lunedì 27 agosto 2007

Arieccomi!

Ed eccoci qua! La musica è finita, gli amici se ne vanno .... insomma sono tornata dalle vacanze, purtroppo! Anche se devo deludere il mio amico, niente avventure, romanzi pochi, insomma non posso proprio fare racconti tormentati, o meglio posso farli ma i tormenti non sono proprio quelli sperati... Bhè, io la vacanza la racconto lo stesso:
Arrivo a Stromboli, terra di fuoco, mare e passione il 5 agosto. Bagnetti, caccia forsennati a branchi di meduse incazzatissime e cazzutissime che molestavano tutti (tranne cugino Max, che essendo un cane ha una bella protezione naturale - detto cugino in quanto mio nipote è convintissimo che Max sia un buffo bambino con il nasone e sappia leggere i bigliettini che lui gli scrive, d'altro canto a 10 anni si sa leggere anche se si è cane, no?). Poi uscite a fare aperitivi, comperine varie, partecipazione a cene, cenette e cenettine, 'na roba super mondana insomma, che praticamente in una settimana sono ingrassata due chili due (già ripersi però, perchè con la mia stazza, 'a verità, se metto un chilo sembro un panzerotto). Ohhh, poi sull'isola c'erano la metà dei miei colleghi, ma li ho scansati tutti con abile mossa svicolante. Poi direi che il mio fidanz praticamente si è seduto in poltrona il 5 e non si è mosso più fino a quando non l'ho raschiato via il 19 per partire. 'Nzomma ... tutto bene. Poi ho fatto una puntata in campagna dai miei suoceri e in tre giorni tre ho rasentato il suicidio per depressione da terra desolata e bar di paese. La roba più botta di vita che ho fatto è stata una puntata al Decò supermercato nel paesello vicino o al mercato della mutanda (che è proprio il mercato di paese, dove la bancarella più accorsata vende mutande Pompea, e l'acquirente più giovane sfiora i 75 anni - me esclusa obviously).
Per fortuna sono riuscita a contrattare una veloce rientrata in città dove sognavo (e lo sognavo da un mese, merda!) di perdermi in passeggiate solitarie e goduriose, con puntate in libreria e soste nei bar sciccosamente adagiata su poltrone a guardare il passeggio, ma ... al rientro la temperatura ambientale ha raggiunto punte vicino alla fusione nucleare e quindi l'unico posto dove si poteva stare era sdraiati in sdraio sul terrazzo, continuamente bagnati dalla doccia e l'attività più sportiva e movimentata è stata girare le pagine di un libro.
Vabbè, persa la passeggiata agognata, con fidanzato immusonito, sono tornata al lavoro pensando di avere ancora una settimana di tregua, nel senso che la dirigenza avrebbe dovuto far rientro al lavoro il 3 settembre; e invece NO! telefonata del super presidente e annuncio del suo rientro mercoledì, che sarebbe a dire dopodomani, che sarebbe a dire sto cominciando proprio a prendere in considerazione l'idea del suicidio già ventilata la settimana scorsa.
Ecco completato il romanzo, direi più che altro lo scadentissimo documentario tipo ditta Angela&Angela, 'na palla insomma, pedalini e pigiama inclusi e lancio del telecomando.
Caro Andrew, stamattina ho ripreso l'usato percorso e sulla scala mobile della metropolitana a Garibaldi mi sono girata come al solito per cercare di vedere la tua faccia sorridente sbucare dal laghetto di teste e invece, sigh, ho rammentato che proprio non l'avrei trovata. Unica nota positiva, dalla schiena del signore dietro di me è spuntato il viso allegro della mia amica e collega Roberta e un po' mi sono consolata.
Bando alla malinconia, piuttosto presenta le new entry Carmen e Clelia (la gelosia è sempre in agguato)! Aspettando i mirabolanti racconti di Emma, a risentirci presto.

1 commento:

Andrea B ha detto...

Quale gustoso racconto il tuo! Devo dire che la parte che più mi ha incuriosito è ovviamente quella della Sagra delle mutande, alla quale amerei partecipare con le mie...

Però almeno il relax trasuda, insieme alla calda traspirazione della pelle negli ultimi giorni! Anche qui fa caldo, ma la notte riesco a non soffrire neanche del piumino...

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