Quando cucino per la venuta di ospiti esagero. Non so se si tratti di un retaggio medievale per cui, per dimostrare da un lato gradimento per la presenza, e dall'altro il proprio stato di buona salute, ma le dosi di cose che preparo sono mediamente spropositate...
Oggi ho preparato, per 3 persone, 500gr di pasta al sugo (ragù di mia personale produzione) e 8 salsicce, più insalata... Un tempo avvezzo a simili performance, oggi ovviamente mi sono dovuto limitare a un piatto non eccessivo di casarecce e ad 1 sola salsiccia... Poi l'insalata, ma si sa che quella conta poco... Ebbene ne sono uscito stremato dal punto di vista digestivo, e i miei commensali, pur complimentandosi, sono apparsi anch'essi provati...
Credo che questa sia una mia tremenda maniacalità, che la domenica prende a prestito anche il ricordo dei pantagruelici pasti napoletani, dove il pranzo del "Giorno del Signore" è un evento che di biblico ha molto poco, visto che di stenti, carestie e fame non si può proprio parlare... Però trattasi anche di quel mondo tradizionale che tanto conforto riesce a dare in qualsiasi parte del mondo ci si trovi.
Peccato che in questa Svizzera ci sia poca possibilità di terminare il pasto con un super-calorico dolce ricco di crema. Questa ultima esagerazione, che tanto bene farebbe alla pennica pomeridiana, è negata dalla carenza di pasticcerie accettabili... E per ora il mio desiderio di dolce domenicale, resta più un malinconico ricordo che una soave realtà...
Oggi ho preparato, per 3 persone, 500gr di pasta al sugo (ragù di mia personale produzione) e 8 salsicce, più insalata... Un tempo avvezzo a simili performance, oggi ovviamente mi sono dovuto limitare a un piatto non eccessivo di casarecce e ad 1 sola salsiccia... Poi l'insalata, ma si sa che quella conta poco... Ebbene ne sono uscito stremato dal punto di vista digestivo, e i miei commensali, pur complimentandosi, sono apparsi anch'essi provati...
Credo che questa sia una mia tremenda maniacalità, che la domenica prende a prestito anche il ricordo dei pantagruelici pasti napoletani, dove il pranzo del "Giorno del Signore" è un evento che di biblico ha molto poco, visto che di stenti, carestie e fame non si può proprio parlare... Però trattasi anche di quel mondo tradizionale che tanto conforto riesce a dare in qualsiasi parte del mondo ci si trovi.
Peccato che in questa Svizzera ci sia poca possibilità di terminare il pasto con un super-calorico dolce ricco di crema. Questa ultima esagerazione, che tanto bene farebbe alla pennica pomeridiana, è negata dalla carenza di pasticcerie accettabili... E per ora il mio desiderio di dolce domenicale, resta più un malinconico ricordo che una soave realtà...
7 commenti:
Potresti sempre imparare a cucinare il pan di spagna farcito...in fondo se sai fare il ragù, il dolce sarà una passeggiata!
E se invece provassi a diventare un produttore di cioccolata calda? Qui in Svizzera non la sanno fare!!!!
Suggerisco, in mancanza d'altro, i dessert preconfezionati che si trovano nei supermercati. Tranquilli, so che state urlando all'oltraggio, ma in terra svizzera ed in tempi di guerra anche la chocolate cake da scongelare al microonde sopperisce, no?
Cara Pappice, alle lusinghe del dolce pre-preparato del supermercato, devo confessare di aver già ceduto... Tuttavia, la qualità mi ha sempre portato a recriminazioni tristi...
C'è sempre una via di mezzo: quelle confezioni in cui si aggiungono gli ingredienti freschi e il forno!
Quelli non sono poi malaccio!!!
Ma qualche dolce fritto c'è?
Ebbene sì..ci sono anche le frittelle di carnevale!!
Posta un commento