domenica 6 aprile 2008

Mattina Piovosa, parliamo di politica...


In una mattina come quella presente, in cui sono incastrato in casa da un tempo variabile tendente alla lacrimosità, è il caso, a una settimana dall'evento elettorale, di parlare di politica... Insopprimibile esigenza di aggiungere una voce in più al già nutrito coro di corbellerie? Oppure la possibilità di dire qualcosa da uomo della strada che mantiene un occhio distaccato su quello che succede nel paese natale? Quello che sia, questo post non ha un obiettivo ben definito...

Ho seguito a smozzichi e bocconi la campagna elettorale. Il motivo è un grande impegno lavorativo e la stanchezza. Ho tuttavia cercato di farmi un'idea dei perchè e delle possibilità che ognuno dei soggetti in ballo andavano proponendo. I telegiornali da questo punto di vista non sono stati un grosso aiuto: parlano con sensazionalismo di fatue polemiche che poco hanno a che fare con i programmi, e molto di più con i singoli individui della cui vita, in tutta coscienza, posso dire non dovrebbe interessare molto. E' la solita campagna delle "voci dal sen fuggite", cioè delle frasi a effetto senza consistenza pratica e piene di risvolti solo per pochi e sparuti personaggi...

Si ha un bel dire che ci sono state delle differenze in campo, ma io non ne sono stato colpito molto...
Però una novità la ho trovata. Le facce non sono molto diverse, però una di queste facce ha provato a mutare almeno il metodo. E' stato il tanto buono Walter Weltroni, che dopo aver tutta la vita dovuto combattere con D'Alema per avere il suo spazio, e dopo aver fatto un bel lavoro di immagine come sindaco di Roma, ha fatto il duro, brutto e cattivo, almeno con i suoi. E' arrivato, neanche è "trasuto di secco e si è piazzato di chiatto", ma è proprio trasuto di chiatto, lasciando a piedi parecchie di quelle erose formazioni politiche che negli ultimi anni sempre si sono dimostrate legate alle poltrone, oppure dotate di un dissenso troppo forte per portare avanti un discorso comune con chiunque.

E' venuto e ha detto: truppe, armiamoci e partiamo... In questo, con tutta onestà, il suo one-man show, mi ha ricordato forse la triste per l'Italia "discesa in campo", ovviamente con altri mezzi e fortunatamente altre idee. Proporsi come leader e padre abbastanza padrone, nonostante un ostentato noi, ha voluto creare un riferimento. Questo potrebbe radicare un pò le persone, che in Italia, come un pò in tutto il mondo, restano affascinate dai personaggi che, bisogna vedere se a ragione o a torto, si creano un'aura prestigiosa...
Ebbene, nonostante gli intermezzi folk degli altri "candidati premier", che in realtà hanno provato in tutti i modi a essere migliori attori non protagonisti, si è avuta la solita campagna elettorale di polemiche e scontri. Meno del solito si sono sentite corbellerie, solo perchè a nessuno conveniva distinguersi troppo dall'altro, lasciando a quel margine grigio di elettori dalle idee variabili, ancora la scelta di buttarsi all'ultimo minuto dove gli piace di più...

Io non sono proprio in quella fascia grigia. Ho sempre votato mancino, o almeno da quando ho avuto una idea che mi attraversasse il cervello, ho sempre ritrovato a sinistra qualcosa di molto più vicino alla mia sensibilità. Uguaglianza, possibilità per tutti, dialogo... Le ho sempre viste come degli ideali molto più significativi per i partiti che poi, chissà perchè, siedono nel lato sinistro del parlamento. Non sono mai stato un estremista, questo è certo: per mia natura mi piace pensare di riuscire a conciliare le necessità di tanti, e che sia possibile adattarsi a una serie di cose senza porre veti assoluti. Bene portare avanti dei principi, ma anche calarli in quello che è reale, è per me necessario, altrimenti non ci si approssima al meglio che il principio enunciato comporta, ma si dice solo che il meglio è fare così, foss'anche che il così non è pienamente realizzabile...


Pur non al 100% convinto dalle idee, sono stato favorevolmente impressionato dal fatto che il WW e il suo PD abbiano preso una partenza. E' arrivato e ha detto che andavano da soli, loro, e lo ha fatto (escludendo Di Pietro). Ha creato delle liste che sono meno nuove di quanto si possa credere, ma almeno, mettendo tutti sotto lo stesso ombrello per forza, suppone che in futuro, quelli che sono con lui ci restino, senza seguire le idee di un altro capetto rionale. I partiti meno definiti, e che dicendola tutta, non sono stati voluti perchè instabili, hanno iniziato la lotta del tutto contro tutti, con il risultato che non si capisce dove vorrebbero andare... Perderanno voti io credo...


E per l'Italia? Cosa significa per l'Italia? Significa che, come ho avuto modo di dire tante volte, bisogna credere che dietro l'angolo ci sia una novità, e che si resti piacevolmente sorpresi non più dalle cose che si dicono a vanvera, ma dalle cose che si fanno. Le chanches del PD non sono altissime, ma neanche uno zero. Il grigio che deciderà a simpatia, forse questa volta potrà evitare di credere che "Milano 4 delle Libertà" sia il bengodi dei balocchi. E per me è il caso di provarci, a pensare che una percentuale di quello che è stato detto venga a realizzarsi e che WW possa essere anch'egli un
WWW 2.0...

11 commenti:

Andrea B ha detto...

Cavolo! Ho scritto troppo... Scusate, e complimenti a chi arriva alla fine...

Ph 3/D ha detto...

grazie per i complimenti!! Lo so, me li merito!!!
Anche io ho sempre votato mancina ma quest'anno probabilmente non votero'. Il buon WW a me non convince. Io non ci trovo nulla di nuovo. Avra' detto no a certe formazioni ma mettere insieme operai e confindustria non lo aiutera' certo a trovare una linea comune. Vuol dare spazio ai giovani e al merito..ma se le giovani meritocratiche sono tutte come "la Binetti che si puo' fare" ..mi si insinua il dubbio...Ha sempre avuto una politica del "mi piace A ma anche B e poi C.." e solo oggi in campagna elettorale si sta sbilanciando un po' di piu' probabilmente perche' lo danno perdente e allora "se devi perdere fallo alla grande". Vabbe'..so che di politica non so scrivere (manco del resto ...)e che mi sono dilungata..sorry!!

Andrea B ha detto...

Non votare... Scelta interessante, ma che non condivido, nel pieno della mia teoria meglio rimorsi che rimpianti...

cantantONE ha detto...

Concordo con quello detto da ph 3/d anche se andrò cmq a votare...sono solo indeciso su che bel disegno tinteggiare sulla scheda.

cantantONE ha detto...

...ovviamente con "disegno" non intendo semplicemente una X...ma qualcosa di più artistico.

Grimilde ha detto...

Non credo (ma questa è un'opinione personale) che il "non voto" sia una scelta vincente. Ci si mette nelle mani di altri che decideranno per noi...anche l'abbandono del parlamento (ormai quasi un secolo fa) non ha fatto altro che spianare la strada ad un regime totalitario, che alcuni ricordano con nostalgia ma tanti con terrore. Mi rendo conto che le cose ora sono diverse, ma vale davvero la pena deporre le armi e lascirsi trascinare dalla corrente ?Concordo con il capotreno meglio rimorsi che rimpianti...

Ph 3/D ha detto...

Il problema e' che non scegliamo noi e da tempo. Il problema e' che, se non si fanno i disegnini , qualunque cosa si voti si avranno rimorsi. Il problema e'...quali rimpianti?

La perfezione stanca ha detto...

Ahi ahi ahi, che tema asperrimo! Caro capotreno, metti il dito nella piaga: votare o non votare, questo è il dilemma. Dopo lungo dibattermi, come un pesce appeso all'amo, io voterò. Non ho ancora deciso se procederò con voto disgiunto o no, ma insomma "votar bisogna", anche se ormai non mi sento granchè rappresentata da alcuna lista in lizza. La mancina dov'è? Centro, centro, centro-destra, destra-destra, estrema destra. Quelli che sono sinistra o sono impresentabili o sono fuori dal mondo, e purtuttavia ...

Andrea B ha detto...

La metto cosi': non votare è certamente una scelta remunerativa. Dopo, si potra' dire, chiunque sia al governo, fanno pena... Personalmente preferisco correre il rischio di avere una seppur piccola responsabilità quando le cose andranno male, ma avere anche la speranza che le cose vadano abbastanza bene e in quel caso poter dire di aver contribuito.

Non sono d'accordo che noi non scegliamo. Non scegliamo le persone magari, ma in fondo un programma ipotetico lo scegliamo votandolo. Siamo tutti disgustati, ma questo non significa che sia meglio tirarsi indietro.

E resta poi aperto il quesito: se le cose non ci piacciono, perchè non siamo in una sezione politica a partecipare e a dire no?

La Perfezione era in piazza per la storia dell'aborto recentemente. Ci sono molte volte in cui in delle piazze avrei voluto esserci a dire io la penso cosi'...

Grimilde ha detto...

Ammiro chi si mette in prima fila a combattere per le proprie idee, non mi piacciono quelli che invece le dichiarano sotto i riflettori per poi negarle in separata sede (e in Italia siamo pieni di questi personaggi).Non credo neanche alle rivoluzioni fatte dalla folla,portate avanti con la rabbia, credo piuttosto che con tanti piccoli pezzettini e con tante piccolissime rivoluzioni quotidiane, si possa costruire il puzzle di un'Italia che DEVE riprendersi da un lungo brutto momento.

Ph 3/D ha detto...

Io sono sempre andata a votare quindi ho i miei bei rimorsi.. :) . Sicuramente se il 'non voto' fosse qualcosa di piu' della scelta del singolo penso che sia anche questo un modo per comunicare un dissenso. Il fatto e' che mi rendo conto che se io non vado a votare..non frega a nessuno ne' tantomeno ha una valenza rilevante. Nel caso decidessi di andare a votare penso che votero' per una buona opposizione...

Note per Viaggiatori Occasionali...

Questo blog attualmente non contiene pubblicità esplicita e se ce ne è di occulta non lo sappiamo neanche noi che siamo gli autori... Per il copyright, esso è di chiunque lo reclami e possa dimostrare che le sue pretese hanno un minimo fondo di verità. Se inavvertitamente qualcosa coperto da proprietà intellettuali varie è stato usato, vi preghiamo di segnalarcelo, perchè provvederemo a riparare alla disattenzione che nessun vantaggio economico e morale ci porterà...

Capotreno e Viaggiatori