sabato 11 aprile 2009

Fortapasc'


Cinema delle 22.10, non l'orario ideale per la mia palpebra pesante, ma sono in vacanza, e ce la posso fare!

Il film è intensamente vivo. Non c'è solo la morte dentro, ma la voglia di vivere, la speranza, la tenacia e il gioco di chi sta diventando adulto consapevole o no che la vita può finire. Forse no, inconsapevole del fatto che in città come Napoli si possa morire per delle righe di verità, delle righe di fatti, scritte su un giornale e che la gente vedrà un giorno solo... Vedere Napoli morire un'altra volta insieme alla sua gioventù è doloroso, come sempre, ma è anche il segno che un giorno da quelle morti qualcosa rinascerà. O almeno io lo spero, perchè camminando lungo via Caracciolo io vedo l'allegria e i colori dei palazzi lungo la collina del Vomero, l'ombra di Posillipo, il rosso di Pizzofalcone che sembra tendere la mano al giallo del Castel dell'Ovo, e non posso non sognare che la città sia pulita, non dalla munnezza, ma dal sangue nero della malavita...

E ricordando Giancarlo Siani, e pensando ai suoi sogni di ragazzo, mi auguro che quelli di oggi possano sognare anch'essi e veder realizzato un sogno di vita...

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