venerdì 27 febbraio 2009

Cordialità


Bella cosa la cordialità: è quel modo di avvicinarsi alle persone trasmettendo interesse, accettazione, partecipazione e calore... Peccato che a me non piaccia quando è tanta: mi suona allora come una moneta falsa, come una naturale presa per i fondelli che prova a farti fesso... E' un mio difetto, ma nella moderazione delle cose vedo sempre un equilibrio rassicurante, e come ho visto dire l'altra volta in TV a Fassino, Berlusconi è quello che è riuscito a dare risposta a una serie di esigenze degli italiani, andandoli a rassicurare. E' in questo che la sinistra ha fallito, probabilmente perchè non ha mai mostrato di essere cordiale.

Infatti per sua natura, la sinistra non è piaciona, o almeno non riesce a mostrare quell'umanità e quel calore comunicativo che potrebbe metterla in contatto con tante fasce di persone che non chiedono altro che una stretta di mano e un sorriso a tutto tondo... Sono certo che adesso tanti storceranno il naso, perchè bisogna essere realistici e non sfoggiare inutile affettazione, perchè questi sono mezzucci, ma dopo, seppure la mia analisi (tra l'altro analisi di un politico di prima fascia e di lungo corso) può essere semplicistica e riduttiva, i fatti parlano chiaro. Non essendoci una persona forte che goda del sostegno di tutti e che diventi una rubiconda faccia di riferimento, il popolo italiano perde stima e fiducia e si concede a uno che in società la sua porca figura l'ha sempre saputa fare...

Quello che io riconosco a Veltroni, è di averci provato. Di averci messo la sua di faccia, che tutto sommato è sempre stata un pò piaciona, e che poi per autolesionismo assortito e per mancanza di idee o per le troppe idee, non ha potuto ottenere risultati verificabili. Non ho gioito per la sua scomparsa dalla scena. Oggi, a distanza di pochi giorni, sembra che da una supernova egli sia diventato un buco nero da cui tutti vogliono prendere le distanze. Come se poi il suo successore avesse qualche possibilità di portare avanti un progetto che aveva un seppur minimo senso in una guida che puntasse anche sul prestigio personale... Il fatto che possa piacere Franceschini, è segno che sarebbe stato forse meglio rimanere in quello squallido tempo del pentapartito: cos'è la politica di oggi se non una accozzaglia di facce ben note che in un modo o nell'altro hanno militato nella balena bianca e nel garofano? Peccato che con una fetta di balena condita di petali rossi non si siano annozzati: io non avrei avuto a soffrirne...

E per ritornare al titolo, mi viene in mente che mi è capitato più volte di ricevere delle lettere/e-mail in cui il saluto finale era "cordialità". Mi sono sempre storzoliato in simili chiusure, pensando al fatto che provare a trasmettere cordialità con una parola è un atto di grossa presunzione, nonchè di invasione dell'altrui spazio vitale... Forse è per questo che il cordiale presidente lo farei volentieri passare nel tritacarte insieme alle sue lettere...

E quindi, cordialità...

2 commenti:

Mario ha detto...

...Anch'io, davanti ad una mail o lettera che si chiude con "cordialità" resto perplesso, ma poichè sono cattivo, risparmio tempo e non mi domando neanche se mi stiano o meno prendendo per i fondelli, per cui mi inc..zo subito...
Spesso sintomo di un'atteggiamento tutt'altro che cordiale, sembra che l'interlocutore voglia scavare un profondo fossato con il destinatario della missiva: a questo punto perchè non risparmiare tempo ed evitare di scrivere???
PD: altro argomento dolente... La sinistra è per sua natura portata al dialogo e al confronto, anche a costo di arrivare all'estremo autolesionismo del passare mesi a parlare senza concludere nulla...non credo che l'attuale segretario possa essere la persona che porterà il partito a sconfiggere la destra, non mi sembra avere la personalità (o quanto meno, il carisma) dei suoi predecessori (nel bene e nel male): spero di sbagliarmi...

Andrea B ha detto...

Io non credo che ti sbagli sul PD e sul segretario. Purtroppo...

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