domenica 23 marzo 2008

Una Giornata all'Anno...


Sarebbe semplice scrivere su questa pagina: Buona Pasqua! Ma a noi, le cose semplici non è che piacciono poi tanto... Altrimenti perchè ogni tanto trattare argomenti plumbei come la morte, la vita, le relazioni, l'amore e quant'altro?

Ebbene non scriverò un semplice augurio. Sarebbe anche inutile per molti: in fondo, per chi non crede nel cristianesimo, dire Buona Pasqua è un pò dire Buona Domenica! Per chi crede certamente no, ha un senso molto più profondo ed è (o dovrebbe essere) il momento spirituale centrale di tutto un anno di vita, nel quale risorgere con Cristo a vita nuova...


Non essendo nè sacerdote nè teologo, mi fermo qui nella interpretazione, evitando il rischio di scrivere corbellerie che potrebbero mandare all'assalto italian-neo-teocon e ancora peggio atei e agnostici.
Quello che però mi va di dire è che, per un giorno all'anno, qualunque sia il nostro orientamento religioso, vale la pena di mettere in discussione la nostra spiritualità. Fa bene farlo: ti metti davanti a uno specchio e ti domandi se c'è qualcosa che potresti pensare di cambiare nelle tue considerazioni. Non serve sia Pasqua, e non ho ipotesi nè indirizzi su quale possa essere la destinazione di un simile percorso. Non ho alcuna risposta alle domande altrui, e onestamente a volte non ho neanche risposte precise alle mie domande. Però sono fautore del dubbio socratico e abbastanza contrario alle scelte granitiche. La decantata apertura mentale che si dovrebbe portare nella propria vita, è soprattutto ammettere che le cose possano essere anche diverse da quelle che si ritengono. Questo non significa non avere una opinione e non difenderla: penso che tutti dovremmo avere delle linee guida nella nostra esistenza, ma quello che conta è sapere che nel tempo esse possono cambiare con noi. Diffido di chi dice: io sono così, prendere o lasciare per sempre... Significa non lasciare spazio al proprio cambiamento e subire la propria coerenza, non viverla...

E in definitiva, cari viaggiatori, un uovo di cioccolato non fa Pasqua, fa solo bene all'animo...

3 commenti:

AlessandroT ha detto...

"subire la propria coerenza, non viverla"...magistrale

La perfezione stanca ha detto...

Sei grande, mi piace molto "ascoltare" le tue riflessioni, però ...
guarda che io, pur essendo mangiapreti auguro Buona Pasqua alle mie amiche altrettanto mangiapreti. Come dici anche tu, non bisogna ridursi a subire la propria coerenza, e poi in Italia è Pasqua, quindi auguriamocela buona! E Buona Pasqua anche a te, capotreno, anche se è già finita!

Andrea B ha detto...

Sì, finita... E stasera è finito anche il casatiello e il timballo...

Meglio così, il mio stomaco non è più allenato a simili fatiche...

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