giovedì 1 novembre 2007

Notizie...


Ho la televisione italiana e guardo i telegiornali con più interesse di quando me ne stavo a Napoli. Forse anestetizzato dalla realtà di tutti i giorni, allora mi disinteressavo di tutto e cercavo di lasciarmi passare davanti una serie di cose...

Qui però ascolto le notizie e ci penso pure... Ebbene, dall'Italia provengono una serie di disgrazie multiple che mi fanno pensare che il bel Paese non sia poi bello come lo facciamo apparire... Oppure noi italiani abbiamo il gusto per le cose orrende che possono succedere e ci fa piacere raccontare di tristezze... Credo che in questo ci sia un buon bilanciamento: che siamo morbosi, lo dimostra il "Giallo di Cogne" per il quale l'accanimento è stato disumano e irrispettoso del fatto in sè, come solo la stampa sa essere quando viene sollecitata dal pubblico assetato di notizie sempre più vuote di significato ancorchè cruente...

Però oggi ho sentito una cosa che mi ha colpito: si è suicidato un ragazzino di pochi anni a Ischia. Si è impiccato: il dettaglio era fondamentale per tutta l'Italia e ne ringraziamo sentitamente il giornalista... E la banalizzazione di una tragedia simile è sbrigare la faccenda con: era bravissimo a scuola, lo prendevano in giro e quindi... Per poi squarciare il velo sulla solita dietrologia, per cui in quella scuola troppi suicidi negli ultimi 13 anni... Perchè sono colpito? Per due motivi fondamentali: il primo è che io ero uno di quelli proprio secchioni, però non mi sono mai sentito troppo solo da non sopportarlo... Il secondo motivo è che noi italiani non siamo mai stanchi di ricevere brutte notizie e di pensare ai retroscena più o meno tragici. La nostra non è sempre partecipazione al dolore, quanto istinto cinematografico a cercare un criminale colpevole delle cose che succedono e che il più delle volte meriterebbero solo il silenzio di chi niente sa e niente conosce, e non le solite parole in libertà di veline di turno e di pseudo-psichiatri-psicologi che di infantile hanno il cervello e non la specializzazione!


Mi voglio ribellare a questo andare, anche se sono un extracomunitario. Non voglio il telegiornale delle belle notizie, ma quello delle notizie e non dei commenti stupidi e superficiali di chi si deve adattare ai tempi televisivi e quindi riduce il suo pensiero a una semplificazione della vita di chi non ha mai conosciuto. La sagra della generalizzazione è la piaga che ci affligge in questo mondo massivo, dove un granello di sabbia diventa una frana perchè le pagine di un giornale e i 30 minuti di un Tg vanno riempiti!

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