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giovedì 5 marzo 2009

Non uso più l'ombrello


E dopo la botta filosofica, banalità metereologica... In realtà mica poi tanto banalità parlare quest'anno di un clima assurdo che ha messo a seria prova l'integrità mentale di molti, compreso il sottoscritto, generalmente impermeabile a molte condizioni esterne...

Vengo a dire però che ho cambiato abitudini, un pò sobillato dal triste andazzo svizzero/tedesco di rifiutare l'uso dell'ombrello e un pò colto dalla crisi di mezza età anticipata... Cappuccio in testa, anche sotto la pioggia e non solo sotto la neve, mi lascio bagnare. Qualche anno fa dicevo spesso: "L'uomo duro ama sentire la natura sulla pelle, ma l'uomo saggio porta sempre l'ombrello...", e quindi dovrei essere sulla strada della perdita della saggezza. Questo percorso sarebbe un pò anomalo se si considera che generalmente con l'età l'ombrello si inizia a portare sempre dietro, foss'anche solo per i reumatismi...

Invece credo che il mio paese di adozione mi stia influenzando con il suo dolce clima temperato a fregarmene un pò di ciò che c'è fuori alla finestra, nella esperienza maturata che un pò di neve o la pioggia non possono uccidere per direttissima!
Mi è però ritornato in mente il mio ombrellino di bambino: arancione forse e da me adorato come oggetto favoloso, probabilmente per la sua sopraffina tecnologia... Me lo guardavo a lisciavo come se fosse d'oro e lo consideravo alla stregua dell'orsacchiotto... Aprire l'ombrello e usarlo era un piacere immenso, un pò frustrato solo dal fatto che mio Nonno non mi permettesse di farlo dentro casa per motivi di superstizione... L'operazione di chiusura mi arrecava sempre qualche danno al dito pollice, ma la beatitudine delle giornate di pioggia con stivali in lattice e ombrello era una ricompensa meravigliosa...

Chissà dove sono finiti il mio ombrello e la ceratina gialla con cappuccio... Forse sommersi dalla neve di questo inverno senza fine...

martedì 6 gennaio 2009

Lo zucchero a velo...


Mi piacciono le cose molto dolci. Lo zucchero mi mette di buon umore quando è bello carico. Ancora meglio è lo zucchero a velo in massiccia quantità... Credo sia per questo che lo scenario di questi giorni della acquisita patria Svizzera, mi sta mettendo appetito: a parte il freddo costante e lo stomaco che si è abituato alle dosi di cibo di origine materna, teorizzo che la visione della soffice neve a coprire i dintorni e il camminarci sopra nella sua forma di gigantesca glassa granulosa, stia peggiorando la situazione!

Fa freddo e nevica a tradimento, in un paesaggio che è sempre appetitosamente bianco. Siccome per lavoro sto anche andando avanti e indietro tra due installazioni all'aperto, mi trovo circondato dal mantello zuccheroso e me ne vado passeggiando sui cristalli croccanti...

Tutti i rumori sono assorbiti, e se fosse possibile anche dare una leccatona in giro per tirare su il morale lo farei volentieri... Meno male che non mi avvilisco mai del tutto e mai facilmente di fronte al clima ostile che è in realtà sottinteso di questo manto nevoso, perchè altrimenti mi verrebbe da dire che anche lo zucchero a velo, quando sta messo non solo sul pan di spagna, ma anche sulla pasta, fa schifo!

P.S.: Oggi, oltre all'Epifania è il compleanno di Ciabrilla. In extremis gli auguri dal treno in viaggio!

mercoledì 17 dicembre 2008

Eating under the snow...


For some posts, I will write in English... It's an exercise since I would like to make a person read something that I write... I don't want her to read somethine extremely stupid or boring, so I'm practicing till when a true inspiration will hit me like a snowball and I will write better than usual...

But in the meanwhile, here it is my story of today... It's snowing hard since last night. I went to bed yesterday after a good dinner and I didn't realize that the snow was starting to fall. The nice result was that today I woke up, I looked outside of the window and then I thought how good would it have been if I could have layed in my bed all the morning and go back there after lunch... Then I approached the bus stop with a quite positive mood, not ready to give up and walk... After ten minutes of a traffic jam, and when the bus didn't appear in the white horizon, I made my decision. I opened the umbrella and I started step by step my way in the direction of the Bahnhof... First thing I discovered is that walking on the snow is very tiring: there's few grip of the shoes and the risk of "bottom on the ice" is very high... Second point is that even if it is extremely cold, you sweat... And I have to say I sweated a lot... Lucky guys my collegues that today everybody had to work at his own PC!

Then the day passed by trying to recover from the first morning effort with the usual crazy time. But when I went out I thought that I really deserved a bit of relax, even in the hostile environment... And so, with my collegues, I had a sausage under the snow with Gluehwein (Vin Brulè...)... And another time I realized that Switzerland is a strange country, where it can be sometimes funny to have dinner in the worst meteo conditions!

My whistle is ready for Italy: there I will write just italian or German... I hope I will see some of the commuters of the train, but most of all, I hope I will not see sausages and snow: for the moment that's enough...

mercoledì 29 ottobre 2008

Nevica...


Mentre vi scrivo, fuori dalla mia finestra nevica. Mi dicono che a Napoli invece butta ancora caldo, e nel complesso comunque non mi lamento di questo clima. Sempre in Svizzera sono, e le foto con le cime imbiancate non possono essere un effetto Photoshop...

Mentre le giornate piene al lavoro si susseguono buttando secchiate nel mio vaso già traboccato, la fine dell'ora legale mi ha colto a tradimento con il colpo alla nuca. Nelle ultime due sere appapagnamento frontale sul divano, con ripresa solo quando l'agognato cuscino è stato raggiunto (quasi strisciando)... La mia capacità di ragionare ne è risultata annebbiata, ma fortunatamente mi aspetto un tempo decisamente migliore nel mese di novembre...

Le notizie dall'Italia, incentrate come al solito su politica e violenza (troppo spesso queste due cose si vanno anche a sovrapporre), mi lasciano atterrito. Da un lato c'è chi si infastidisce per le manifestazioni di piazza e le classifica come riunioni senza idee di sfaccendati. Poi la stampa va a nozze con i fatti di sangue accaduti a Perugia per la pruderie di tanti milioni di cittadini, e il quadro si fa completo...

Speriamo che la neve cada presto a ricoprire anche tutte queste tristi storie con il suo silenzioso accumularsi e tinteggiare...

venerdì 21 marzo 2008

Oggi



Quello che oggi vedo dalle mia finestre... Neve...

Note per Viaggiatori Occasionali...

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Capotreno e Viaggiatori