venerdì 5 settembre 2008

Non c'è pace per gli afflitti...


Ieri grande evento mondano: matrimonio di The Boss con degno Consorte. Onorevolmente invitato, ho rischiato di sollevarmi in un aria spifferosa, ma per il loro gentile richiamo, il certamen con l'infido cielo è stato una bazzecola!

Della cerimonia e del rinfresco non parlerò. Al solito i matrimoni hanno una tale serie di cose da raccontare che ne verrebbe fuori un post scoordinato e soprattutto poco interessante. La mia ottica maschile, inoltre, mi rende incline a soffermarmi non sui vestiti, ma sulle svestite, e quindi credo che l'audience potrebbe annoiarsi ben presto: in fondo le donne vedono certi ammenicoli tutti i giorni...

La cosa accaduta è molto piccola e probabilmente non particolarmente significativa, ma mi ha fondamentalmente divertito, e sono certo che la sua morale sia abbastanza banale da affascinarmi. Dovete sapere che quando lavoravo in Italia, ero parte di un fantastico gruppo di colleghi, che ha per manager un Grosso personaggio. Esso è sempre stato un uomo distinto, amichevole come un toro in corrida in molti momenti, e sostanzialmente al limite dell'educazione negli altri. Personalmente non ci ho mai avuto a che fare troppo. E' stata una relazione a distanza filtrata e mai continuativa. Non di questo ho mai sofferto. Il buongiorno e buonasera delle sue rade visite mi era molto più che sufficiente...

Ieri era assiso nella panca davanti alla mia nella chiesetta della cerimonia. Credo che non mi abbia riconosciuto o volutamente ignorato i miei gesti di saluto. Sono due ipotesi equivalenti: lui non mi ha omaggiato... Poi la Messa è andata avanti spedita, grazie a una esibizione del sacerdote in grande spolvero, e siamo arrivati al momento del simbolico gesto della pace. Come credo tutti sappiano, consiste in stretta di mano a 180, 270 o 360 gradi con i vicini... In genere è associata anche a un mormorato "La pace sia con te" e a volte accompagnata da un sorriso... Dalla mia posizione a quella del Grosso, un 270 gradi sarebbe stato possibile, e anche piuttosto agevole. Sedevo vicino a Chest' e a G. Nessuno di noi ha beneficato del santo perdono...

La morale è forse che, in questo mondo, è molto difficile che si doni pace agli ex ed agli attuali afflitti... Amen...

2 commenti:

il pappice ha detto...

Eh...noblesse oblige...
E pensare che sulla tua stessa panca avrei dovuto esserci anch'io, ti diro' che al tuo posto avrei calorosamente posto la mia mano sulla spalla del Grosso per costringerlo al saluto, cosi' impara! Ma, d'altra parte, sai che c'e'? chi s'en foute!!

Andrea B ha detto...

Quello che mi ha fatto un po' ridere è stato poi un altro episodio riguardante Grande Capo Indiano (http://viaggiaintreno.blogspot.com/2008/06/miniature-grande-capo-indiano-augh.html) e il Delfino del Grosso... Ma Chest' ve lo potrà raccontare dal vivo...

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