Tra le perle della Costiera Sorrentina, una delle mie preferite è sempre stata Positano. Ci andavo da piccolo con tutta la mia famiglia. Genitori, fratello, zii e cugine in due macchine lungo le strette curve della strada statale che collega Sorrento alla piccola cittadina. Poi discesa a mare, una lunga giornata a sguazzare e infine la passeggiata tra i negozi alla ricerca del costume con i colori tipici. Il tutto era coronato dalla granita di limone in piazzetta: la migliore che io ricordi! Uno step intermedio da non dimenticare erano le frittate di maccheroni o i crocchè di patate e gli arancini di riso... Bei tempi insomma!
Ma alla memoria, si affianca il cambiamento irreversibile. A parte quello personale, quello che mi ha colpito è stata l'evoluzione dei luoghi. Piccoli ma significativi spostamenti, foss'anche nella posizione degli stessi storici negozi, di 50m o meno, sono segno del tempo che è passato. Il venditore di granite, ha spostato la storica navicella di 30m più in giù sulla strada, e sono stato fortemente disorientato. Poi il ciabattino all'angolo delle scalette non è più lì, rimpiazzato evidentemente da uno degli n negozi di limoncello e citronella che hanno inondato con profumo e colore rigorosamente giallo tutti gli angoli. E alla pasticceria, pochissimi dolci alla panna, la mia passione per gli stessi è andata quindi fortemente delusa...
Insomma, anche in un luogo immutabile per decenni, le cose si mettono in movimento, e a distanza di un paio d'anni dall'ultima visita, ecco che sono emerse novità che tanto hanno cozzato con il mio ricordo. Non è necessariamente un male: riconoscere il cambiamento è il primo step verso la sua accettazione. E come potrei non accettare i cambiamenti dopo un anno in cui ne ho fatti tanti?
P.S.: Ma c'è qualcuno qui? :-)
Ma alla memoria, si affianca il cambiamento irreversibile. A parte quello personale, quello che mi ha colpito è stata l'evoluzione dei luoghi. Piccoli ma significativi spostamenti, foss'anche nella posizione degli stessi storici negozi, di 50m o meno, sono segno del tempo che è passato. Il venditore di granite, ha spostato la storica navicella di 30m più in giù sulla strada, e sono stato fortemente disorientato. Poi il ciabattino all'angolo delle scalette non è più lì, rimpiazzato evidentemente da uno degli n negozi di limoncello e citronella che hanno inondato con profumo e colore rigorosamente giallo tutti gli angoli. E alla pasticceria, pochissimi dolci alla panna, la mia passione per gli stessi è andata quindi fortemente delusa...
Insomma, anche in un luogo immutabile per decenni, le cose si mettono in movimento, e a distanza di un paio d'anni dall'ultima visita, ecco che sono emerse novità che tanto hanno cozzato con il mio ricordo. Non è necessariamente un male: riconoscere il cambiamento è il primo step verso la sua accettazione. E come potrei non accettare i cambiamenti dopo un anno in cui ne ho fatti tanti?
P.S.: Ma c'è qualcuno qui? :-)
1 commento:
Presente e munita di biglietto...ma il tempo non consente fermate lunghe, solo soste per letture veloci!!!
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