Parlo degli Svizzeri. Non generalizzerò, però devo dire che la sensazione di rigidità che trasmettono non è solo un mito, ma un fondo o uno sfondo di verità...
La storia è presto raccontata: ho chiesto gentilmente nella lingua teutonica con uno sforzo disumano, che la visita che mi faranno domani, la facessero la mattina presto, tra le prime... Questo in modo che io potessi andare al lavoro, visto che abito da solo, non troppo tardi. Non è per mio diletto nè per mia richiesta che si introducono nel Maniero, ma solo perchè devono verificare se c'è da sostituire il pavimento e ridipingere le pareti. Purtroppo non posso impedirgli di entrare, ma che mi mettano un orario variabile dalle 7.30 alle 12.30 mi sembra già abbastanza irrispettoso. Ebbene, la risposta diretta è stata: può lasciare le chiavi a un vicino, perchè il nostro programma è piuttosto stretto.
Ora io posso aver ciccato completamente nello scrivere in tedesco, ma il traduttore di google mi sembrava piuttosto soddisfatto di me e il discorso era breve conciso e compendioso. No, non è che non ci siamo capiti. Piuttosto, la svizzera, ha guardato il suo programma bello è pronto con le visite e il minutaggio, e ha deciso che spostare Andrea B tra i primi avrebbe arrecato un danno di due minuti per ricalcolare il percorso migliore tra gli appartamenti, ha pensato di piegarsi un pò, ma si è invece ritrovata una mazza da scopa su per la colonna vertebrale ed è di conseguenza rimasta rigida nella sua posizione... Intendiamoci, la sensazione di impossibilità dovuta dalle regole, non è che gli sia del tutto sgradita: in fondo non avere margine di scelta può anche piacere ad alcuni. Sul piacere fisico dell'approccio ai giocattoli ludici che possono venire in mente, eviterò facili battute. Ma insomma, mi piacerebbe che la situazione di "tensione" verso l'infinito, la provassero davvero e dolorosamente, perchè le regole e le pianificazioni sono belle, ma solo se da esse discende una vita un pò migliore per tutti!
La storia è presto raccontata: ho chiesto gentilmente nella lingua teutonica con uno sforzo disumano, che la visita che mi faranno domani, la facessero la mattina presto, tra le prime... Questo in modo che io potessi andare al lavoro, visto che abito da solo, non troppo tardi. Non è per mio diletto nè per mia richiesta che si introducono nel Maniero, ma solo perchè devono verificare se c'è da sostituire il pavimento e ridipingere le pareti. Purtroppo non posso impedirgli di entrare, ma che mi mettano un orario variabile dalle 7.30 alle 12.30 mi sembra già abbastanza irrispettoso. Ebbene, la risposta diretta è stata: può lasciare le chiavi a un vicino, perchè il nostro programma è piuttosto stretto.
Ora io posso aver ciccato completamente nello scrivere in tedesco, ma il traduttore di google mi sembrava piuttosto soddisfatto di me e il discorso era breve conciso e compendioso. No, non è che non ci siamo capiti. Piuttosto, la svizzera, ha guardato il suo programma bello è pronto con le visite e il minutaggio, e ha deciso che spostare Andrea B tra i primi avrebbe arrecato un danno di due minuti per ricalcolare il percorso migliore tra gli appartamenti, ha pensato di piegarsi un pò, ma si è invece ritrovata una mazza da scopa su per la colonna vertebrale ed è di conseguenza rimasta rigida nella sua posizione... Intendiamoci, la sensazione di impossibilità dovuta dalle regole, non è che gli sia del tutto sgradita: in fondo non avere margine di scelta può anche piacere ad alcuni. Sul piacere fisico dell'approccio ai giocattoli ludici che possono venire in mente, eviterò facili battute. Ma insomma, mi piacerebbe che la situazione di "tensione" verso l'infinito, la provassero davvero e dolorosamente, perchè le regole e le pianificazioni sono belle, ma solo se da esse discende una vita un pò migliore per tutti!
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