sabato 17 novembre 2007

Un volo di rientro...

Sfatato l'n-mo luogo comune sull'aereo Zurigo-Napoli che mi sta riportando in città.

Contornato da siciliani diretti alla natia Catania, sono letteralmente subissato dalle loro chiacchiere infinite e reiterate con improvvisi scoppi di ilarità, come anche di liti e di lamentele... Ho sempre avuto in mente lo stereotipo del siciliano che difficilmente parla tanto. Un po' contemplativo, un po' accorto nel proferire parola per non lasciarsi andare troppo. Ma forse è un mio errore di confusione con gli altri isolani Sardi...

Nel frattempo però la mia attenzione è attratta dal tizio seduto nella poltrona davanti alla mia. Insomma quest'uomo di mezza età è uno sfegatato fan della disco music moderna da discoteca. Quella stunfstunf per intenderci. Mentre voliamo e l'aereo fa delle tranquille mossettine, lui invece si agita come un ossesso e si dimena come un cubista a 10000 metri! Non ha pudore: batte le mani, schiocca le dita e porta al massimo la cuffietta del povero iPod che chiede anche lui pietà. Ma a parte il fastidio che arreca a me e agli altri viaggiatori, lo scuorno dove lo mettiamo? Evidentemente lui non ne ha e non saprebbe cmq dove andare a metterlo!

Ma questo è il prezzo da pagare per ritornare in Italia: ritornare a accettare dei livelli di spazio fisico molto ristretti, anche al di fuori di un aeroplano. Sono preoccupato: dopo soli 3 mesi già queste situazioni sono diventate degli “eventi estremi”? E quando tornerò dopo 2-3 anni, che effetto mi farà?

E intanto, attendiamo l'atterraggio!

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