mercoledì 29 agosto 2007

Il dolce suono del francese...

Continuando nell'excursus sulla mia nuova compagine, vi parlerò dell'elemento francese della allegra brigata... Costui si presenta come un alto vitellozzo di 1.90m, paragonabile al gigante russo, ma decisamente più pesante. Il suo linguaggio è più legato alla lingua transalpina e germanica che al godibile anglosassone, per cui le comunicazioni, appesantite da un leggero difetto di pronuncia che a Napoli chiameremmo zeppolone, non sono molto chiare...
Però trattasi di personaggio interessante: iperattivo e dal passo veloce, si dedica volenteroso a ogni attività e lo vedi camminare tambureggiante per tutta la sede... Si ferma solo ogni tanto per un caffè in formato beverone e per controllare la posta elettronica! Il suo essere francese però spesso spunta fuori, e allora sono i soliti dolori transalpini, che mi portano a pensare a come abbiamo fatto bene a vincere il mondiale!

2 commenti:

La perfezione stanca ha detto...

Ohi ohi, e in che modo spunta fuori questa francesità? Porino porino, piccolo piccolo in mezzo a tutti questi ipernutriti giovanotti.....

Andrea B ha detto...

La francesità? Credo sia un mio preconcetto sul fatto che molti francesi pensino testardamente che il loro modo è quello giusto... Sbaglio?

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