martedì 31 marzo 2009

Pino Daniele e i piatti gialli...


Stasera ho lavato i piatti. Da settimane mi trascinavo con difficoltà anche per 4 giorni senza dare una passata d'acqua alle stoviglie con puzza debordante e incrostazioni non eliminabili... E' stato un pò imparare l'arte dell'arrangiarsi e superare il problema delle pentole limitate cucinando ogni volta qualcosa che andasse bene su quelle superstiti. Negli ultimi tempi però ho capito che non potevo continuare così. La cucina allo sfacelo, portava con sè a valanga una moltiplicazione di disordine non più recuperabile senza uno sforzo sovrumano. Mi sono quindi risolto a fare di più giorno per giorno, e meno tutto insieme. E così facendo, mi sono trovato stasera per le mani un piatto giallo della Coop. Questo arnese è di plastica dura, resistente al calore, e molto facile da impilare. Ovviamente è infrangibile e incorruttibile, per cui sopravvivrà al genere umano... Però il piatto e il corrispondente servizio hanno una storia. Li ho comprati con mia Madre, esattamente il giorno dopo il mio arrivo in Svizzera, e prima di tradirli con il servizio di Ikea, sono passati molti mesi. Uno solo di essi è stato distrutto da fuoco amico, perchè appoggiato su una piastra elettrica non ha potuto resistere all'effetto fusione...

In ogni caso, i piatti gialli costituiscono per me un ricordo di stabilità e insieme di mobilità: li comprai in attesa di stabilizzarmi, e pronti per essere traslocati appena mi fossi spostato ad una nuova casa.Per lungo tempo sono stati risicati compagni di limitate cucine e di scarsa abilità di cuoco. Sono un segno di strada percorsa, anche i piatti, e li guardo con affetto di chi ha avuto bisogno anche della certezza di non poterli rompere per andare avanti.

E a proposito di cose immutabili, Pino Daniele verrà qui in Svizzera a Maggio. Da bravo emigrato credo che lo andrò a vedere. Non mi aspetto granchè da lui: ormai più che cantare mugola suoni incomprensibili che accompagnano una chitarra anch'essa un pò acciaccata. Però è una montagna che va a Maometto, e se pure mi dovesse solo accennare con l'alito alla cipolla Napul'è, qui in Svizzera credo che piangerei... Ma potrebbe anche darsi che invece si limiti alle canzoni degli ultimi dischi, alle quali il risultato lacrimevole sarebbe presente, ma provocato non da devozione quanto da rimpianto per il passato...

Tra quattro giorni prendo l'aereo. La malinconia lascia il posto alla serenità...

3 commenti:

Mario ha detto...

...E intanto prepariamoci per Milano e gli U2...
Niente mugolii, ma una meravigliosa chitarra, un gran basso, una spettacolare batteria e una voce forse non straordinaria, ma accompagnata da una presenza scenica e testi da brividi...
...In positivo...:-)
Preparati, stiamo preparando il benvenuto, e forse sono anche riuscito a ridurre di 1 giorno la mia trasferta pugliese...

AlessandroT ha detto...

occhio alle colture batteriche che si formano nei piatti sporchi impilati, in Olanda avevo messo su un laboratorio di ricerca...

Angelo ha detto...

Io ho risolto...uso solo un piatto, e lo lavo mentre cucino, ne ho altri, ma dato che sono molto peggio di te, mi impongo la disciplina ferrea di non usare altri piatti. Sul resto sono più rilassato...arrivo ad usare due bicchieri ed addirittura 2 forchette. La padella la devo lavare per forza...ho solo quella!

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