Dopo la full immersion nella politica italiana del Capotreno, permettetemi di raccontarvi qualcosa di più leggero.
Sabato e domenica scorsi sono state le giornate di primavera del FAI e quindi tantissimi monumenti erano aperti al pubblico.
Quì nella capitale si festeggiavano anche i 500 anni di Via Giulia, splendida via del centro storico, su cui si affaccia Palazzo Farnese ( per chi non lo sapesse Palazzo Farnese è la sede dell'ambasciata francese in Italia).
Ho pensato che non avrei più avuto a possibilità di visitarlo e così di buon'ora ci siamo alzati ed incamminati verso il centro, chi mi conosce sa quale enorme sacrificio sia per me alzarmi alle 8 la domenica mattina, ma per l'arte questo ed altro...
Che qualcosa non andava lo abbiamo capito presto: non si trovava un posto per parcheggiare neanche a pagamento e per l'ennesima volta abbiamo verificato che quì a Roma quando hai una bella idea ce l'ha anche un altro milione di persone...ma siamo andati avanti ancora fiduciosi.
Il cielo era sempre più grigio e minacciava pioggia e io, reduce da 2 giorni a letto con la febbre e non ancora in piena forma, speravo che almeno il tempo ci assistesse.
Il secondo presagio di disfatta sono state le file enormi che abbiamo trovato in Via Giulia, file non per palazzo Farnese ma per quello Sacchetti (che detto fra noi non sapevo neanche della sua esistenza)....alla fine disperati abbiamo raggiunto la dimora del console (erano le 10:30) e una volta arrivati al termine della coda, un volontario della protezione civile ci ha suggerito di non tentare neanche, tanto non avremmo fatto in tempo ad entrare prima della chiusura...non vi dico la delusione!!!
Così dispiaciuti abbiamo proseguito oltre, decisi a visitare qualche altro monumento o chiesa (che tanto a Roma non scarseggiano) ma ecco che in un angolino di una piazza si apre una vetrina.
Ad un'occhiata superficiale sembrava una gioielleria, ma guardando meglio le "opere" esposte sono giunta alla conclusione che si tratta di una "dolcissima" galleria d'arte moderna. In bella mostra c'erano due magnifiche sculture di pan di spagna, ricoperte di glassa o panna,così come potete osservare dalla foto.
Oovviamente anche i prezzi erano da galleria d'arte...ma che piacere per gli occhi gustare tanta maestria...diciamo che avendo voluto dedicare una giornata all'arte mi posso ritenere soddisfatta, anche senza Palazzo Farnese.
3 commenti:
Ci sono fior fiori di prove di quanto sia importante l'occhio nell'ipotesi di bontà del cibo... Io sono un fautore della buona impiattata, pur non essendone molto capace...
E cmq, l'arte può essere dolce, e a volte un dolce può essere arte...
Quello che conta molto, è anche che si cucini con la mano del cuore!
..ma il sito lo avete visto?
http://www.josephinesbakery.com/photo_en.htm
...ma i prezzi li avete visti?
http://www.josephinesbakery.com/pdf/Pricelist.pdf
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