Io credo che anche in Italia, a dispetto dei soliti luoghi comuni, gli effetti sarebbero positivi... Il punto difficile sarebbe però filtrare i furbi: nel nostro paese, a parte la quantità, la cosa sconvolgente è la qualità...

5 commenti:

Grimilde ha detto...

Caro Capotreno, dove lavoro io "badgiano" solo coloro ai quali vengono pagati gli straordinari...per tutti gli altri non c'è controllo d'orario. Questo è un enorme vantaggio, concordo con te, non hai l'ansia della puntualità e riesci a gestirti il tempo in maniera più idonea alle esigenze...ma c'è il risvolto della medaglia: spesso si lavora di più, specie se fanno leva sul senso di responsabilità...e così, tutte le sere, mi ritrovo a tornare a casa non prima delle 8, con 2 ore del mio tempo perse (almeno dal punto di vista economico)

La perfezione stanca ha detto...

E soprattutto, caro capotr, contano le convenienze, le conoscenze e le raccomandazioni ...

Grimilde ha detto...

Perfezione, non sono totalmente d'accordo con te.
E' vero che esistono le convenienze, le conoscenze,le raccomandazioni e che nella vita serve sempre lo "sponsor".
Ma qualche volta questo sponsor si attiva, non perchè sollecitato dall'esterno, ma perchè crede che vale la pena di sponsorizzarti, perchè è convinto che sei tu la persona giusta, al posto giusto, nel momento giusto.

Andrea B ha detto...

Puntualizzo. Non di furbi con convenienze, conoscenze e altro parlavo. Dicevo solo che ci sono sempre n-pieghe nelle regole, e che c'è una classe di italiani bravi a scovare tutte le pieghe e a stirarle secondo convenienza...

Però, se ne vogliamo parlare, dico chiaramente che comunque vengano fornite e per quanto nella realtà e nella consuetudine, le spintarelle non le ho mai amate. Non credo, in questo senso, che quella sponsorizzazione di cui parla Grimilde sia la stessa cosa di convenienze, conoscenze e raccomandazioni: è scontato che se una ha fiducia in te per i tuoi meriti, e la competenza per valutarli, possa darti appoggio. Però, come ho detto, deve dartelo per i tuoi meriti, non perchè da te o dalla tua famiglia potrà avere un tornaconto.

Grimilde ha detto...

"..non perchè da te o dalla tua famiglia potrà avere un tornaconto"
erano questi i solleciti esterni a cui mi riferivo io!

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