Ultimo post con questo titolo... Sono stato definito Capotreno, ma in Italia questo corrisponde in genere anche a quella figura di Controllore dei biglietti che in fondo non è tanto gradita, per quanto sfortunatamente necessaria. La figura stessa, non è assente neanche nella civile Svizzera, anche se a tutt'oggi non mi è mai capitato di assistere alla penosa scena di chi ha finto mille colori e inventato mille scuse per l'assenza del titolo di viaggio...
Cmq, è l'ultimo post con questo titolo perchè ci si stanca di tutto, finanche di una saga di racconti di sensazioni napoletane. Ci vuole varietà, ci vuole distrazione. E nell'attesa che il 4 gennaio riprenda ER e si sappia se carneficina fu oppure se solito evento a effetto di fine stagione si materializzò, io cerco di rinnovarmi un pò... Purtroppo però a tradimento oggi mi è giunta le sensazione di essere a casa. Ho sofferto un paio di giorni per riadattarmi a tutto quello che non va nella città e mi sono lamentato di bus e disservizi, ma poi Napoli e la napoletanità hanno vinto ancora e sento un pò di magone quando mi figuro l'aereo per Basilea. A questo contribuisce anche il fatto che da due giorni ho ripreso a dormire (beninteso la vacanza è proprio vacanza quest'anno), e anche la salute, che un pò mi ha fatto tremare si sta rimettendo in sesto. Ora mi voglio godere il tempo che manca, ma sono sempre lo stesso personaggio rivolto al futuro, e quindi sento il tempo sfuggire... Il maestro Yoda lo ha sempre detto: "...a lungo lo ho osservato... mai il pensiero su dove egli era, mai su ciò che faceva... inquietudine...". E il pigro scorrere di un tempo ricco di begli incontri e delle sensazioni di sicurezza e abitudine tanto noti, mi ammaliano come le sirene di Ulisse. Chiudere le orecchie serve a poco! Pensare di riportare indietro le lancette a prima del trasferimento un inutile esercizio mentale...
Ma rileggere questo post mi sarà utile nel Maniero a capire alcuni giorni un pò storti e a sorridere ricordando le vacanze e che qui, nella abbagliante luce del sole, c'è sempre casa...
Cmq, è l'ultimo post con questo titolo perchè ci si stanca di tutto, finanche di una saga di racconti di sensazioni napoletane. Ci vuole varietà, ci vuole distrazione. E nell'attesa che il 4 gennaio riprenda ER e si sappia se carneficina fu oppure se solito evento a effetto di fine stagione si materializzò, io cerco di rinnovarmi un pò... Purtroppo però a tradimento oggi mi è giunta le sensazione di essere a casa. Ho sofferto un paio di giorni per riadattarmi a tutto quello che non va nella città e mi sono lamentato di bus e disservizi, ma poi Napoli e la napoletanità hanno vinto ancora e sento un pò di magone quando mi figuro l'aereo per Basilea. A questo contribuisce anche il fatto che da due giorni ho ripreso a dormire (beninteso la vacanza è proprio vacanza quest'anno), e anche la salute, che un pò mi ha fatto tremare si sta rimettendo in sesto. Ora mi voglio godere il tempo che manca, ma sono sempre lo stesso personaggio rivolto al futuro, e quindi sento il tempo sfuggire... Il maestro Yoda lo ha sempre detto: "...a lungo lo ho osservato... mai il pensiero su dove egli era, mai su ciò che faceva... inquietudine...". E il pigro scorrere di un tempo ricco di begli incontri e delle sensazioni di sicurezza e abitudine tanto noti, mi ammaliano come le sirene di Ulisse. Chiudere le orecchie serve a poco! Pensare di riportare indietro le lancette a prima del trasferimento un inutile esercizio mentale...
Ma rileggere questo post mi sarà utile nel Maniero a capire alcuni giorni un pò storti e a sorridere ricordando le vacanze e che qui, nella abbagliante luce del sole, c'è sempre casa...
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