venerdì 30 gennaio 2009

Vivere in un cantiere

Perchè appunto è quello che sto facendo in questi giorni. La necessaria premessa, per chi non conosce la mia casa, è che perlappunto non ci sono porte. Cioè, calma, il bagno e la camera da letto la porta ce l'hanno, ma il resto no. Quindi entrata, salone, cucina, corridoio che sembra una stanza sono tutti aperti e comunicanti.
Ora si dà il caso che il mio terrazzo e quello della mia vicina perdano sugli appartamenti sottostanti e che siano anche solai di copertura e quindi di pertinenza condomianiale. Perciò dopo molte e molte riunioni in cui mi sembrava di stare nella gabbia dei matti o in quella delle scimmie urlatrici, sono stati deliberati i lavori di smantellamento, rifacitura guaina e rimantellamento. Si dà anche il caso che quando inizi una cosa ne escono altre 7 e pertanto io e lo Strano abbiamo deciso di far rifare anche: 1) la tettoia che copre metà terrazzo (che cadeva a pezzi ad ogni colpo di vento e dico proprio letteralmente), 2) gli intonaci dei muri, 3) la copertura del muretto del terrazzo, 4) il cancello del suddetto. Ovviamente poi non mi piacevano per niente le mattonelle che il condominio mi voleva mettere perchè i terrazzi che sembrano vasche da bagno mi fanno sinceramente vomitare e perciò me le sono scelte da me (e sempre ovviamente costano un bel po' in più).
Dato tutto questo aggiungo che per scaricare i materiali di risulta non possono farlo dall'esterno del terrazzo, che dà sulla strada, ma devono farlo da un balcone adiacente, che dà sul cortile. Ed ecco spiegato tutto: il balcone del terrazzo e il balcone adiacente sono completamente spalancati, gli operai trivellano e il montacarichi va su e giù, la casa non ha porte, il freddo la penetra in ogni meandro, la polvere pure, gli operai la percorrono in lungo e in largo con i piedacci sporchi e io devo stare a casa a guardare gli operai, o meglio a guardare che i 5 computer e varie altre carabattole di nostra proprietà non prendano il volo insieme al trasporto a rifiuto dei materiali di risulta.
Tutto si traduce nel tentativo di assassinio della sottoscritta con vari e diversi metodi, per congelamento, per soffocamento da polvere, per avvelenamento da miasmi chimici e mefitici e chi più ne ha più ne metta.
Aggiungete anche che la porta del bagno non ha chiave, ma solo una zeppa da mettere sotto la porta per chiudere e capirete che anche le naturali deiezioni sono impedite finché gli operai sono in casa e il risultato è lo sclero massimo e profondo della Perfezione, che dà i numeri al lotto e sbarella torno torno.
Ah, naturalmente lavorano anche il sabato, che ve lo dico affà? E naturalmente la casa è tutta pavimentata in parquet.

2 commenti:

Andrea B ha detto...

Mia cara, ti offro un soggiorno nel Maniero a modico prezzo di una cena la sera e un pranzo per il giorno dopo... Qui ci sono circa 22° in casa, anche se fuori siamo in genere ben sotto lo 0... La pulizia non è estrema perchè non ci sono mai, ma di sicuro la polvere non la fa da padrone... Potrai ricambiare quando dovrò scappare causa lavori anche io: si salvi chi può!

La perfezione stanca ha detto...

Oh, accetto volentieri! C'è solo un piccolo problema: ogni volta che devo dare da mangiare ai gatti tocca prendere l'aereo ....

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