martedì 22 luglio 2008

Social Networking: Linkedin, Facebook, MySpace e congiunti...


Complice il tempo che trascorro su internet a dialogare con questo blog e una serie di amici sperimentatori e aperti al Web 2.0 con una pigrizia inferiore alla mia, sono venuto in contatto con il social networking.

E' un'espressione di quelle sintetiche inglesi che fa riferimento a siti e communities online che permettono di mettersi in contatto worldwide con una serie di persone che hanno fatto, fanno, vorremmo che facessero parte della nostra vita. Mediamente il contatto nasce per interessi comuni, o per incontri con una storia lunga o breve. Ci si collega a amici o semplici conoscenti vecchi e nuovi, con la consapevolezza di poter essere anche poco impegnati e di essere "contributivi" solo quando se ne ha tempo e voglia. E' l'ideale per minimizzare lo sforzo supplementare, ma allo stesso tempo aprire canali anche profittevoli, dal punto di vista umano o anche lavorativo.


Per me la prima è stata Linkedin, decisamente improntata alla ricerca di lavoro e di contatti in quell'ambito. Poi avevo assaggiato MySpace, ma sapeva troppo di global-Microsoft, e quindi me ne sono un pò allontanato. Avevo creato allo stesso modo un profilo su Orkut, ma pur essendo Google-style, il nome mi ha un pò perplesso e kaputt. Eccomi ora approdato a Facebook. Questo luogo virtuale, ancora un pò inesplorato per me, è interessante per le dinamiche di comunicazione. Si possono vedere una serie di cose di persone che da anni non frequenti più. Ci si ricollega, ma a che pro? Facilitare la comunicazione con gli amici che fanno parte costante della tua vita non credo. Espandere le proprie conoscenze non mi convince perchè dovresti starci più di quanto di norma ci stia io. Riprendere legami può darsi, ma ci vuole impegno e può essere uno sporadico ciao... E poi ho letto una cosa che ha ampliato i miei dubbi: oltre i 140 contatti, la rete diventa ingestibile. Il Social Networking va in crisi perchè di fatto si comunica con tutti e con nessuno... Leggi ricavate dagli americani che le hanno inventate e codificate... Insomma, la mia domanda è: a che serve impiegare del tempo in queste cose? E soprattutto, a chi serve?


Vi farò sapere degli sviluppi, ma per ora, l'unica cosa di carino che ho fatto è stato mettere la mia foto da bambino: un gran successo!

2 commenti:

Grimilde ha detto...

Confermo che la foto è bellissima!!!

Ciao

Andrea B ha detto...

Troppo buona... E' vero la tecnica fotografica ha fatto passi da gigante negli anni, ma quando il soggetto è buono... :-)

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