giovedì 7 febbraio 2008

Un nuovo angelo


Sono un pò triste, mi capita spesso ormai e ci sono momenti in cui niente sembra andare per il verso giusto... un giorno credi che tutto va a gonfie vele ma basta un attimo che il vento cambia direzione e le vele calano giù piombandoti inevitabilmente addosso. E' successo la sera dello scorso Santo Stefano. Ci preparavamo a scambiarci i regali tra amici e tra le persone attese mancavano mia sorella e il fidanzato e la cosa non ci sembrava poi così strana. Poi tutto è accaduto in pochi attimi. Una telefonata di cui non si capiva neanche il senso. Sono scesa immediatamente per raggiungerli. Un'altra telefonata in cui mia sorella tra i pianti e le urla mi diceva che il suo ragazzo era 'morto'. Mi sembrava tutto così assurdo così fulmineo. Improvviso. Siamo arrivati che stava ancora a terra con un lenzuolo messo sul suo corpo nudo, perchè Lelio, così si chiamava, si stava preparando per raggiungerci, si era messo sotto la doccia ma un'aneurisma cerebrale gli ha fatto visita proprio nel periodo più felice della sua vita stroncandolo in pochi secondi senza che nessuno potesse fare niente per aiutarlo. Difronte a tutto ciò mi chiedo: come si fa a progettare la propria vita e poi vedersela capovolgere così inaspettatamente? Mio nonno diceva: il problema di quando muore qualcuno è per quelli che restano, tanto il morto è morto. Mi ritornano in mente così le sue parole perchè vedo mia sorella distrutta dal dolore senza che io possa fare niente per evitarlo... non so come muovermi, come farla reagire e a volte penso che magari è solo il mio egoismo a pretendere che stia bene e che passino in fretta questi momenti, come posso fare per farle capire che il suo treno si è fermato e non partirà più, ma che esistono infiniti altri treni con infinite altre destinazioni?
Ciao Lelio ovunque tu sia...

3 commenti:

Andrea B ha detto...

Nella metafora del treno, a volte deragliano. E' un evento inatteso e perciò porta con sè paura e angoscia. Si pensa che non si risalirà mai su un vagone, e quelli che sono intorno vedono il dolore e la paura, vorrebbero aiutare, ma non ci riescono e si sentono per questo frustrati... Ma non bisogna darsi per vinti. Un giorno, quello che non ti aspetti, si rifà un biglietto, magari uno di una semplice metropolitana... E poi passo a passo, c'è un Alta Velocità... Insomma, per te che sei accanto, sappi che l'importante è esserci: magari serviranno due spicci per il primo biglietto. Pronta a darli e a fare un giro anche tu, giusto per tenere la mano e guardare insieme una nuova luce attraverso il finestrino...

E speriamo che un Capotreno fischi presto per voi...

La perfezione stanca ha detto...

Cara Trinity, ora no, non è ancora il momento di pensare ad altri treni per altre destinazioni. C'è un tempo in cui non si può fare altro che rimpiangere il viaggio che non si potrà fare mai più. E' umano e naturale che tu voglia vedere tua sorella tornare a sorridere, magari un po' è anche egoismo perchè è tanto dura essere vicini a qualcuno che ha subito un dolore così terribile. Ma adesso non sarebbe nemmeno giusto pretendere che reagisca, lascia che il tempo lenisca un po' la ferita e limitati a darle tutto il tuo amore, ad ascoltarla se vorrà parlare o a tacere se vorrà tacere, offrile il tuo sorriso così bello. Sii solo disponibile verso di lei, per ora lei vede solo che il treno si è fermato. Tu non puoi fare altro che aspettare con lei. Un abbraccio grande grande grande.

ciabrilla ha detto...

Come ti comprendo trinity. Pochi giorni fa è morta una compagna di classe di mia sorella. Era appena uscita da una festa in maschera...per trascorrere in allegria l'ultimo giorno di carnevale. Neanche il tempo di mettere il piede fuori dall'edificio, che una macchina l'ha travolta...un volo di 50 metri e più nessuna speranza. Un fulmine a ciel sereno!!!! E non trovi ragioni, spiegazioni...tutto ti sembra così assurdo. Ti chiedi come sia possibile che una mamma possa andare avanti...ti chiedi come sia possibile perdonare...ti chiedi come sia possibile accettare! Eppure la vita va avanti. Quante volte l'ho sentito dire...e ho sempre pensato "frasi di circostanza"...ma purtroppo (o forse per fortuna) la vita veramente va avanti! Occorre solo il tempo per metabolizzare! Un bacio forte.

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