sabato 22 dicembre 2007

Auguri dal Controllore... 1 di n

Si ritorna in città. Nella mia città... Ok, non è passato tanto tempo, ma di sicuro è l'ennesima nuova esperienza di questa nuova vita... E' il momento giusto per una vacanza, e quello che effettivamente è eccezionale è che la prospettiva si è ribaltata: si va in vacanza a casa propria e si passa il resto della propria vita altrove!

Bene, ma a parte questo, c'è molto da raccontare di questi ultimi giorni trascorsi nella terra dove i derivati del latte sono gli unici prodotti tipici. Cercherò di fare un sunto, ma come al solito sbracherò a destra e manca. Sono sicuro però che, poiché a Natale siamo tutti più buoni, mi perdonerete...

a) La festa Aziendale

Il lavoro prende il 90% del tempo delle persone qui in Svizzera: si sta alla propria scrivania o nel mio caso in giro tra le diverse stazioni della via della misura (una via anche questa dove crocette da fare ce ne è parecchie) e si prende the o caffè. Vi ho mai detto che qui la macchinetta è gratis e tutte le bevande te le prepari quando e come vuoi? Beh, sarebbe meraviglioso se il risultato non fosse quell'inverosimile beverone all'americana condito di latte che del caffè non ha neanche l'odore...

Per il restante 10% si organizzano anche le feste celebrative. Cioè, una massa di persone accomunate dall'appartenenza alla stessa Compagnia, viene riunita in una o più occasioni in adeguate location per mangiare, ma soprattutto bere a sbafo! A me sono toccati ben 2 eventi del genere. La cena di Natale e l'Apero di Natale. Al primo si era solo noi dello stesso dipartimento, ed è stata quindi più una avvinazzata rimpatriata con cibo Svizzero tipico. Ovviamente la parte non alcolica è risultata di dubbio valore, ma poi ci siamo sentiti tutti più uniti quando l'etilometro ci ha dato per spacciati...

Molto più interessante il mega-party natalizio celebrato nella sede centrale. Già all'ingresso controllo del tesserino onde scongiurare l'effetto portoghese, mi ha messo sull'avviso che qualcosa di enorme stava andando in scena. E in effetti ecco convenire da ogni luogo una fiumana di persone in attesa del verbo del CEO che si è manifestato sotto forma di uomo di mezza età con rada peluria sul cranio e clamoroso accento francese nel suo discorso molto inglese... Già prima dell'epifania, la sala era percorsa da impiegati di ogni grado e livello semi-ubriachi (compreso il sottoscritto) allietati musicalmente dalla band invitata per l'occasione. Imbarazzante, come sempre, la ricerca di un po' di cibo su cui appoggiare di sopponta quella cascata di vino e birra. L'appostamento vicino la cucina è diventato obbligatorio per sopravvivere senza stramazzare di botto. E a questa pratica non si sono sottratti neanche i big-manager, dando spiegazione della loro tornita pancia e allo stesso tempo perdendo un po' di quella aura sovrumana che godono tanto nel possedere!

Alla fine pienone, testosterone all'80%, feromoni molto diluiti. Insomma la solita fine delle speranze riproduttive, annegate in vino e birra!

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