Ieri discoteca... Ora mentre scrivo ho una serie di piccoli malesseri da postumi tipici dell'evento e dei quali non mi preoccupo più di tanto perchè è domenica, e io la domenica ho il provvidenziale binomio letto e pigiama a farmi compagnia... La mia testa è fondamentalmente vuota di contenuto, i miei occhi faticano a fissarsi sullo schermo, qualche neurone pizzica elettricamente come uno spillo e lo stomaco borbotta che ha fame... Avrei potuto dormire di più stamattina, ma questo non sempre dipende dalla volontà che uno ha di stare a letto in oblio...
Ma venendo all'evento, ecco le mie impressioni sulla serata danzante... Prima di tutto dove. Zurigo, un capannone enorme che per l'occasione aveva adottato lo stile del più fetente dei discount della Svizzera con delle scritte rosse e bianche molto poco accattivanti. Ci sono andato con i miei amici italiani, arrivando da signore alle 11 e dovendo percorrere una interminabile fila all'aperto (-3°) dove l'età variava tra una preoccupante guaglioneria e coppie che all'ospizio non si sarebbero trovate a disagio... Se quando avrò la loro età andrò ancora in discoteche come queste, per favore, sparatemi almeno un colpo ad un piede: sarebbe meno doloroso di un risveglio della mattina dopo...
Appena entrato sono stato investito da una zaffata di fumo aspirato e espirato da una massa compatta di più o meno ggiovani rigorosamente dotati di alcool e di sguardo languido a 360°. L'aria pesante era confermata da una preoccupante nebbia stile Val Padana... La musica era una parete impenetrabile anch'essa, sparata non so dire da dove a un volume destabilizzante... Già muovere i primi passi verso un lontanissimo guardaroba mi ha lasciato senza fiato. Gli svizzeri sembravano pacificamente confusi: altro che efficienza quando ho dovuto aspettare quasi 20 minuti per lasciare la giacca! E poi anche io conforme alla fauna locale mi sono attaccato una birra al palmo della mano e ho incominciato a agitarmi delicatamente cercando di assecondare la musica... Missione impossibile questa, soprattutto perchè eravamo stati attirati dalla promessa di un repertorio 70-80-90, e non abbiamo colto che sarebbe stato il repertorio TEDESCO di quegli anni... Risultato: a parte I will Survive e YMCA, le note erano ignote...
Dopo un paio d'ore di questo fantasioso mondo, mi è sembrato che fosse ora di ritornare a essere me stesso e di uscire dal budello che nel frattempo era diventato fetido e scivoloso... La zozzimma per terra era avvilente e il tipico sudore da discoteca si spandeva in ogni dove... Evidenti cenni di abuso di alcool e stupefacenti erano folkloristici lati della stessa medaglia... 2009, fuga da Zurigo attraversando il muro umano e sfondandolo a picconate... E come Iena Plinsky, mi è sembrato di tornare alla vita da una spettrale realtà sognata...
Ma venendo all'evento, ecco le mie impressioni sulla serata danzante... Prima di tutto dove. Zurigo, un capannone enorme che per l'occasione aveva adottato lo stile del più fetente dei discount della Svizzera con delle scritte rosse e bianche molto poco accattivanti. Ci sono andato con i miei amici italiani, arrivando da signore alle 11 e dovendo percorrere una interminabile fila all'aperto (-3°) dove l'età variava tra una preoccupante guaglioneria e coppie che all'ospizio non si sarebbero trovate a disagio... Se quando avrò la loro età andrò ancora in discoteche come queste, per favore, sparatemi almeno un colpo ad un piede: sarebbe meno doloroso di un risveglio della mattina dopo...
Appena entrato sono stato investito da una zaffata di fumo aspirato e espirato da una massa compatta di più o meno ggiovani rigorosamente dotati di alcool e di sguardo languido a 360°. L'aria pesante era confermata da una preoccupante nebbia stile Val Padana... La musica era una parete impenetrabile anch'essa, sparata non so dire da dove a un volume destabilizzante... Già muovere i primi passi verso un lontanissimo guardaroba mi ha lasciato senza fiato. Gli svizzeri sembravano pacificamente confusi: altro che efficienza quando ho dovuto aspettare quasi 20 minuti per lasciare la giacca! E poi anche io conforme alla fauna locale mi sono attaccato una birra al palmo della mano e ho incominciato a agitarmi delicatamente cercando di assecondare la musica... Missione impossibile questa, soprattutto perchè eravamo stati attirati dalla promessa di un repertorio 70-80-90, e non abbiamo colto che sarebbe stato il repertorio TEDESCO di quegli anni... Risultato: a parte I will Survive e YMCA, le note erano ignote...
Dopo un paio d'ore di questo fantasioso mondo, mi è sembrato che fosse ora di ritornare a essere me stesso e di uscire dal budello che nel frattempo era diventato fetido e scivoloso... La zozzimma per terra era avvilente e il tipico sudore da discoteca si spandeva in ogni dove... Evidenti cenni di abuso di alcool e stupefacenti erano folkloristici lati della stessa medaglia... 2009, fuga da Zurigo attraversando il muro umano e sfondandolo a picconate... E come Iena Plinsky, mi è sembrato di tornare alla vita da una spettrale realtà sognata...
6 commenti:
A me è bastato parecchio meno...A cena con i colleghi del gruppo di lavoro. Locale carino, e musica dal vivo...del gran Blues...Peccato che per met`a nottata mi sono fischiate le orecchie.
Il volume...15 anni fa mi sarebbe sembrato BASSO.
Angelo
Beh, se è vero che nella vita tutto fa esperienza, quando avrai raggiunto l'età della pensione potrai vantarti del fatto che nella barbara Italia, se non altro, è vietato fumare nei locali pubblici...
Spero almeno che gli indigeni, per adeguarsi al tema della serata, non avessero indossato gli orridi abiti teutonici degli anni 80...
Secondo me qui in Svizzera il livello audio consentito deve essere più alto: d'altronde questi dopo essersi stonati con l'alcool il, quale fischio potrebbero mai sentire?
Per gli abiti, diciamo che sono certo che alcuni dei presenti li avessero ben presenti nei loro guardaroba!
:-)
sei vecchio, sono vecchia.
vado a fare un riposino. metto la dentiera nel bicchiere e prendo un maalox.
oggesù!
Conosco troppo bene questa canzone... Riposino, maalox... Però vediamo il lato positivo: abbiamo lasciato il pannolino e ora siamo in attesa del pannolone: speriamo ci voglia molto tempo per quello! :-)
Maalox?? E cos'è? Non conosco il bruciore di stomaco, non conosco le parole "non ho digerito", massimo massimo se mangio fetente non vado in bagno (alla faccia della finess). E sono 24 anni che ho 25 anni. Direi che la vostra non è vecchiaia, non è attesa del pannolone, è proprio mollaccioneria insita nella natura debosciata delle vostre membra e dei vostri organi interni.
Tiè!
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