Con timore mi sono accostato al nostro preferito disco di pasta in un ristorante semi-italiano in terra straniera.
Diciamo la verità: anche in Italia siamo noi napoletani i detentori dell'unica vera pizza originale. Si può girare tutta la penisola senza mai trovare una imitazione dell'originale che non sia smascherata al primo boccone. Troppo croccante, troppo morbida, troppo alta, troppo sottile...
Con quale speranza quindi ho varcato la soglia de "La Cappella" ve lo potete anche immaginare. Già preparato all'ordinazione in tedesco di piatti strettamente italiani, mi è venuto in aiuto fortunatamente il mio amico giapponese. Poi ecco arrivare l'agognato pasto su un piatto ceramico. La prima cosa che si nota è che del piatto potrebbe di sicuro fare a meno senza soffrire di indesiderate flessioni... Insomma, l'effetto biscotto si è manifestato anche qui! Tuttavia non ci si può perdere d'animo: bisogna autoipnotizzarsi per rimuovere dalle papille odore, sapore e consistenza della pizza vera e assaggiare questo oggetto misterioso. Facendo così, anche questa cosa che chiamano allo stesso modo, sembra assumere una sua dignità mangereccia.
Peccato che poi, alla fine dell'autoipnosi, si arrivi al momento del conto e devi mettere mano a 25 franchi svizzeri (circa 15 euro) che sono massimamente dovuti ai 5 franchi per l'acqua da mezzo litro... Non sono propriamente un braccino corto, ma per una pizza svizzera, si può pagare quanto per una italiana?!
Il segreto comunque è non andare mai sull'esotico: niente gusti tropicali oppure il tondissimo ananas farà una degna apparizione al centro del piatto tra gli sberluccicanti sorrisi dei camerieri convinti di offrire l'ennesima leccornia!
Io resto un fan di Michele, sia esso a Bagnoli o a via Martucci, ma autoipnoticamente cerco di dimenticarmi di loro: e se la pizza non è tanto male, per qualche minuto riesco anche a ignorarne il sapore...
3 commenti:
E stasera invece pizza italiana cucinata a casa...
Grazie Laura!
Laura????? Oh, una povera donnina arriva qui, per consolarti e compatirti, proponendo l'invio di pizza e altre amenità e che ti ritrova? Eh, che ti ritrova? Che Laura evidentemente ha già provveduto! E comunque ti proibisco di bacchettarmi per radio e amenità varie! Ecco, uffa....
Perfezione mia cara, spero di essermi fatto perdonare per la mia impudenza e per l'accenno a una pizza...
Sono certo che le tue delicate manine, dopo avermi dato una bella ripassata con il mattarello, sarebbero in grado di stendere una ottima pizza... Prossimamente su questi binari?
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