Abbiamo sempre la possibilità di scegliere? Le scuole di pensiero in questo senso vanno dal nero fatalismo al bianco libero arbitrio passando per i grigi dipendenti dalle circostanze...
Io non so dire dove mi trovo. Forse sono una mucca pezzata, perchè attraverso momenti in cui credo di essere costretto a fare una cosa, per poi dirigermi con vento in poppa verso la supposizione di essere io a guidare il mio destino... Ma in fondo questo discorso è abbastanza inutile. Prendiamo decisioni ogni secondo della nostra vita, fosse anche l'alzarci da una sedia o rimanere seduti a scrivere, bere una coca cola piuttosto che una pepsi. Questo non significa che stiamo cambiando la nostra vita per cui quello che facciamo assume le dimensioni di un bivio perenne, ma solo che siamo costretti a esercitare una certa volontà.
Quindi la domanda diventa: volere è potere? Onestamente penso che la risposta sia nì (oppure so, ma fa lo stesso...). Nella misura in cui vogliamo e cerchiamo di raggiungere un obiettivo, abbiamo una possibilità. Però le condizioni intorno a noi inevitabilmente guidano la nostra decisione, e il volere a volte diventa una acettazione di compromesso...
E tutto questo solo perchè oggi prima di andare via dal lavoro ho visto come non capita spesso, un largo bivio incrociato senza regole di precedenza davanti a me... Avevo a portata di dita il lancio di un comando al pc che mi avrebbe potuto portare al settimo cielo per aver infine risolto un problema che mi perseguita da giorni, oppure spedirmi all'inferno di un crash del sistema con blocco probabile della mia pompa cardiaca...
Ho guardato l'orologio: 17.12. Treno per casa alle 17.39. Se va bene, adrenalina a mille, a casa quasi ci volo sul pantografo... Se va male, sto qui a cercare di risolvere fino a notte, perchè già mi attende una reazione a catena stile nucleare...
Ed ecco è spuntata la seconda via: ho ritirato le mani dalla tastiera, ho messo il dito sul mouse, e ho cliccato lo shutdown... E' stata una fuga? No, solo la scelta, viste le condizioni esterne, di non far fare il solito viaggio nelle fogne al mio fine settimana...
Io non so dire dove mi trovo. Forse sono una mucca pezzata, perchè attraverso momenti in cui credo di essere costretto a fare una cosa, per poi dirigermi con vento in poppa verso la supposizione di essere io a guidare il mio destino... Ma in fondo questo discorso è abbastanza inutile. Prendiamo decisioni ogni secondo della nostra vita, fosse anche l'alzarci da una sedia o rimanere seduti a scrivere, bere una coca cola piuttosto che una pepsi. Questo non significa che stiamo cambiando la nostra vita per cui quello che facciamo assume le dimensioni di un bivio perenne, ma solo che siamo costretti a esercitare una certa volontà.
Quindi la domanda diventa: volere è potere? Onestamente penso che la risposta sia nì (oppure so, ma fa lo stesso...). Nella misura in cui vogliamo e cerchiamo di raggiungere un obiettivo, abbiamo una possibilità. Però le condizioni intorno a noi inevitabilmente guidano la nostra decisione, e il volere a volte diventa una acettazione di compromesso...
E tutto questo solo perchè oggi prima di andare via dal lavoro ho visto come non capita spesso, un largo bivio incrociato senza regole di precedenza davanti a me... Avevo a portata di dita il lancio di un comando al pc che mi avrebbe potuto portare al settimo cielo per aver infine risolto un problema che mi perseguita da giorni, oppure spedirmi all'inferno di un crash del sistema con blocco probabile della mia pompa cardiaca...
Ho guardato l'orologio: 17.12. Treno per casa alle 17.39. Se va bene, adrenalina a mille, a casa quasi ci volo sul pantografo... Se va male, sto qui a cercare di risolvere fino a notte, perchè già mi attende una reazione a catena stile nucleare...
Ed ecco è spuntata la seconda via: ho ritirato le mani dalla tastiera, ho messo il dito sul mouse, e ho cliccato lo shutdown... E' stata una fuga? No, solo la scelta, viste le condizioni esterne, di non far fare il solito viaggio nelle fogne al mio fine settimana...
Nessun commento:
Posta un commento