Un anno fa, partiva il mio contratto di locazione del maniero... Questa casa che mi sembrava enorme è diventata di giorno in giorno sempre più mia e oggi la sola idea di andarmene in un'altra mi ripugna... Non lo stesso è stato con la mia prima casa in Svizzera, la baita di cemento armato... Da lì me ne sono andato con una certa soddisfazione, pur se devo ammettere che alcuni dei ricordi svizzeri restano ad essa legati... Da quell'osservatorio di un microcosmo multiculturale, ho scoperto molto di come potesse essere la mia terra adottiva, e ho anche capito cose fondamentali sul riscaldamento e sulla spazzatura... Ho anche iniziato a percepire che una casa va tenuta pulita perchè non lo fa da sola, e se oggi so cucinare qualcosa, è perchè lì ho gettato delle basi, tipo un indimenticato polpettone con 300gr di carne e quasi 500gr di pane che riempì due teglie di saporosa aria...
Ma il maniero è veramente casa mia. Ogni centimetro di divano e tavolo e sedia e poltrona mi appartiene intimamente, non foss'altro perchè il 90% lo ho montato da me nonostante i melliflui tentativi del signor Ikea di mettermi al tappeto... Ieri sono stato tutto il giorno a casa di un'amica che si è trasferita in un nuovo appartamento, a imbiancare e poi nuovamente Ikeizzare... Ma devo dire che ho inserito viti e bulloni senza l'entusiasmo di quando ho lavorato qui... Le ragioni banali ci sono tutte, ma credo che una meno banale sia che la mia casa mi piace di più, e ci vedevo proprio bene a completamento di un quadro ogni pezzo che aggiungevo... Anche questa volta ci avrò lasciato un chiletto, e consiglio a chi si sente un pò sovrappeso di proporsi gratuitamente per assemblaggio mobili: dimagrimento garantito al prezzo di un discreto stress emotivo...
Ho attraversato un anno di flutti e di flutes in questa casa che meriterebbe la composizione di uno Jodel ad ok. Ne inizia un altro che spero altrettanto positivo e nuovo. Mi sono lasciato ancora qualcosa di innovativo da realizzare: il posizionamento di un disegno di Leonardo da Vinci che comprai in riproduzione alla National Gallery. E' in degna cornice, ma ancora non mi sono sentito abbastanza ispirato da attaccarlo... E mentre la camera da letto resta con le pareti bianche e spoglie, in un minimal che mi aiuta a rilassare il mio frullatore sinaptico, dal salotto guardo le immagini di Napoli, e questo rende il maniero ancora migliore!
Ma il maniero è veramente casa mia. Ogni centimetro di divano e tavolo e sedia e poltrona mi appartiene intimamente, non foss'altro perchè il 90% lo ho montato da me nonostante i melliflui tentativi del signor Ikea di mettermi al tappeto... Ieri sono stato tutto il giorno a casa di un'amica che si è trasferita in un nuovo appartamento, a imbiancare e poi nuovamente Ikeizzare... Ma devo dire che ho inserito viti e bulloni senza l'entusiasmo di quando ho lavorato qui... Le ragioni banali ci sono tutte, ma credo che una meno banale sia che la mia casa mi piace di più, e ci vedevo proprio bene a completamento di un quadro ogni pezzo che aggiungevo... Anche questa volta ci avrò lasciato un chiletto, e consiglio a chi si sente un pò sovrappeso di proporsi gratuitamente per assemblaggio mobili: dimagrimento garantito al prezzo di un discreto stress emotivo...
Ho attraversato un anno di flutti e di flutes in questa casa che meriterebbe la composizione di uno Jodel ad ok. Ne inizia un altro che spero altrettanto positivo e nuovo. Mi sono lasciato ancora qualcosa di innovativo da realizzare: il posizionamento di un disegno di Leonardo da Vinci che comprai in riproduzione alla National Gallery. E' in degna cornice, ma ancora non mi sono sentito abbastanza ispirato da attaccarlo... E mentre la camera da letto resta con le pareti bianche e spoglie, in un minimal che mi aiuta a rilassare il mio frullatore sinaptico, dal salotto guardo le immagini di Napoli, e questo rende il maniero ancora migliore!
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