domenica 6 gennaio 2008

A casa?


Oggi ho preso il mio aereo e me ne sono tornato in Svizzera. Venerdì ho avuto una giornata pessima al pensiero di salire la scaletta, ma tutti mi dicono sia naturale... Naturale può essere, penoso invece è certo che lo sia: possibile che contrariamente a tutti i miei buoni propositi non riesca a godermi mai una vacanza fino in fondo? Dovunque io sia andato, qualunque fossero i miei tempi e l'organizzazione del viaggio di ritorno, ho sempre buttato al vento diverse ore a causa della "malattia di fine vacanza". E' una sensazione mista di malinconia e sfottimiento, condita con la tensione del viaggio che arriva. Mi rende scorbutico e alieno da tutto. Sono incapace di fare altro che di camminare a vuoto e passivizzarmi davanti alla tv in attesa dell'ora x, che per me arriva sempre almeno 4h prima che sia veramente l'ora x. Quello che è stato bello viene improvvisamente dimenticato, salvo poi ritornare ad allietarmi nelle serate malinconiche... Questa volta è andata meglio solo perchè ci hanno messo una pezza mio fratello e i miei amici storici portandomi a teatro. Poi il sabato è volato con il matrimonio, al termine del quale tuttavia mi sentivo lo stomaco ingolfato, gli occhi come palloni a causa delle lenti a contatto mal tollerate, e del magone della partenza. Bellissimo l'evento e un clima rilassato. Poi però una stanchezza abnorme che mi ha condotto verso una notte di riposo traumatico che mi ha permesso di dimenticare la partenza... Un doppio augurio e un grazie anche di questo agli sposi! E ora si ricomincia. Tutti ricominciano. E quindi che il treno si rimetta in moto e tutti facciano il biglietto, perchè a ripartire da portoghesi non c'è guadagno!

2 commenti:

Grimilde ha detto...

Non sempre ciò che è naturale deve essere anche piacevole.A volte le scalette di un aereo sono attese perchè ti riportano dai tuoi affetti...ma tante volte te ne allontanano, portandoti in luoghi che pian piano senti più tuoi...fino a quando qualche altro "terremoto" della vita non ti cambia le carte in tavola...e si ricomincia da capo.

Andrea B ha detto...

Cara Grimilde, appena vorrai, ti fornirò di un abbonamento per il nostro treno: l'hai decisamente meritato con queste parole!

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