giovedì 8 gennaio 2009

Quando ho scoperto l'America...


Mio fratello è in America. E' partito oggi e mi aspetto sia arrivato dilaniato causa la sveglia alle 4... Beh, io che di levatacce sono un esperto, so che è inutile girarci intorno, e che l'unica è provare a dormirci un pò sopra... E se non ci si riesce, siccome si è in America, chi se ne frega?

Beh, la mia mente è andata indietro alla mia scoperta dell'America... L'illustre Colombo potrà anche aver rivelato il continente al mondo, ma ognuno fa o dovrebbe poi fare nella sua vita l'esperienza oltreoceano, qualunque sia l'oceano da attraversare...

Per me quel viaggio è stato decisivo, al punto che molte volte ho potuto dire con sincerità che se sono qui in Svizzera, un pò lo devo anche all'America, e a quello che mi ha dato un viaggio così... Quando ci sono andato, è stata la prima volta in cui mi sono sentito del tutto libero e convinto di potercela fare da solo in giro per il mondo. Camminavo estasiato per le gelide strade di Manhattan e mi sentivo a casa mia. Un pò come una lumaca, mi portavo la casetta sulle spalle... Ho avuto 10 giorni di sperimentazione e di conquista, proprio come una specie di colonizzatore... Ma la colonia in questo caso ero io stesso, che mi appropriavo di una serie di possibilità e di desideri, a lungo covati...
La mia è stata una vera scoperta continentale, esaltata dallo splendore di New York, che per me resta seconda solo a Roma tra le città più belle che ho visitato... E forse proprio aver dato un morsicino alla grandissima mela mi ha permesso di smetterla di avere paura di rischiare e di trovare una strada diversa da quella tra Portici e casa...

Un tempo avevi trovato l'America quando avevi fatto i soldi, ma oggi, con la crisi, forse non è più così... Intanto la mia America è stata arricchirmi dentro al punto di poter girare con il mio personale tesoro sberluccicante nel cuore...
In a way I was born in the USA...

4 commenti:

AlessandroT ha detto...

unico rimpianto: non aver dato un morsicino alle mitiche lobster...ma ci rifaremo!

Andrea B ha detto...

D'altro canto, quanti cheeseburger?

Mario ha detto...

...Il fratello è rientrato oggi dalla Grande Apple (con duplice riferimento a NY e ad uno dei marchi che ne tappezzano tutte le strade), annichilito, più che dall'andata, dal viaggio di ritorno (funestato da 2 adorabili bambini di 2 anni che hanno rischiato di non farci partire perchè non si decidevano ad allacciare le cinture ed a piazzare quelle loro f@$%ute chiappe sul sedile, e poi hanno allietato le 8 ore da NY a Monaco piangendo, gridando e saltando per tutto il viaggio. Personalmente, quando incontro simili pargoli penso sempre che Erode sia stato ingiustamente calunniato...).
Nei 4/5 gg trascorsi lì, mi sono in parte ricreduto sulla mia avversione nei confronti della città.
Luogo di incontro di decine di razze, di centinaia di lingue, di migliaia di auto e negozi, di milioni di volti diversi, città "che non dorme mai" come ci insegnava il compianto Frank Sinatra, dove puoi trovare e fare qualunque cose a qualsiasi ora del giorno, nasconde dietro la facciata rappresentata in migliaia di film e telefilm tantissime contraddizioni.
E' stato un pugno nello stomaco vedere sui gradini di accesso di tanti palazzi sulla Fifth Avenue tanti homeless (lo so, la lingua indigena ha decisamente lasciato i suoi segni...) che dormivano mentre branchi di turisti pieni di buste da shopping gli passavano accanto.
A parte questo, ho avuto la fortuna di trovarmi a New York nei giorni in cui la temperatura è scesa sotto zero, ed ho avuto modo di fare una passeggiata da solo sotto la neve sulla 5a strada a capo scoperto, lasciandomi avvolgere dal freddo.
Eppure non avevo freddo: mi guardavo intorno (soprattutto, guardavo in alto, osservando lo strano contrasto tra i grattacieli di Manhattan e quei pochi squarci di cielo che si intravvedevano), sperimentando l'atmosfera magica che questa città regala quando è avvolta dalla neve.
...E poi Central Park, la vista delle luci della città dall'alto...

Chissà che non ci si ritorni con il Capotreno...?

Andrea B ha detto...

E lo sapevo che avrebbe vinto ancora una volta lei... La magica mela! :-)

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